La Calabria, una regione già autonoma sul piano energetico, e dall'economia a vocazione prettamente turistica ed agricola, si trova alle prese con l'incombere di due ecomostri che infliggerebbero un grave danno alle sue prospettivi di sviluppo: i progetti di centrali a carbone a Rossano calabro e Saline Joniche.
Riportiamo il commento di Tripodi (Pdci) e a seguire quello del sindaco di Reggio Calabria, Raffa:
"(ASCA) - Reggio Calabria, 23 ott - ''Il parere favorevole, espresso dalla commissione VIA del ministero dell'Ambiente sulla centrale a carbone di Saline Joniche (Rc) rappresenta la conferma, ove ce ne fosse stato bisogno, di una scelta compiuta gia' da tempo dal governo Berlusconi, che espropria la regione delle sue prerogative, penalizza, per l'ennesima volta, la provincia di Reggio Calabria, umilia un territorio che, invece di ottenere risarcimenti, subisce nuove
aggressioni e mette a rischio la salute e l'incolumita' dei cittadini del comprensorio jonico reggino''. Lo ha detto Michelangelo Tripodi, segreatrio del Pdci Calabria.
''La commissione ministeriale ha espresso il proprio parere favorevole calpestando il parere negativo - dice Tripodi - espresso due anni fa dalla Commissione VIA regionale e le continue e ripetute posizioni contrarie espresse dalla precedente Giunta Regionale e dal Consiglio regionale nella precedente legislatura, nonche' i pronunciamenti contrari della provincia di Reggio Calabria e delle altre istituzioni locali''.
''Tuttavia, nonostante questo parere favorevole ampiamente annunciato e che sembra corrispondere ad una scelta di carattere squisitamente politico, la battaglia deve continuare a tutti i livelli per impedire la realizzazione di un impianto - conclude Tripodi -che avrebbe effetti devastanti in una delle zone di maggiore pregio e qualita' della costa jonica reggina. In tal senso, un ruolo fondamentale spetta alle popolazioni e alle associazioni oltreche' alle istituzioni locali, che devono fare la propria parte fino in fondo cosi' come la fecero pienamente gli enti locali della piana di Gioia Tauro quando l'ENEL e il governo dell'epoca volevano imporre la costruzione della megacentrale a carbone di Gioia Tauro''.
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Il Sindaco Raffa si schiera contro il carbone a Saline (Newz.it)
Reggio Calabria. “L’Amministrazione comunale di Reggio Calabria è contraria alla costruzione a Saline Ioniche della centrale a carbone”. Lo afferma il sindaco della città dello Stretto Giuseppe Raffa, il quale sottolinea come questo diniego “sia in sintonia con la precedente decisione assunta dal governo cittadino guidato da Giuseppe Scopelliti di cui anch’io facevo parte. Anche quest’azione amministrativa, dunque, si inserisce nel contesto della continuità politico- decisionale con l’Amministrazione che fino all’inizio della scorsa estate ha avuto come leader l’attuale Governatore della Calabria”. Raffa evidenzia che “ben venga qualsiasi approfondimento tecnico che ci consenta, ancora di più dal punto di vista tecnico, di rifiutare insediamenti che promettono occupazione, ma che poi, come è avvenuto in passato con la Liquichimica e con gli altri programmati poli produttivi, si concretizzano in operazioni di grande speculazione che si lasciano dietro illusioni, cassintegrati e grandi utopie di industrializzazione del territorio. La Calabria ed il reggino in particolare, conclude Raffa, hanno bisogno di ben altro per creare nuovi e duraturi posti di lavoro, invertendo così una tendenza che fino ad oggi ha impedito il nostro sviluppo”
24 ottobre 2010
Commenti sulla VIA per il progetto di centrale a carbone di Saline Joniche
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