No al carbone Alto Lazio

21 novembre 2008

"Il sindaco ideale per noi sarebbe quello che dichiara guerra agli inquinatori"

Comunicato stampa del Comitato della Difesa della Maremma Laziale e Toscana

MAREMMA: IL SINDACO IDEALE PER TARQUINIA E MONTALTO DI CASTRO E' QUELLO DI GELA CHE HA DICHIARATO GUERRA AGLI INQUINATORI

Il Sindaco di Gela, Rosario Crocetta che vive sotto scorta, noto per le sue battaglie contro la mafia, ha iniziato un'altra battaglia a fianco dei Consiglieri Comunali e dei cittadini del suo comune. In questi giorni sta predisponendo una corposa richiesta all'Eni per il risarcimento dei danni ambientali che l'inquinamento dello stabilimento petrolchimico ha creato al territorio. In base agli studi del Cnr, del ministero della Salute e dell'Universita' ''La Sapienza'' di Roma, Crocetta ha evidenziato che: ''C'e' l' inquinamento che si vede, come ad esempio il fumo delle ciminiere, e c'e' l'inquinamento che non si vede, che va ad insinuarsi nelle viscere della terra. Questo inquinamento che non si vede impregna l'insalata, si annida nella frutta e penetra nell'organismo umano''. Il Sindaco ha denunciato anche la presenza di mercurio nel latte materno di alcune donne che abitano nel territorio inquinato. Il Sindaco chiede piu' incisivi interventi di bonifica del suolo e del sottosuolo e l'apertura a Gela di un osservatorio permanente del Cnr.

Il consiglio comunale ha intimato all'Eni di non usare piu' il pet-coke come combustibile per produrre energia elettrica, perche' troppo inquinante, e crea gravi danni alla salute ed all'economia del comune e del comprensorio. Il Sindaco, con il sostegno dei Consiglieri Comunali e dei cittadini sta approntando un programma sul territorio denominato con la sigla ''5R'' per ottenere ''Riconversione, Risanamento, Recupero, Ristoro e Risarcimento''.

Invece il programma approntato nel territorio della maremma è quello di a tutto "SI", la nuova sigla dei Sindaci Industriali. E così si creano danni irreparabili che vengono perpretati non solo alla salute, ma a centinaia e centinaia di famiglie ed aziende che vivono con i prodotti della terra.

Comitato per la Difesa della Maremma Laziale e Toscana

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