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8 dicembre 2009

Riprendiamoci il diritto alla salute. CODACONS: "avvisi di garanzia per inquinamento"

Riportiamo dal Blog di Beppe Grillo

Per l'inquinamento dell'aria, a Milano (e non solo) i cittadini muoiono di tumore ai polmoni, i bambini di leucemia infantile, i vecchi di complicazioni ai bronchi. A Milano (e non solo) centinaia di persone affollano i pronti soccorso per i danni causati dall'inquinamento. 73 persone al giorno vengono ricoverate in ospedale OGNI GIORNO a Milano per l'aria mefitica. L'inquinamento è la nuova peste e gli amministratori comunali, regionali, provinciali fino all'ultimo assessore per il traffico o per la salute sono responsabili.
Mortizia Moratti, sindaco di Milano per censo, e Formigoni, presidente della Regione Lombardia per Comunione e Liberazione, hanno ricevuto un avviso di garanzia per l'inquinamento a Milano. Basterebbero poche misure, come le targhe alterne, le piste ciclabili in tutta la città, i mezzi pubblici elettrici, il centro chiuso, per fare respirare Milano (ma non solo). Se saranno condannati quanti morti e malati avranno sulla coscienza? Nessuno. Mortizia sarà impegnata a comprare le nuove scarpe in via della Spiga. Formigoni a parlare di giustizia a orologeria. Qui di orologeria c'è solo la morte dei cittadini. Da Milano in tutta Italia: RIPRENDIAMOCI L'ARIA! Avanti con le cause. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Intervista a Marco Maria Donzelli, presidente del CODACONS.


"Sono un avvocato, mi chiamo Marco Maria Donzelli e sono presidente del Codacons. A seguito di due esposti, ma per la verità sono venti anni di denunce da parte del Codacons rivolte alla Procura della Repubblica di Milano, siamo arrivati a questa situazione, per cui ci sono degli avvisi di garanzia. In realtà il Pubblico Ministero che si era occupato della vicenda aveva chiesto l’archiviazione, come altre volte: in questo caso, come negli altri, abbiamo fatto opposizione all’archiviazione e un G.I.P. - il Pubblico Ministero si chiama Benedetti, invece il G.I.P., che ha vantato e deciso sull’opposizione e l’archiviazione, si chiama Zelante, ha deciso che obiettivamente gli elementi costitutivi della denuncia non potevano dare origine a un’archiviazione, in quanto vi è una violazione delle leggi, del DM 60/2002, ci sono degli studi gravissimi sull’impatto dell’inquinamento e, da ultimo, uno studio presentato dal Comune di Milano nel quale si riferisce che 73 persone al giorno, secondo i dati di cinque ospedali milanesi, vengono ricoverate per il problema dell’inquinamento atmosferico.
In questo caso abbiamo un procedimento penale, per cui abbiamo due avvisi di garanzia nei confronti di Moratti e di Formigoni, e del presidente della Provincia Podestà. Non sappiamo bene, in realtà, per quale motivo sia stato tirato in ballo, forse perché comunque è un riferimento normativo che riguarda anche le strade della Provincia, che dovrebbero essere interessate dal blocco nel caso di chiusura del traffico, ma in ogni caso sono due avvisi di garanzia che, nel territorio fiorentino, si sono invece tramutati in richieste di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex sindaco Dominici, il quale attualmente sta affrontando un processo per questo tipo di reato, che è un reato, ricordiamo, contravvenzionale, di scarsa entità, ma poco ci importa dell’aspetto penale. Quello che ci interessa è che venga sollevata la questione, vengano individuate le responsabilità degli amministratori che, nella fattispecie, sono riferite al superamento per oltre 35 volte del PM10. La legge, il Decreto Ministeriale 60/2002, che recepisce numerose direttive comunitarie, sancisce che, superato per 35 volte il livello uguale del PM10, il sindaco o il presidente della Regione devono intervenire per far cessare gli effetti di un inquinamento atmosferico così alto, così elevato.
Così non è, perché dopo i 35 giorni di superamento ce ne sono stati altri 60, negli anni scorsi stesso discorso e le misure antinquinamento non hanno assolutamente raddrizzato la questione. Inoltre, se la questione deve essere spostata in ambito politico, ricordiamo che il Codacons è un’associazione apolitica, che i procedimenti penali non sono di questo periodo, ma nel 2007, del 2009, fin dai tempi del sindaco Formentini, per cui stiamo parlando di 10/15 anni fa, che la vicenda che ci interessa riguarda un procedimento penale delle contestazioni del reato, in realtà, che si risolvono con una condanna all’acqua minerale. Ma quello che rileva è l’accertamento della responsabilità dei pubblici amministratori, che può dare seguito poi a delle azioni di risarcimento da parte di tutti i cittadini, che sono vittime dell’inquinamento atmosferico. Ricordiamoci che non possiamo andare ai funerali e domandarci: “poverino, gli è venuto il cancro, un tumore” e dire: “speriamo che non tocchi a me”, sono sempre di più le persone tra i 60, 70, 80 anni che muoiono di tumore e ci dobbiamo interrogare per quale motivo queste persone muoiono di tumore. Uno di questi motivi gli scienziati - l’Istituto dei Tumori di Milano - ritengono che possa essere l’inquinamento atmosferico.
Se non applichiamo il principio di precauzione, ovverosia che bisogna salvaguardare la salute delle persone e fare sì che gli inquinanti che assumiamo non superino un certo valore, perché non si sa in che modo influiranno sulla nostra salute, se non applichiamo il principio di precauzione ci ritroviamo a avere dei mali inspiegabili a una certa età, il proliferare di malattie, oppure più semplicemente vediamo i nostri bambini che per un mese non escono di casa perché hanno sempre la tosse e non riescono a guarire; oppure vediamo i cardiopatici e gli anziani che vengono ricoverati negli ospedali per un semplice raffreddore, perché poi dopo ci sono tutte delle concause gravi che determinano l’insorgenza di numerose patologie. La legge prevede che debbano cessare gli effetti dell’inquinamento e politiche di disinquinamento come quelle dell’Ecopass non rientrano nei criteri stabiliti dalla legge, perché l’Ecopass non è una misura di disinquinamento, antinquinamento, ma è una misura nella quale chi desidera usare la macchina e quindi vuole inquinare lo può fare, pagando un biglietto. Per cui non si può ritenere che questo sia il centro della politica antinquinamento, di cui spesso i politici parlano, su cui spesso i politici si accapigliano e su cui alcuni politici reclamano una certa immunità: l’immunità di disinquinamento e di ambiente salubre non può derivare da una misura risibile come l’Ecopass, che trasferisce l’inquinamento dalla zona centrale alle zone periferiche.
Per quanto riguarda il governatore della Regione Lombardia, si tratta di una reazione da politico e non da pubblico amministratore, conoscendo le iniziative del Codacons sa benissimo che non sono di natura politica: c’è una violazione di leggi sull’inquinamento conclamata.
Per quanto riguarda il sindaco Moratti, ci dice: “ma come, proprio io che dal primo giorno che sono venuta qui ho fatto di tutto per disinquinare e per combattere l’inquinamento?!”, a parole i politici dicono questo, nei fatti risulta che, da quando è subentrato il sindaco Moratti nella gestione del Comune milanese, l’inquinamento non è diminuito, conseguentemente le persone che si ammalano sono sempre le stesse, se non di più e i problemi di inquinamento sono evidenti a tutti coloro che transitano nella zona di Milano o risiedono in Regione Lombardia.
Per chi sente questo messaggio e vuole fare qualcosa riguardo il problema dell’inquinamento, può inviare ogni giorno una raccomandata, oppure una volta ogni tanto, oppure quando ne ha voglia, alla Procura della Repubblica dicendo: “sono inquinato, vivo a Milano, fate qualcosa!”, magari ricevendo una denuncia al giorno la Procura della Repubblica si sensibilizzerà al problema, perché chi dovrebbe essere sensibile a questo problema, cioè i politici, gli amministratori della città, purtroppo non fa niente e ai cittadini non rimane altro che rivolgersi all’autorità giudiziaria."
Marco Maria Donzelli, presidente Codacons

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