No al carbone Alto Lazio

20 novembre 2010

Progetto Registro dei Tumori della Provincia di Vt. E la PREVENZIONE CONTRO I TUMORI CHI LA FA?

Comunicato stampa

Il Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia e il Movimento Nocoke Alto Lazio hanno partecipato alla conferenza stampa di Giovedì 18 Novembre, giorno della presentazione del Registro Tumori provinciale presso la sede della ASL di Viterbo.

La loro presenza è stata immediatamente contestata da un Sindaco di Tarquinia intimorito e sgarbato, che in un comprensorio avvelenato da 7000 MW di corrente elettrica prodotta bruciando il peggior carbone, il peggior olio combustibile, un enorme porto, discariche e cementifici, ha cercato di spostare l’attenzione dalle sue responsabilità sottolineando nel suo intervento che occorra primariamente mettere a fuoco le responsabilità degli agricoltori, lasciando intendere che -a suo parere- il registro avrà questo tra i suoi obiettivi principali.

La cosa che il sindaco tarquiniese Mazzola non ha detto, ma i responsabili dei Comitati hanno prontamente messo in rilievo, è che lui, assieme ai sindaci dei Comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Allumiere e Tolfa, ha ricevuto e sta tuttora ricevendo soldi da enel (qui si scrive sempre tutto minuscolo, NdR) e i soldi dell’inquinatore non dovranno finanziare il Registro dei Tumori, così come non possono finanziare il nuovo Osservatorio Ambientale, nato per iniziativa del Ministero dell’Ambiente dopo le denunce di noi liberi cittadini.

Dopo aver attentamente ascoltato le parole del futuro responsabile del costituendo Registro dei Tumori, i rappresentanti del Comitato di Tarquinia hanno posto alcuni interrogativi ai responsabili del progetto del Registro, al fine di ottenere risposte concrete sull'operatività del nuovo organismo.

Dalle risposte ricevute è emerso che il Registro produrrà informazioni sul tipo di patologie diffuse nel comprensorio SOLO tra alcuni anni, durante i quali le centrali termoelettriche di Civitavecchia e Montalto potranno tranquillamente continuare a inquinare, indisturbate. I rappresentanti del Comitato hanno evidenziato come nel comunicato di invito alla conferenza si parlasse solo di diagnosi e terapie da mettere a punto in base alle risultanze del Registro, ma nulla si dice e nulla è stato detto circa le fonti dell'inquinamento, che oggi con gli strumenti della scienza possono essere individuati. Quello che manca per farlo è una volontà politica che indirizzi le indagini epidemiologiche in modo corretto e imparziale.

Nulla, invece, si è detto sulla prevenzione primaria contro i tumori, su come evitare le patologie legate all'inquinamento ambientale. Ci si limiterà piuttosto a contare i deceduti e i malati, ex post.


Perché i sindaci non pretendono che vengano misurate continuamente le emissioni al camino di tutte le fonti più inquinanti per poterle mettere in relazione con le analisi sui tessuti tumorali dei nostri malati?

Chiediamoci tutti: perché il sindaco di Tarquinia non protegge gli interessi e la salute dei suoi cittadini?

Questa strategia ingannevole è smascherata ormai da tempo. Noi cittadini dell’Alto Lazio (e non solo: Brindisi docet) la combattiamo da anni: in una terra nuovamente violentata dalla recente riconversione a carbone di TVN, certe istituzioni deviate tentano di scaricare il grosso delle responsabilità dell'inquinamento sulle attività agricole. L'ipotesi del sindaco Mazzola tralascia in modo interessato di considerare i dati sulla qualità dell’aria del nostro territorio.

Le compensazioni economiche mendicate a enel da Mazzola dimostrano il loro nefasto potenziale inquinante: si calpesta la verità dei dati reali (vedi il Monitoraggio indipendente finanziato dai cittadini), e si permettono scempi del bene pubblico. Gli agricoltori non hanno pagato compensazioni e non hanno legami forti con appalti e politica: sin troppo facile bersaglio.

Movimento Nocoke Alto Lazio
Comitato cittadini liberi

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