No al carbone Alto Lazio

21 maggio 2010

Civitavecchia: cementificatori e cementificati. E il Grumo Misto si allarga

"La variante per costruttori e palazzinari (da Centumcellae.it)
Approvata quest'oggi dal Consiglio comunale la Variante 29: nuove case e palazzi per una città che, non si sa come, crescerà in pochi anni di 10.000 abitanti."

Che sia un bene o un male è un dato di fatto: la popolazione della nostra Città non cresce con lo stesso ritmo del Grumo Misto, che invece si ammassa sulle poltrone del Pincio come scorie in un deposito abusivo:

"...con la surroga del dimissionario Vincenzo Gaglione al cui posto è subentrato Ivano Bianchini: eletto tra i Socialisti a sostegno di Nicola Porro è immediatamente trasmigrato nelle larghe intese sostenendo dal Gruppo misto il centrodestra alla prima votazione" (Ricordiamo le new entry Daniele Perello da Sinistra e Libertà e del noto saltafossi Gianfranco Bergodi da UDC e tanti altri prima)

La popolazione in Italia non cresce, la popolazione civitavecchiese è ferma sui 50.000 da decenni, i giovani con alta formazione lasciano quasi sistematicamente la città, e allora:
a chi serve un milione di metri cubi di nuovo cemento?
Che domanda ingenua! Agli speculatori, al malaffare che ricicla denaro sporco.

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20 maggio 2010

"Clima. Allarme esperti Usa: scoraggiare l'uso di petrolio e carbone"

Fonte: LaStampa.it
"L'Autorevole Accademia nazionale delle Scienze chiede di agire

Washington, 19 mag. (Ap-Nuova Energia) - Per l'Accademia nazionale delle scienze, il massimo organismo scientifico degli Stati uniti, il cambiamento climatico è un problema talmente urgente che occorre rendere più costoso l'utilizzo di petrolio e carbone. L'accademia, consulente del governo, prende un'iniziativa inusuale, suggerendo misure specifiche per fermare il riscaldamento globale. Di solito l'organismo si esprime su questioni scientifiche senza indicare alla politica le scelte da compiere. Secondo il panel di scienziati gli Usa devono ridurre le emissioni di gas serra tra il 57 e 83 per cento entro il 2050, percentuali già indicate dal presidente Barack Obama. Per farlo, secondo gli scienziati, occorre introdurre una carbon tax oppure un meccanismo di cap and trade per limitare il biossido di carbonio. Copyright APCOM (c) 2008"

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I Verdi di Cosenza chiamano alla mobilitazione contro il carbone a Rossano

"COSENZA: VERDI, NO CENTRALE A CARBONE DI ROSSANO
(ASCA) - Cosenza, 19 mag - ''Entro la meta' giugno, i Verdi della provincia di Cosenza e quelli nazionali, di concerto anche con altre forze politiche, culturali e ambientali calabresi, promuoveranno una grande manifestazione a Rossano (Cs) per esprimere un forte ''no'' all'ipotesi di riconversione a carbone della Centrale Enel''. Lo si legge in una nota dei Verdi della provincia di Cosenza, che si sono riuniti , alla presenza del Consigliere Provinciale Mario Giordano e del Componente dell'Ufficio di Presidenza Nazionale, Aurelio Morrone ed un gruppo di Consiglieri comunali dei Verdi. Nel corso dell'incontro e' stato ribadito ''il ruolo dei Verdi nel panorama politico calabrese e cosentino, che non puo' essere assolutamente assorbito o sostituito da componenti ambientaliste, pur rispettabili, all'interno dei diversi partiti e movimenti tradizionali''.

''Tutti i presenti hanno affermato la loro forte ed assoluta contrarieta' alla riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano. L'uso del carbone, e' stato piu' volte sottolineato, e' incompatibile con le vocazioni ambientali e con le potenzialita' di crescita del nostro territorio e, soprattutto, con un'area come quella della Sibaritide, che costituisce un vero e proprio punto di eccellenza nel settore agroalimentare e turistico''.

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Balneabilità a Civitavecchia

Comunicato stampa del 18.5.2010

Il giorno venerdì 21 maggio alle ore 11.00 presso la sala conferenza del Polo Idrogeno di Civitavecchia (vecchia biglietteria del porto), si terrà un incontro sul tema della balneazione a Civitavecchia, promosso dall'associazione culturale Pirgo.org nell'ambito delle iniziative "2010 Battaglia per la balneazione ", evento al quale sono invitate le associazioni, la cittadinanza e le autorità locali e provinciali. Scopo dell'incontro dopo i dati pubblicati dall'Arpa sullo stato delle coste della città e gli impegni presi dal presidente della Provincia Zingaretti di Roma di ristabilire la balneazione entro il 2011, è quello di fare il punto sulla situazione effettiva, sulle competenze e sulle azioni che sono state e verranno intraprese.
Nell'ambito dell'incontro saranno resi pubblici i dati del sondaggio on line commissionato da Pirgo.org. ed effettuato da Sonda, nel quale sono state raccolte le opinioni degli abitanti e dei frequentatori della città sulla situazione del mare e delle coste, la loro frequentazione, e le attuali contraddizioni.

Il Presidente Pirgo.org
Angelo Fanton

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19 maggio 2010

Osservatorio Ambientale: finalmente chiarezza

Comunicato stampa

Con Determinazione della Regione Lazio B1757 del 25.03.2010 è stato istituito l'Osservatorio Ambientale previsto quale prescrizione nel decreto V.I.A. n°680/2003 relativo alla centrale a carbone di Torrevaldaliga nord.

La Regione Lazio, inoltre, ha proceduto nella nomina dei componenti dell'osservatorio che sarà attivato entro il mese di Maggio 2010 ed avrà lo scopo di analizzare lo stato ambientale del comprensorio attraverso l'analisi dei livelli complessivi degli inquinanti dell'area provocato dalle diverse fonti e studiarne le ricadute sulle popolazione; monitorare i parametri di qualità dell'ambiente derivanti dall'esercizio della centrale; gestire gli eventuali fenomeni di criticità ambientale derivanti dall'esercizio della centrale; ricercare soluzioni tecnologiche per l'ulteriore abbattimento degli inquinanti ed infine, ma non per importanza, informare i cittadini sui risultati degli studi e delle misure effettuate.

Un risultato non scontato, ottenuto grazie alla costante azione portata avanti sin dal 2008 dalla Procura di Civitavecchia, che vogliamo ringraziare pubblicamente, e che non solo rende merito alle tante delle denunce dei comitati, ma soprattutto rende palese ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, l'illegittimità del Consorzio per la gestione dell'Osservatorio istituito dai Sindaci del comprensorio, su spinta del Sindaco Moscherini, nel 2009.

Apprezziamo particolarmente che sia stato sottolineato che il funzionamento dell'Osservatorio debba avvenire senza fondi ENEL, che la partecipazione dei rappresentanti delle varie istituzioni sarà a carico di quest'ultime, al fine di evitare che i fondi erogati dal controllato, ovvero l'ENEL, possano influenzare i controllori e che a tal fine ci sono già fondi a disposizione presso il Ministero dell'Ambiente.

Inquieta, invece, e non poco, che i Sindaci della corte di Moscherini, in un azione congiunta, nonostante formale richiesta inoltrata dalla Direzione Regionale Ambiente, non abbiano provveduto alla designazione di propri componenti in seno all'Osservatorio, quasi a lasciar trasparire che piuttosto che le attività di monitoraggio ambientale e sanitario sulle ricadute della centrale su territorio e popolazione, il vero fine perseguito fosse la gestione dei fondi previsti nella convezione per il funzionamento dello stesso.

Diventa ora improrogabile che il carrozzone sin qui rappresentato dal Consorzio per la Gestione dell' Osservatorio venga immediatamente sciolto e che finalmente venga spiegato ai cittadini come si sono stati impegnati i fondi ad esso destinati.

Nell'auspicare che l'istituzione dell'Osservatorio comporti finalmente l'avvio di concreti e stringenti controlli sugli effetti ambientali e sanitari della centrale, come da anni i comitati stanno chiedendo, ci auguriamo che l'azione della Procura prosegua anche nel verificare l'ottemperanza concreta delle tante altre prescrizioni inevase dall'ENEL, una per tutte l'interramento degli elettrodotti e la realizzazione del cosiddetto "Parco dei Serbatori", ovvero il bosco di 40 ettari che dovrebbe sorgere in aree limitrofe alla centrale.

I cittadini continueranno nella loro azione di denuncia delle tante carenze ed omissioni amministrative ed autorizzative e chiederanno ai competenti organi di controllo, quali ad esempio la Corte dei Conti, di verificare la correttezza delle modalità e finalità di utilizzo dei fondi ENEL destinati all'Osservatorio.

E questa volta i Sindaci, loro malgrado, dovranno fornire risposte convincenti!

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18 maggio 2010

Un futuro splendente per Civitavecchia: carbone monnezza e cemento

Moscherini preparae l'enorme colata di cemento su Civitaecchia (e le mafie si preparano a banchettare)

Da centumcellae.it

Sperando di fare cosa utile ai cittadini civitavecchiesi che probabilmente si troveranno da qui a qualche anno a vivere in una città molto diversa da quella attuale, cerco di fare il punto sulla questione della Variante 29 al Piano Regolatore Generale discussa nel primo dei due direttivi del Pd svoltosi ieri lunedì 17 maggio dalle ore 17.00 alle 20.00 affinchè chi sia dei dirigenti che degli iscritti del Pd ma anche dei semplici cittadini interessati alle questioni urbanistiche della nostra città non è stato presente possa intervenire domani mercoledì 19 maggio alle ore 17.00 nella seconda seduta del direttivo-attivo del Pd.
Dall’illustrazione della Variante 29 fatta da Annalisa Tomassini, ricordo già assessore all’Urbanistica nella giunta di centro sinistra guidata dall’ex sindaco Gino Saladini, risulta che la Variante 29 non è una variante ad una variante, come furbescamente è stata presentata da questa Amministrazione, ma è di fatto una Variante al piano Regolatore Generale.
In origine la Variante 29, infatti, era stata pensata come sanatoria per sbloccare quei terreni che sono da tempo stati individuati come ricadenti nelle c.d. “zone compromesse” e che doveva permettere a tante famiglie civitavecchiesi, proprietarie di quei terreni, di potersi costruire la prima casa sul proprio terreno. Con sorpresa nel direttivo-attivo di lunedì scorso, dove ricordo erano presenti oltre 30 persone tra dirigenti di partito(15), membri della segreteria (6) e semplici iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, abbiamo verificato come la Variante 29 sia effettivamente una variante al Prg perché la stessa non risponde al titolo con il quale è stata identificata, ossia “Piano per l’edilizia residenziale pubblica e sociale nonché per la creazione di due parchi urbani di un sistema di verde complementare finalizzati all’integrazione degli standard urbanistici e per la dotazione di infrastrutture e di servizi generale del settore nord della città”.
Infatti da un primo sguardo generale alla variante risulta che:

1) l’edilizia residenziale pubblica e sociale non sia preponderante rispetto a quella privata. Le cubature previste si traducono poi in abitazioni che andrebbero a soddisfare l’esigenza di oltre 10.000 abitanti, dato questo che cozza evidentemente con l’elevato numero di appartamenti invenduti a Civitavecchia e soprattutto a fronte di una popolazione che negli ultimi anni non è cresciuta quasi per niente. Inoltre la Variante 29 pone l’attenzione su aree non contemplate nelle precedenti 32 Varianti al Piano Regolatore Generale, ecco perché la Variante 29 risulta una vera e propria Variante al Prg.

2) Sempre nella dicitura della Variante 29 si cita anche la realizzazione di "due parchi urbani di un sistema di verde complementare finalizzati all’integrazione degli standard urbanistici", motivazione palesemente falsa perché in realtà la Variante 29 prevede di fatto il mantenimento di un parco già in essere e mancante solo del collaudo, quello di Fiumaretta, e la creazione, non si capisce bene come, di un altro parco su un fosso, quello di Zampa d’Agnello che in quanto fosso non permette la facile creazione di strutture ricreative. Dunque di quali parchi si parla? E inoltre perché non si fa menzione della ristrutturazione e della messa a norma e in sicurezza degli altri tre parchi già presenti a Civitavecchia, ovvero il Parco Antonelli-della Resistenza, il Parco dell’Oliveto-dei Martiri delle Foibe e del Parco di San Gordiano-Yuri Spigarelli che versano in una situazione pericolosa e indecorosa? Non era uno degli obiettivi del Sindaco Moscherini quella di spalmare i famosi 40 ettari del parco che l’Enel doveva realizzare a ridosso della centrale sui parchi cittadini? Mi sembra che di ciò nella Variante cementificatoria non vi sia traccia. Anzi no, scusate in effetti le micro aree di verde che questa Amministrazione pensa possano essere sufficienti a 60.000 abitanti siano quelle contemplate all’interno delle dieci rotatorie da realizzare entro l’estate.

3) Anche se il quartiere di Aurelia resta miracolosamente fuori da questa cementificazione, in realtà perché già “mangiata” dal progetto del Piau, per caso l’area interessata da alcune costruzioni è quella che si trova all’ingresso di Aurelia, sulla sinistra e di proprietà della Compagnia Portuale Civitavecchia. Curioso, non trovate?

4) Nella Variante 29 non si fa riferimento al Piano Territoriale Provinciale Generale che vincola le varianti dei Comuni della Provincia di Roma e che anche in questo caso, forse per un’altra mera coincidenza, non viene tenuto presente. Va ricordato che tutte le varianti devono fare riferimento al Ptpg, quindi non si capisce come mai non sia stato scritto nulla in proposito nella Variante 29.

5) L’area di interesse della Variante 29 arriva, anche qui guarda caso, proprio al confine con la Scaglia, nei pressi di Torre d’Orlando dove, sempre per puro caso, l’Ater ha acquistato un’area sulla quale intende costruire a costo zero per il Comune ben 300 appartamenti di edilizia pubblica e sociale, eccola qua, e che invece il sindaco Moscherini stà inspiegabilmente impedendo a vantaggio della realizzazione delle 40 mini casette di legno che devono sorgere in una quartiere già duramente provato da mille problemi come San Liborio. Per dovere di verità va detto che sono solo quattro le aree all’interno della città destinate all’edilizia pubblica mentre oltre il 60% di quello che si vuole realizzare ricade nell’edilizia privata. Inoltre dalla Scaglia in poi fino al Comune di Tarquinia, passando per la Frasca, Sant’Agostino, Aurelia e Santa Lucia ci si trova nell’area interessata dal mega progetto di Moscherini denominato Piau e che prevede la realizzazione di 4200 ettari di zona industriale e che sempre per puro caso permetterebbe, ecco qui, l’impiego di 10.000 persone. Non certamente civitavecchiesi.

6) Infine le tavole della Variante 29 e quelle del Piau sempre per uro caso, si incastrano perfettamente come due parti di un unico grande puzzle. Una Variante diabolica, dunque che non permette una seria riflessione su una procedura che non contempla una concertazione corale con le reali esigenze della collettività civitavecchiese ma che di fatto risponde ad oscuri e poco chiari interessi privati. Dunque con questo tipo di stravolgimento ai fini della mera speculazione edilizia si tradisce l’originario spirito della Variante 29, ovvero quello di sbloccare le zone compromesse e permettere ai singoli civitavecchiesi di costruirsi la prima casa a vantaggio di interessi urbanistici privati, oltre che della realizzazione di edilizia residenziale e sociale e di interventi a beneficio del miglioramento del verde pubblico.

Ricordo che la variante 29 sarà oggetto di discussione del Consiglio Comunale che si svolgerà dopodomani, giovedì 20 maggio.

Roberta Galletta - Coordinatrice Circolo Partito Democratico Civitavecchia

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Turchia, esplosione in miniera di carbone: 32 intrappolati

Fonte: Virgilio.it
Ankara, 17 mag. (Ap-Nuova Europa) - Le autorità turche hanno comunicato che sono 32 i minatori rimasti intrappolati per un'esplosione all'interno di una miniera di carbone nel nord del paese.

L'incidente ha avuto luogo nella miniera di carbone di Karadon, nelle vicinanze del porto si Zongulak, sul mar Nero. Secondo il governatore do Zongulak Erdal Ata, i 32 dipendenti sono intrappolati a 540 metri di profondità. Dal momento dell'esplosione non è stato possibile entrare in contatto con loro.

"Stiamo cercando di raggiungerli", ha spiegato il ministro del Lavoro turco Omer Dincer. L'ingegnere Husnu Unal ha spiegato che altri otto minatori che si trovavano nella galleria sono stati salvati. Alcuni di loro sono ricoverati perché presentano sintomi da intossicazione.

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Il Segretario del Pd calabrese: no al carbone a Rossano

Fonte: ASCA.it

"(ASCA) - Cosenza, 17 mag - ''Il progetto integrato e la riconversione a carbone della Centrale di Rossano (Cs), presentato dall'Enel il 29 aprile scorso, non tiene per nulla conto di un territorio le cui caratteristiche e le cui peculiarita' sono fondamentali per lo sviluppo non solo della provincia di Cosenza, ma dell'intera Calabria''. E' quanto afferma il Consigliere regionale e segretario del Pd calabrese, Carlo Guccione.

''Un territorio a forte vocazione agricola, sede di un punto di eccellenza come l'agroalimentare di qualita', con grandi potenzialita' turistiche storico-culturali e monumentali -prosegue Guccione- non puo' subire i fattori di inquinamento che una centrale a carbone porta inevitabilmente con se'. Per questa ragione, la nuova Giunta regionale deve esprimersi immediatamente in merito a questo progetto, anche in relazione al fatto che il Consiglio regionale della Calabria gia' in passato ha espresso parere negativo sull'utilizzazione del carbone sul territorio della nostra regione e per ribadire che la Calabria - afferma Guccione - ha bisogno di uno sviluppo sostenibile, pienamente compatibile con le sue vocazioni''.

''A tal proposito - aggiunge il Consigliere regionale del Pd - sono assolutamente da condividere le numerose prese di posizione da parte di sindaci, amministratori, forze sociali, ambientalisti, operatori turistici e di tanti cittadini che hanno espresso e continuano ad esprimere forte preoccupazione e contrarieta' a tale riconversione''.

Per quanto ci riguarda - conclude Guccione - siamo per un ''no'' chiaro e fermo a qualsiasi tentativo di riconversione a carbone della Centrale Enel di Rossano. Nei prossimi giorni presentero' un'interrogazione al Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti e all'assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano, per sapere quali provvedimenti l'Esecutivo regionale intende mettere in atto, affinche' un territorio come la Sibaritide e la Calabria possano avere uno sviluppo sostenibile, rispettoso del territorio, dell'ambiente e dei cittadini''.

red/rg/BRA

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17 maggio 2010

Tre nuovi indagati per la morte di Sergio Capitani

Da Tusciaweb.it

"Verificare lo stato delle tubature e del ponteggio sul quale si trovava Sergio Capitani.

Sarebbero queste le motivazioni della richiesta di incidente probatorio presentata dal pm Edmondo De Gregorio al gip del tribunale di Civitavecchia.

L'intento è chiaro: cercare di ricostruire con precisione cosa accadde quel 3 aprile 2010, quando Capitani, operaio tarquiniese di 33 anni, fu scaraventato contro un palo da un getto di ammoniaca. L'impatto violentissimo contro il trave d'acciaio gli spaccò la scatola cranica e Sergio morì sul colpo.

L'incidente probatorio, com'è scritto nella richiesta del pm, avrebbe il fine di verificare "quale tipo di ostacolo fosse presente nella tubazione, nonché le ragioni che hanno dato luogo alla formazione degli ostacoli".

Si tratterebbe di analisi altamente specializzate e non rinviabili, "in quanto il trascorrere del tempo potrebbe pregiudicare irreparabilmente l'accertamento", vista la rapidità di trasformazione degli agenti chimici nei tubi.

Il pm suggerisce, poi, dei rilievi tecnici da eseguire nell'area di lavoro in cui si trovava Sergio. Ovvero sul ponteggio alto 12 metri in cui è avvenuto l'infortunio mortale.

La richiesta di incidente probatorio, inoltre, fa riferimento ad alcune "lacune progettuali" degli impianti di Torrevaldaliga Nord, privi di "percorsi atti a consentire l'accesso alle tubazioni dalla quota di terra". Non a caso, Antonio Monina e Leonardo Anzano, gli ultimi a essere iscritti nel registro degli indagati, sarebbero accusati proprio di aver redatto un fascicolo sulla struttura in cui Capitani lavorava, "senza prevedere alcuna scala di accesso". E nemmeno "procedure funzionali al rapido allontanamento dai luoghi di lavoro in caso di emergenza".

Recentemente, insieme a Monina e Anzano, ha ricevuto un avviso di garanzia anche Michele Petito, caposquadra dell'Enel manutenzione. Salgono, così, a 13 gli indagati dalla procura di Civitavecchia per la morte dell'operaio.

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Conferenza "Inquinamento e polveri sottili: quali conseguenze sulla salute?"

Invito:

VENERDI 21 Maggio, ore 18:00
FRASCATI - Scuderie Aldobrandini - Piazza Marconi
Conferenza-dibattito "INQUINAMENTO E POLVERI SOTTILI: quali conseguenze sulla salute?"

Intervengono:
PATRIZIA GENTILINI
oncologa, ISDE

FRANCO MEDICI
"La Sapienza" Università di Roma, ingegnere chimico

Iniziativa a cura di ENRICO DEL VESCOVO, Presidente di Italia Nostra Castelli Romani, ingresso libero.

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14 maggio 2010

Cina, Anshun, 21 morti in miniera di carbone

Fonte: newnotizie.it

La città di Anshan, nella provincia sud-occidentale del Guizhou, è stata teatro di un grave incidente sul lavoro che ha provocato 21 morti.
Circa alle 21.40 di ieri (ora locale) un’esplosione ha coinvolto le 31 persone che stavano lavorando nella miniera di carbone di Yuanyang.
Dieci sono riuscite a salvarsi, uscendo dal pozzo da sole o grazie all’intervento dei soccorritori. I primi aiuti sono arrivati a mezzanotte, poi le squadre di soccorso hanno continuato a cercare morti e dispersi.
I dieci feriti sono stati portati in ospedale per aiutarli a superare gli effetti dell’avvelenamento per monossido di carbonio sprigionatosi dall’esplosione nella miniera.

L’incidente è stato causato dal gas, tuttavia la polizia e gli addetti alla sicurezza devono chiarire la dinamica dell’evento.
L’agenzia Xinhua riporta che anche Wang Shuhe, vice direttore dell’Amministrazione statale per la sicurezza mineraria si recherà sul luogo dell’incidente.
La questione della sicurezza sul lavoro è uno dei principali problemi da affrontare per la Repubblica Popolare Cinese, il cui rapido sviluppo economico non ha portato con sé solo un maggior benessere.
Un altro incidente si era recentemente verificato alla fine di aprile in una miniera di carbone nella città di Jianshan, nella provincia orientale del Jiangxi.
Anche in questo caso l’autorità statale responsabile per la sicurezza nelle miniere aveva inviato alcuni suoi emissari per supervisionare le operazioni di soccorso.

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