Sempre dall'iniziativa "Facciamo luce su enel" di Greenpeace, un appello all'artista Tiziano Ferro affinché non si renda complice di una politica insostenibile.
"La musica di Tiziano Ferro non fa male al clima: il suo nuovo tour è a emissioni zero di anidride carbonica, cioè il consumo di energia dei suoi concerti verrà compensato con progetti di riforestazione. Un gesto concreto in difesa del Pianeta, da parte di un artista sensibile.
Quando abbiamo letto il nome dell’azienda che sponsorizza il suo impegno ambientale, però, l’entusiasmo è svanito: chi aiuta Tiziano a fare un tour a emissioni zero di CO2 è Enel, l’azienda numero uno per emissioni di anidride carbonica in Italia. Circa 27 milioni di tonnellate l’anno solo dalle sue centrali a carbone e circa 40 milioni dal suo intero parco termoelettrico. 40 milioni di tonnellate di CO2 sono quasi 4 quattro volte le emissioni annuali di Roma, Milano e Torino messe insieme. Quanti alberi dovrebbe piantare Enel per rimediare? Le emissioni di anidride carbonica distruggono il clima. I cambiamenti climatici causano tragedie anche a casa nostra, come le alluvioni che lo scorso autunno hanno colpito Genova, le Cinque Terre, Messina e che hanno causato la perdita di molte vite e la distruzione di luoghi bellissimi. Siamo convinti che i cambiamenti climatici siano una seria preoccupazione anche per Tiziano.
Per questo motivo gli chiediamo di non dare a Enel l’occasione di ripulire la propria immagine sfruttando il suo talento e la sua musica. Per di più con uno sforzo minimo, che non compensa neppure lontanamente tutti i danni che l’azienda “killer del clima n°1” causa.
Chiedi anche tu a Tiziano Ferro di non sporcarsi con Enel. Lasciagli un messaggio su Twitter. @TizianoFerro
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Dalla nostra campagna "Artisti fuori dalle centrali": Non prestare la tua faccia per rifare il trucco agli inquinatori, non aiutarli a coprire i loro abusi. Mettere la tua immagine pubblica al loro servizio ha una valenza politica, non farti usare! Non ti chiediamo di politicizzare la tua arte, ma di non prestare la tua immagine pubblica per scopi distruttivi. La musica non ha confini ma l’artista è un cittadino di questo mondo, ne condivide la sorte e le responsabilità.
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