No al carbone Alto Lazio

9 dicembre 2011

Polvere di carbone fin sul Tetto del mondo

Fonte: Adnkronos
"Se l'inquinamento riesce ad arrivare a oltre 5.000 metri di altitudine, allora c'è davvero di che preoccuparsi. Secondo i dati contenuti nel progetto "Share" (Stations at high altitude for research on the environment), frutto di cinque anni di lavoro del comitato Ev-K2-Cnr e presentati a Durban, dal 2006 al 2010 nella regione dell'Everest si sono registrati oltre 150 giorni caratterizzati da picchi di inquinamento.

Coordinato da Paolo Bonasoni dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr), il progetto "Share" ha costantemente monitorato la presenza di composti inquinanti e clima-alteranti presso la stazione globale Gaw-Wmo ''Nepal Climate Observatory - Pyramid'', a 5.079 metri di quota in Nepal, alle pendici del Monte Everest.
Il risultato è che tra marzo 2006 e dicembre 2010 ci sono stati oltre 164 giorni di inquinamento acuto, pari al 9% del totale del periodo analizzato, per lo più localizzati durante la stagione pre-monsonica (primaverile) quando si verifica il 56% dei giorni caratterizzati da picchi di inquinamento. Rispetto alla normalità, in questi giorni le concentrazioni dell'ozono aumentano del 29%, quelle del black carbon del 352%.
L'ozono troposferico è uno dei gas serra più pericolosi, mentre le particelle di ''carbone nero'' sono in grado di accelerare lo scioglimento dei ghiacciai. A portarli sul tetto del mondo sono stati i monsoni, che trasportano nubi inquinate e gas che provengono dalle aree industriali dei paesi dell'Asia del sud.
Il risultato? Gli abitanti di Dhe, di Sam Dzong e di altri villaggi d'alta quota hanno visto le sorgenti inaridirsi e hanno dovuto abbandonare una parte dei loro campi. I pascoli sono diventati rapidamente più aridi. In alcune zone le fonti di acqua per irrigare e dissetarsi si sono ridotte del 70-80%.
Le popolazioni locali della regione del Mustang, in Nepal, hanno chiesto lo status di rifugiati ambientali a causa delle mutate condizioni che stanno distruggendo la loro economia locale. Sulla questione è stato realizzato nella regione nepalese di Mustang il documentario "Mustang: il cambiamento climatico su tetto del mondo", di Stefano Ardito, prodotto da Ev-K2-Cnr.

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