No al carbone Alto Lazio

16 febbraio 2012

Parco dei serbatoi e l'arroganza di Moscherini

Da biGnotizie
Intervento congiunto da parte delle associazioni NaturalMente, Forum Ambientalista e Italia Nostra sul bosco Enel. In una lunga lettera i presidenti dei movimenti (rispettivamente Massimiliano Di Grado, Simona Ricotti e Roberta Galletta) ricordano al sindaco Moscherini l'obbligatorietà del provvedimento.

"Apprendiamo - affermano -con favore che, anche grazie alle pressioni esercitate dalle nostre Associazioni e da centinaia di firme di abitanti del comprensorio, oltre che dall'intervento della Procura della Repubblica, il Ministero ha finalmente approvato il progetto per la realizzazione del cosiddetto "Parco dei serbatoi" in ottemperanza a quanto prescritto nella Valutazione di Impatto Ambientale della Centrale.
Un progetto, al di là di fantasiose interpretazioni, previsto tra "gli interventi di ottimizzazione dell'inserimento (della centrale nds) nel territorio e nell'ambiente, nonché ... tesi a riequilibrare eventuali scompensi indotti sull'ambiente", da realizzarsi in area limitrofa la centrale in quanto proprio la VIA stabilisce che vi debba essere "la riprogettazione della fruizione delle aree limitrofe alla centrale (incluso l'accesso al mare) e delle modalità di accesso a queste da parte della popolazione, allo scopo di ridurre l'estraneità della centrale al territorio circostante" con "la creazione di un parco, in luogo del parco serbatoi, inserito del percorso ciclabile fra Civitavecchia e la pineta costiera La Frasca può effettivamente contribuire a migliorare la percezione dell'impianto, rendendolo meno estraneo alla città" e consistente in "un'area a parco caratterizzata dalla presenza di ampie radure intervallate da fitti insiemi boschivi, caratteristici del paesaggio costiero circostante", il tutto, al fine di mitigare gli effetti della centrale sulla componente ambientale. (cit. VIA 680/2003).
E puntuale il sindaco Moscherini esprime la sua ormai scontata contrarietà alla realizzazione di tale progetto.
Ribadiamo, per memoria del Sindaco, ma anche a chiarezza di quanti si sono espressi nel merito, che il bosco, essendo intervento compensativo prescritto nelle autorizzazione all'esercizio della centrale, è un obbligo di legge, e non provvedimento dipendente dal libero arbitrio di un semplice Sindaco, seppur pieno di sé come quello di Civitavecchia, nell'ambito di atti convenzionali; affermare ciò è, non solo fare falsa informazione, ma sintomo di quell'arroganza e di quella disonestà intellettuale che sempre più caratterizza la gestione della cosa pubblica a livello locale.
Viene spontaneo domandarsi come mai il Sindaco, che, in nome di un presunti benefici occupazionali, addita a partito del No quanti si oppongono ai progetti da lui proposti, tutti peraltro caratterizzati da gravi ripercussioni ambientali, sia poi in prima fila nell'opporsi ad un progetto la cui realizzazione comporterebbe, questo si, un respiro di sollievo alla disastrata situazione occupazionale cittadina, senza per questo danneggiare ulteriormente l'ambiente ed anzi migliorando la qualità di vita dei cittadini.
Patetiche, peraltro, le argomentazioni addotte a supporto di tale contrarietà quali la preoccupazione per dove i Civitavecchiesi porteranno i propri figli a passeggiare (ma di quello che respirano non glie ne è mai fregato nulla!) o la necessità di istituire un oasi, che il WWF esperto di tale materia ha già ben chiarito non realizzabile, in area già naturalmente caratterizzata come boschiva.
Nel suo arrogante esternare Moscherini si mostra per quello che veramente è: il rappresentante del vero partito del no, in quanto partito della "rinuncia": la rinuncia a tutelare la salute della popolazione e la qualità dell'ambiente dalla prepotenza di quanti considerano tali aspetti variabili dipendenti del proprio profitto aziendale; rinuncia a riconquistare alla città spazi verdi sottraendolo agli appetiti cementificatori di novelli colonizzatori; rinuncia a governare a tutela degli interessi collettivi favorendo invece quelli dei poteri forti.
Ma questo i cittadini lo sanno già: ne hanno testimonianza diretta nella devastazione del territorio e nel peggioramento della qualità della vita a cui quotidianamente abbiamo assistito negli ultimi anni".

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