No al carbone Alto Lazio

4 gennaio 2011

Monitoraggio e un presidio fisso dell'Arpa a Torrevaldaliga Nord

Petrelli, consigliere IdV a Civitavecchia: "Tvn, servono più controlli e un presidio fisso dell'Arpa" Fonte: BigNotizie.it

Il consigliere comunale dell'Idv Vittorio Petrelli, alle luce delle fuoriuscite di fumo grigiastro dalla centrale di Tvn di cui si è parlato molto (anche sui socialnetwork) nei primi giorni di questo 2011, ha scritto una dettagliata lettera inviata al principali esponenti del governo nazionale, ma anche alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini ed al sindaco Gianni Moscherini. Nella lettera Petrelli chiede maggiori controlli e l'istituzione di un presidio zoonale dell'Arpa Lazio

"E' molto probabile che quello fuori uscito dalla ciminiera, specie per l'episodio del 2 gennaio, sia dovuto ad un'anomalia di funzionamento e non a fenomeni di condensazione dei fumi che regolarmente fuori escono dalla ciminiera perché la temperatura esterna in quella data era di circa 14°C o che si siano deteriorate alcune calze dei filtri a manica per problemi di pressione dei fumi. Potete immaginare – scrive - cosa si sia scatenato, giustamente, su Facebook (di cui allego parte di esso ed una e-mail che mi è giunta) e come nuovamente siano state rimarcate le disattese, le promesse, gli impegni ed i proclami del "carbone pulito" prodotti sin dalla fase di presentazione e protratte per quello autorizzativo non solo da parte dell'azienda ma anche dalle Istituzioni che hanno autorizzato quella scelta. Ancora una volta la cittadinanza viene lasciata assistere a fenomeni atmosferici di inquietante apparenza senza che nessuno fornisca spiegazioni idonee a farne individuare le cause e circoscrivere gli effetti. Nel vuoto informativo l'opinione pubblica viene lasciata libera di formulare anche le peggiori ipotesi che nel silenzio restano avvalorate anche nelle versioni più negative. Ancora una volta l'azienda, l'Assessore all'Ambiente, il Sindaco ed il Consorzio dell'Osservatorio Ambientale si trincerano in un preoccupante silenzio. Al di la di questi fenomeni quello che più sconcerta e che qualcuno senza conoscere il territorio del distretto industriale di Civitavecchia, ignorando i limiti gestionali delle realtà produttive, stia progettando di gravare ulteriormente la situazione ambientale del Territorio mi riferisco ad esempio alla prospettiva di collocare una mega-discarica e di prevedere anche la co-combustione dei rifiuti prospettive che determinerebbero fattori di insostenibilità contraddicendo inoltre il Protocollo di intesa del 19 dicembre 2003 sottoscritto dall'allora ministero delle Attività Produttive con i comuni del comprensorio. Chiedo quindi con la presente che si riscontri ai fenomeni sopra descritti. Si chiede inoltre un impegno concreto e fattivo perché quello che è stato autorizzato e prescritto sia rispettato e condiviso con il Territorio e che soprattutto sia fermata qualsiasi prospettiva che vada a procurare altre pressioni ambientali che determinerebbero situazioni di criticità pericolose per la salute pubblica. Si chiede altresì di rispettare le indicazioni che sono scaturite nell'ultimo rapporto epidemiologico luglio – ottobre 2006 relativo al Territorio dal Dipartimento di epidemiologia, Asl RM E della Regione Lazio in collaborazione con Lazio sanità Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio. In considerazione degli insoddisfacenti risultati prodotti dal Consorzio dell'Osservatorio ambientale chiedo di valutare l'opportunità che con parte dei finanziamenti ad essa destinati venga realizzato un Presidio zonale con personale dell'Agenzia che supervisioni tutte le operazioni di manutenzione così come si sta provvedendo per la costruenda riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle da parte della Regione Veneto, presidio che potrebbe efficientemente intervenire anche per ridurre le pressioni ambientali prodotti dagli altri fattori".

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