No al carbone Alto Lazio

21 maggio 2009

CAROVANA CITTA' BENE COMUNE / DA RIFIUTI A RISORSE


DA RIFIUTI….A RISORSE: LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO NEL LAZIO
21 maggio ore 17 sala di Planetarietà via Paola Falconieri 84 – Monteverde

In una Regione in cui le lobby degli inceneritori forza le regole democratiche pur di far partire i nuovi impianti, i Movimenti mettono in campo una filiera “differenziata” . Partecipano i comitati di Malagrotta, Albano, Colleferro, Civitavecchia, il dott. Fabio Musmeci/ENEA, l’ing. Piergiorgio Rosso, il dott. Pietro Carideo/Medici per l’ambiente.



Questa iniziativa è una tappa della carovana “Città bene comune” che nasce dall’incontro tra la rete dei comitati di quartiere denominata “rete del mutuo soccorso” e la rete dei movimenti per il diritto all’abitare. A cui si sono aggiunti, comitati, associazioni, singoli cittadini da tutte le parti della città.

http://www.meetup.com/Grilli/calendar/10427421/?a=nr1c_grp

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20 maggio 2009

La legge NON è uguale per tutti, e allora?

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Greenpeace: sul sudiciume che viene a galla



"Lo sporco del carbone viene a galla"
Roma, Italia — Ci complimentiamo con il Corpo forestale dello Stato per aver sequestrato 100mila tonnellate di rifiuti pericolosi provenienti dalla centrale a carbone Enel di Brindisi. Tutto lo sporco viene a galla, a conferma che il carbone 'pulito' non esiste e che gli impatti per l’ambiente sono molteplici e gravi.



I rifiuti pericolosi venivano smaltiti in una cava del Reggino, in una zona sottoposta a vincolo. Dieci persone sono state arrestate tra cui tre funzionari Enel. Gli scarti, classificati come pericolosi, venivano trasformati con certificati di analisi insufficienti in rifiuti non pericolosi e avviati apparentemente a recupero per la produzione di laterizi.

Continuiamo ad assistere a incidenti gravi che interessano centrali a carbone in tutta Italia. A Genova è stato recentemente sequestrato un deposito di carbone per mancanza dei necessari impianti di depurazione delle acque di scolo. Nel Sulcis, invece, la scorsa estate carbonili a cielo aperto hanno preso fuoco per processi di autocombustione, diffondendo fumi tossici sul vicino centro di Portoscuso.

La gestione delle grandi quantità di rifiuti solidi dalle centrali a carbone rimane un grave elemento di preoccupazione. Eppure il governo continua ad autorizzare nuovi impianti a carbone, contro gli impegni europei al 2020 che spingono verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

L'ultimo caso è l'autorizzazione della centrale Enel di Porto Tolle, nel bel mezzo del parco naturale del Delta del Po, contro le stesse leggi nazionali e regionali per la protezione dell'ambiente. Il fatto di autorizzarle in barba a regolamenti e norme regionali con un escamotage normativo rivela l'atteggiamento anti-ambientale del Governo.

http://www.greenpeace.org/italy/news/sequestro-rifiuti-enel

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A TVN enel scarica il carbone a cielo aperto, interrogazione parlamentare a Prestigiacomo e Scajola

Riportiamo l'articolo ci centumcellae.it Carbone a cielo aperto, Tidei interroga Scajola e Prestigiacomo
"Il Deputato chiede lo spegnimento della centrale finché carbone e gesso verranno scaricati all'aria aperta"

IVITAVECCHIA – Una interrogazione al Ministro dello sviluppo Claudio Scajola (nella foto) e a quello dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo per avere risposte sullo scarico del carbone a cielo aperto presso la centrale di Torre valdaliga nord. L’ha presentata l’On. Pietro Tidei ricordando come il Decreto autorizzativo Via del 2003 prevede per il trasporto del carbone dalla banchina alla centrale l’utilizzo di un nastro trasportatore chiuso e depressurizzato per evitare la dispersione di polveri nell’aria. Cosa, ad oggi, non sta avvenendo.
. Il deputato del Pd chiede dunque ai Ministri Scajola e Prestigiacomo .

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"Non trasformate la Basilicata in colonia energetica e pattumiera d''Italia"

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - e le associazioni firmatarie dell''appello "Non trasformate la Basilicata in colonia energetica d''Italia", fanno ricorso alla sensibilità e coscienza dei cittadini, della società civile lucana, delle Istituzioni e delle organizzazioni politiche e sindacali ancora sane, affinché non venga portato a compimento il disegno di trasformare la Basilicata in colonia energetica e pattumiera d''Italia...


Per accedere al testo completo dell''Appello e firmare la petizione di sostegno, cliccate qui: http://www.olambientalista.it/salviamolabasilicata.htm

Grazie a quanti ci sosterranno.
Vito L'Erario
Responsabile rapporti con Associazioni
OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista)

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18 maggio 2009

NO COKE: 21 MAGGIO, PROCESSO AD UNA DI NOI DOPO IL CARBONE AD “ANNOZERO”


La mattina del 21 maggio, presso il tribunale di Civitavecchia una cittadina che da anni si batte contro la riconversione a carbone della centrale di TVN, “una di noi”, sarà processata presso il Tribunale di Civitavecchia, perché querelata per diffamazione da Alessio De Sio, colui che, nell’allora ruolo di Sindaco, contraddicendo quanto approvato pochi giorni prima in Consiglio Comunale, dopo aver stilato una milionaria convenzione con Enel, diede parere favorevole alla riconversione a carbone della centrale di TVN.

Né l’allora Sindaco De Sio, né tanto meno l’attuale sindaco Moscherini, hanno mai pensato di adire le vie legali contro l’Enel per le gravi carenze autorizzative relative alla centrale di TVN né, tanto meno, per l’esercizio in assenza di autorizzazione in essere dal 24 dicembre scorso. Alla sbarra è stata condotta, invece, una cittadina dell’Alto Lazio, una di quelle cittadine che hanno deciso di non poter far passare sotto silenzio la terribile ipoteca posta sul futuro dei propri figli e della propria terra, una “no coke”, una di noi, colpevole di aver confuso, durante un’intervista rilasciata nel 2007, nella trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro, la nomina di De Sio nel consiglio di amministrazione di Acquirente Unico spa, con una nell’ ENEL.

Una confusione di cui, probabilmente, potrebbe essere colpevole mezzo Lazio visto che ben pochi, tra i cittadini, hanno ben chiari gli effetti della privatizzazione di ENEL e della sua divisionalizzazione in numerose società, da cui Acquirente Unico spa nasce.

Il processo a Marzia è un processo a tutti noi, a tutti coloro che accusano quanti hanno acconsentito, e continuano ad acconsentire a tale scempio, di devastazione ambientale, di distruzione di un intera economia, di ipoteca sul futuro di un intera popolazione.

E noi saremo lì a farci processare e nelle nostre deposizioni faremo il nostro “je t’accuse” contro tutti coloro che nella coscienza e nelle azioni hanno la responsabilità di quanto si sta per abbattere su questo territorio; ricorderemo loro le inquietanti stime di mortalità e morbilità contenute nei monitoraggi epidemiologici; narreremo di cieli gialli e di nuvole rosse piene “solo di ruggine” e quindi, a dire di ENEL, innocue; ripercorreremo la storia di compensi milionari utilizzati, nella migliore delle ipotesi, per coprire l’incapacità dei vari amministratori succedutesi; parleremo della corruzione delle coscienze per il tramite di giochi, concorsi e spettacoli; racconteremo del silenzio, quando non della collusione, della politica davanti alle innumerevoli bugie e/o mistificazioni raccontate dall’ENEL per far digerire alla popolazione un futuro nero come il carbone.

Non sappiamo come finirà la vicenda giudiziaria, riponiamo tutta la nostra fiducia nella Magistratura. Oggi noi saremo processati, ma siamo certi che al banco della Storia saremo assolti, mentre De Sio, e quanti come lui, rimarranno macchiati dall’infamante marchio di aver svenduto per un piatto di lenticchie la salute e il futuro di un intera popolazione.

Un marchio che non potranno nascondere quando guarderanno negli occhi i loro figli che dovranno sapere che i loro padri hanno condannato a morte questo territorio.

Movimento no coke Alto Lazio

www.nocoketarquinia.splinder.com

www.noalcarbone.blogspot.com

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Conferenza stampa per la Campagna pubblica "Non bruciamoci il futuro" - 21/05/09, Roma

"La Campagna pubblica Non bruciamoci il futuro invita a partecipare alla conferenza stampa in oggetto, che si terrà giovedì 21 ore 12 presso la sala ex giunta della Provincia di Roma, su due importanti iniziative frutto del lavoro di elaborazione e ricerca degli ultimi mesi.

(Segue il comunicato)

Oggetto: presentazione ed illustrazione del Piano alternativo regionale sui rifiuti e della correlata proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il Lazio.

Il Comitato Tecnico scientifico della campagna Pubblica “Non Bruciamoci il Futuro” invita tutti i soggetti istituzionali coinvolti alla CONFERENZA STAMPA per la presentazione e illustrazione del Piano alternativo regionale sui rifiuti e della correlata proposta di Legge Regionale di iniziativa popolare.

La Conferenza Stampa è convocata per il giorno 21 maggio 2009 alle ore 12:00 presso la Provincia di Roma, sala “ex-Giunta”.

Sono invitati e interverranno tutti i comitati e le realtà associative aderenti alla campagna pubblica stessa e tutte quelle interessate alla tematica, in particolare quelle rappresentanti le vertenze di Malagrotta, Albano, Colleferro, Civitavecchia.

Cordiali saluti

Per la Campagna pubblica “Non Bruciamoci il Futuro”

il portavoce

Massimo Piras (per info 3403719350)



per il Comitato Tecnico

Fabio Musmeci (per info 3333934898)

Carla Poli

Piergiorgio Rosso

Patrizia Gentilini

Stefano Montanari

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14 maggio 2009

Pulizia della Frasca domenica 17 maggio 2009

"Domenica 17 maggio 2009 si torna a pulire la costa e la pineta della Frasca. Italia Nostra, WWF, Forum Ambientalista, in collaborazione con la IV Circosrizione, Etruria Servizi, Ferramenta Fas, Chalet del Pincio restituiranno alla popolazione questo bellissimo angolo di paradiso nuovamente pulito. Anche se da tre anni a questa parte, grazie all'impegno delle associazioni ambientaliste e soprattutto ai tanti volontari che periodicamente puliscono e controllano la Frasca, la situazione è decisamente migliorata, in barba a quanti vorrebbero cementificare la costa con la mega banchina del terminal Cina coperto dalla foglia di fico rappresentata da un altro mega porto turistico, ben diverso dall'approdo turistico tanto necessario alla popolzione dei diportisti locali. A partire dalle 9.00 al Buena Vista Social Bar, per tutta la mattinata saremo lì, con l'attrezzatutra e la colazione per tutti. Più saremo, meno si faticherà, più pulita e più bella sarà la nostra pineta."

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Nuovo appuntamento con "Informiamoci" - venerdì 15 maggio, Tarquinia

Il comitato dei cittadini liberi di Tarquinia invita la cittadinanza a partecipare all’incontro informativo che si terrà il 15 Maggio a partire dalle ore 17.00 presso la sala convegni della Cooperativa Pantano.



Oggetto della conferenza sarà la Raccolta Differenziata, il servizio che non c’è e il pericolo che l’inerzia amministrativa diventi l’ennesimo problema per la comunità. Il motivo per cui i cittadini devo pretendere sia effettuata in maniera capillare e precisa è semplice ma basilare per scongiurare la realizzazione di inceneritori sul nostro territorio.

Interverranno il dott. Mauro Mocci, esperto di problematiche relative alla relazione stretta tra ambiente e salute,il consulente Giuseppe Pugliese che si è occupato anche in passato dei ricorsi sulla TIA,che ha molto da raccontare sulla storia riguardante i motivi dei ricorsi contro l’aumento della Tariffa.L’ avv. Massimo Pistilli, illustrerà i ricorsi che ancora attendono l’esito dalla commissione tributaria di Viterbo, mentre il consigliere comunale (pdl) Sergio Benedetti esporrà la mozione(non ancora votata) presentata nel consiglio comunale del 28 Aprile, inerente il Regolamento sulla gestione dei rifiuti urbani.

Nella seduta del consiglio comunale di Tarquinia del 28 Aprile il Presidente del consiglio Alessandro Dinelli: “nel condividere l’importanza di trattare tematiche come quella riportata nella mozione, ha proposto di fare prima un passaggio in commissione capigruppo, nell’intento di definire un testo condiviso da tutti e poi di portarla in discussione al prossimo consiglio comunale utile”.

Quindi un regolamento così importante non è stato neanche valutato preventivamente in commissione capigruppo??

L’assessore Sandro Celli Intervendo in merito agli emendamenti al regolamento presentati da Benedetti ha affermato che sono in contrasto con la legge vigente, e pertanto non accoglibili o comunque rimandando la discussione.

La legge,a cui si riferisce l’assessore è il decreto n.152 del 2006? La legge vigente non obbliga i comuni alla produzione o all’utilizzo del cdr (combustibile da rifiuto), al contrario mette al primo posto la scelta migliorativa per la salute e per l’ambiente.

La scelta della raccolta differenziata insieme all’incentivo all’utilizzo del compostaggio domestico, e in ultimo al trattamento a freddo dei rifiuti sono l’unica scelta possibile per scongiurare senza se e senza ma il ricorso all’incerimento dei rifiuti,giudicato ormai da tutto il mondo scentifico, pericoloso per la salute e che non risolve il problema delle discariche e dell’inutile spreco di energia nella combustione.Perchè gli inceneritori, non producono energia.

Per fortuna in Italia abbiamo buoni esempi da imitare (www.comunivirtuosi.org) ,il comune di Capannori e il centro di reciclo di Vedelago(www.centroriciclo.com), che verranno mostrati nel corso dell’incontro informativo.I cittadini non si arrendono agli esempi cattivi, che nostro malgrado, siamo costretti a veder compiere.

Riduci, riusa e ricicla! Questo vorremmo fare e questo dovrebbero dirci le istituzioni preposte.

comitatocittadiniliberi@yahoo.it

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BRINDISI: CENTRALE ENEL A CARBONE, 10 ARRESTI

BRINDISI / 12-05-2009: RIFIUTI TOSSICI DELLA CENTRALE ENEL A CARBONE, 10 ARRESTI
Disastro ambientale: arrestati anche funzionari ENEL

(UnoNotizie.it)

Centrale a carbone di Cerano a Brindisi. Disastro ambientale e associazione a delinquere finalizzata all'attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi.


Questi i reati ambientali che hanno portato all'alba di oggi all'arresto di 10 persone nell'ambito di un'importante operazione del Corpo forestale dello Stato eseguita nelle province di Brindisi, Lecce eReggio Calabria.

Gli arrestati, tra cui 4 portati in carcere e 6 agli arresti domiciliari, sono accusati di traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere.

Tra gli arrestati alcuni funzionari ENEL della centrale a carbone di Brindisi.

Notevole è il danno ambientale provocato dallo smaltimento illecito dei rifiuti pericolosi.

L'inquinamento provocato dal rilascio di composti solubili ha effetti dannosi sulla salute pubblica a causa delle sostanze contaminanti nel suolo, nel sottosuolo e nella falda idrica, oltre all'alterazione paesaggistica ed idrogeologica, con conseguenti rischi di dissesto in un'area sottoposta a vincoli rigorosi.

Le indagini iniziate nel 2005 e condotte dal nucleo investigativo provinciale della Polizia Ambientale e Forestale di Reggio Calabria, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Alle indagini hanno collaborato anche i servizi segreti italiani, l'AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna) l'ex SISDE, una collaborazione di rilievo visto che l'AISI ha fornito il suo importante e valido supporto al Corpo Forestale dello Stato.

La delicata attività investigativa, iniziata dopo la segnalazione dei cittadini, ha accertato l'esistenza di un'organizzazione malavitosa dedita al traffico illecito di rifiuti pericolosi prodotti in Puglia presso la centrale a carbone Enel "Federico II" di Brindisi, in località Cerano e smaltiti illecitamente nel Comune di Motta S. Giovanni (Reggio Calabria), in località Lazzaro. Tra l'altro il tratto di costa di fronte Lazzaro è un sito di importanza comunitaria denominato "Fondali da Punta Pezzo a capo dell'Armi".

I rifiuti tossici, provenienti dalla più grande centrale termoelettrica d'Italia a carbone e una delle più grandi d'Europa, venivano occultati in una cava di argilla adiacente un'industria di laterizi nella preziosa area sottoposta oltretutto a vincolo idrogeologico e paesaggistico.

Gli scarti, classificati come rifiuti pericolosi, venivano declassificati e trasformati, con certificati di analisi ad hoc, in rifiuti non pericolosi ed avviati, apparentemente, al recupero per la produzione dei laterizi.

L'enorme traffico illecito è stato scoperto grazie all'acquisizione di documenti, riprese video ed intercettazioni telefoniche.

Diversi anche i sopralluoghi realizzati dal Corpo Forestale presso le imprese produttrici dei rifiuti e presso il sito di ultima destinazione.

Migliaia sono le tonnellate di rifiuti smaltiti spacciandoli per rifiuti non pericolosi e occultandoli in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale a poca distanza dal mare, vicino a terreni agricoli, infatti sono circa 100mila le tonnellate di rifiuti smaltiti dal gruppo criminale nel 2006 e 2007 per un profitto di oltre 6milioni e 400mila euro l'anno.

Sono stati posti sotto sequestro dal Corpo Forestale anche la cava, l'industria di laterizi con automezzi e macchine per movimento terra e 15 autoarticolati utilizzati per i trasporti dalla centrale a carbone diBrindisi a Reggio Calabria, per un valore totale di circa 7 milioni di euro.

La centrale ENEL Federico II, da dove provenivano i rifiuti tossici, è una centrale termoelettrica a carbone e si trova presso la località Cerano nel territorio di Brindisi. Per estensione è la più grande centrale a carbone d'Italia, addirittura più grande dellacentrale a carbone di Civitavecchia, infatti ha un'estensione di circa 270 ettari ed è tra le centrali a carbone più grandi d'Europa.

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Le tappe di Slegalitalia: Val di Susa

"VAL DI SUSA, 12 maggio 2009 - La realtą dei No Tav č stata visitata dal
camper dell'iniziativa "Slegalitąlia". Sulle Alpi della Val di Susa c'č il
presidio attivo dei cittadini che si battono per la difesa della loro valle.
Tutte le comunitą della valle sono rappresentate: Condovč, Venaus, ...



L'accoglienza č stata speciale. La comprensione diviene da subito totale
nelle parole e negli atteggiamenti. Si viene ascoltati, si viene capiti,
consolati, consigliati. E poi si condividono le esperienze.

Loro ti raccontano la loro storia, tu ti riconosci negli episodi:

"questo č successo anche da noi", "da noi non era un accordo preelettorale,
ma ha avuto lo stesso effetto", "anche da noi c'č stato chi ha detto no per
tanto tempo e poi ha detto sģ, senza dare spiegazioni plausibili".

Noi sulle nostre belle pianure e colline in riva al Tirreno, loro in mezzo
alle montagne, nel verde pieno degli alberi, sul prato che ospita il
presidio, proprio davanti a dove sarebbe dovuta venire l'uscita di uno dei
trafori. Ma chiamarlo presidio č riduttivo. Dei 3 presenti in valle in
questo momento, quello visitato dalla gente di Maremma č diventato un
piccolo eco-villaggio nel quale vivono Raoul e Biagio: la loro tenacia č
stato "carburante" (da fonte rinnovabile!) come ricarica per affrontare i
nostri impegni futuri. E poi Bianca con Ubaldo, coppia inossidabile nella
vita, nella lotta alla distruzione della valle e nella costruzione del
futuro.

Noi, come formiche della legalitą, in questa impresa bella e difficile
abbiamo tentato di tessere una tela sottile e tenace, una tela che ci unisce
sentendoci un poco la parte migliore del nostro paese, senza mai sentirci
soli.



Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia



www.slegalitalia.eu



www.nocoketarquinia.splinder.com



www.cittadiniliberi.blogspot.com

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