No al carbone Alto Lazio

9 giugno 2010

Un piccolo passo verso lo scioglimento del binomio Sardegna-carbone?

Fonte: Sassari notizie

"E.on annuncia il suo maxi-progetto: a Fiume Santo un parco fotovoltaico da 250 milioni di euro"

SASSARI. Il futuro di Porto Torres non è solo nella nuova centrale a carbone. Oggi E.on ha presentato al pubblico e alla stampa un maxi-progetto che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico diviso in 4 settori: tutti in prossimità della zona industriale di Fiume Santo. I numeri confermano che la multinazionale energetica ha in mente grandi cose. L'investimento complessivo è di 250 milioni e punta a produrre (per il momento) 62 megawatt di energia. Il progetto darà lavoro a 250 persone in un anno nel settore dell'attività civile, meccanica, elettrica e di manutenzione. Tutte le entrate tributarie, infine, andranno per 20 anni nelle casse della Regione Sardegna.

La Regione, da parte sua, dovrà soltanto approvare con un'apposita delibera l'accordo già avvenuto tra E.on e il Consorzio industrale provinciale di Sassari. Il documento è stato siglato tra le due parti per dimostrare che il progetto ha i requisiti previsti per abbattere la soglia del 3%; una percentuale fissata dalla Regione come limite del suolo occupabile da destinare al solare nelle zone industriali che può essere superata in determinati casi e a determinate condizioni. Secondo E.on il progetto ha tutte le carte in regole e la Regione dovrebbe solo approvare. Dunque ora si attende l'iter burocratico per capire se alla fine sarà davvero così. In caso contrario, si dovrà ridimensionare il progetto.

Le reazioni.

L'Università di Sassari per tre anni giocherà un ruolo fondamentale sul versante della ricerca. Il dibattito si è animato quando il professor Eusebio Tolu, delegato del Rettore per i rapporti con il territorio, ha chiesto di non limitare l'intervento dell'ateneo a soli tre anni perché «è necessario accumulare col tempo le competenze offerte dai ricercatori».

«Il progetto per la produzione di solare fotovoltaico nell’area industriale di Porto Torres non è mai stato presentato alle organizzazioni sindacali». Così il segretario della Camera del lavoro di Sassari, Antonio Rudas, commenta l’iniziativa imprenditoriale . «Oggi viene presentato pubblicamente un progetto di cui le organizzazioni sindacali non erano state messe a parte. E’ un progetto con cui E.on fa un ampio uso del territorio, anche sconfinando da quello dell’area industriale, senza che sia dato sapere con esattezza quale sarà la ricaduta occupazionale. Ci aspettiamo che E.on riprenda con più attenzione il dialogo col territorio e le forze sindacali per chiarire questi aspetti».

Anche il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, ha espresso qualche perplessità, non tanto sul progetto in sé, quanto sul "modus operandi". A suo parere infatti, il progetto del fotovoltaico, ma anche quello della nuova centrale a carbone, hanno saltato il Comune scavalcando di fatto gli enti locali. «Non c'è stato alcun accordo di programma - ha detto Ganau - e la Regione si fa sentire nel nostro territorio soltanto per dare autorizzazioni o per negarle».

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto vi pagano per pubblicare queste notizie ed essere a favore di e.on?

No al carbone Alto Lazio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
No al carbone Alto Lazio ha detto...

In casi come questo riportiamo notizie attinenti col tema principale del blog.

Non aveva proprio nient'altro da fare stasera, car* provocator* da due soldini bucati?

Anonimo ha detto...

Chi si accontenta di due soldini bucati, chi invece prende finanziamenti da uno dei più grandi produttori di energia da carbone e lignite di europa.
Corruptio optimi pessima

No al carbone Alto Lazio ha detto...

Accidenti. A una mente così tagliente nulla può sfuggire, dunque ci arrendiamo: è vero, prendiamo finanziamenti da E.on, chieda conferma all'Azienda stessa. Ma come ha fatto a scoprirci? Dev'essere per via della sua laurea in gialli da supermercato!

PS: tenga vicina a sé una bacinella con acqua fredda e una pezza per la fronte, c'è possibilità che il delirio peggiori da un momento all'altro.