Un'altra strabiliante notizia che ci dà la misura di quanto l'Italia stia rimanendo indietro nello sviluppo di energia pulita. Altrove il futuro è già realtà. Questo prodigio si chiama "Clean Technology Power", e riportiamo la notizia così come apparsa su ecoblog.it La novità sta nella capacità di sfruttare tutta la potenza del vento con le turbine posizionate sui quattro spigoli e sulla parte superiore dell’edificio. Allo stesso tempo il vento incanalato potrà esser sfruttato sia per la produzione di energia elettrica che per il sistema di ventilazione interno grazie alle differenti pressioni che si generano. Non potevano mancare ad un eco-edificio, uno strato di pannelli solari, ideali per completare il mix della fornitura energetica. Date uno sguardo alla gallery sulla Clean Technology Tower di Chicago per farvi un’idea di come apparirà.
Adrian Smith e Gordon Grill sono due architetti all’avanguardia e lo dimostrano le loro idee che suggeriscono come sfruttare la forza del vento che investe i palazzi nascondendo le pale degli impianti eolici all’interno del palazzo. Il progetto chiamato Clean Technology Tower sarà costruito a Chicago e consentirà di avere qualcosa come 300mila metri quadri per un albero e quasi 2 milioni di metri quadri per alberghi e centri benessere-spa.
27 aprile 2008
I treni passano, e noi siamo fermi al carbone
26 aprile 2008
Il significato del V-2 Day, secondo "vaffanculo-day"
clicca per vedere un intervento di Grillo a Torino
clicca per vedere l'intervento di Travaglio
Una parte dell'intervento di Beppe Grillo in Piazza San Carlo a Torino (dal Blog, post del 26 Aprile 2008, vedi qui)
[...]
Oggi sul palco ci sarà informazione vera. Persone vere che parleranno di realtà nascoste dai media. Ci sono due piazze in festa a Torino. Piazza Castello e Piazza San Carlo. Tutti e due useremo i nostri amplificatori per una liberazione: una passata e una futura. Mi sembra di essere in un racconto di Giovannino Guareschi, ma non so più chi sono, se Don Peppone o Don Camillo.
Informazione libera in libero Stato. Coraggio!
Leggi qui l'intero post
25 aprile 2008
Per una nuova liberazione dal fascismo. Il fascismo oggi è soprattutto nell'informazione: libera informazione in libero stato. V 2 Day.
Noi ci saremo.
24 aprile 2008
Il New York Times sull'uso del carbone, citato il caso Civitavecchia
Il celebre giornale parla delle preoccupazioni e dei movimenti di opposizione che nascono in tutto il mondo contro il folle ritorno all'uso del carbone a scopi energetici.
"...Europe’s power station owners emphasize that they are making the new coal plants as clean as possible. But critics say that “clean coal” is a pipe dream, an oxymoron in terms of the carbon emissions that count most toward climate change. They call the building spurt shortsighted.
“Building new coal-fired power plants is ill conceived,” said James E. Hansen, a leading climatologist at the NASA Goddard Institute for Space Studies. “Given our knowledge about what needs to be done to stabilize climate, this plan is like barging into a war without having a plan for how it should be conducted, even though information is available.
“We need a moratorium on coal now,” he added, “with phase-out of existing plants over the next two decades.”..."
Da notare come l'Autore dell'articolo scivoli in modo piuttosto dilettantesco riportando ingenuamente (speriamo) le balle di Enel su TVN definita "futura centrale a carbone più pulita d'Europa".
"...Without carbon capture and storage, coal cannot be green. But solving that problem will take global coordination and billions of dollars in investment, which no one country or company seems inclined to spend, said Jeffrey D. Sachs, director of the Earth Institute at Columbia University.
“Figuring out carbon capture is really critical — it may not work in the end — and if it is not viable, the situation, with respect to climate change, is far more dire,” Mr. Sachs said..."
I cittadini dell'Alto Lazio si difendono dal carbone smascherando omissioni, lacune e carenze delle vecchie autorizzazioni della centrale TVN
Si e' conclusa con la conferenza dei servizi al Ministero dello Sviluppo Economico, l'audizione dei medici e dei cittadini che rappresentano le famiglie dell'Alto Lazio impegnate in un'azione di leggittima difesa popolare contro lo “sporco carbone pulito” dell'Enel. È in ballo la riapertura della procedura A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale). “Spiegare l'A.I.A. è complicato e l'A.I.A. da sola non basta a fermare la centrale a carbone di Civitavecchia ma è un grande momento di verità” chiariscono i cittadini, proseguendo: “Questo spiega l'opposizione strenua dell'azienda elettrica: Enel ha paura.” Durante l'audizione è stato spiegato che le “lacune e carenze” dei documenti autorizzativi, scoperte dai periti del Tribunale di Civitavecchia sono tante e incontenibili. Riguardano soprattutto l' emissione di metalli pesanti. È stato altresì spiegato che le lacune e le carenze non sono una questione letterale ma si traducono in un numero di morti e di malati aggiuntivi rispetto a quelli dovuti ad altre cause. Per il calcolo del numero di morti e malati si applica un programma che fornisce il danno pecuniario. Il programma è stato messo a punto dall'Unione Europea; il risultato è il seguente: in 25 anni il risarcimento per morti dovuti al carbone sarà di 200.000.000 di euro. Per le malattie parliamo di tre volte tanto. Infine sono stati indicati aspetti “dimenticati” dall'autorizzazione, tra cui la sismicità dell'area – il recente terremoto fa testo – e l'enorme problema ampiamente sottovalutato della radioattività.
I lavoratori Enel, presenti con la garanzia della giornata lavorativa pagata, sono stati più volte invitati a fare causa comune contro chi nega loro anche le più elementari misure di prevenzione come lo screening dell'arsenico. Quei lavoratori, mai offesi dai cittadini dell'Alto Lazio, hanno invece scelto di urlare “pecorari” ai padri e alle madri presenti sotto il ministero in delegazione. “Ebbene sì, siamo pecorari” hanno risposto con orgoglio i rappresentanti di Tarquinia. A loro è andata la solidarietà dei cittadini di Civitavecchia.
Movimento No Coke Alto Lazio
Comitato dei Cittadini Liberi
23 aprile 2008
TVN: "Il riesame del decreto autorizzativo è un atto dovuto"
Torrevaldaliga Nord, in corso la Conferenza dei Servizi*
Anna Pizzo (Sa): "Il riesame del decreto autorizzativo è un atto dovuto"*
"Il riesame del decreto autorizzativo è un atto dovuto, non solo amministrativamente, ma anche per la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente". E' quanto afferma la consigliera regionale Anna Pizzo (Sinistra Arcobaleno) mentre è in corso la conferenza dei servizi per l'acquisizione dei pareri relativamente al riesame del decreto autorizzativo della centrale Torrevaldaliga Nord.
"Né lo sconto sulla bolletta energetica - conclude la consigliera - né lo stipulare accordi milionari, può compensare il danno alla salute che solo un attento rispetto della normativa in termini di emissioni può garantire".
Manuela Campitelli
addetto stampa 392.800.16.03
Oggi al Ministero delle Attività Produttive
Oggi, mercoledì 23 Aprile, dalle 11 in poi, il movimento no coke Alto Lazio sarà presente con una delegazione di cittadini, agricoltori ed operatori del settore turistico e commerciale sotto il Ministero delle Attività Produttive per supportare i propri tecnici di fiducia che saranno ascoltati dalla commissione preposta al riesame dell’autorizzazione dell’AIA per la riconversione a carbone della centrale di TVN a Civitavecchia.
I rappresentanti del movimento no coke Alto Lazio ed una delegazione del “Comitato dei Cittadini Liberi” composta dai rappresentanti dei lavoratori del mondo agricolo, agrituristico, turistico e commerciale, saranno presenti oggi a Roma per una manifestazione a supporto dei medici che si battono contro l’utilizzo del carbone per la centrale di Civitavecchia e che non smetteranno mai di sottolineare che di carbone sporco si tratta: il carbone pulito, è ormai assodato, non esiste. Infatti nel documento ufficiale della vecchia ed incompleta valutazione d’impatto ambientale non si parla di carbone pulito, anzi la tecnologia del clean coal viene scartata. “Sappiamo tutti quali siano le omissioni della V.I.A., - dicono i cittadini- soprattutto per quanto riguarda la parte che interessa la ricaduta a terra degli inquinanti emessi dalla combustione del carbone, elementi pericolosi per la salute, per l’alimentazione umana e per l’ambiente a tra questi anche l’Arsenico, incredibile e grave dimenticanza di Enel, non quantificato nei suoi documenti ufficiali”. La Conferenza dei Servizi che oggi dovrà decidere sulla riapertura dell’Aia, dovrà tenere conto del reale problema che tutto l’Alto Lazio e parte della Maremma potrebbe soffrire se la centrale di TVN dovesse entrare in funzione. La provincia di Viterbo basa almeno il 50% della sua economia sull’agricoltura, quella di qualità come le colture del carciofo, del pomodoro, del finocchio o le olive di Canino e Vetralla senza pensare alla qualità delle carni delle mucche maremmane di Monteromano e Allumiere, oltre a tutte le altre tipicità del viterbese, della Maremma e della Tuscia Romana. Il movimento no coke Alto Lazio ha preparato dei prodotti agricoli da offrire agli operai dell’ Enel che domani saranno mandati sotto al Ministero. Vogliamo far capire- sottolineano i cittadini- come la preoccupazione degli agricoltori sia in stretta relazione con quanto viene servito sulle nostre tavole. Non c’è contrapposizione, né tantomeno tensione, tra le due motivazioni che domani spingono a manifestare da una parte i dipendenti Enel e dall’altra i rappresentanti di altre categorie di lavoratori uniti con i cittadini e le mamme no-coke. Tutti temono per il proprio posto di lavoro, tutti vogliono un futuro per i propri figli, “ma se non difendiamo la salute e la nostra terra- dicono i cittadini- che futuro avremo per noi e soprattutto per i nostri figli? Non giova a nessuno elencare le migliaia di posti di lavoro in pericolo, nel caso malaugurato si dovesse bruciare carbone a TVN, piuttosto cerchiamo tutti insieme di disegnare un mondo più attento ai problemi della salute e rispettoso dell’economia di queste terre. Evitiamo inutili riferimenti ai limiti di legge per gli inquinanti perchè non vogliamo morire a norma di legge. La nostra è solo legittima difesa.
Movimento No-Coke Alto Lazio
22 aprile 2008
Il cinico Moscherini, emblema di immoralità nella gestione della cosa pubblica.
Le esternazioni del Sindaco Moscherini relativamente al riesame del decreto autorizzativo non solo falsano la realtà dei fatti, ma rendono palese con quale malafede, mista a cupidigia, vengano affrontati gli interessi della comunità cittadina.
Infatti qualora la conferenza dei servizi prevista per il 23 p.v. presso il Ministero dello Sviluppo Economico decida il riesame del decreto autorizzativo, tale scelta non determinerà assolutamente, e purtroppo diciamo noi, il blocco dei lavori di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, come d’altronde appare ben chiaro dai documenti e come certamente Moscherini sa.
Scatenare quindi ancora una volta una vergognosa contrapposizione tra chi lavora nella centrale e nel relativo cantiere e chi si batte per la salute è degno di chi non disdegna qualsiasi mezzo, neanche la strumentalizzazione delle pur comprensibili angosce dei lavoratori e la sofferenza di chi sta pagando e pagherà con la propria salute l’inquinamento pregresso e futuro dell’ENEL, pur di accedere alla gestione dei fondi milionari che, probabilmente per “pura filantropia”, l’ente energetico sta concedendo agli enti locali, primo fra tutti il comune di Civitavecchia.
Peraltro tale riesame riguarda alcune carenze che il Movimento No Coke da anni, e la totalità delle istituzioni competenti ora, hanno evidenziato e fra le quali ci sembra particolarmente importante evidenziare:
- la mancata individuazione dei valori limite di emissione per alcuni inquinanti rilevanti prodotti dalla centrale, con particolare riferimento, tra gli altri all’arsenico, all’acido cloridrico e all’acido fluoridrico;
- la carenza dei piani di monitoraggio e controllo;
- l’impiego delle migliori tecnologie disponibili.
Tralasciamo le altre argomentazioni tanto strumentali quanto poco inerenti la vicenda dell’avvio del riesame del decreto autorizzativo, se non per evidenziare che la decisa ed acida contrarietà espressa, peraltro tardivamente ed evitando il confronto, dal sindaco Moscherini anche con stizzita lettera ad indirizzo del Ministero dello Sviluppo Economico, è sua posizione personale e non certo dell’Amministrazione Comunale che, piaccia o meno, vede l’unica espressione della sua massima assise cittadina nella delibera 37 del 09.10.2006 nella quale si impegna il Sindaco a contrastare in ogni sede la riconversione a carbone di TVN.
Ma d’altronde la democrazia non è stella che brilla nella vicenda carbone.
Dobbiamo constatare ancora una volta e come d’altronde troppe volte denunciato che l’ENEL ancor prima di inquinare l’ambiente, inquina le coscienze.
Non stupisce quindi che Moscherini, a tale inquinamento predisposto, abdicando al proprio ruolo di garante della salute dei cittadini, dopo aver firmato una convezione con l’ENEL dove testualmente si legge che “le parti concordano che la prima erogazione (€ 14.000.000 ndr) avverrà decorsi trenta giorni dalla data di avvio dell’esercizio della centrale....” abbia provveduto con zelo ed impeto inconsueto, ad esprimere la propria “ferma contrarietà” al riesame del decreto autorizzativo.
Movimento Nocoke Civitavecchia
---------------------
---------------------
---------------------
"Lettera aperta al Sindaco di Civitavecchia Gianni Moscherini"
La Sua esternazione contro il riesame del decreto di autorizzazione all’esercizio della centrale di TVN a carbone (Decreto Marzano – dicembre 2003) non tiene in alcun conto il fatto gravissimo che a richiedere tale riesame sia stato (nel novembre 2007) l’ingegnere capo responsabile diretto del settore di controllo e monitoraggio degli inquinanti dell’ARPA Lazio. Se ne deduce che la Sua visione rinunciataria sia tardiva e, fors’anche, contraddittoria ed elusiva. Eccone i motivi:
1° la V.I.A. (valutazione d’impatto ambientale) è scientificamente lacunosa perché non ha valutato l’impatto ambientale del comprensorio interessato (che va da Montalto a Cerveteri e s’addentra fino a Monteromano, Tolfa e Allumiere), ma s’è limitata al Comune di Civitavecchia;
2° una visione scientifica del problema induce a richiedere una nuova V.I.A. (definita “strategica”) che studi le sofferenze sanitarie e ambientali del comprensorio sopradescritto;
3° l’Osservatorio ambientale “comprensoriale” è previsto dal parere vincolante della Regione Lazio (emesso il 27.05.2003 e recepito dal Decreto Marzano) e NON coincide con l’Osservatorio ambientale “civitavecchiese” fortemente voluto dalla trimurti DeSio – Enel – Gianni Letta…., cosicché tale nostro Osservatorio non ha cogenza giuridica erga omnes, ma funge da mero baluardo di facciata (la cosiddetta “foglia di fico”) per illudere l’opinione pubblica che l’Amministrazione comunale ha a cuore la salute e la qualità di vita dei propri amministrati;
4° l’Accordo Pincio – Enel da Lei rinnovato perpetua l’illusione di una tutela dell’ambiente e della salute e tacita i sindacati che fingono di non sapere che, finiti i lavori di costruzione di TVN, gli operai si troveranno senza lavoro e senza prospettive future…; qualcuno dica ai lavoratori che la nuova centrale assorbirà non più di 400 (quattrocento!) persone e che l’indotto garantirà non più di 500 addetti, data l’alta automazione dei cicli tecnologici. Quindi: i danni irreparabili che Lei paventa nel settore lavorativo non vanno sottovalutati, ma impallidiscono di fronte ai danni alla salute e all’ambiente ormai ampiamente dimostrati da ricerche puntuali condotte da Autorità super partes (Osservatorio epidemiologico regionale, équipes universitarie, perizie giurate di medici legali incaricati dal tribunale di Civitavecchia, evidenze di dissesti ambientali e sanitari nei siti in cui le centrali a carbone hanno dato orrende prove di danni irreparabili ambientali e antropici).
L’apodittico teorema scientifico degli esperti dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) non ammette sofismi né sotterfugi: “Ogni maxipolo energetico - comunque alimentato - induce maxidanno alla salute e all’ambiente!”.
Lei dovrebbe essere l’ultimo baluardo in difesa del diritto alla salute dei suoi amministrati e, anche se lasciato solo dall’ignavia delle Istituzioni statali di ogni ordine e grado, DOVREBBE porre in atto non solo il principio costituzionale di precauzione, ma soprattutto ogni meccanismo giuridico – amministrativo per ostacolare l’accensione del mostro energetico che vomiterà fumi fetidi e nefasti su popolazioni inermi e sfiduciate.
Se anche Lei dovesse manifestare la stessa ignavia e lo stesso cinismo, potrebbe essere chiamato a rispondere in proprio dei danni alla salute e all’ambiente. Il nuovo istituto della class action incombe sugli amministratori inadempienti come una spada di Damocle.
Con ossequi
Il coordinamento dei Medici e Farmacisti di Civitavecchia
Civitavecchia 22.04. 2008Libera Informazione in Libero stato: V2-Day
Aderiamo e invitiamo a firmare le proposte di Beppe Grillo. Anche a Civitavecchia sarà possibile firmare presso il Viale Garibaldi, dalle ore 18,00 alle 23,00.
Beppe Grillo
USA: megainvestimenti nel solare.
Sono tutti segnali molti chiari di dove investire. Se ne accorgeranno anche le aziende italiane?
Il prof. Rubbia dovrebbe organizzare un giro guidato in America e in Spagna per i nostri investitori." Fonte: Energoclub.it
Fantascienza? No. Accade mentre noi lottiamo contro la costruzione di centrali a carbone, fabbriche di morte.
21 aprile 2008
22 Aprile, EARTH DAY: Stop al carbone per un'economia più verde, subito
- Stop alla costruzione di nuovi impianti di produzione energetica a carbone
- Più energia rinnovabile subito
- Tecnologie per l'edilizia sostenibile
- Più eguagliaza sociale: la ridefinizione in senso sostenibile dell'economia deve essere un'occasione per maggiore uguaglianza sociale.