No al carbone Alto Lazio

6 febbraio 2010

Bocciato l'Osservatorio ambientale: Mazzola, Moscherini e gli altri zerbini protestano.

Osservatorio ambientale: i nostri sindaci preferiscono fare gli interessi di Enel piuttosto che tutelarci secondo legge

La riunione al Ministero dell'Ambiente, convocata a dicembre per discutere dell'Osservatorio Ambientale prescritto dal decreto VIA della centrale a carbone di TVN, ha visto i sindaci di Civitavecchia, Allumiere, S Marinella e Tarquinia impegnati a contrastare la bocciatura del "loro" Osservatorio da parte del Ministero dell'Ambiente.

Il tentativo dei 4 (il quinto, quello di Tolfa era assente) è andato male. E' pur vero che l'intervento ministeriale è tardivo, però la bocciatura c'è stata.

La lettura del verbale di quell'incontro è sconcertante.

La riunione è aperta dall'Ing. Agricola del Ministero dell'Ambiente il quale afferma la necessità di costituire l'Osservatorio Ambientale prescritto dal Decreto VIA, perché quello dei sindaci non va bene.

Due pagine dopo lo stesso Agricola chiarisce che "...Tale Osservatorio [quello dei sindaci nds], non solo non comprende, tra i partecipanti, tutti i soggetti individuati nella prescrizione del decreto VIA oggetto della convocazione, ma è stato costituito su basi giuridiche e fattuali diverse..."

Il primo a replicare è il sindaco di Tarquinia che "rappresenta il proprio disappunto per quanto contenuto nella nota di convocazione che ha determinato grande clamore nella stampa locale. Ritiene non corretto che il Ministero ritenga non costituito l'Osservatorio Ambientale ..."; e aggiunge "Di tale Osservatorio ... non fanno parte i ministeri che però vengono richiamati in causa per tutti i controlli che vorranno effettuare".

Moscherini ripete cose simili e anche gli altri sindaci esprimono contrarietà all'iniziativa ministeriale.

Più volte Agricola risponde e conferma le stesse ragioni e conclude il proprio intervento affermando un principio che il buon senso dei cittadini ha sempre difeso l'Osservatorio non può essere finanziato con i soldi dell'inquinatore, aggiungendo che il Ministero provvederà alla spesa con fondi dedicati.

Nessuno dei sindaci tornando a casa ha sentito il dovere di dare questa buona notizia alla popolazione.

Quel giorno al Ministero è accaduto un altro fatto rilevante.

Incurante della manifesta contrarietà dei 4, era presente anche il sindaco di Cerveteri Gino Ciogli, uno di noi, che ha rivendicato, anche a nome del sindaco di Ladispoli, il diritto di partecipare all'Osservatorio.

Presenze importanti per contrastare la centrale di TVN, pluridenunciata dai cittadini consapevoli che nell'Alto Lazio si muore troppo di tumori e leucemie e chiedono ormai una sola cosa: la centrale a carbone deve essere spenta e demolita.

Ai sindaci-scendiletto ricordiamo che non avranno tregua e per le loro colpe non perderemo memoria.

Al rispetto della legge penseranno i magistrati.

Comitato dei Cittadini Liberi

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