Civitavecchia malata, senza anticorpi, incapace di difendersi.
Il suo nome è sulla lista, la porta già sfondata.
Una squadraccia di balordi non la perde di vista,
discute la spartizione prima di assalirla, di nuovo.
L'arbitro prepara il cartellino nero.
Il pubblico è chiamato a perdere,
ci si aspetta che eviti lamentele
perché non ci saranno sorprese. La storia è semprea la stessa:
finché c'è qualcosa da depredare non mollano la presa.
3 aprile 2010
Chiamati a perdere, di nuovo?
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