No al carbone Alto Lazio

3 novembre 2010

Riconversione a carbone della centrale enel di Rossano calabro: il Ministero rispedisce il progetto al mittente

Da Sibarinet.it "CENTRALE ENEL DI ROSSANO: IL MINISTERO RIFIUTA DI VALUTARE IL PROGETTO INTEGRATO DI RICONVERSIONE

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha riconfermato il proprio parere n. 438 dell’08 aprile 2010 circa il progetto di riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Rossano ritenendo che le valutazioni espresse all’epoca mantengono integralmente la loro validità. Pertanto il Ministero decreta il pronunciamento interlocutorio negativo circa la compatibilità ambientale del progetto di riconversione prevalentemente a carbone della centrale presentata dalla Società Enel Produzioni S.p.A..

In sostanza il Ministero dell’Ambiente ha valutato le integrazioni progettuali trasmesse dall’Enel il 23 aprile 2010 come un nuovo progetto. Sulla base di ciò, scrive il dottor Mariano Grillo, Direttore Generale del Ministero, non si ritiene di dover procedere alla valutazione del nuovo progetto, nell’ambito della procedura di VIA avviata in data 26/04/05, ritenendo che siano bastevoli le valutazioni espresse nel parere dell’08 aprile 2010. Lo stesso Direttore Generale notifica chiaramente all’Enel il concetto che la nuova documentazione, definita integrativa, configurerebbe un nuovo progetto. In conseguenza di ciò l’Enel dovrà, secondo le norme in vigore, attivare formalmente un nuovo procedimento ai fini della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Viene messo a segno in questo modo un primo risultato positivo in favore della battaglia che il Comune di Rossano sta conducendo insieme ai cittadini, ai comitati, alle associazioni di categoria, ai 57 Comuni del territorio, alla Provincia e alla Regione e che ha come condizione esclusiva il “no al carbone”. Il Sindaco Franco Filareto nel manifestare la propria soddisfazione per l’atteggiamento del Ministero dell’Ambiente rilancia sull’immediata attivazione di un tavolo interistituzionale in grado di definire il destino dell’importante sito produttivo di Rossano. Un impianto del quale non si disconosce l’importanza nell’ambito del sistema energetico nazionale. Occorre approfittare dello stop imposto dal Ministero dell’Ambiente per riannodare i fili di un dialogo che il Comune non ha mai voluto interrompere e che l’Enel ha stoppato sull’arroccamento di un’alimentazione prevalentemente a carbone. Ci sono tutte le condizioni per l’attivazione del tavolo e sono convinto – ha dichiarato il Sindaco Filareto – che Regione, Provincia, i 57 Comuni e tutti i soggetti interessati non si sottrarranno ad un confronto che accantoni per sempre ogni pretesa neocolonialista di trasformazione dell’Enel a carbone e avvii un processo concertativo di riconversione del sito elettrico basato su energie pulite e rinnovabili.

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