No al carbone Alto Lazio

7 agosto 2010

Suini radioattivi e rapporti segreti

Due news sul nucleare che forse non hanno ricevuto l'attenzione che meritano

I cinghiali radioattivi e lo zoo nucleare
"Sta facendo molto discutere l'articolo di Der Spiegel sui cinghiali radioattivi che, un quarto di secolo dopo la tragedia nucleare di Chernobil, scorrazzano e si moltiplicano in Germania. Dal 2007 al 2009 sono quadruplicati fino a 425,000 euro gli indennizzi ai cacciatori per i cinghiali atomici con tassi di cesio nella carne che li rendono non solo immangiabili e invendibili, ma anche un rifiuto pericoloso da smaltire. Intanto la Germania..." Continua qui

Rapporto Roussely: la relazione top secret che boccia il nucleare francese
"Che periodaccio per il nucleare francese… Dopo le critiche provenienti dall’istituzionalissimo Le Figaro ai ritardi, e alla abnorme crescita dei costi, del cantiere della centrale di Flamanville ora i problemi vengono dal cosiddetto “rapporto Roussely”.

Si tratta di un rapporto, commissionato dal presidente francese Sarkozy all’ex numero uno di Edf, Francois Roussely, sulla filiera nucleare d’oltralpe. I risultati, consegnati l’undici maggio scorso e subito secretati dallo stato, dipingono una Francia nucleare tutt’altro che in salute..." Continua qui

3 commenti:

cavallopazzo ha detto...

i suini radioattivi sono come gli asini che volano. Lovelock è uno studioso serio e parla sapendo quello che dice.
Saluti

Gilgamesh ha detto...

Se per te uno che dice che i depositi di scorie nucleari proteggono gli habitat naturali è uno studioso serio, abitiamo due pianeti diversi.
Perché non vai a vivere presso Chernobyl, e ci mandi la tua corrispondenza da lì?

Anonimo ha detto...

Egregio Gilgamesh, non considerando i motivi affettiv, sociali culturali che mi legano alla mia terra, ma solo gli aspetti della radioattività, non avrei problemi a vivere a Chernobyl.
La città di Pripyat, 3 km dalla centrale, causa ora una dose di circa 1 microSv/h, cioè circa 1 mSv per anno, praticamente a Viterbo e nei Campi Flegrei la dose è sensibilmente più alta di Chernobyl.
Tornando ai cinghiali, quest'articolo non dà numeri, ma il Manifesto per es. parlava di 6000 Bq/kg, senza specificare di cosa. Il corpo umano ha attività normalmente da 100 a 1000 Bq/kg, dovuto agli elementi radioattivi che naturalmente abbiamo dentro.
Supponiamo che i 6000 Bq/kg dei cinghiali siano dovuti al temibile CS137. Mangiare 1 kg di tale carne porta una dose annua di ca 8 micro Sv, cioè trascurabile.
Se si mangia 0,25 kg di quella carne per un anno ogni giorno dell'anno, la dose annua cumulata è circa 0,8 mSv, ancora una volta poco significativa.
Saluti
Cavallo pazzo