Si legga l'articolo: Ciani: “Il porto standard internazionale” (TrcGiornale.it)
Citiamo dal testo:
"le due questioni determinanti per poter avviare i lavori (di elettrificazione delle banchine, NdR) sono il reperimento dei circa 12 milioni di euro necessari e la definizione di incentivi per gli armatori visto che, in questo momento, la riduzione del costo del petrolio non rende conveniente spegnere i motori"
Quindi è questa la realtà: che non possiamo mica permetterci di imporre agli armatori delle regole, no: dobbiamo PAGARE DI TASCA NOSTRA perché quelli rispettino la legge e la nostra salute. Alla faccia, e questo sarebbe il modello da esportare?
E perché invece non si fanno tirare fuori quei soldi ai giganti inquinatori Enel e Tirreno Power, già responsabili dell'inquinamento e della condizione degradata del territorio?
E tanto per capire, se domani il prezzo del petrolio tornasse a salire, allora ci verrebbero restituiti quegli incentivi?
3 febbraio 2010
"il porto di Civitavecchia modello di rispetto ambientale" Modello di 'sta fava!
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