UN INVITO AI CITTADINI CALABRESI: VEGLIATE ORA, NON ABBASSATE LA GUARDIA, NON FIDATEVI. ANCHE SE IN CONDIZIONI DIVERSE, NELL'ALTO LAZIO SIAMO STATI TRADITI DAGLI STESSI CHE ESPRESSERO UN NETTO "NO" NEL CONSIGLIO CONGIUNTO ROMA-VITERBO del 2007 (CLICCA)
Fonte: Sibarinet.it
"Rossano - Il Consiglio comunale congiunto Rossano-Corigliano riunito ieri sera nella sala consiliare del Comune di Rossano ha ribadito il proprio deciso "no" alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano.
Unanime il voto sull’ordine del giorno che sarà inviato a numerose autorità istituzionali e contenente le osservazioni di contrarietà sostenute anche dalla Provincia di Cosenza e dalla Regione Calabria rappresentate dal Presidente della Giunta provinciale Mario Oliverio e dal Consigliere regionale Giuseppe Caputo. Alla seduta hanno assistito numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni contrarie alla riconversione a carbone della centrale, e dei due comitati, quello del “No” e quello del “Sì” al progetto dell'Enel.
IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO APPROVATO ALL'UNANIMITA'
PREMESSO: che il destino del sito industriale Enel di Rossano è al centro
dell’attenzione della Pubblica Opinione e dei poteri locali relativamente alla sua ristrutturazione e conversione; che l’Enel, in modo unilaterale, ha inteso portare avanti un progetto denominato impropriamente “policombustibile”, ma che è fortemente sperequato sul combustibile carbone (95%), dando prova di non ascolto delle aspettative di un intero territorio, già contrario a quella ipotesi; che le Amministrazione Locali, di Rossano, di Corigliano, della Sibaritide e il mondo delle Associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, dell’agricoltura, della pesca, del turismo e del commercio, il Comitato territoriale per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide hanno già manifestato totale avversione alla riconversione unilateralmente orientata sul carbone; che l’articolazione progettuale prevede la realizzazione di infrastrutturazioni che implicherebbero ulteriori penalizzazioni ambientali quali: • una banchina di 140 ml posta a mare di fronte alla centrale per l’attracco di imbarcazioni cariche di carbone e un pontile di 140 ml di collegamento della banchina alla centrale; • una boa posta a 3-5 miglia dalla costa in pieno Golfo di Corigliano-Rossano, dove dovrebbero ancorarsi le grandi navi carboniere oceaniche, dalle quali il carbone, mediante due benne, passerebbe su altre imbarcazioni o chiatte, che farebbero la spola con la terra ferma, per condurre circa 2 milioni di tonnellate di polverino di carbone annue, necessarie per il ciclo di alimentazione della mega Centrale e lo smaltimento di diverse migliaia di tonnellate di residui della combustione (250.000 T di ceneri, 90.000 tonnellate di gesso); • una quota di riserva di banchina del Porto di Corigliano, dove accumulare altre migliaia di tonnellate annue di biomasse, previo strasporto via terra (SS106) dal Porto alla centrale, con migliaia di camion da 20 tonnellate ciascuno, alle quali aggiungere altre migliaia di camion per l’approvvigionamento di calcare e di altre biomasse provenienti dalla Regione e da altre Regioni; • che una tale ipotesi rappresenterebbe contemporaneamente un vulnus per: gli interessi della flotta peschereccia di Corigliano, la seconda del Mediterraneo, nonché per la movimentazione di merci e di uomini sia via terra che via mare, quindi anche per il futuro assetto commerciale del Porto di Corigliano; per la qualità dell’ambiente e per il sistema dell’economia territoriale, vocato all’agricoltura d’eccellenza, la pesca, il turismo, l’artigianato, la piccola industria di trasformazione, il commercio che occupano già diverse migliaia di addetti; che a seguito del riavvio del Progetto di riconversione della centrale di Rossano, del procedimento di autorizzazione unica e della procedura del V.I.A (valutazione dell’impatto ambientale) ai diversi Ministeri competenti, di cui all’avviso pubblico del 29 aprile 2010, gli Enti Locali, le Associazioni di categoria, ambientaliste, culturali, del commercio, dell’agricoltura, del turismo, della pesca, nonché l’apposito Comitato per la Difesa e lo Sviluppo Sostenibile della Sibaritide hanno immediatamente avviato una seria consultazione ed un confronto, dai quali è emersa la totale contrarietà alla riconversione a carbone dell’impianto “senza se e senza ma” ; che il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato, con Delibera n. 365 del 14/02/2005, il P.E.A.R. (piano Energetico Ambientale regionale), che subordina l’autorizzazione per la costruzione di nuovi impianti o il ripotenziamento degli impianti esistenti al ricorso esclusivo di fonti rinnovabili, escludendo quindi il carbone; che i Consigli Comunali di Corigliano e di Rossano, rispettivamente con le Delibere n. 5 del 24/01/2005 e n. 25 del 17/05/2005, si sono espressi, all’unanimità, per il fermo e irrevocabile “No” alla riconversione a carbone della centrale di Rossano; che il Consiglio della Comunità Montana Sila greca, con Delibera n. 6 del 24/05/2005, ha espresso la propria contrarietà all’alimentazione a carbone della centrale Enel di Rossano; che l’Amministrazione Provinciale di Cosenza con Delibera della Giunta Provinciale n. 168 del 20/05/2005, ha espresso parere contrario all’ipotesi di conversione a carbone della centrale termoelettrica Enel di Rossano, e con Delibera del Consiglio provinciale n. 14 del 05/05/2009 nell’approvare il P.T.C.P (piano Territoriale di Coordinamento provinciale) della Provincia di Cosenza recepisce il Piano Energetico Regionale; che i Sindaci e le Amministrazioni Comunali dei 57 Comuni della Sibaritide e del Pollino hanno espresso, in vari modi, la loro netta contrarietà all’uso del carbone per la riconversione del sito elettrico Enel di Rossano.
TUTTO CI0’ PREMESSO E CONSIDERATO Il Consiglio Comunale
ESPRIME • netta e totale contrarietà alla riconversione a carbone della centrale Enel di contrada Cutura di Rossano; CHIEDE ALL’ENEL • il ritiro immediato del progetto di riconversione della centrale Enel di Rossano, del procedimento di autorizzazione unica e della procedura di valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) presentati dall’Enel S.p.A ai diversi Ministeri il 29/04/2010,; DA MANDATO Al Sindaco di Rossano, di concerto con quello di Corigliano di attivare un tavolo interistituzionale di confronto con l’Enel ai livelli di direzione centrale, per la individuazione di una soluzione alternativa al progetto di riconversione presentato, che non configga con le vocazioni naturali del territorio;
INVITA • Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, On. Giuseppe Scopelliti, a confermare la delibera regionale n. 365 del 14 febbraio 2005 (P.E.A.R).
INVITA INOLTRE • Il Presidente della Giunta Provinciale di Cosenza, On. Mario Oliverio, a mantenere fermo il sostegno ai Sindaci, alle Amministrazioni Comunali, alle popolazioni del Nord Est della Calabria e il diniego alla riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano; • La rappresentanza parlamentare calabrese ad attivarsi nei confronti dell’Amministratore delegato dell’Enel per ricercare una soluzione alternativa di riconversione della centrale di Rossano, rispetto al progetto presentato al fine di salvaguardare un territorio fra i più ricchi della Calabria;
La presente delibera verrà inviata: al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi; al Ministeri competenti della Attività produttive, dell’Ambiente e dei beni Culturali; al Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti; all’Assessorato all’Ambiente della Regione Calabria; al Presidente del Consiglio Regionale; al Presidente della Commissione Attività Produttive dello stesso Consiglio; al Direttore generale dell’Arpacal; al Presidente della Giunta della Provincia di Cosenza Mario Oliverio; a tutti i Sindaci del Comprensorio; alla Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro; al Direttore generale dell’ASP di Cosenza; all’Amministratore Delegato della società Enel SpA; agli organi di informazione
31 maggio 2010
Consiglio comunale congiunto Rossano-Corigliano: voto unanime sul "no al carbone"
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