No al carbone Alto Lazio

23 giugno 2009

Civitavecchia: CNCMAS sull'inquinamento dell'acqua

Civitavecchia 22/06/2009

Al Sindaco di Civitavecchia

Gianni Moscherini

e.p. conoscenza


Alla Procura della Repubblica di Civitavecchia

Al Comando dei Carabinieri della Stazione di Civitavecchia


Il CNCMAS/L e l’ISDE/C, nel rispetto della direttiva sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale (dir. 2003/4/CE – d.l. 19/08/2005/195), chiedono a Lei, tutore per eccellenza della salute pubblica, di informare prontamente la popolazione sulla natura dell’inquinamento (batteriologico o chimico/industriale) responsabile dell’emergenza relativa alla non potabilità dell'acqua in alcune zone a nord di Civitavecchia, interessate anche dal divieto dell'uso dell'acqua per il lavaggio e per la cucina.

Secondo la direttiva 2003/4/CE, il non rendere disponibili al pubblico tali informazioni rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione Europea e riconosciuto dallo stato italiano (decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195).

Questa richiesta riveste un carattere di estrema urgenza poiché queste zone sono tra quelle già oggetto di un’ordinanza comunale del febbraio 2009 (Borgata Aurelia - Agricasa, Carcere Aurelia, Zona Ente Maremma Pantano - Sant’Agostino, La Scaglia, Enel – Area Portuale – Zona Industriale, Cimitero Vecchio – Via Tarquinia - Centro Storico – Zona Bassa della Città, Punton de Rocchi – Santa Lucia – Cimitero Nuovo) di avviso alle gestanti, ai soggetti di età inferiore ai 14 anni ed ai pazienti affetti da patologie conclamate a carico del fegato, reni ed apparato cardiovascolare, di evitare il consumo dell’acqua distribuita dal Comune di Civitavecchia per uso di bevanda a causa del superamento nella stessa del contenuto massimo ammissibile di arsenico.


Il portavoce


Dott. Giovanni Ghirga


CNCMAS/L

Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute / Lazio



ISDE/C

International Society of Doctor for Environment / Civitavecchia


Civitavecchia, la barzelletta dell'Osservatorio Ambientale: Manrico Coleine presidente

Coleine eletto presidente dell’ Osservatorio Ambientale: Marrazzo e i sindaci del comprensorio fanno tutelare la salute all’ ex consigliere comunale che nel 2003 ha detto si al carbone.

La nomina di Manrico Coleine a Presidente dell’Osservatorio Ambientale rende ancor più evidente, semmai ce ne fosse stato bisogno, di quanto poco rassicuranti, se non esplicitamente in mala fede, siano le garanzie fornite da Marrazzo e dai Sindaci circa le azioni di monitoraggio, controllo e tutela dell’ambiente del territorio e della salute dei cittadini che saranno poste in essere dallo stesso Osservatorio.

Senza in questa fase entrare nel merito del ruolo e dell’organizzazione di quest’ultimo, è infatti indubbio che gli atti politici passati del Dr. Coleine, inizialmente fra i più convinti oppositori alla riconversione a carbone ma dopo brevissimo tempo ravvedutosi (fu tra i consiglieri che votarono favorevolmente la riconversione a carbone di TVN) non costituiscono un curriculum che tranquillizza.

Se a ciò si aggiunge che lo stesso Coleine è stato, fino al 2005, vicedirettore di quello stesso Osservatorio Ambientale che il sindaco Moscherini ha più volte additato come emblema di inefficienza, che il Ministero della Salute ha definito un organismo improduttivo, che ha persino attirato l’interesse della procura della Repubblica allarmata dalla mancanza di controlli, non si comprende a quali specifici meriti sia da attribuire tale nomina (si fa per dire, NdR).

Una nomina che suona come un premio all’inefficienza fin qui dimostrata, una promozione per essere riuscito ad evitare che si realizzasse qualsivoglia studio o iniziativa sulla reale condizione ambientale e sanitaria del comprensorio,.

Riteniamo che dopo l’oltraggio della riconversione a carbone la popolazione dell’Alto Lazio abbia diritto a controlli sull’ambiente che siano rigorosi e credibilmente imparziali.

E quale imparzialità può garantire un Osservatorio presieduto da uno dei padri della riconversione a carbone?

Di tutto ciò: di un osservatorio inutile e fantoccio alla guida del quale è stato posto, all’unanimità, uno dei responsabili della riconversione a carbone di TVN, della mancanza di controlli e di garanzie per la salute della popolazione, di quanto sta avvenendo ed avverrà come conseguenza della manipolazione e della combustione del carbone, i Sindaci del comprensorio portano una responsabilità piena e totale, alla quale non ci stancheremo di richiamarli in ogni dove.

Il re è nudo: le colpe dei Sindaci, acceccati dal potere e degradati dai soldi, dimentichi di ogni etica e del proprio ruolo di massimi tutori della salute pubblica, sono sotto gli occhi di tutti.

Nessuno può, né potrà, dire di non sapere; alcun alibi è più consentito.

Movimento No Coke Alto Lazio


www.nocoketarquinia.splinder.com

www.noalcarbone.blogspot.com


21 giugno 2009

Torrevaldaliga Nord fuorilegge

Comunicato stampa del Movimento No Coke Alto Lazio

"A seguito della diffida circa la non validità della registrazione EMAS da noi presentata nell'ultima Conferenza dei Servizi svoltasi presso il Ministero dell'ambiente e grazie all'impegno della Procura della Repubblica che ha riconosciuto valide le argomentazioni da noi addotte, avviando un inchiesta, il Comitato Ecolabel Ecoaudit ha sospeso la certificazione EMAS della centrale di Torrevaldaliga Nord e, conseguentemente, il Ministero dell'Ambiente è stato costretto a sancire la necessità del rinnovo dell'autorizzazione.

Un fatto che rende giustizia alle nostre reiterate denunce di carenze e lacunosità nell'iter autorizzativo e che è stato reso possibile da cittadini e consiglieri comunali (molto pochi in verità) che si sono trasformati in tecnici per tutelare la salute e l'ambiente della propria terra e colmare la latitanza dei Sindaci del comprensorio, primo fra tutti Moscherini, che, proni davanti ai milioni di euro elargiti da ENEL, hanno abdicato al loro ruolo di garanti della salute dei cittadini.

La richiesta di rinnovo dell'autorizzazione, peraltro, evidenzia come l'accordo quadro stipulato tra la Regione Lazio, la provincia di Roma e i Comuni del comprensorio, propedeutico alla concessione dei contributi economici aveva la sua ragione di essere nella sola volontà di imbavagliare gli amministratori locali sulle gravi carenze della Valutazione d'impatto ambientale e dell'iter amministrativo della centrale, sulle grave situazione di sofferenza sanitaria delle popolazioni, sulle indecenti condizioni di mancanza di sicurezza sul cantiere e sulla non rispondenza delle modalità di carico e scarico dei materiali pulverulenti rispetto a quanto previsto nell'atto autorizzativo.

Ma la sospensione della certificazione EMAS, e la conseguente presa d'atto della necessità di rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sancisce anche, e soprattutto, quanto da noi più volte denunciato: dal 25 dicembre u.s la centrale sta funzionando, peraltro dal 7 giugno u.s. a pieno regime, in assenza di autorizzazione.

Ora la legalità deve essere ripristinata e il Ministero dell'Ambiente, autorità competente in materia, deve agire di conseguenza e, anche in virtù delle tante anomalie che emergono dai relativi carteggi, sospendere l'attività della centrale fino all'avvenuto rinnovo dell'Autorizzazione all'esercizio della centrale.

Le popolazioni dell'Alto Lazio continueranno a vigilare attentamente, pronte a denunciare ogni irregolarità e/o omissione sarà posta in essere sia da ENEL che da quanti sono istituzionalmente deputati al controllo.

L'arroganza di ENEL che ha definito il provvedimento del Ministero "illegittimo e gravemente lesivo degli interessi di ENEL produzione" non ci fermerà.

Ad oggi i fatti parlano chiaro: di illegittimo ci sono solo i tanti tentativi dell'ente energetico di aggirare norme, prescrizioni e limiti autorizzativi; gli unici interessi lesi sono quelli della popolazione privata del diritto di vivere in un ambiente che non venga ulteriormente avvelenato dalla combustione del carbone.

Quella centrale non deve entrare in funzione: sappia ENEL che su questo, in nome del futuro dei propri figli, le popolazioni dell'Alto Lazio non daranno tregua"

Gianni Mattioli sulle dichiarazioni di G. Alcetta

Il professor Gianni Mattioli corregge alcune inesattezze di Giuseppe Alcetta sul nucleare e carbone.

Ringrazio la stampa per lo spazio prezioso che rende disponibile, per far circolare un po' di informazione su scelte di grande importanza per tutti noi, come quelle in materia di energia.

Perciò approfitto ancora una volta dell'ospitalità per rispondere alla nota di Giuseppe Alcetta,

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18 giugno 2009

Amazzonia: primi risultati della campagna di Greenpeace

"Sono passate solo due settimane dal lancio del nostro rapporto “Amazzonia, che macello!” e dalla cyberazione con la quale abbiamo chiesto a marchi globali come Geox, Timberland, Clark’s, Adidas e Nike di non acquistare pelle che proviene dalla distruzione dell’Amazzonia. In queste due settimane sono successe diverse cose di cui ho piacere di mettervi a parte e Greenpeace ha già ottenuto dei successi importanti: vi chiedo quindi di leggere quanto segue, e, se possibile, di continuare a sostenerci, magari anche con una donazione.

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Da oggi l'atmosfera è considerata un patrimonio di interesse mondiale.

Lettura consigliata:
Atmosphere named world heritage site
Un atto politico fondamentale.

Sarkozy: il nucleare è morto

Lettura consigliata:
Herald Tribune: secondo Sarkozy il nucleare non fa parte del futuro

Italiadecide: affari e politica stanno dalla stessa parte



http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/04/tavolo_Egidio_con_Violante_Tremonti_ce_0_090504025.shtml

Difficile immaginare qualcosa di peggiore,qualcosa di più dannoso per la nostra fragile democrazia. Infrastrutture, appalti, cemento, inceneritori: i grandi affaristi e i maggiori attori della politica italiana stanno da una parte sola.

Appello del coordinamento Nazionale contro il Carbone

Sono anni che i medici, preoccupati per la salute dei cittadini e per l'ambiente, chiedono alle istituzioni preposte, dove siano state conservate le ceneri e i fanghi della combustioni delle centrali elettriche di Civitavecchia (presenti circa dal 1950)e Montalto di Castro.

Visto cosa è accaduto per le ceneri e i fanghi della Federico II, dove "I rifiuti tossici, provenienti dalla più grande centrale termoelettrica d'Italia a carbone e una delle più grandi d'Europa, venivano occultati in una cava di argilla adiacente un'industria di laterizi nella preziosa area sottoposta oltretutto a vincolo idrogeologico e paesaggistico. Gli scarti, classificati come rifiuti pericolosi, venivano declassificati e trasformati, con certificati di analisi ad hoc, in rifiuti non pericolosi ed avviati, apparentemente, al recupero per la produzione dei laterizi".

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Esposto del CO.RE.Ri. sull'inceneritore di Acerra

Esposto del CO.RE.Ri. sull'inceneritore di Acerra
Comunicato Stampa
Brucia rifiuti non a norma, probabilmente anche quelli speciali pericolosi ; non ha nessuna delle autorizzazioni previste dalla normativa comunitaria (né l'AIA, né una vera e propria VIA; funziona da quasi tre mesi in "esercizio provvisorio" senza scadenza e senza collaudo e senza tutti i necessari sistemi di monitoraggio dei fumi; produce ceneri pericolose che al momento non sappiamo dove vengano smaltite. Per questo il CO.RE.Ri dopo il ricorso straordinario al Capo dello Stato ha deciso di rivolgersi anche alla magistratura penale.

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17 giugno 2009

Il formidabile masochismo dei civitavecchiesi


Al civitavecchiese medio occorre dire proprio tutto. E neanche serve.


Otto gennaio 2008, il Coordinamento Nazionale dei Medici per l’Ambiente chiede INVANO l’istituzione di un Registro dei Tumori. La sua istituzione permetterebbe di legare alla residenza la raccolta dei dati relativi al numero dei casi di cancro. In questo modo la casistica ottenuta rifletterebbe la reale condizione del nostro territorio e permetterebbe di conoscere l'incidenza, la prevalenza, la sopravvivenza e la mortalità per neoplasie di anno in anno.


Tre febbraio 2009, avviso alle gestanti, ai soggetti di età inferiore ai 14 anni ed ai pazienti affetti da patologie conclamate a carico del fegato, reni ed apparato cardiovascolare, di evitare il consumo dell’acqua distribuita dal Comune di Civitavecchia per uso di bevanda a causa del superamento nella stessa del contenuto massimo ammissibile dell’arsenico.

Quattro febbraio 2009, il Coordinamento Nazionale dei Medici per l’Ambiente presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia perché in questo comprensorio l’ozono, inquinante molto tossico, avrebbe dovuto e dovrebbe essere monitorizzato. I dati ottenuti sulle sue concentrazioni avrebbero dovuto e dovrebbero essere messi regolarmente a disposizione del pubblico


Giugno 2009, il Ministero della Salute informa sulle numerose aree della costa di Civitavecchia ove vige il divieto di balneazione.

Ci hanno levato l’aria, l’acqua e adesso neanche un tuffo per rinfrescarsi.

Ma quanta è la pazienza, la sottomissione, la rassegnazione, l’abitudine al sopruso della popolazione di questo comprensorio e, soprattutto,

cosa rimane della speranza che un domani per i nostri figli le cose cambino in meglio?

La sporca striscia di inquinamento che tutte le mattine si mostra a noi all’orizzonte, sembra ammonirci di prepararsi al peggio

Giovanni Ghirga

Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute (Lazio)

14 giugno 2009

Suffolk (UK), incidente nucleare

Fonte: ANSA
LONDRA - Disastro nucleare sventato grazie ad un impiegato che aveva deciso di farsi il bucato: è successo in una centrale nel Suffolk, dove un dipendente che si era recato nella lavanderia automatica a disposizione nell'impianto, si è accorto di una perdita di materiale radioattivo e ha dato l'allarme.

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12 giugno 2009

Coste di Civitavecchia: 13 Km NON BALNEABILI


Fonte
“A Civitavecchia quest’anno dei tredici chilometri di costa nessun tratto risulta balneabile. Questo secondo i dati forniti dal Ministero della Salute sulle rilevazioni eseguite da Arpa Lazio. Di questi, dieci chilometri e mezzo di costa sono non balneabili per motivi diversi dall’inquinamento, cioè la presenza del porto, di molte servitù energetiche e per motivi di conformazione geologica della costa. I restanti due chilometri e mezzo non sono balneabili, invece, per la presenza di fattori inquinanti: depuratore delle acqua reflue urbane, attività industriali di piccole e medie imprese e di grandi impianti industriali, e per il sistema di collegamento dello scalo marittimo”. A dichiararlo in una nota è Gino De Paolis, capogruppo della Sinistra l’Arcobaleno in Provincia.

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Qualcosa di significativo



10 giugno 2009

enel, 50 miliardi di debito.

Riportiamo da http://www.greenpeace.org/italy/news/enel-debito-nucleare



"In un video su YouTube l'amministratore delegato di Enel – Fulvio Conti – chiede agli azionisti di supportare l'aumento di capitale. Ma in che modo l'azienda investirà le nuove risorse finanziarie? Con un video blog il nostro direttore (di Greenpeace, ndr) – Giuseppe Onufrio - spiega le ragioni delle nostre critiche e chiede chiarezza sugli investimenti futuri nel nucleare.

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9 giugno 2009

Elezioni

Forse pregustiamo lo sgretolarsi del monoduopolio pd/pdmenoelle.
Possiamo sorridere, almeno poco poco...Una smorfia, dài.

5 giugno 2009

Guarda "Home" su YouTube




versione coi sottotitoli inglesi (da attivare in basso a destra):
http://www.youtube.com/watch?v=jqxENMKaeCU

Da: http://www.cinemambiente.it/cinema_acqua/438_HOME_-_Italian_Premiere_by_CinemAmbiente.html

Il film 'HOME - La nostra Terra' è stato girato da Yann Arthus-Bertrand e co-prodotto da Elzévir Films e EuropaCorp, compagnia di Luc Besson.
Yann Arthus-Bertrand è un fotografo, giornalista e ambientalista francese, già autore de La Terre vue du Ciel, un progetto di fotografie aeree del nostro pianeta, poi diventato un film, presentato in esclusiva in Italia al Festival CinemAmbiente nel 2005.
La sua passione per la fotografia naturalista ha inizio in Africa, durante un lungo soggiorno nel Masai Mara. Si innamora della fotografia aerea, di cui scopre ed esplora tutte le potenzialità arrivando a fondare Altitude, la prima agenzia specializzata in fotografia aerea nel mondo.
Dal 2007 ha iniziato, in collaborazione con Luc Besson, le riprese dello straordinario lungometraggio che verrà presentato contemporaneamente in più di 100 stati del mondo in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, a testimonianza di un rinnovato impegno globale per la salvaguardia del pianeta. Il film mostra lo stato di salute della Terra e dei problemi cui l'umanità deve fare fronte.



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4 giugno 2009

Mafia e camorra a Civitavecchia: cosa ha da dire Moscherini?

Comunicato dell'Associazione Antonino Caponnetto
"Cosa dice il sindaco Moscherini dopo l'ultima relazione della DIA che ha confermato le nostre preoccupazioni sulla presenza della mafia nel territorio?". A porre il quesito è l'associazione "Caponnetto" che ricorda le polemiche successive ad un convegno organizzato nelle scorse settimane dove erano stati espressi concetti analoghi. Leggi la nota. Le invettive, il turpiloquio, le reciproche accuse e finanche le intimidazioni indirette che hanno caratterizzato le reazioni alla vicenda dell'informazione di garanzia ricevuto dal Primo Cittadino sono emblematiche del degrado politico e della miseria etica e culturale in cui si avviluppa la classe politica cittadina, ma non solo.

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Aeroporto di Viterbo: studi sulle ricadute dannose

Pubblichiamo una nota del comitato tecnico scientifico di S.T.A.S.A. (Centro Studi Tuscia per lo Sviluppo e la Sicurezza del Trasporto Aereo nel rispetto dell'Ambiente)

"Il Centro Studi continua la sua intensa attività di approfondimento sull’impatto che produrrebbe sul nostro territorio una grande infrastruttura aeroportuale – in sedime T.Fabbri – a soli 2 km da Viterbo, in zona archeologica e termale, infrastruttura destinata ad accogliere, in prima battuta, tutti i movimenti aerei attuali di Ciampino (5 mln. passeggeri /anno), per giungere ad ospitare, a regime, fino a 20 mln passeggeri /anno.

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Inquinamento elettromagnetico: allergici ai dispositivi elettronici

Interessantissimo articolo da Repubblica.it del 19/05:2009.

RIUSCIRESTE a vivere una vita intera lontani da tv, cellulare, pc e altri apparecchi elettronici? Questa è una condizione che oggi viene scelta da milioni di persone, e non per scoprire romanticamente se stessi come nel film Into the Wild ma per fuggire a una malattia, la cosiddetta "elettrosensibilità". Secondo una stima dell'Organizzazione Mondiale della Sanità questo disturbo interessa dall'1 al 3% della popolazione mondiale, ma fino ad oggi non è mai stato riconosciuto come una patologia vera e propria.

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3 giugno 2009

Coordinamento dei Medici e Farmacisti su Marrazzo

"Finalmente, dopo più di quattro anni di equilibrismo verbale, di politichese ermetico e di furbesche promesse dilatorie, il Governatore MARRAZZO getta la maschera e lo fa in pubblico alcuni giorni orsono a Tarquinia non sapendo cosa rispondere al popolo inquinato al quale aveva fatto nel 2005, a pagina 52 del programma elettorale, questa promessa: “…occorrerà un intervento per impedire la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia…”

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1 giugno 2009

Marrazzo contestato, offende le nostre città





Marrazzo: "Verranno fatti i monitoraggi, la salute verrà tutelata, ci sono le centraline dell'Arpa". Falso. Vergogna: a Tarquinia non esistono centraline dell'Arpa e il Presidente della Regione Lazio non lo sa.

Il 30 maggio, durante uno spettacolo nella Piazza del Comune a Tarquinia, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è stato contestato da sotto il palco da alcuni Cittadini che gli hanno ricordato che non sta facendo nulla, mentre la centrale a carbone viene accesa in assenza di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), essendo quest'ultima scaduta

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