No al carbone Alto Lazio

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29 ottobre 2011

Anche a Civitavecchia la Mobilitazione nazionale contro il carbone

Civitavecchia. Il 29 ottobre mobilitazione nazionale contro il carbone

In occasione della giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone indetta per 29 Ottobre in concomitanza con la manifestazione nazionale che si svolgerà ad Adria (Ro) si terranno dei presidi di solidarietà e denuncia nelle varie città sedi delle inquinanti centrali elettriche a carbone sporco* (Civitavecchia, Brindisi, Vado Ligure, Gualdo Cattaneo, Saline Ioniche). In ogni città i comitati denunceranno, anche realizzando dei collegamenti con la manifestazione nazionale, i vari aspetti derivanti dall'avere sul proprio territorio le servitù di centrali a carbone: le fumate che oscurano i cieli, l'aumento della patologie respiratorie, tumorali e cardiovascolari, i danni alle economie agricole, ittiche e turistiche, la violazione di decine di norme negli iter autorizzativi, la mancanza totale di controlli.

Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che verterà la mobilitazione che si terrà a Civitavecchia, dalle 16,30 in poi, a largo Marco Galli: ad oggi la qualità dell'aria nel nostro territorio è misurato da una sola centralina ufficiale posta al parco della Resistenza; le altre centraline non hanno alcuna ufficialità così come i dati divulgati tramite display su tutto il territorio. Proprio su tali basi la Procura della Repubblica ha aperto alcuni mesi fa un'inchiesta che ha condotto al risultato di far acquisire all'Arpa Lazio ulteriori tre centraline di monitoraggio: centraline che, però, attualmente non riescono a partire per intoppi burocratici che il Comune di Civitavecchia sta frapponendo.

Lo stesso Comune di Civitavecchia che, similmente ai comuni limitrofi, ovvero quelli che usufruiscono dei finanziamenti ENEL, non ha designato alcun rappresentante presso l'Osservatorio Ambientale su Tvn appositamente istituito presso la Regione Lazio, rinunciando, di fatto, a rappresentare in tale sede il popolo inquinato. Civitavecchia e il suo comprensorio, dopo aver subito una riconversione a carbone, oggi è costretta a vedere svenduta per i pochi spiccioli delle compensazioni economiche, la propria salute e ad assistere all'indecoroso spettacolo di amministratori che nulla fanno per pretendere almeno che vi siano controlli certi sulle emissioni delle centrali e sulla qualità dell'aria.

Le false promesse sui controlli e l'acquiescenza dei Sindaci ad ogni violazione posta in essere, sono la denuncia più dolorosa che la delegazione dell'Alto Lazio lancerà da Civitavecchia e dal palco di Adria: mostreremo come le centraline della qualità dell'aria, posizionate dal finto Osservatorio ad arte ed ingannevolmente collegate a coloratissimi displays, facciano falsa informazione indicando, spesso e volentieri "qualità dell'aria ottima". Alla faccia dei nostri figli, che continuano ad essere costretti a crescere all'ombra di venefiche nuvole nere, inquietanti come la verità che il carbone pulito non esiste!

Ti aspettiamo Sabato 29 a Civitavecchia dalle ore 16.30 in poi a Largo M. Galli, per dire "no al carbone", per mandare un segnale forte, in diretta con il palco di Adria, alle popolazioni che lottano come noi per una moratoria del carbone sporco, per una rivoluzione energetica, basata sull'utilizzo delle fonti rinnovabili, sul risparmio energetico e l'uscita dalla schiavitù dai combustibili fossili.

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5 ottobre 2011

Goletta Verde a Civitavecchia, per le emissioni di centrali e porto

Dalle testate locali bignotizie.it e trcgiornale.it

Goletta verde approda nel nostro porto per sensibilizzare i più piccoli alla salvaguardia dell'ambiente ma soprattutto per illustrare, in anteprima, i dati relativi alle emissioni di Co2 prodotte nel primo anno di attività della centrale Torre Nord. La mattinata si è aperta con alcune lezioni speciali a cui hanno assistito gli alunni della scuola elementare di via Cialdi che si sono cimentati in analisi chimica dell'acqua, hanno seguito un focus sui cetacei presenti nel mediterraneo e hanno imparato a conferire nella giusta maniere i rifiuti domestici. Dopo la visita dei ragazzi sull'imbarcazione, è iniziata la conferenza stampa a cui hanno partecipato anche alcuni esponenti del comitato "Nessun dorma" e dell'associazione "XXV Aprile", attivi da tempo nella battaglia cittadina contro l'inquinamento.
"L'impianto di TVN, completato nel 2009 - ha spiegato il presidente Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati - una volta entrato in funzione, ha raggiunto il secondo posto in Italia per emissioni di gas serra, dopo la centrale Enel di Brindisi Sud. Secondo i primi dati disponibili solo nel 2010 sarebbero state liberate nell'aria circa 6,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica, mentre le quote spettanti agli impianti a credito sono meno di 5 milioni di tonnellate. Uno squilibrio, questo, che l'azienda sanerà acquistando crediti da altri soggetti più virtuosi". Il presidente poi ha ricordato le varie prescrizioni che Enel ha collezionato negli anni e che ancora sono in attesa di essere realizzate. "Mi riferisco - ha detto Parlati - a quelle individuate nel decreto Via del 2003, che sembrano ormai finite nel dimenticatoio. Nonostante l'Osservatorio Ambientale abbia ricominciato a comunicare i dati sulla qualità dell'aria, rimangono sconosciuti i valori rilevati dallo Sme (sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni), la realizzazione dell'area verde "Parco dei serbatoi" appare bloccato dopo l'apertura dell'indagine della Procura e infine il biomonitoraggio ambientale risulta obsoleto e con metodi superati. Per non parlare poi del progetto di piantumazione della posidonia oceanica, prescrizione che sarebbe dovuta servire a mitigare l'impatto della Darsena grandi masse, e di cui il bando è scaduto a settembre". A confermare la scarsa attenzione sui temi ambientali da parte dell'amministrazione e degli enti locali, sarebbe poi, secondo l'associazione, testimoniato dal fatto che le rivelazioni Arpa rivelano grosse criticità. "Per diverse zone - ha spiegato Parlati - nel 60 e 70% dei giorni all'anno spesso non si arriva ad un livello buono d'aria, a danno solamene della salute dei cittadini".
Infine l'esponente della Legambiente, insieme ad una delegazione del comitato "Nessun dorma" e dell'associazione "XXV Aprile" ha affrontato l'altro grande problema ambientale legato ai fumi delle navi in porto. L'associazione, oltre a dare la sua piena disponibilità e sostegno alla battaglia, ha dichiarato "chiederemo la verifica esatta delle prescrizioni per l'elettrificazione delle banchine e l'immediata applicazione delle stesse".

Su questo argomento riportiamo l'articolo di trcgiornale.it

Legambiente sosterrà il comitato "Nessun Dorma" relativamente alle problematiche relative ai fumi in porto. Dopo la prima tappa di Ostia, la campagna di informazione e analisi sul litorale e sul mare da parte dell'associazione ambientalista è infatti approdata questa mattina anche a Civitavecchia con la presentazione di un dossier sulle emissioni atmosferiche in città.
"L'elettrificazione del porto va attuata subito - afferma presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati - le prescrizioni previste da decenni per l'ampliamento del porto vanno rispettate alla lettera. Verificheremo con cura assieme ai cittadini . La qualità dell'aria del nord della Provincia è critica, come confermano gli studi dell'Arpa Lazio, le emissioni vanno tenute sotto controllo e rese note ai cittadini, alle istituzioni e anche alle imprese per intervenire tempestivamente a tutela della salute di tutti. Altro che impianto ecologico, il carbone si conferma il combustibile più inquinante per i gas serra. Ormai il modello delle grandi centrali impattanti è vecchio e superato. L'impatto sul pianeta è enorme rispetto a quello di piccole centrali a cogenerazione o meglio ancora di fonti rinnovabili, accompagnate da interventi di efficienza e risparmio".

"Legambiente darà sicuramente un contributo importante – dichiara il membro di "Nessun Dorma Antonio Cozzolino" - per continuare la nostra opera che è quella di sensibilizzare le autorità competenti per risolvere i problema dei fumi in porto. Abbiamo avuto un incontro con il presidente dell'Autorità Portuale Pasqualino Monti riguardo i temi di monitoraggio della qualità dell'aria e dell'elettrificazione delle banchine. Lui ci ha illustrato i progetti con il finanziamento in essere per due banchine e la predisposizione per le altre sei. Verranno inoltre installate delle centraline da parte di Arpa Lazio che saranno certamente più precise rispetto a quelle dell'osservatorio ambientale che noi riteniamo insoddisfacenti. Il dato positivo dunque è che qualcosa inizia a muoversi".

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2 ottobre 2011

I sonetti di Giancarlo Peris: "Benefattori"

Questo componimento è dedicato al gruppo bene assortito di benefattori che nel 25 marzo del 2003 diede il via libera alla riconversione a carbone di TVN-enel, nonostante tutta la popolazione del comprensorio manifestasse da anni opinione contraria. Opera assai meritoria di cui conviene conservare memoria, assieme a quella dell'operato dell'attuale sindaco Moscherini, cantore della bontà delle compensazioni per cui ha venduto la città che (ancora per poco, speriamo) amministra.

NOI NON DIMENTICHIAMO

"Benefattori" 29/09/2011

So’ stati i sindachi a porta’ er carbone:
Garufa co’ De Sio e co’ Moscherini,
I consiglieri a conferma’ ‘st’ozzione:
La Camera, Magliani, Passerini,

Grassi, Di Marco, Marsili, Ranieri,
Coleine, Cecchi, Cosimi, Giganti,
Solinas, Zappacosta e antri sinceri
Come Petrelli, Roscioni e dei santi

Quali che so’ De Paolis e Berardozzi.
Si uno se li guarda ‘st’elementi
De tutti i schieramenti so’ i più tozzi,
Ché pe’ fa’ er bene de li residenti,

Cor fa’ assorbi er carbone più pulito
Dell’ENELE fondarono er partito.



Cogliamo l'occasione per complimentarci col prof. Peris, che è stato invitato alla trasmissione "I migliori anni" di Bruno Conti:

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22 settembre 2011

Molina indagato per l'incendio a Torrevaldaliga nord

Apprendiamo dai media locali che
"C'è un primo indagato nell'indagine relativa all'incendio de trasformatore della centrale di Torre Valdaliga Nord avvenuto il 26 agosto scorso. Ad essere stato raggiunto da avviso di garanzia è il responsabile della centrale (quindi l'ing. Molina, NDR), accusato di incendio colposo. E' una prima svolta nell'inchiesta della procura della Repubblica di Civitavecchia, anche se l'impressione è che si tratti più di un atto dovuto.

La magistratura inquirente infatti sta proseguendo il lavoro per cercare di individuare le cause dell'incendio. Alcune di queste verifiche peraltro sono irripetibili, e solo dopo le relazioni conclusive dei periti si saprà dire se esiste una responsabilità umana. Una prima relazione è già stata consegnata nei giorni scorsi alla procura, dove si chiedeva soprattutto l'autorizzazione allo spostamento del trasformatore incendiato, allo scopo di poter individuare meglio le cause dell'incidente, ma soprattutto per capire se gli oli bruciati erano nocivi o meno. Sotto questo aspetto qualche novità potrebbe già emergere a breve. I periti nominati dalla procura infatti, pare siano già piuttosto avanti con il proprio lavoro. Nel frattempo vanno avanti anche le indagini di tipo tradizionale, condotte direttamente dalla polizia giudiziaria della stessa procura.

Fonte: bignotizie.it

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18 settembre 2011

Civitavecchia: cieli cancrini di fine estate

Una carrellata di immagini per chi fosse partito in vacanza, in quest'ultimo scampolo d'estate 2011. Cosa vi siete persi lontani dalla vostra amata Civitavecchia:







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29 agosto 2011

Manuedda: "E' intollerabile minimizzare sulla pericolosità dell'incendio a TVN"

Intervento del Consigliere A. Manuedda (Verdi Civitavecchia)

"ll tentativo di minimizzare la pericolosità dell’incendio sprigionatosi dal trasformatore della centrale di Torrevaldaliga Nord è intollerabile. A leggere le dichiarazioni di fonte Enel e di qualche esponente politico tranquillizzato, sembrerebbe che venerdì abbiamo semplicemente assistito all’ennesimo spettacolo elargito dall’Enel a Civitavecchia. Anche meglio dei soliti concerti e film di quinta visione, stavolta abbiamo avuto fiamme scenografiche e fumo innocuo da respirare, mancava solo Benigni che leggesse Dante!
Il direttore dell’impianto, ing. Molina, e l’Enel non devono rassicurare la popolazione. Il loro compito è quello di evitare che accadano incidenti simili, perché, specie in una centrale appena costruita, l’incendio di un trasformatore non si deve verificare (se non in caso di calamità naturali, attacchi militari, terroristici o extraterrestri).
Uno studio del 2004 del CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano), quindi non un’associazione ambientalista ma una SpA ancora oggi partecipata al 40% dall’Enel, evidenziava come sia possibile ridurre il rischio di incendi sostituendo l’olio minerale nei trasformatori con refrigeranti a base di esteri, sintetici o, meglio ancora, naturali, resistenti al fuoco. Certo costava (e, probabilmente, costa) un po’ di più ma, secondo il CESI, sarebbero più elevati, in caso di incidente (come ad esempio quello di ieri), i costi relativi ai danni all’ambiente circostante, alla produzione, ai macchinari e (detto a Civitavecchia sembra surreale) i costi derivanti dal danno d’immagine per l’azienda.
Solo il caso, o, meglio, il vento, ha impedito che il personale della centrale e la città fossero direttamente investiti dalla nube nera, tossica per sua stessa natura, che, peraltro, ha trasportato il suo carico di veleni in giro per l’Alto Lazio, con effetti sull’ambiente e sulla salute forse attenuati dalla dispersione su un ampio raggio, ma senz’altro presenti.
È necessario sapere che tipo di olio e quali materiali siano bruciati per avere una reale stima di quali inquinanti e in quali quantità si siano dispersi nell’ambiente e per capire (al di là del fatto che, come al solito, le centraline non hanno rilevato superamenti dei limiti di legge) quale sia stato l’impatto dell’incendio e, magari, quale sarebbe stato se il vento avesse sospinto direttamente la nube verso il centro abitato.
Aspettiamo queste risposte dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), ma sia chiaro che, qualunque sia l’esito delle indagini, qualcuno di noi ha respirato il prodotto di quella combustione incontrollata, qualcun altro lo assumerà attraverso il cibo e l’acqua. Forse nessuno morirà per effetto diretto di quelle esalazioni e di quelle polveri, ma si sarà aggiunto, una mattina d’agosto, un altro elemento a quel plotone d’esecuzione che a Civitavecchia e nel comprensorio è composto dalle migliaia di tonnellate all’anno di sostanze inquinanti riversate nell’aria dalle centrali, dal porto e dal traffico veicolare.
Inutile dire che, soprattutto in una situazione del genere, i dati registrati dalle varie centraline fisse di rilevamento della qualità dell’aria non rassicurano nessuno, se non ovviamente chi non vede l’ora di farsi rassicurare. Per inciso, sia la centralina Arpa (unica valida ai fini di legge) del Parco della Resistenza, sia quelle di S. Agostino e Allumiere gestite dal Consorzio dei Comuni che esiste grazie al milione di euro annualmente versato dall’Enel, hanno rilevato, nella giornata dell’incendio, il superamento della cosiddetta “soglia di informazione” per l’ozono. Non mi risulta che la popolazione sia stata informata, come, al contrario, la legge prevede.
In tema di prevenzione, sarebbe doveroso che l’Enel si disponesse quanto prima a utilizzare le migliori tecniche disponibili, come, nel caso dei trasformatori, i refrigeranti resistenti al fuoco e, soprattutto, è necessario che si faccia rapidamente piena luce, anche in relazione a quanto reso noto dal sindacato USB, sul rispetto nella centrale di TVN della normativa in materia di prevenzione degli incendi
Se poi l’Enel volesse finalmente programmare lo smantellamento di quella centrale offensiva per il territorio e per il XXI secolo e, magari, la realizzazione in zona industriale di un impianto per la produzione di pannelli fotovoltaici come ha appena fatto a Catania (meglio sarebbe se interamente alimentato da fonti rinnovabili come la Solar Fabrik di Friburgo), farebbe principalmente qualcosa nel proprio interesse, perché per quanto riguarda Civitavecchia sarebbe niente di più che un atto dovuto.
Quattrocento milioni di euro il costo dell’impianto realizzato a Catania, suddiviso tra Enel, Sharp, STM e fondi pubblici. Un quarto di quella cifra, un centinaio di milioni, i soldi iniettati dall’Enel, dal 2004 ad oggi, nelle casse del Comune di Civitavecchia e di quelli limitrofi per farci subire in tranquillità la riconversione a carbone di TVN. Cinquanta di quei milioni spesi dal sig. Moscherini per pagare la spesa corrente del Comune (stipendi, affitti, bollette, beni di consumo, ecc.).
Mi sembra evidente che se vogliamo tornare a respirare e a lavorare è altrettanto necessario smantellare, oltre alla centrale, una classe politica tranquillizzata, tranquillizzante e nociva, che da troppo tempo si nutre dell’inquinamento del pensiero e delle coscienze.

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27 agosto 2011

U.S.B.: "La centrale Torre Nord è a norma?"

La risposta è facile: no.

"L'incidente avvenuto ad uno dei due trasformatori principali del secondo gruppo di Torre Nord, in cui sono andate alle fiamme oltre 50 tonnellate di olio dielettrico, riporta in primo piano il tema della sicurezza nell'impianto con particolare riguardo al rischio di incendio". Lo sostiene la USB Lavoro Privato che ricorda di aver presentato appena due mesi fa uno specifico esposto alla Magistratura.

Per l'organizzazione sindacale, nel caso di Torre Nord risulterebbe che la centrale sia stata progressivamente avviata all'esercizio ben prima che fossero completate tutte le attività incluse nel progetto riguardante la normativa antincendio, e, con riguardo ad alcune parti di impianto soggette a controllo di prevenzione incendi, addirittura prima che i Vigili del Fuoco avessero rilasciato i preventivi pareri di conformità. "In proposito – aggiunge l'USB - esiste una specifica nota di richiamo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco inviata nel maggio 2010 all'Enel e al Comune, finalizzata ad ottenere il rispetto delle previsioni di legge in materia. L'Usb, ricordando che la normativa antincendio classifica le centrali termoelettriche come impianti a rischio elevato, chiede alle istituzioni e alle autorità di esercitare le proprie prerogative ai fini di una incisiva azione di vigilanza e tutela. Da Trcgiornale.it

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TVN: un falso incendio e il vero scopo della nube nera. Va tutto bene!

Permetteteci questa piccola parodìa.


Cittadini e cittadine di Civitavecchia,
quello che è successo ieri doveva essere una dimostrazione di quanto siano efficienti i mezzi di pronto intervento che il reparto sicurezza dell'Azienda è in grado di mettere in campo nel momento dell'incidente. Quella di ieri è stata una semplice esercitazione. Non avevamo allertato preventivamente la cittadinanza per verificarne, con il nostro staff di super pisicologi, i comportamenti che avrebbe avuto. Se si eccetua una piccola frangia di estremisti e allarmisti, con cui presto faremo i conti, la popolazione tutta si è comportata in maniera encomiabile. La maggior parte ha continuato a svolgere tranquillamente le normali attività quotidiane. Ci è stato solo segnalato che qualche cittadino, apprensivo e malfidato, nel pomeriggio invece di andare a mare a S.Agostino è andato a S.Marinella.

La centrale è stata costruita rispettando il protocollo rigidissimo che regola la costruzione delle centrali ultima generazione, cosidette a carbone pulito, che è sinonimo di efficienza allo stato puro, quindi mai e poi mai sarebbe potutto accadere un incidente del genere. Tanto eravamo sicuri del fatto nostro, che dell'esercitazione non avevamo avvisato neppure l'"Osservatorio" (quello che viene finanziato con i soldi nostri, dell'Azienda). Questo per testare il grado di affidabilità e attacamento all'azienda che avrebbero avuto i suoi componenti: un comportamento ineccepibile. Al momento le uniche dichiarazioni sono improntate al buon senso e completa fiducia nell'Azienda. Come si dice da noi, non sputano nel piatto dove mangiano. E che so scemi. Praticamente i dati ufficiali dell'Osservatorio non rilevano variazioni ambientali di rilievo, quindi è tutto nella norma.

Dell'esercitazione neanche l'Amministrazione comunale avevamo avvisato. Anche per loro valgono le stesse considerazioni fatte per l'Osservatorio. Al momento non si registrano interventi e prese di posizione particolari. Vorremmo vedere! Con quello che investiamo in finanziamenti, si mettessero pure a parlar male. A fine esercitazione è stato notato il sindaco dalle parti della centrale. Ma da come era vestito, bermuda, ciappolette camicia hawaiana con il collo alto e sbottonata davanti, asciugamano sul collo, fà pensare che fosse lì di passaggio, e andava pure di fretta. Quando ha saputo che era una esercitazione, si è un pò ombrato, per la perdita di tempo e si è incavolato con l'azienda dicendo "almeno il cartello di scherzi a parte lo potevano mette ". C'era pure il suo fido scudiero, che aveva una tavola da surf sottobraccio: ha fatto gli elogi al sistema di sicurezza, per la rapidità dell'intervento, e ha detto che segnalerà il tutto al Ministro delle Attività produttive, con cui lui sta in continuo contatto.Sembra che abbia un filo diretto, si sentono tutti i giorni.

Insomma, bravi, bravi cittadini. Tutto è bene quel che finisce bene. L'esercitazione si è svolta nel migliore dei modi. Da quanto era stata organizzata bene sembrava vera. E allora dopo il dovere, il piacere. Vi siete meritati il meraviglioso film, che stiamo per proiettare nella meravigliosa marina: "La grande truffa del secolo". Domani provvederemo con una distribuzione straordinaria di caramelle al carbone pulito, che una al giorno toglie il medico da torno, pe sempre.

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Noi che permettiamo tutto questo

Porto di Civitavecchia 2011 - il suo contributo all'inquinamento della città

Sperando di non fare torto all'autore, pubblicchiamo qui una riflessione di M. Aprile (Pastore protestante di Civitavecchia) pubblicata sul suo profilo Facebook. Ringraziamo Aprile per un nuovo contributo di passione civile. Con l'augurio che la cittadinanza torni a sentire su di sé piena responsabilità per ciò che lascia accadere attorno a sé, per la pigrizia che ne rallenta il cammino verso una migliore condizione. I grassetti sono i nostri.

O Dio, che dici di essere buono, perché hai lasciato che mio figlio di cinque anni si ammalasse di leucemia?”.

Ecco un esempio, vero, di preghiera difficile, molto difficile.
In essa si esprime il problema dei problemi: la sofferenza ingiustificata dell’ innocente.

Non si tratta, comunque, di materia per mere esercitazioni intellettuali di studenti di teologia. Qui c’è la protesta dell’anima. Questa preghiera è attacco frontale alla fede, specie a quella cristiana, che si fonda proprio sulla misericordia divina.
Ritornano in mente le dure parole di Ivan ad Alioscia ne’ “I Fratelli Karamazov” che a proposito della sofferenza dei bambini innocenti conclude: Se
questo è il prezzo da pagare per l’armonia allora “mi affretto a restituire il biglietto d’entrata. E se sono un uomo onesto, sono tenuto a farlo al più presto. Non che non accetti Dio, Alioscia, gli sto solo restituendo, con la massima deferenza, il suo biglietto”.

Ogni volta che noi pastori (e qui come pastori mi riferisco a tutti, sacerdoti e pastori evangelici, catechisti e monitori di Scuola Domenicale, cappellani e persone che a vario titolo di fede offrono “cura d’anima”) ascoltiamo preghiere del genere, anche se solo sussurrate e spezzate dal pianto, ci tremano le vene ai polsi.
Ci sentiamo messi all’angolo.
Parlare significa rischiare di arruolarsi nella schiera degli amici molesti di cui Giobbe fece triste esperienza; tacere può essere ammissione della sconfitta del Dio-di-misericordia. E allora la tentazione più grande è quella di non fare né l’una, né l’altra cosa, ma di fuggire. Fuggire lontano da domande come queste che sono come un fuoco in grado di divorare ogni cosa.

Nella mia esperienza pastorale ho imparato che non c’è via d’uscita. In questi casi dobbiamo accettare di sbagliare. Parlerò, se proprio sentirò di avere una parola da Dio. Starò zitto se non ne sarò capace. Una volta farò una cosa e una volta l’altra. Nell’uno e nell’altro caso, non mi dirò certo di aver fatto la cosa giusta. L’unica opzione che non mi è data, comunque, è quella della fuga, della diserzione intellettuale e spirituale dal quesito.

Ma tutto questo è solo una premessa. Perché trovandomi, almeno per questa volta, soltanto davanti ad un caso “ipotetico”, voglio cercare di articolare una riflessione, non una risposta beninteso, che possa essere utile almeno in parte. E lo faccio partendo dal contesto in cui vivo.

Ecco una foto di oggi, di due bellissime navi da crociera, nel porto della mia città, Civitavecchia.
(Benché non sia la “mia” città, forse perché le assomiglia molto (sono di Napoli), forse per il carattere della gente, espansivo e cordiale, o chissà per quale altra ragione, la sento proprio come fosse la mia.)

Provate a immaginare la quantità di smog, di aria assolutamente irrespirabile che queste fumarole producono: ogni giorno, diverse ore al giorno, diverse navi di questa stazza;
Considerate gli sbuffi velenosi che più spesso nottetempo escono dalle ciminiere delle centrali elettriche, quella della Tirreno Power e quella a carbone dell’Enel;
Considerate lo smog prodotto da uso ed abuso di automobili, e dalle altre mille forme di inquinamento dell’aria a cui è esposta la città.
Aggiungete a tutto questo anche decisioni che sembrano grottesche, come quella presa dalla Giunta Comunale, in questi giorni agostani, di privatizzare i parchi pubblici;
Considerate questa incuria, e forse anche un grado di silenziosa complicità, in nome del business e dello “sviluppo”, e condite il tutto, se volete, con la leggera e allegra partecipazione di molti di noi alle feste di piazza sponsorizzate dagli stessi che arrecano danno (il tabellone estivo dell’Enel è davvero impressionante se si considera la crisi in cui siamo).
Ecco, considerate tutto questo e poi, tornate a quella difficile preghiera iniziale.
La ripeto: “O Dio, che dici di essere buono, perché hai lasciato che mio figlio di cinque anni si ammalasse di leucemia?”.

Effettivamente ci sono dei casi in cui proprio non sappiamo darci spiegazione. Effettivamente ci sono dei casi in cui dire una parola è poco e dirne due è troppo. Effettivamente sulle labbra di un padre o di una madre, una frase del genere è sempre struggente e va accolta con rispetto.
Ma non vi pare che noi adulti dovremmo interrogarci anche un po’ prima? Non vi pare che bisognerebbe non disertare dai compiti di più attiva cittadinanza per cercare di tutelare l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo? Non vi pare che prima di inquisire Dio sul suo mancato agire, dovremmo interrogarci sul nostro agire “dissennato”?
Credo che ogni volta che vediamo immagini come queste, dovremmo pensare ad una persona, magari molto giovane, della quale conosciamo il nome, che si è ammalata ed ha grandemente patito per una malattia che può essere dovuta al cumulo di tali eventi.

Lo so, non è facile stabilire una semplice correlazione tra causa ed effetto. Eppure la relazione c’è.

Infine, per quello che ho capito del Dio di Gesù, non credo che Lui sia indifferente a casi del genere. E’ solo che ha scelto di farlo “incarnandosi”. Egli vuole tutelare la vita per mezzo mio e tuo. La sofferenza dell’innocente non può e non deve essere, neppure per un momento, alibi del nostro disimpegno. Questa sì sarebbe con certezza una bestemmia.
Pastori di ogni religione, credenti di ogni cristianesimo, devoti di ogni santo, padri e madri tutte, meditate.
La domanda non è semplicemente perché Dio tarda a soccorrere l’innocente, ma perché non lo facciamo noi, che diciamo di credere in un Dio misericordioso.
Soltanto quando ci saremo battuti con tutta la nostra forza e intelligenza, per immaginare e preparare un mondo migliore, la parola “resurrezione” affiorerà sulle nostre labbra e sarà non semplicemente consolatoria, ma parola di vera speranza.
“Kyrie eleison”.

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26 agosto 2011

Incendio a TVN, il punto della situazione

l'incendio visto dal mare (centumcelae.it)
TVN, la combustione da vicino (immagine da Bignotizie.it)
L'incendio e TVN da alcuni Km di distanza
La nube sopra Tarquinia, inquadratura verso ovest / nord-ovest (sullo sfondo il Monte Argentario e la centrale termoelettrica di Montalto Marina)

Tentiamo qui un punto della situazione.

Non si registrano feriti. L'intervento dei VVF è effettivamente iniziato solo in tarda mattinata, in quanto per ragioni tecniche si è atteso prima che tutto l'olio presente venisse combusto. L'incendio è stato infine spento nel primo pomeriggio.

La nube prodotta dalla combustione si è inizialmente diretta verso Allumiere, poi il vento ha cambiato direzione e l’ha spinta verso Tarquinia Lido, dove è stata visibile per alcune ore. Infine la formazione nera si è spostata nell’entroterra della Tuscia, verso Viterbo.

Il direttore della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord G. Molina ha dichiarato che il secondo gruppo dei tre, quello interessato dall'incendio, resterà chiuso per accertamenti nelle prossime ore.

Grossi dubbi sui sistemi di sicurezza e sulle ricadute ambientali e sanitarie dell'episodio, ma l'arcinota pletora di sindacalisti corrotti e politici fedeli al padrone (compresi quelli insediati nell'Osservatorio ambientale abusivo di Moscherini) non ha tardato a lodare l'operato e la gestione dell'incidente da parte dell'Ente, e a ridimensionare l'accaduto.
Il Codacons ha sollecitato la Procura della Repubblica di Civitavecchia per l’apertura immediata di una indagine e il blocco eventuale della centrale.

Ricordiamo che il cantiere per la riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord è stato già teatro di tre infortuni mortali e di altri meno gravi, tra gli operai.

Di seguito i commenti all'accaduto, così come riportati nella stampa locale:


Fonte: Bignotizie.it
La prima presa di posizione ufficiale è arrivata da Cgil, Cisl e Uil i cui segretario - Caiazza, barbera e Di Marco hanno diffuso la seguente nota: "CGIL CISL UIL di Civitavecchia, relativamente all'incidente intervenuto questa mattina nella Centrale di Torrevaldaliga Nord, esprimono forte preoccupazione e chiedono ad ENEL di convocare tempestivamente le OO.SS., confederali e delle categorie che operano nella Centrale, per fare luce sull'accaduto. CGIL CISL UIL ritengono prioritario l'impegno per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini del territorio.
"L'episodio di questa mattina, che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi e drammatiche, comporta – comunque - problemi ambientali rilevanti in ragione dei fumi legati alla combustione dell'olio contenuto nel trasformatore che si è incendiato. Tale episodio - concludono le tre organizzazioni sindacali - deve costituire un campanello di allarme (da ascoltare attentamente) capace di indurre al massimo impegno per rimuovere tutte le possibili condizioni di rischio e di pericolo nel funzionamento dell'Impianto".

Poi c'è stata quella di Sinistra Ecologia e Libertà: "E' importante che in questa fase vi sia la massima trasparenza sulle cause e sulle conseguenze dell'incendio nella centrale Enel di TVN. La popolazione è sensibilmente scossa e preoccupata per un incidente che teme possa avere ripercussioni sull'ambiente e sulla salute. Per evitare quindi allarmismi e consentire alle autorità di indagare su quanto accaduto è indispensabile assicurare la massima prudenza e la massima informazione ai cittadini. In questo senso il Sindaco, in qualità di responsabile per la salute dei cittadini, giochi un ruolo centrale, ponendosi a garanzia della massima trasparenza. Un primo passo per la tranquillità di tutti è quello di lasciare la centrale chiusa fino a quando non venga fatta chiarezza, in modo particolare sulle conseguenze dell'incendio, sperando che davvero non vi sia nulla da temere per la citta' e il suo comprensorio".

Fare Verde Tarquinia. "Chiediamo agli organi competenti di emettere un provvedimento immediato di chiusura definitiva della centrale elettrica Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia all'interno della quale stamani si è sviluppato un grave incendio. La centrale è un pericolo per il territorio – prosegue Fare Verde – il Ministero dell'ambiente, la Asl di viterbo e l'Arpa devono urgentemente accertare se ci sono stati danni all'ambiente e alle persone che ignare di quanto stava accadendo affollavano il litorale tarquiniese. La nube di fumo si è prima diretta verso le colline, poi il vento ha cambiato direzione e l'ha sospinta verso Tarquinia Lido. La nube scura per alcune ore è stata visibile sul cielo del litorale tarquiniese. Poi, spinta dal vento, la striscia nera si è spostata nell'entroterra viterbese".

Stefano Giannini (Giovani Democratici). "Non è più il tempo di appelli all'indignazione a sé stante quando una cittadinanza è frustrata e stanca. Non è più il momento di gridare allo scandalo perché, purtroppo, la maggioranza dei Cittadini è assuefatta sia agli scandali che agli "urlatori". È il momento di pretendere una scelta politica chiara, netta e coraggiosa. Ad Aprile si andrà alle urne e i cittadini potranno scegliere chi secondo loro avrà le capacità per imporre finalmente un controllo adeguato e vincolante, non farzesco , dell'inquinamento della centrale Enel e di programmarne la cessazione dell'attività nel tempo adeguato. Sta diventando ormai un'abitudine per i civitavecchiesi vedere alzarsi del fumo nero da qualche punto della città. Stamattina, a provocare questa "boccata d'aria pulita", è stato l'ennesimo incidente a TVN. La centrale a carbone, che doveva essere all'avanguardia sia per l'emissione di polveri sottili sia per la sicurezza, ha dimostrato di essere di nuovo un tangibile pericolo. Se a tutto questo aggiungiamo i fumi neri che escono dalle navi ancorate al porto e l'assoluta mancanza di un sistema intelligente di trasporto urbano che possa limitare il traffico, ci troviamo davanti ad una situazione ormai gravissima e fuori controllo. Parallelamente l'esigenza di far luce su quanto accaduto alla centrale, chiediamo alle istituzioni di assumersi le proprie responsabilità e cercare una soluzione per salvaguardare la nostra salute. Ciò significa andare oltre la semplice ed isolata "visita di piacere" ogni qual volta accada qualcosa. I cittadini ormai sono stanchi delle chiacchiere, della propaganda e delle passerelle. Soluzioni. Fatti. Concetti da sempre teorizzati dall'Amministrazione, ma mai messi in pratica".

Udc. "L'incidente di stamane a TVN non ha avuto fortunatamente conseguenze drammatiche Esso ripropone, però, nella sua gravità inquietanti interrogativi in merito ad alcuni aspetti inerenti la sicurezza dell'impianto e l'impatto sulla salute e sull'ambiente che le varie attività produttive hanno nel nostro territorio. La relazione peritale effettuata dopo la morte di un operaio a TVN lo scorso anno ha sollevato alcuni dubbi strutturali sull'impianto , un impianto la cui complessità esige un accurato programma di manutenzioni per garantire la necessaria sicurezza lavorativa che non può mai essere sacrificata ad interessi economici. Non si può e non si deve risparmiare sulla sicurezza perché garantendo la sicurezza si difendono anche l'ambiente e la salute dei cittadini la cui tutela non può essere affidata al vento più o meno favorevole ( per noi ma non per altri ) che spira in quel momento . Lo stesso discorso vale per tutte le attività che insistono nel nostro territorio, ivi compreso il porto, ai cui responsabili si chiede il massimo sforzo per garantire alla città uno sviluppo ecosostenibile. Non è vera occupazione quella che non tutela salute ed ambiente , basta ricordarsi dell'amianto e delle sue dolorose conseguenze. E' per questo motivo che l'UDC continuerà a battersi perché le aride logiche speculative non prevalgano mai sull'interesse comune nella chiara consapevolezza ,però, che solo tutti insieme ce la possiamo fare. Auspichiamo, infine, che l'Enel informi tempestivamente , in maniera compiuta ed ufficiale, la città su quanto accaduto".

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Incendio di Torre Valdaliga Nord a carbone, altri video

L'incendio visto da Tarquinia


Dalla terrazza di un'abitazione: clic qui

...E dalla zona industriale

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Esplosione a Torrevaldaliga Nord, la centrale a carbone enel in fiamme

Il boato è stato infernale, probabilmente nessuno dei cittadini ha potuto non avvertirlo. Alle ore 10 circa di questa mattina, il rumore di un'esplosione proveniente dalla centrale a carbone TVN (enel) ha fatto saltare di spavento gli abitanti di Civitavecchia, e prima ancora di vedere il fumo nero che si levava dalla centrale, quasi tutti erano già certi della provenienza. Nelle volte precedenti tuttavia, ai boati di TVN non aveva fatto seguito (apparentemente) alcun incendio.
Stavolta è stato diverso. Una nube densa e nera si è levata sopra l'impianto e si è  ammassata su parte della città. A saltare sarebbe stato un trasformatore ad olio del secondo Gruppo. Nell'attesa di accertamenti la Asl ha diramato la comunicazione agli abitanti di Tarquinia, Tolfa e Allumiere di non uscire di casa (il vento ha spinto il fumo nella loro direzione).




Per gli abitanti di Civitavecchia niente timori, il peggio è già stato messo in peventivo per noi, sin dall'inizio.

Le immagini che seguono sono tratte dalle testata locale centumcellae.it




I cittadini tutti ringraziano Sua Emissione enel per questo spettacolo pirotecnico a sorpresa, e si chiedono cos'altro abbia in serbo per loro.

Poco dopo l'ora di pranzo le fiamme erano sotto controllo grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco, ma pare che il sindaco Moscherini abbia speso parole di rammarico davanti ai vertici enel: "Che fretta c'era, potevamo bruciarci dentro un po' di rifiuti, con tutto quel nero chi se ne sarebbe accorto?!". Tuttavia l'ing. Molina, sornione, rassicurava il Primo cittadino sul futuro dei rifiuti di Civitavecchia e Roma: TVN è sempre pronta a diventare la loro casa.

Aggiornamento: aggiungiamo altre foto alla raccolta, provenienti dagli scatti di Ibelli, Colucci, Diottasi








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4 luglio 2011

Civitavecchia in Festival 2011

Civitavecchia in Festival anche quest'anno, e come sempre lo paghiamo assai caro.


Come spieghiamo qui
Panem et circenses, si diceva già nell’antica Roma.
Nelle città che ospitano impianti energetici e industriali fortemente inquinanti, spesso troviamo cartelloni estivi finanziati dagli inquinatori del posto, in modo tutt’altro che disinteressato. E' frequente che stelle del pop nazionale siano chiamate a esibirsi in concerti addirittura all'interno di centrali termoelettriche, e non per l’assenza di spazi più consoni a una manifestazione artistica; lo scopo è agire in modo subdolo sulle fasce più deboli della popolazione (tra cui i più giovani), con l'intento di mostrare la grande bontà dell’azienda che “regala” l’evento.
Si cerca così di addolcire la percezione pubblica riguardo simili ecomostri, per farne da luoghi “dannosi e pericolosi” a “carichi di positività".

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Intervallo nero. Immagini da Civitavecchia

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8 giugno 2011

Ennesimo insulto alla popolazione: Moscherini designa un soldatino di enel a capo di "Civitavecchia infrastrutture".

Una mossa al limite dell'incredibile, ma perfettamente in linea con la politica vista dallo speculatore Gianni Moscherini, uno abituato a giocare d'azzardo con le vite della popolazione che amministra. Pubblichiamo comunicato di Simona Ricotti - Forum Ambientalista

Non intendo entrare nel merito della competenza delle scelte effettuate dal Sindaco Moscherini sulle nuove nomine relative alle partecipate comunali, anche perché difficilmente potrebbero essere peggiori ed avere effetti più gravi di quelli concretizzatisi con quelle del recente passato ( Romagnuolo docet).
Certo è, però, che la scelta di nominare l’ing Ennio Fano a responsabile di “Civitavecchia Infrastrutture” suona come uno schiaffo alla dignità di un’intera popolazione.

Ricordiamo solo che l’Ing. Fano ha ricoperto i ruoli, in successione, di Responsabile delle politiche ambientali e di Responsabile grandi progetti dell'Enel.

Proprio in tali vesti, oltre ad essere uno dei più grandi  sostenitori del progetto di riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord, si è reso protagonista di diverse affermazioni offensive non solo per la popolazione locale, ma anche per l’intelligenza umana.

Fu infatti l’ing. Fano che in diverse circostanze classificò come un “falso” i dati sui tumori del comprensorio sostenendo che questi, peraltro, sarebbero un fenomeno tipico delle città costiere (sic!).
E fu sempre l’Ing. Fano che in un’intervista, dissertando sulla vocazione turistica di Civitavecchia esclamò: “Ma quale turismo dal 1958 a Civitavecchia si parla solo di centrali, porto e sviluppo industriale. Una vocazione non si inventa dall’oggi al domani. E Civitavecchia – sentenziò l’ingegnere - la vocazione al turismo non ce l’ha”.

Un personaggio, quindi, che non conosce, né tantomeno ama, Civitavecchia e che ha mostrato più volte sprezzo per le legittime aspirazioni ad uno sviluppo altro del territorio e per le sofferenze dei suoi cittadini, le cui vite reali e materiali costituiscono la concretezza di quelle percentuali di mortalità e morbilità che con sfacciata impudenza ha definito “false”.
L’ing. Fano ha già dato il suo contributo negativo a Civitavecchia e, considerata la sua opinione sul turismo locale, ci auguravamo di non vederlo più in città, nemmeno per le vacanze estive.
Al contrario, grazie al Sindaco Moscherini, altra figura che certo non ha dato prova di grande stima per la città e per i cittadini, ce lo ritroveremo, nientemeno, alla guida di “Civitavecchia infrastrutture” ovvero la società che detiene e gestisce l’intero patrimonio comunale.

Una nomina che si inserisce a pieno titolo nel solco del rapporto morboso tra Comune ed Enel e che, a meno di un anno dalle elezioni, ci lascia presagire una campagna elettorale all’insegna del carbone e dei rifiuti da bruciare travestiti da eventi “incredibili” e populistici.

Civitavecchia, 7 giugno 2011

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29 maggio 2011

Incredibile enel?

Civitavecchia e dintorni,
dopo decenni di inquinamento enel ci ha regalato la riconversione a carbone. Ma anche:
Perdita di olio dai serbatoi del parco oli di Torre Nord.
Linee dell'alta tensione non interrate (pericolo per la salute).
Discarica abusiva nel cantiere di TVN.
Numerose violazioni delle prescrizioni VIA.
Operai morti e feriti nel cantiere.
Caporalato, appalti al massimo ribasso che rendono pericolo il lavoro degli operai.
Etc, etc...

Enel
E' tra i primissimi inquinatori italiani.
Ha ignorato la volontà del nostro territorio.
Ha promesso posti di lavoro oggi volatilizzati.
Mente sostenendo il falso scientifico del "carbone pulito", qualcosa di inesistente
Mente proponendo lo stoccaggio dell'anidride carbonica per sdoganare le centrali sporche
E' corresponsabile delle migliaia di morti nelle miniere di carbone.
E' corresponsabile del riscaldamento globale.
E' corresposabile della distruzione ambientale portata dalle miniere di carbone
Ha debiti spaventosi.
Paga artisti e volti televisivi per ripulirsi artificialmente la faccia
Crea pubblicità che parlano di energia rinnovabile mentre nel presente costruisce distruzione.
Frena l'economia sostenibile investendo in carbone e nucleare
Nasconde i veri costi del carbone (sanitari e ambientali)
Etc, etc...

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28 maggio 2011

Il greenwashing non ripulisce la sporca faccia di "mammaenel"

"Ieri pomeriggio, alle 16.30 circa, dei cittadini civitavecchiesi, spontaneamente, si sono incontrati a piazza degli Eventi alla Marina per manifestare contro l’iniziativa “Incredibile Enel” partita lo scorso giovedì 26 maggio e che terminerà domenica 29. Muniti di megafono, manifesti e materiale informativo contro il carbone, si sono posizionati davanti l’entrata dello stand illustrando alle persone che si avvicinavano curiose, l’incongruenza dell’Enel sulla sua attività quotidiana a Civitavecchia e quella della manifestazione. “Parlano di energie rinnovabili, per esempio, il ‘diamante’ che cattura i raggi del sole e li trasforma in energia – denuncia un manifestante – peccato che poi a Civitavecchia ci fanno respirare il carbone”. Esibendo le foto della centrale che la notte produce un ingente quantità di nubi non certo sane, ben visibili a occhio nudo la mattina presto, i dimostranti illustravano anche i motivi principali per i quali il carbone è uno dei combustibili fossili più pericolosi al giorno d’oggi. Dopo qualche minuto, però, la Polizia si è recata sul posto, contattata dal personale del padiglione espositivo, chiedendo ai manifestanti di allontanarsi da di fronte l’entrata dello stand, cosa che però non ha scoraggiato i cittadini che hanno continuato la loro camgna informativa."

"Con il tour “Incredibile Enel” arrivano anche le prime polemiche. Si sono, infatti, posizionati proprio all’ingresso dello stand dell’Enel, nella giornata di ieri, alcuni manifestanti che con cartelloni ritraenti le varie foto scattate nel corso dell’anno sui fumi emessi dalla centrale a carbone di Tvn hanno cercato di mettere in luce anche l’aspetto meno pubblicizzato dall’azienda elettrica, quello con cui la nostra città però, purtroppo, deve fare i conti quotidianamente.
“Una vera e propria provocazione – ha dichiarato Ismaele De Crescenzo, da sempre attivista nei vari movimenti NoCoke – Possibile che le uniche centrali e macchine alimentate da energie rinnovabili che Civitavecchia deve vedere sono quelle dei modellini giocattolo per i bambini in questi eventi? Ci vogliono prendere in giro?”. Indignati si sono detti anche Davide Stella, Valeria Barletta e Andrea, indignati anche molti cittadini che considerano quasi un’offesa l’organizzazione di questo evento dato l’abuso che l’Enel fa da decenni del nostro territorio. Scarsa, infatti, la partecipazione all’evento almeno per quanto riguarda la prima giornata.
In compenso mamma Enel ha trovato qualche fan pronto a lodarla, evitando qualsiasi commento sull’inquinamento, tra i “casaccari” del Consiglio comunale. I Consiglieri del Gruppo misto Daniel Perello e Luigi Di Marco hanno infatti espresso forte apprezzamento per l’iniziativa in corso a Piazza degli eventi...

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11 maggio 2011

"Non vi daremo tregua": il monitoraggio dell'aria documentato in un volume

Il 21 maggio a Tarquinia, presso il Palazzo dei Priori sede della STAS, verrà presentato il volume “NON VI DAREMO TREGUA”, che contiene i risultati del monitoraggio dell'aria realizzato per disporre di un termine di paragone precedente l'avvio della centrale a carbone di Civitavecchia. È quell'anno zero da tanti promesso e mai realizzato.

Un primo esito del monitoraggio è aver misurato un livello di polveri critico, già prima della messa a regime della centrale a carbone. Una situazione che peggiorerà perché il limite emissivo di TVN è superiore a quello comunitario, come afferma la risposta, pure inserita nel volume, del Parlamento Europeo alla petizione popolare. Il monitoraggio è stato finanziato con il sostegno finanziario di oltre 3000 famiglie, di cooperative agricole e imprenditori e del Consorzio di Bonifica, per denunciare chi inquina l'aria impunemente e danneggia la salute e l'economia agricola e turistica di questa terra, complice il silenzio degli amministratori che hanno scelto le compensazioni.

Il 21 maggio verranno proiettati dei video che mostrano il sindaco di Tarquinia che relativizza la centrale a carbone e mette sotto la lente d'ingrandimento gli agricoltori, che con l'inquinamento dell'aria hanno veramente poco a che fare. Quell'aria, che respiriamo 15.000 volte al giorno e che il carbone riempie di schifezze. Il sindaco di Tarquinia il 10 maggio andrà alla riunione dell'Autorità Portuale con il collega di Civitavecchia per chiedere che il porto industriale si sviluppi verso Tarquinia. Insieme si batteranno per una delibera che approvi il porto dei cinesi al posto delle opere di mitigazione ambientale della “Darsena Grandi Masse” e della centrale a carbone. Intanto marcisce a Tarquinia lo stabilimento per la lavorazione del pomodoro. I cittadini continuano a lottare per spegnere la centrale.

Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia

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17 aprile 2011

Le linee dell'alta tensione sono un pericolo per la salute, esposto in Procura

L’Associazione Italiana dei Medici per L'ambiente (ISDE - International Society of Doctors for the Environment - Sez. Alto Lazio) ha presentato in Procura un esposto sul pericolo rappresentato dalle linee ad alta tensione non interrate. Clicca qui per i documenti ISDE.

Vedi l'articolo da centumcellae.it:

"Non c’è solamente il bosco da 40 ettari tra le prescrizioni ambientali non ancora ottemperate per i lavori di riconversione di Torre Valdaliga Nord. Un altro degli impegni vincolanti della Valutazione di Impatto Ambientale rilasciata nel 2003, è rimasto infatti inattuato. Si tratta dell’interramento delle linee elettriche ad alta tensione che l’Associazione Italiana dei Medici per L’ambiente porta con un esposto all’attenzione della Procura di Civitavecchia,
preoccupata soprattutto da un recente articolo pubblicato sulla nota rivista internazionale AP Journal of Cancer Prevention (Rivista della Prevenzione del Cancro) il quale ha messo in evidenza come vivere in prossimità di linee elettriche aumenti il rischio di ammalarsi di Leucemia Linfatica Acuta. E, come noto, il comprensorio di Civitavecchia presenta un numero elevatissimo di linee ad alta tensione che trasportano l’energia prodotta dalle centrali elettriche.
Ebbene, a pagina 30 della Via 2003 risultava condizione vincolante per riconvertire a carbone Torre Nord l’osservanza, tra le altre, della seguente prescrizione: “razionalizzazione delle linee elettriche, progetto definitivo di smantellamento od interramento dei seguenti elettrodotti: variante in ambito urbano del tratto finale della linea a 150 kV S. Lucia – Civitavecchia, prima della sottostazione elettrica di Fiumaretta, con innesto nella adiacente stazione FF.SS. e con smantellamento del tratto di linea dismesso; interramento del tratto finale della linea a 150 kV Vigna Turci – Civitavecchia in corrispondenza del quartiere di S. Liborio; interramento del tratto iniziale della linea a 150 kV Civitavecchia – S. Marinella in corrispondenza del quartiere di S. Gordiano (pag 31, a)”.
L’Associazione dei Medici fa quindi presente al Procuratore della Repubblica Gianfanco Amendola come la centrale ha attualmente terminato i lavori di realizzazione ed è in fase di esercizio e che “ a tutt’oggi, lo smantellamento o l’interramento degli elettrodotti sopra citati, a vista, non sembra essere avvenuto” chiedendo di verificare se nei fatti esposti ricorrano ipotesi di reato e, in caso affermativo, “di procedere nei confronti dei responsabili anche con provvedimenti di natura cautelare a tutela della salute della popolazione e dell’ambiente e per ripristinare la legalità eventualmente violata”.
“Purtroppo – concludono i medici – poiché il cancro potrebbe anche insorgere decenni dopo l’esposizione, adesso non sarà tuttavia possibile valutare il danno arrecato causato dal ritardo nell’apparente mancanza di smantellamento o di interramento degli elettrodotti stessi”.

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2 aprile 2011

Cartoline notturne




Martedì 29 verso le 9,30 di sera su via Terme di Traiano, ho trovato le "cartoline notturne" della nostra città, il biglietto da visita che meglio ci rappresenta.
Mentre la popolazione dorme rassegnata, la notte i poteri forti ci rubano i sogni di una città migliore, in cambio di incubi reali.
Non siamo in Giappone a Fukushima, quì non ci sono stati incidenti, ma una precisa volontà di immettere nell'aria polveri sottili,
che nessun osservatorio fantasma conosce meglio dei nostri polmoni e dei nostri occhi.
Da noi nessun allarme, ma solo il comune destino di conoscere con nome e cognome le statistiche anomale con percentuali elevate di malati di malattie alle vie respiratorie e morti di tumore.
In tutto questo non c'è alcuna consolazione ma la certezza che il silenzio di occupa le istituzioni in questo momento è complice ed autore
delle nostre "cartoline" così invitanti ad avvelenare ulteriormente il nostro territorio, per speculare con nuove megadiscariche, inceneritori e centri chimici e cementificazioni della costa.
L'indignazione è solo il primo passo, un altra città è possibile se ogni cittadino si sveglierà da questo incubo ad occhi aperti, quando la rassegnazione cederà il passo alla volontà di cambiamento.

Marco Iacomelli

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