Lo chiede il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti di Civitavecchia
"Sull'incendio avvenuto venerdì scorso a Torre Nord si registra una richiesta che il Coordinamento dei Medici e dei Farmacisti di Civitavecchia ha avanzato ad Arpa Lazio e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Il coordinamento ipotizza, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, che gli oli minerali contenuti nel trasformatore andato alle fiamme possano aver sprigionato diossine, "che sono – si legge nella richiesta - sostanze sicuramente e altamente cancerogene, persistenti nel tempo, non biodegradabili e facilmente concentrabili nella catena alimentare".
Il Coordinamento chiede quindi ad Arpa Lazio se sia in grado di escludere con assoluta certezza che dalle fiamme sprigionate dal trasformatore non si siano liberate diossine ed altre sostanze ugualmente nocive o cancerogene e se, in caso contrario, si possa escludere che tali sostanze siano state inalate dai soggetti che si trovavano in quel momento sottovento. I medici e farmacisti chiedono poi se non vi siano state inoltre ricadute sul terreno e sulle piante commestibili a foglia larga con conseguente penetrazione delle sostanze stesse sia nel ciclo alimentare che nelle falde acquifere. In ultimo, il coordinamento ricorda che secondo una Direttiva dell'Unione Europea, il non rendere disponibili al pubblico le informazioni ambientali richieste rappresenta la violazione di un diritto sancito dalla Commissione europea e riconosciuto dallo Stato italiano e che nel rispetto della citata direttiva i dati richiesti dovranno essere consegnati non oltre un mese dalla richiesta. "Qualora ciò non dovesse avvenire – conclude il Coordinamento - attraverso i nostri legali procederemo alla richiesta della riparazione del torto per violazione del diritto ambientale all'Ente o alla Persona fisica che ne sarà responsabile".
30 agosto 2011
Incendio a TVN: diossina dalla combustione dell'olio?
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