da Trcgiornale.it - Sabato 28/11/2009
Il “gioco delle tre carte sul porticciolo alla Frasca” - come detto stamattina in conferenza stampa - portato avanti per anni dal sindaco Moscherini, con la recente sponda del presidente dell'Autorità Portuale, Fabio Ciani, alla fine è stato svelato. E se già c'era stato un pare della Regione alla (discutibile) conferenza dei servizi convocata dal Comune a mettere un pietra tombale su altre colate di cemento a nord di Torre Valdaliga, oggi passa l'angelo e dice amen.
Lo hanno spiegato questa mattina, carte alla mano, a nome di tutta l'opposizione consiliare, i consiglieri Alessandro Manuedda (Verdi) e Vittorio Petrelli (Ambiente e Lavoro) insieme all'ex consigliere del Prc, Roberto Bonomi, che aveva assiduamente seguito la vicenda.
Ma che cosa è successo di tanto importante? “Si è appreso che lo scorso 5 ottobre il Ministero dell'Ambiente – ha spiegato Bonomi – ha di nuovo scritto al Ministero per i Beni Culturali, Autorità Portuale e Regione, ribadendo che l'unica previsione riguardante porticcioli in zona Enel è quella data dalla prescrizione Via del decreto autorizzativo di Tvn. Il Ministero dice anche che una struttura portuale turistica davanti alla pineta della Frasca necessiterebbe di variante di Prp e relativa procedura di Via, determinando peraltro la sospensione dell'attuale procedura di valutazione per il Prp 2004, con dentro darsena grandi masse e, impropriamente, porto storico”. Ma Come mai il Ministero sente l'esigenza di scrivere questa lettera? Nella famosa conferenza dei servizi convocata dal Comune sul porticciolo della Frasca era intervenuta anche la Sovrintendenza, organo del Ministero dei Beni Culturali.
Ed è proprio da qui che il 7 luglio parte una nota all'indirizzo del Ministero dell'Ambiente, che viene informato sugli edificanti intendimenti che a Civitavecchia si hanno rispetto alla Frasca. Così il 3 agosto l'Ambiente – avendo appreso “di straforo” che cosa si vorrebbe fare alla Frasca - scrive ad Authority, Regione e Beni Culturali, chiedendo chiarimenti su qualcosa che sembra essere fuori ogni procedura. L'Autorità Portuale risponde che “alcune società private hanno presentato istanza di concessione per un porto turistico nell'area della centrale Enel” e che “il comune ha indetto apposita conferenza dei servizi” precisando che “la zona non ha a che vedere con il Prp”. Il cerchio, come detto, si chiude il 5 ottobre con l'ulteriore nota dell'Ambiente spiegata da Bonomi, nota talmente inequivocabile che anche la Regione con nota del 4 novembre “concorda” con il Ministero. “Ci risulta che anche l'Autorità Portuale abbia dato la stessa risposta” hanno detto ancora i tre consiglieri stamattina. Alla buon'ora. E allora delle due l'una: o le istituzioni pubbliche – Comune e Authority - si dimostrano competenti e capaci di seguire le procedure previste, oppure troppa insistenza su alcune interpretazioni rischia di connotarsi in altra maniera. Intanto, in attesa che si risolva un problema sui parcheggi per il progetto di riqualificazione della Frasca all'attenzione della Regione (prescrizione che attende di essere attuata dal 1997), si aspetta anche “la fine dei lavori alla banchina ceneri, dove secondo prescrizione è previsto il porticciolo, per vedere se si andrà alla progettazione definitiva dell'unica struttura ammissibile” ha precisato sempre Bonomi.
30 novembre 2009
Porticciolo alla Frasca: tutto un bluff
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