da civonline.it
11/05/2009 19:03
Alessandro Manuedda interviene dopo la proposta della Federlazio. Il consigliere comunale dei Verdi parla di un’ipotesi priva di senso soprattutto per i dubbi sulle autorizzazioni della centrale. Su Tvs spiega: «Dietro queste voci c’è il maxi emendamento del Governo sul decreto incentivi. Si tratta di una sorta di sondaggio»
CIVITAVECCHIA - «Una proposta provocatoria e priva di senso». Così il consigliere comunale dei Verdi Alessandro Manuedda commenta il suggerimento lanciato nei giorni scorsi dal referente della Federlazio sul territorio Stefano Cervini il quale, all’indomani del convegno sulla crisi del territorio e delle voci circolate sul possibile utilizzo di carbone al quarto gruppo di Torrevaldaliga Sud , aveva parlato proprio della dismissione di questo gruppo, ad olio combustibile e del parco nafta, con la riconsegna alla città. Ma anche della possibilità di ripristinare il vecchio progetto di 4 gruppi a carbone a Torre Nord, con Enel impegnata a coinvolgere Tirreno Power dal punto di vista tecnico-organizzativo e di salvaguardia ambientale. «È un’ipotesi priva di senso – ha spiegato Manuedda – così come priva di senso è l’indiscrezione del carbone a Torre Sud, dove per il quarto gruppo è comunque prevista la dismissione: Tirreno Power, infatti, aveva avanzato due anni fa richiesta di autorizzazione integrata ambientale per mantenere in piedi il gruppo con un mix di olio combustibile e metano. Richiesta rimasta in sospeso, che ha aperto quindi la strada alla dismissione. Dobbiamo poi ricordare che sono ancora in piedi seri dubbi sulle autorizzazioni per la centrale a carbone di Tvn. Proprio su questo siamo in attesa di risposte da parte del ministro dell’Ambiente». Manuedda parla quindi dell’assurdità di riproporre quattro gruppi quando, da progetto originale si è passati a tre e si è ancora in attesa di conferme sulle corrette autorizzazioni, e soprattutto ricorda che si sta parlando di indiscrezioni e proposte che non sono state formalizzate da nessuno. «Se però vogliamo leggere oltre le righe – ha aggiunto – ci si può ricollegare al maxi emendamento del Governo sul decreto incentivi nel quale è stato inserito un comma specifico fatto apposta per la centrale di Porto Tolle, che non riusciva ad avere le autorizzazioni necessarie. La nuova norma, infatti, incentiva la riconversione da olio combustibile a carbone o altro combustibile solido, purché il nuovo impianto contribuisca ad abbattere le emissioni rispetto al precedente. Viene facile, a questo punto, l’associazione di idee con carbone o cdr. Certo è che, quando escono fuori notizie di questo tipo, si tratta di una sorta di “sondaggi” per testare le eventuali reazioni della popolazione locale, della società e delle amministrazioni. Adesso gli strumenti normativi, con questo emendamento, ci sono: certo per Tvn rimane difficile considerati i problemi autorizzativi».
http://www.civonline.it/CivOnLineNotiziaStandard.php?IDNotizia=77014&IDCategoria=356
11 maggio 2009
E' difficile persino da digitare sulla tastiera, ma: si parla di un quarto gruppo a carbone a Civitavecchia.
Le tappe di Slegalitalia: Valle di Ledro, Vicenza, Venaus
Pubblichiamo i resoconti dalle ultime tre tappe del Tour di Slegalitalia, in viaggio nello Stivale.
Resonto 1 - 9 maggio 2009
Slegalitalia è arrivata nella valle di Ledro. Qui vive una comunità
operosa che salvaguarda la propria vita e la propria salute con il
rispetto dell'ambiente, valorizzando le ricchezze del territorio per
una economia sana.
L'accoglienza è stata fraterna e spontanea.
Ci han fatto vedere i loro gioielli. I boschi, le sorgenti d'acqua, i
laghi, la palude naturale (dove stiamo organizzando la prossima
escurione!) ma anche le centraline di mini idroelettrico ben inserite
nelle fiancate delle montagne, che danno posti di lavoro ed un reddito
garantito annuo comunale senza produrre emissioni in aria e senza
intaccare la bontà dell'acqua. Ogni due milioni di Kw l'energia
prodotta viene venduta all'asta. Dal 2004 ad oggi gli entroiti sono più
che duplicati. Nell'ultimo bilancio sono stati di circa 500.000 euro e
nei bilanci futuri potranno continuare ad aumentare fintanto che
l'energia verrà prodotta: non ci sono scadenze, non ci sono clausole
contrattuali da rispettare perché non c'è contratto, non c'è un ente
terzo che ha dettato regole. Solo l'energia e i Cittadini della Valle
di Ledro.
L'ascolto che hanno prestato alla nostra storia ha dimostrato ancora
la loro disponibilità. Le tante tappe che ci hanno portato a voler
diventare autoproduttori di energia elettrica. Le nostre azioni non
violente per resistere, l'impegno profuso per non subire soprusi e
difendere la nostra salute e il nostro territorio è stato compreso così
come la volontà di proporre il nostro percorso di sostenibilità.
Siamo venuti via portandoceli nel cuore. Pietro, Giorgio, Ermanno e
Nicola.
Ed anche Maurizio, Maurizio Mazzola, il sindaco di Concei che ha
fatto sì che il mini idroelettrico diventasse realtà. Ebbene sì, nella
Val di Ledro in provincia di Trento abbiamo incontrato un altra faccia
della medaglia. Una faccia che vorremmo si trasferisse da noi almeno 12
mesi l'anno!!!!
Li abbiamo invitati tutti a Tarquinia, speriamo che vengano a
trovarci, ne vale la pena.
Ora siamo in viaggio per Vicenza. Ci aspetta l'inaugurazione
dell'acquisto del terreno del presidio dei No Dal Molin, i cittadini
che si battono contro l'allargamento di una base militare Nato.
A domani
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Resotonto 2 - 10 maggio 2009
L'iniziativa Slegalitalia è giunta al presidio "No dal Molin" a Vicenza.
L'incontro fra i Comitati e i Movimenti è ricco di solidarietà ai Cittadini veneti che continuano la loro azione non violenta contro l'ampliamento della base militare Nato "Dal Molin".
L'acquisto da parte loro del terreno sul quale è il presidio segna un passo importante per la loro e per la nostra storia.
Slegalitalia è partita dall'Alto Lazio, dove i cittadini non vogliono subire la violenza della centrale a carbone di Civitavecchia. Due volte violenta: una volta perché basata su una valutazione d'impatto ambientale taroccata e un'altra perché la lobby del carbone cerca d'inculcare l'idiozia del "carbone pulito": a Civitavecchia saranno emesse molte nano polveri, a volte letali, e verranno emesse altre 10.000.000 di tonnellate di CO2.
Siamo accomunati dalle tante tappe e dalle tante azioni non violente profuse per non subire soprusi e per difendere il nostro territorio.
Loro, come noi, sono stati denunciati. Loro, come noi, subiranno dei processi. Per diffamazione piuttosto che per violenza privata.
Il primo processo ad una di noi sarà il 21 maggio prossimo. Sarà un processo per diffamazione, perché nel 2003 l’allora sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, disse sì alla centrale a carbone di Torre Valadaliga Nord dopo aver manifestato a lungo la propria contrarietà a quell’impianto. Il 5 aprile 2007 una cittadina di Tarquinia, in diretta da Anno Zero, raccontò che a fine mandato il sindaco del sì al carbone era divenuto membro del Consiglio di Amministrazione di Enel. La nomina c’era stata ma non si trattava del CdA di Enel bensì del CdA di Acquirente Unico, società controllata dal Gestore dei Servizi Elettrici. Un errore marginale.
Ma coloro che si oppongono pacificamente e pubblicamente alla realizzazione di opere dannose alla salute e all’economia dei territori, subiscono tentativi di corruzione e azioni intimitadorie personali. Paradossalmente i cittadini che s’impegnano a difendere i diritti imprescindibili alla salute e al lavoro rimangono soli ad invocare la legalità e diventano le vittime designate di un sistema corrotto.
Quel giorno ovunque tu sia dai forza ai cittadini che si battono contro la corruttela per difendere la salute e il futuro di tutti.
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Resoconto 3 - Venaus
IL CAMPER DI SLEGALITALIA E' ARRIVATO A VENAUS
11 maggio 2009 - La realtà dei No Tav è stata visitata ieri dal
camper dell'iniziativa slegalitalia. Sulle Alpi dellea Val di Susa c'è
il presidio attivo dei cittadini che si battono per la difesa della
loro valle. Tutte le comunità della valle sono rappresentate: Condovè,
Venaus, ...
L'accoglienza è stata speciale. La comprensione diviene da subito
totale nelle parole e negli atteggiamenti. Si viene ascoltati, si viene
capiti, consolati, onsigliati. E poi si condividono le esperienze.
Loro ti raccontano la loro storia, tu ti riconosci negli episodi:
"questo è successo anche da noi", "da noi non era un accordo
prelettorale ma ha avuto lo stesso effetto", "anche da noi c'è stato
chi ha detto no per tanto tempo e poi ha detto sì, senza dare
spiegazioni plausibili".
Noi sulle nostre belle pianure e colline in riva al Tirreno loro
immezzo le montagne, nel verde pieno degli alberi, sul prato che ospita
il presidio, proprio davanti a dove sarebbe dovuto venire l'uscita di
uno dei trafori. Ma chiamarlo presidio è riduttivo. Dei 3 presenti in
valle in questo momento, quello visitato dalla gente di Maremma è
diventato un piccolo ecovillaggio nel quale vivono Raoul e Biagio: la
loro tenacia è stato "carburante" (da fonte rinnovabile!) come ricarica
per affrontare i nostri impegni futuri. E poi Bianca con Ubaldo, coppia
inossidabile nella vita, nella lotta alla distruzione della valle e
nella costruzione del futuro.
Noi, come formiche della legalità, in questa impresa bella e
difficile abbiamo tentato di tessere una tela sottile e tenace, una
tela che ci unisce sentendoci un poco la parte migliore del nostro
paese, senza mai sentirci soli.
Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia
"LETTERA APERTA ALL’ON.LE PIETRO TIDEI"
Riceviamo e pubblichiamo
Onorevole Pietro Tidei,
la lettera che Lei ha inviato all’Amministratore Delegato dell’Enel contiene gravi denunce di interesse pubblico: esse provocano in noi osservazioni critiche che intendiamo far conoscere a Lei, alla cittadinanza e alle Istituzioni di garanzia e di controllo democratico.
Noi del Coordinamento Medici-Farmacisti e Biologi conosciamo vita (nel 1949 nasceva la prima centrale a carbone a Fiumaretta), morte (“violenta” per Fiumaretta, che esplose, ma “eutanasica” per TVN ad olio combustibile, dismessa perché troppo inquinante e costosa) e miracoli (quello del carbone “pulito” di TVN e dei suoi filtri a manica efficienti al 99%!). Siamo felici che adesso Lei – seppure con qualche annetto di ritardo – dimostri di conoscere le drammatiche realtà sanitarie e ambientali, tanto da asserire categoricamente: “l’Enel da sessant’anni opera qui… danneggiando irreparabilmente l’ambiente, causando il diffondersi di malattie dell’apparato respiratorio e di allergie i cui livelli di espansione sono registrati con preoccupazione dalla Regione Lazio”. Poi, forse temendo di essere stato poco esplicito, Lei ricorda all’a.d. dell’Enel che “la città ha pagato e sta pagando per le conseguenze insalubri e malsane che ne ha subito”.
Lei non si sarà limitato ad informare il Ministro Scaiola e il Governatore Marrazzo, ma avrà certamente inviato contestuale denuncia al Procuratore della Repubblica dr. Amendola, ravvisandosi nei fatti da Lei esposti elementi penalmente rilevanti… Fatti che vanno sì posti in capo all’Enel, ma coinvolgono TUTTE le Istituzioni deputate alla tutela della salute e dell’ambiente.
Se quanto da Lei asserito (tardivamente) è così eclatante e dimostrato, TUTTI i Sindaci del Comprensorio, i Commissari prefettizi, i Responsabili dei servizi di controllo ambientale delle ASL e della Regione, gli Organi di polizia giudiziaria etc. sarebbero responsabili di miopia, disattenzione e imprevidenza. Non bastarono e non bastano, a quanto pare, le note di allarme sanitario che professionisti della salute quali noi siamo, inutilmente da tempo levarono e levano riguardo al vulnus inferto all’art. 32 della Costituzione Italiana. Oltretutto, non godendo dell’immunità parlamentare né disponendo di sovvenzioni statali, fummo e siamo esposti a ritorsioni economiche da parte dei protagonisti dell’impatto ambientale esasperato e patogenetico.
Confidiamo che adesso Lei – principale garante politico del nostro territorio e fruitore dell’immunità parlamentare – trovi il coraggio civico di denunciare le malversazioni subite da queste Sue e nostre popolazioni, facendo anche, perché no?, ammenda, per la Sua parte autodenunciandosi, in quanto più volte Sindaco di Civitavecchia e di Santa Marinella e per anni membro dell’ufficio legale dell’Enel.
Da parte nostra, tenuti al rispetto dell’art. 5 del nostro Codice deontologico, non desisteremo dalla lotta per la difesa della salute e degli equilibri ambientali del nostro comprensorio, consapevoli dell’alta funzione civica del nostro movimento apolitico e apartitico.
Il Coordinamento dei Medici – Farmacisti - Biologi per la difesa di salute e ambiente
Civitavecchia 10 maggio 2009
8 maggio 2009
L'irresistibile comicità di Chicco Testa (Pimby col culo degli altri)
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - ''Ambientalisti italiani rinunciate alla centrale a carbone di Porto Tolle e fate una centrale nucleare [...] in termini di inquinamento e' meglio vivere vicino a una centrale nucleare''. ''Non avrei nessun problema - ha quindi proseguito Testa rispondendo sulla difficolta' a localizzare i siti per le centrali nucleari in Italia - ad avere una centrale nucleare vicino casa. Io ho una casa di vacanze vicino Montalto di Castro, avrei preferito l'atomo piuttosto che un polo industriale di quel genere''
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Come non essere travolti dal buonumore del pimby man, "per favore nel mio giardino".
Lo ringraziamo anzi per averci concesso questa seconda possibilità, nucleare dopo il carbone. Forse faremmo meglio a interpretare così le sue parole: tra 20 anni rassegnatevi a veder sostituire le centrali a carbone con il nucleare. Ha l'occhio lungo, il nostro uomo.
L'illegalità corrode le fondamenta della democrazia, "Slegalitalia" parte dalla Maremma
Parte oggi Slegalitalia, l'iniziativa lanciata dal Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia per accendere i riflettori sulla storia di un' italiana, che il 21 maggio sarà processata per la battaglia che l'Alto Lazio e la Maremma conducono contro il carbone sporco che si vuole bruciare a Civitavecchia e contro le illegalità che porta con sè, in un territorio colpito per decenni dalle emissioni di quattro centrali termoelettriche, una delle quali da 3500 Megawatt. È una trama che in vario modo colpisce e ferisce molte comunità lungo lo stivale, vittime del sistema corrotto i cui protagonisti sono politici, funzionari pubblici e grandi società legate all'energia, al cemento e alle autostrade. I partiti ancora controllano tutto nonostante le liberalizzazioni, servite per arraffare ricchezza e sottrarre al controllo dei cittadini il funzionamento e la gestione di servizi essenziali. Anche questa è mafia.
Gli eventi che hanno preceduto il processo del 21 maggio sono emblematici, la loro valenza supera i confini regionali e diventa patrimonio civile di quanti non ci stanno più. Nel 2003 l’allora Sindaco di Civitavecchia, Alessio De Sio, disse sì alla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord dopo aver manifestato a lungo la propria contrarietà a quell’impianto. Il 5 aprile 2007 una cittadina di Tarquinia, in diretta da Anno Zero, raccontò che a fine mandato il sindaco del sì al carbone era diventato membro del Consiglio d’Amministrazione di Enel. La nomina c’era stata ma non si trattava del CdA di Enel, bensì del CdA di “Acquirente Unico”, società controllata dal Gestore dei Servizi Elettrici. Un errore marginale. Il processo avrà luogo perché il sindaco del sì al carbone ha ritenuto di essere stato diffamato.
L'avvio di Slegalitàlia prevede il contatto con i movimenti e i comitati che soffrono storie simili e inizia con l'Italia del Nord, verso cui oggi si dirigerà la missione in partenza dalla Maremma, per fondere le vicende di sofferenza e reagire insieme.
Il viaggio verso le regioni del Nord fa seguito all'analoga esperienza del 2008 allorchè l'Alto Lazio incontrò in Puglia i cittadini in lotta contro l'inquinamento a Brindisi e Lecce.
Comitato dei Cittadini Liberi
7 maggio 2009
Tutti a casa, mamma enel vi manda in pace.
Qualche stolto si accorge che per gli operai è già l'ora di tornare a casa. In compenso, sappiamo che ha sempre parlato in malafede.
Ora è il momento di godere dei benefici del carbone. Asfaltata la democrazia, bitumata la cittadinanza, carbonizzato il nostro futuro,
lavoratori! E' il vostro turno, mamma enel vi manda in pace.
Umberto Guidoni a Gualdo Cattaneo a sostegno della lotta contro il carbone e di tutte le vertenze territoriali umbre
Comunicato - riceviamo e pubblichiamo
Venerdì 8 maggio 2009 alle ore 19:30, presso la sala congressi del Centro Acquarossa sito in località Ponte di Ferro, l'eurodeputato Umberto Guidoni incontrerà i comitati civici dell'Umbria per raccogliere le istanze delle numerose vertenze territoriali in difesa dell'ambiente, della salute pubblica e dei beni comuni che da anni persistono nel cuore verde dell'Italia.
L'On. Guidoni, autore di un'interrogazione scritta presentata in data odierna presso la Commissione Europea sui problemi ambientali e sanitari connessi con l'attività della centrale a carbone di Ponte di Ferro, intende dar voce anche alle battaglie a tutela del territorio: dalla laguna di liquami di Bettona alle discariche di Orvieto e Pietramelina, dal progetto dell'inceneritore nell'Ato 2 agli inceneritori già esistenti di Terni, dalla vertenza contro il gasdotto che rischia di smembrare l'appennino umbro-marchigiano a quella che vede i cittadini di Boschetto e Rio Fergiaschierati contro il il tentativo di privatizzazione delle risorse idriche.
L'invito si intende esteso anche a tutti i cittadini sensibili ai problemi ambientali e attinenti alla tutela dei beni comuni che desiderano approfondire le proprie conoscenze in merito ad argomenti di capitale importanza come quelli che verranno trattati nel corso dell'incontro.
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Comitato per la salvaguardia dell'Ambiente e della Salute Pubblica di Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria (PG)
Blog: http://comitatoambientegualdocattaneo.blogspot.com
Azione di Greenpeace al ministero dell'Ambiente
Nuova azione di Greenpeace:
http://www.greenpeace.org/italy/news/riconversione-porto-tolle
"Roma, Italia — Questa mattina abbiamo manifestato di fronte al Ministero dell'Ambiente per dire no alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle. Oggi la Commissione di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) discuterà il via libera alla riconversione che regalerà all'Italia altri 10 milioni di tonnellate di emissioni di CO2."