No al carbone Alto Lazio

22 luglio 2010

Commento alla seconda conferenza dei servizi TVS

Comunicato stampa No al carbone Alto Lazio

Artificiosa la ricostruzione fornita circa quanto accaduto nella seconda riunione della conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA alla centrale di Torre Valdaliga Sud.

Infatti detta riunione ha segnato un ulteriore passo avanti nella dismissione del IV gruppo acquisendo il parere supplettivo della commissione IPPC che, contrariamente al precedente, ne determina non solo la dismissione, ma tempi certi per la presentazione di un cronoprogramma per la definitiva demolizione.

Ed è proprio per contrastare tale atto che Tirreno Power ha presentato le proprie ulteriori osservazioni, supportate peraltro da parere legale, circa la formale non idoneità del diniego al funzionamento di TV4 espresso dall’Amministrazione Comunale di Civitavecchia nonché sulla non corrispondenza di tale diniego rispetto a quanto previsto nel Piano Energetico Regionale; concetto quest’ultimo non corrispondente a verità e, comunque, riferito ad un Piano non vigente in quanto non ancora approvato dal Consiglio Regionale.

Il rinvio a settembre per l’atto definitivo è stato accettato su richiesta del Sindaco Moscherini ( e non di Tirreno Power) solo al fine di consentire a quest’ultimo di perfezionare il parere espresso dal Consiglio Comunale rendendolo formalmente rispondente a quanto previsto dagli art.216 e 217 del Regio Decreto 27 Luglio 1934, n.1265 che sanciscono che” Quando ….fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica” il Sindaco possa prescrivere “le norme da applicare per prevenire o impedire il danno o il pericolo e si assicura della loro esecuzione ed efficienza”.

Né l’impegno a presentare entro due anni un’alternativa di progetto che possa garantire un ulteriore miglioramento delle prestazioni ambientali, esplicitato con la lettera presentata in extremis (ovvero la sera prima della conferenza) da Tirreno Power), peraltro non costituente novità alcuna rispetto a quanto già prescritto nel primo parere della Commissione IPPC che prevedeva appunto, nelle more di necessari e prescritti miglioramenti impiantistici, una deroga di due anni ai limiti emissivi vigenti, ha modificato nulla di quanto stabilito. Tant’è che il parere IPPC non è certo stato rinviato in commissione per ulteriori valutazioni.

In tale contesto è risultato incomprensibile, e deprecabile, l’atteggiamento del sindaco Moscherini che, nonostante esprimesse posizioni condivise dai rappresentanti del Forum Ambientalista, del Movimento NoCoke e dai consiglieri Manuedda e Petrelli presenti in audizione nella conferenza dei servizi, preso da un accesso di sindrome del Marchese del Grillo, e peraltro dimostrando ignoranza non solo nei modi ma anche della legislazione vigente in termini di partecipazione del pubblico ai procedimenti, ha fortemente contestato tale presenza, lasciando allibiti il Presidente della conferenza e gli altri convenuti.

Vogliamo augurarci che tale atteggiamento sia legato alla ormai nota insofferenza alle pratiche democratiche che contraddistinguono il purtroppo per noi Primo Cittadino di Civitavecchia e non, invece, come l’eccessivo allungamento dei tempi potrebbe far sospettare, al tentativo di usare il diniego del consiglio comunale come leva per alzare il prezzo nelle trattative di monetizzazione del danno che Tirreno Power si è dichiarata pronta ad affrontare, magari propinandoci l’utilizzo del carbone o del CdR (combustibile da rifiuti) quale miglioramento impiantistico.

Come diceva un noto politico “a pensar male si fa peccato, ma molte volte ci si azzecca!”

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