No al carbone Alto Lazio

11 maggio 2009

Le tappe di Slegalitalia: Valle di Ledro, Vicenza, Venaus

Pubblichiamo i resoconti dalle ultime tre tappe del Tour di Slegalitalia, in viaggio nello Stivale.


Resonto 1 - 9 maggio 2009

Slegalitalia è arrivata nella valle di Ledro. Qui vive una comunità
operosa che salvaguarda la propria vita e la propria salute con il
rispetto dell'ambiente, valorizzando le ricchezze del territorio per
una economia sana.
L'accoglienza è stata fraterna e spontanea.
Ci han fatto vedere i loro gioielli. I boschi, le sorgenti d'acqua, i
laghi, la palude naturale (dove stiamo organizzando la prossima
escurione!) ma anche le centraline di mini idroelettrico ben inserite
nelle fiancate delle montagne, che danno posti di lavoro ed un reddito
garantito annuo comunale senza produrre emissioni in aria e senza
intaccare la bontà dell'acqua. Ogni due milioni di Kw l'energia
prodotta viene venduta all'asta. Dal 2004 ad oggi gli entroiti sono più
che duplicati. Nell'ultimo bilancio sono stati di circa 500.000 euro e
nei bilanci futuri potranno continuare ad aumentare fintanto che
l'energia verrà prodotta: non ci sono scadenze, non ci sono clausole
contrattuali da rispettare perché non c'è contratto, non c'è un ente
terzo che ha dettato regole. Solo l'energia e i Cittadini della Valle
di Ledro.
L'ascolto che hanno prestato alla nostra storia ha dimostrato ancora
la loro disponibilità. Le tante tappe che ci hanno portato a voler
diventare autoproduttori di energia elettrica. Le nostre azioni non
violente per resistere, l'impegno profuso per non subire soprusi e
difendere la nostra salute e il nostro territorio è stato compreso così
come la volontà di proporre il nostro percorso di sostenibilità.
Siamo venuti via portandoceli nel cuore. Pietro, Giorgio, Ermanno e
Nicola.
Ed anche Maurizio, Maurizio Mazzola, il sindaco di Concei che ha
fatto sì che il mini idroelettrico diventasse realtà. Ebbene sì, nella
Val di Ledro in provincia di Trento abbiamo incontrato un altra faccia
della medaglia. Una faccia che vorremmo si trasferisse da noi almeno 12
mesi l'anno!!!!
Li abbiamo invitati tutti a Tarquinia, speriamo che vengano a
trovarci, ne vale la pena.
Ora siamo in viaggio per Vicenza. Ci aspetta l'inaugurazione
dell'acquisto del terreno del presidio dei No Dal Molin, i cittadini
che si battono contro l'allargamento di una base militare Nato.
A domani
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Resotonto 2 - 10 maggio 2009


L'iniziativa Slegalitalia è giunta al presidio "No dal Molin" a Vicenza.
L'incontro fra i Comitati e i Movimenti è ricco di solidarietà ai Cittadini veneti che continuano la loro azione non violenta contro l'ampliamento della base militare Nato "Dal Molin".
L'acquisto da parte loro del terreno sul quale è il presidio segna un passo importante per la loro e per la nostra storia.
Slegalitalia è partita dall'Alto Lazio, dove i cittadini non vogliono subire la violenza della centrale a carbone di Civitavecchia. Due volte violenta: una volta perché basata su una valutazione d'impatto ambientale taroccata e un'altra perché la lobby del carbone cerca d'inculcare l'idiozia del "carbone pulito": a Civitavecchia saranno emesse molte nano polveri, a volte letali, e verranno emesse altre 10.000.000 di tonnellate di CO2.
Siamo accomunati dalle tante tappe e dalle tante azioni non violente profuse per non subire soprusi e per difendere il nostro territorio.
Loro, come noi, sono stati denunciati. Loro, come noi, subiranno dei processi. Per diffamazione piuttosto che per violenza privata.
Il primo processo ad una di noi sarà il 21 maggio prossimo. Sarà un processo per diffamazione, perché nel 2003 l’allora sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, disse sì alla centrale a carbone di Torre Valadaliga Nord dopo aver manifestato a lungo la propria contrarietà a quell’impianto. Il 5 aprile 2007 una cittadina di Tarquinia, in diretta da Anno Zero, raccontò che a fine mandato il sindaco del sì al carbone era divenuto membro del Consiglio di Amministrazione di Enel. La nomina c’era stata ma non si trattava del CdA di Enel bensì del CdA di Acquirente Unico, società controllata dal Gestore dei Servizi Elettrici. Un errore marginale.
Ma coloro che si oppongono pacificamente e pubblicamente alla realizzazione di opere dannose alla salute e all’economia dei territori, subiscono tentativi di corruzione e azioni intimitadorie personali. Paradossalmente i cittadini che s’impegnano a difendere i diritti imprescindibili alla salute e al lavoro rimangono soli ad invocare la legalità e diventano le vittime designate di un sistema corrotto.
Quel giorno ovunque tu sia dai forza ai cittadini che si battono contro la corruttela per difendere la salute e il futuro di tutti.

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Resoconto 3 - Venaus

IL CAMPER DI SLEGALITALIA E' ARRIVATO A VENAUS

11 maggio 2009 - La realtà dei No Tav è stata visitata ieri dal
camper dell'iniziativa slegalitalia. Sulle Alpi dellea Val di Susa c'è
il presidio attivo dei cittadini che si battono per la difesa della
loro valle. Tutte le comunità della valle sono rappresentate: Condovè,
Venaus, ...
L'accoglienza è stata speciale. La comprensione diviene da subito
totale nelle parole e negli atteggiamenti. Si viene ascoltati, si viene
capiti, consolati, onsigliati. E poi si condividono le esperienze.
Loro ti raccontano la loro storia, tu ti riconosci negli episodi:
"questo è successo anche da noi", "da noi non era un accordo
prelettorale ma ha avuto lo stesso effetto", "anche da noi c'è stato
chi ha detto no per tanto tempo e poi ha detto sì, senza dare
spiegazioni plausibili".
Noi sulle nostre belle pianure e colline in riva al Tirreno loro
immezzo le montagne, nel verde pieno degli alberi, sul prato che ospita
il presidio, proprio davanti a dove sarebbe dovuto venire l'uscita di
uno dei trafori. Ma chiamarlo presidio è riduttivo. Dei 3 presenti in
valle in questo momento, quello visitato dalla gente di Maremma è
diventato un piccolo ecovillaggio nel quale vivono Raoul e Biagio: la
loro tenacia è stato "carburante" (da fonte rinnovabile!) come ricarica
per affrontare i nostri impegni futuri. E poi Bianca con Ubaldo, coppia
inossidabile nella vita, nella lotta alla distruzione della valle e
nella costruzione del futuro.
Noi, come formiche della legalità, in questa impresa bella e
difficile abbiamo tentato di tessere una tela sottile e tenace, una
tela che ci unisce sentendoci un poco la parte migliore del nostro
paese, senza mai sentirci soli.

Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia


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