No al carbone Alto Lazio

26 gennaio 2011

UE: stop ai combustibili fossili entro il 2050

Da Zeroemissiontv.it
“Sostituire gradualmente i combustibili fossili” per i trasporti con alternative ‘green’ entro il 2050. Un’ipotesi in cui l’Unione europea mostra di credere secondo quanto emerge da un rapporto presentato ieri da Bruxelles.

Per ottenere questo risultato è, tuttavia, necessario “considerare tutti i modelli di trasporto” ecosostenibili, ha precisato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti.

Oggi, infatti, le forniture di carburanti, soprattutto per il trasporto su strada, dipendono largamente dal petrolio. Per questo, nonostante un incremento dell’efficienza dei motori dei veicoli attualmente in commercio, corrispondente a un risparmio dei consumi, le emissioni ascrivibili ai trasporti sono aumentate e rappresentano circa il 20% dei gas serra emessi nell’Unione europea. L’obiettivo Ue è invece di ridurle dell’80-95% entro metà secolo, rispetto all’anno di riferimento 1990.

Come raggiungere questo ambizioso obiettivo? Secondo il rapporto, sarebbe possibile una combinazione “di elettricità (batterie o idrogeno) e biocarburanti come opzione principale” cui si dovrebbero affiancare “carburanti sintetici (combustibili liquidi a partire dal gas metano, dalle biomasse non solo vegetali, anche legname e rifiuti organici, e dal carbone, ndr) come ‘tecnologia ponte’, metano come carburante complementare e gpl come fonte supplementare”.

I vari carburanti ‘alternativi’ dovrebbero essere dunque applicati alle diverse modalità di trasporto: per il trasporto su strada potrebbe essere utilizzata "l'elettricità per brevi sistanze", "l'idrogeno e il metano per quelle medie", "i biocarburanti/combustibili sintetici, metano liquido e gpl per le lunghe distanze". Per i trasporti su rotaia, il rapporto considera prevalentemente l'opzione elettrica, o "altrimenti i biocarburanti". Per l’aviazione "cherosene da biomasse"; per i trasporti marittimi, infine, "biocarburanti, idrogeno (piccole imbarcazioni), gpl (brevi tratti di navigazione", metano liquido e nucleare".

Il rapporto presentato ieri dalla Commissione Ue costituirà la base per una strategia di lungo termine per i carburanti alternativi nei trasporti che l'esecutivo europeo prevede di annunciare entro la fine dell’anno.

2 commenti:

M.. ha detto...

Posso obiettare un attimo contro lo spirito del blog?
Allora io sono un ambientalista convinto, però sono a favore del carbone non in senso lato, ma a metà-

Basterebbe utilizzare delle tecnologie banali per stoccare la CO2 prodotta dalla combustione del carbone, il che lo renderebbe un combustibile perfettamente ecologico.
Esiste il fenomeno della liquefazione del gas, per cui, liquefare una frazione di aria è un gioco da ragazzi, dopo basta giocare al piccolo chimico, si può isolare, si può stoccare e immagazzinare in depositi sotterranei senza alcun problema.
Tutto al famoso impatto 0

No al carbone Alto Lazio ha detto...

Naturalmente sei liberissimo di obiettare, contro "cosa" non mi è chiaro, ma liberissimo.

Noi non siao ambientalisti, non tutti almeno, nel senso che per noi tutto è ambiente e tutto è natura. Quello che non è NELLA natura, non esiste.

Preferiamo parlare di ecosistemi, quello che appunto sono gli esseri vivienti in relazione tra loro.

Questo detto veniamo alla CCS, che è quanto a cui ti riferisci. Sei informato sui costi spaventosi della CCS? Sui grandi rischi? Sul fatto che sia allo stato sperimentale e non c'è alcuna certezza che possa essere utilizzata? E sul fatto che riduce l'efficienza energetica degli impianti a cui è applicata?

E sai che le CCS sono l'idea della grade industria per mantenere in piedi il sistema attuale di produzione tale e quale, dandoci a bere che basta "condire" con le CCS un qualunque impianto di produzione?

Insomma, senza offesa: prima informati, poi ne riparliamo :-)