Di A. Fanton, fonte: centumcellae.it
"Sulla battigia del Pirgo le ruspe lavorano alacremente per spianare i sassi e la poca sabbia, così da presentare ai nuovi gestori dell’arenile uno spazio più degno e gestibile.
Alcuni bagnanti, relegati almeno per oggi sul molo osservano le ruspe e fanno il bagno sopravvento all’acqua che si è tinta per qualche ora di sabbia smossa. I primi turisti perdono il loro tempo curiosando e chiedendosi cosa succede. Ne seguiranno molti, molti altri.
Come è auspicabile, e finalmente in anticipo sugli anni passati, i nuovi gestori dell’arenile offriranno servizi e svago ai frequentatori della spiaggia più popolare ma forse anche la più bella, all’interno della città. Gli operatori commerciali, quelli che sono sopravvissuti ad un lungo, piovoso e costoso inverno, hanno rinnovato il loro impianto e sono pronti all’estate.
Sembrerebbe uno scenario magnifico, privilegio della costa mediterranea e degno degli standard europei, ma tristemente e da anni, non è così. Perché sul tutto campeggiano cartelli bianchi di 50 per 70cm. dove una scritta in rosso e nero avverte minacciosa che è vietato fare il bagno.
Difatti, questo tratto di mare, ancora abitato da praterie di poseidonia in pericolo e da una fauna sopravvissuta miracolosamente, resta l’allegro scarico delle acque reflue di una città che non ci pensa proprio a fare nemmeno la raccolta differenziata, figuriamoci quello che scarica nella fogna.
Gli impianti, insufficienti o non propriamente funzionanti tutto l’anno, d’estate, appena cala il vento, regalano ai visitatori di questo sfortunato litorale odori insopportabili mettendo in seria difficoltà anche le attività del Lungomare Thaon de Ravel. Alcuni occludono i tombini con la plastica, altri cercano di far finta di niente. La gente se ne va, e tutti rischiano il lavoro.
Io non posso che ritrovarmi a ripetere quanto scritto lo scorso anno: è assolutamente necessario risolvere un problema che ogni nazione civile, prima che per calcolo turistico per dignità e rispetto di se stessa, ha risolto da tempo.
Ed a nome degli associati Pirgo.Org e dei cittadini tutti vorrei chiedere ancora una volta: siamo tutti coscienti che ogni giorno centinaia di bambini di questa città, i nostri figli, si bagnano nel mare vietato, dove associazioni come Marevivo, invitate ad una manifestazione ecologica nel 2008 hanno giustamente rifiutato di immergersi? Quali sono stati gli effetti dell’indagine del ROAN della Guardia di Finanza, sugli impianti di depurazione cittadini, conclusa nel 2008? Al di là dell’annoso rimpallo di competenze tra Provincia, Regione e Comune, non dovrebbe il nostro Sindaco farsi attore di un’azione forte per ripristinare uno stato di cose che conosce, che ha
denunciato anche in un convegno recente sullo stato del mare, e del quale aveva promesso comunque di occuparsi? Prima di pensare di coinvolgere capitali dell’ordine di 2.7 milioni di €, come annunciato e previsto per il rifacimento del belvedere del Pirgo, non sarebbe una buona idea risolvere il problema fognature? Ed infine: vogliamo tutti occuparcene e far sentire la nostra voce, a cominciare dagli assessori competenti di provincia, regione e comune, dalla pretura della città, nel caso l’indagine del ROAN ne richieda l’intervento, fino ai consiglieri comunali, le associazioni ambientaliste della città, gli sportivi che sul mare o nel mare esercitano le loro attività, per finire con i semplici cittadini che magari, passeggiando lungo il Pirgo, possono riflettere su quanto certe inadempienze dei loro
amministratori costino care in termini di salute e qualità della vita.
La nostra associazione ha deciso di raccogliere le firme ed i commenti di coloro che sono sensibili al problema e ha già attivato sul sito www.pirgo.org la possibilità di firmare per aderire alla richiesta di ripristinare la funzione delle fogne. Nei prossimi annunceremo altre iniziative alle quali ci auguriamo vorranno aderire tutti quelli che intendono fare qualcosa per restituire la balneabilità
del Pirgo ai cittadini.
Angelo Fanton - Presidente Ass. Culturale Pirgo.org
26 maggio 2009
"Un'estate di sogno o un'estate di fogna?"
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