No al carbone Alto Lazio

29 luglio 2008

Tidei a Fulvio Conti (enel): l'inaugurazione di TVN rappresenta un lutto, non una festa, per il territorio


Per la giornata di domani, ENEL ha inoltrato un invito a tutte le persone aventi ruoli politici istituzionali nel comprensorio, per assistere alla messa (nera) d'inaugurazione di TVN, con la presenza di Berlusconi e Scajola.
L'On. Tidei, che pure ha pesanti responsabilità per quanto riguarda la sudditanza del territorio al dominio enel, invia una lettera in cui respinge in modo sdegnato l'invito di Conti: "Quella di domani è una giornata di lutto, non di festa, per la città". Pubblichiamo integralmente la lettera.


Egregio Dott. Conti,
ho ricevuto il Suo invito a presenziare all'incontro in programma domani, alla presenza del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, per l'inaugurazione del primo gruppo della riconvertita centrale di Torre Valdaliga Nord. Un invito di cui la ringrazio ma che non intendo accettare per una lunga serie di motivi che vorrei qui sintetizzarle.
In primo luogo mi basterebbe ricordarLe, da rappresentante dei cittadini di questo territorio, che la dirigenza di Enel spa, al momento della presentazione del progetto di riconversione a carbone di Tvn nel lontano 2000, quando proprio il sottoscritto ricopriva la carica di sindaco di Civitavecchia, affermò che mai avrebbe dato il via ai lavori senza il consenso dei cittadini. Mi sembra che negli anni ci siano stati referendum, manifestazioni, pronunciamenti istituzionali di decine di consigli comunali del territorio, oltre che della Provincia di Roma e di Viterbo, che hanno espresso un netto dissenso al progetto di riconversione ma di cui non vi siete assolutamente curati. Solo questo disprezzo mostrato per il parere dei cittadini, e la gestione dell'intera questione carbone avvenuta in forma indecentemente privata con singoli amministratori, basterebbe a motivare il motivo della mia non partecipazione.

Ma voglio tuttavia approfittare di queste righe per esprimere altre motivazioni.
In primo luogo non ci può essere motivo di soddisfazione alcuna nell'inaugurazione di una centrale che condannerà ad altri decenni di inquinamento un territorio gravato ormai da mezzo secolo da una servitù energetica che ne ha drasticamente compromesso qualsiasi altra possibilità di sviluppo; senza contare il drastico incremento delle patologie respiratorie e tumorali di questo comprensorio che avrebbero dovuto indurre l'Enel e il Governo a scartare in partenza qualunque ipotesi di conversione. Credo infatti che dopo tanti anni di inquinamento, di cui è la causa principale, l'Enel avrebbe dovuto rappresentare uno strumento di sviluppo di questo territorio e non di ulteriore sfruttamento e rovina. In che modo? Portando a termine almeno quegli impegni presi a suo tempo con la presentazione del progetto di riconversione, posti a garanzia della bontà del carbone, ma rivelatisi assolutamente falsi e ingannevoli: la crescita delle imprese locali, il rapporto proficuo e rispettoso con la popolazione, l'incremento dell'occupazione.
Lei sa bene, egregio Dott. Conti, che niente di tutto questo si è realizzato e che, soprattutto in termini occupazionali, una volta chiusi i cantieri la città tornerà a sprofondare in quelle percentuali di lavoro da profondo Mezzogiorno; e ad fronte della servitù e dell'inquinamento che pagheremo sulla nostra pelle è francamente inaccettabile.
Tante erano le possibilità per l'Enel di instaurare un rapporto diverso e comunque produttivo con il territorio di Civitavecchia. Le cito solo alcuni esempi:
la realizzazione di una catena del freddo attraverso i processi di recupero della condensazione del calore prodotto dalle caldaie;
la realizzazione di una vasta area industriale, con annesse infrastrutture, per lo sviluppo della logistica che permetterebbe di attrarre investimenti nella città;
la realizzazione di infrastrutture retroportuali;
la creazione di una società mista Enel-Comuni per la distribuzione di energia elettrica nel territorio a basso costo con forti risparmi per i cittadini sulla bolletta;
la realizzazione, come concordato preventivamente, di un impianto di selezione e trattamento dei rifiuti del territorio con conseguente abbattimento delle tariffe sui rifiuti;
la creazione di un polo energetico per fonti rinnovabili;
la creazione di una scuola di formazione energetica nazionale;
la creazione di un polo scientifico di eccellenza per la ricerca delle energie rinnovabili all'interno del Polo universitario di Civitavecchia.
Niente di tutto ciò, tuttavia, è stato fatto. Vi siete limitati a sponsorizzare, con amministratori poco avveduti e compiacenti, qualche concerto e tanti spettacolini, per indorare la pillola del carbone ai cittadini secondo il vecchio detto “panem et circenses”, dispensando in trattative private soldi alle amministrazioni comunali che non produrranno alcun tipo di sviluppo. Perché è evidente che finanziare quattro concerti e cinque marciapiedi, a lungo termine, non lascia niente di niente a questo territorio. Quello che di sicuro resterà saranno i fumi inquinanti del carbone e la servitù energetica; e di questo i cittadini non possono per nulla essere contenti.
Per questo considero inutile e di cattivo gusto partecipare domani a quella che si prefigura esclusivamente come una iniziativa di pura propaganda, con una sfilata di politici a cui non voglio in alcun modo aggregarmi.
Per la città, infatti, e per tutto il comprensorio non sarà assolutamente un giorno di festa, ma di lutto. Come quello delle famiglie dei due operai morti nei cantieri di Tvn che mi auguro, domani, avrete almeno la sensibilità e il buon gusto di ricordare.

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