No al carbone Alto Lazio

27 giugno 2010

Vado Ligure: i medici spiegano il no al carbone

Fonte: Terra news.it
"IL CASO. A Vado Ligure, Tirreno Power cerca di tranquillizzare la popolazione sul progetto per l’ampliamento della centrale: usiamo le migliori tecnologie. Ma il dottor Franceschi smentisce e spiega i danni sanitari.

La centrale a carbone di Vado Ligure garantisce di usare le “tecnologie più avanzate” per non nuocere ad ambiente e salute. Ma i Medici per l’ambiente smentiscono e chiedono la chiusura dei gruppi 3 e 4 dell’impianto. È un tutti contro uno eclatante quello che sta andando in scena in questi ultimi tempi a Vado Ligure, nel savonese. Al centro c’è la vecchia, vecchissima, centrale a carbone Tirreno Power, per il cui futuro i proprietari vorrebbero un doppione, anziché una riconversione.

Ma gli abitanti, da anni ricoperti da emissioni, non ci stanno. Per mettere le cose in chiaro, lo scorso 19 giugno nella località ligure l’Unione dei Comitati e cittadini per l’Ambiente e la salute della provincia di Savona (con manifestazioni congiunte anche a Brindisi e Tarquinia) hanno detto il loro “no” all’ampliamento

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Moratoria sul carbone, rinuncia al nucleare

Riportiamo da Terra News.it
"ENERGIA. Wwf, Legambiente e Greenpeace al governo: «Più impegno sulle fonti pulite». Numeri alla mano gli ambientalisti spiegano il no a carbone e nucleare e il sì all’aumento del target di riduzione dei gas serra al 30%.

Bisogna fare di più sulle fonti rinnovabili, abbandonando invece l’idea di tornare alle centrali nucleari. Lo dicono le associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e Wwf, che hanno tenuto ieri una conferenza stampa a Roma, chiedendo al governo un maggiore impegno sull’energia pulita. Secondo le associazioni, il «piano di sviluppo delle fonti rinnovabili presentato dimostra che l’Italia può raggiungere gli obiettivi europei previsti per il 2020, ma è comunque necessario fare di più e meglio, valorizzando le potenzialità del Paese in questo settore». Proprio in quest’ottica, il direttore di Greenpeace, Giuseppe Onufrio, il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, e la responsabile clima ed

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24 giugno 2010

Cantiere TVN, morte di Sergio Capitani: nuova indagine sulla sicurezza

Da TrcGiornale.it:
"Incidente a Tvn, l'avvocato Capitani chiede di indagare anche i progettisti

L'avvocato Davide Capitani, legale della famiglia di Sergio Capitani, l'operaio della ditta Guerrucci deceduto alla vigilia di Pasqua mentre stava lavorando al cantiere della centrale di Torre Valdaliga Nord, chiederà alla procura della Repubblica l'iscrizione del registro degli indagati anche dei firmatari del progetto dell'intera centrale e anche di chi doveva prevedere le misure di sicurezza sul lavoro in corso d'opera.

“Chi ha firmato il progetto definitivo della centrale – spiega infatti l'avvocato capitano, peraltro cugino dell'operaio deceduto – ha l'obbligo di verificare che tutte le misure di sicurezza, se erano previste nel progetto, siano state rispettate”. Ma proprio qui sta il punto, perché l'avvocato Capitani sospetta che tutta la documentazione, prevista per legge, sulla sicurezza del lavoro in realtà non ci sia. Ed è per questo che, in fase di prima udienza di incidente probatorio, ha chiesto ed ottenuto, nonostante l'opposizione dei legali dell'Enel, la presentazione di quella documentazione nel corso delle relazioni tecniche dei

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BP valuterà l'ipotesi bancarotta (con tanti saluti a casa)

Da Grist apprendiamo che secondo le stime di alcuni esperti di alta fianza, BP potrebbe verificare l'ipotesi bancarotta.

Riconversione a carbone di Rossano: chiacchiere di stolti contro dati reali

Riportiamo da Sibarinet.it

"Riconversione a carbone della centrale Enel di Rossano: il comitato del "No" ribatte alle critiche dei favorevoli

Rossano - "Dice un antico proverbio cinese che quando il saggio mostra la luna con il dito, lo stolto guarda il dito. Con le osservazioni diffuse qualche giorno fa dal Comitato per la difesa e lo sviluppo sostenibile della Sibaritide sui mezzi di stampa in merito alla Sentenza N. 215/2010 della Corte Costituzionale che ha abrogato la norma che consentiva ad ENEL e a TERNA (art.4) di eliminare o “bypassare” gli Enti locali (e in taluni casi persino la Regione) in tema di rilascio di autorizzazioni di impianti per la produzione di energia elettrica o di reti elettriche, sostituendoli con provvedimenti di Commissari ministeriali, non ci è assolutamente voluti riferire all’iter della Centrale Enel di Rossano, ma in

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Visita guidata presso la centrale a carbone di Vado Ligure

Riportiamo da SavonaNews.it un resoconto assai significativo, da una visita presso la centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, che proprio in questo periodo si vuole ampliare, contro la volontà della popolazione.





"In fondo l'argomentazione è semplice: se hai un auto euro 3, vorrai mica buttarla via? Idem per i vecchi gruppi a carbone. 
Facile, no? 
E' questa una delle argomentazioni dell’ingegnere uscito per l'occasione da Tirreno Power, con tanto di elmetto in testa, segnatevela.
"Scusi, chi controlla le polveri sottili?"
“Noi” , risponde serafico. 

"Quante volte l'anno?"
“UNA”
Ah, bene... 
Nella giornata porte aperte, finestre chiuse.
Diluvia.
L'agente in borghese che ci tallona a un metro e mezzo sembra il fratello di Sting vestito da turista. Occhieggia le foto che scattiamo. Cerca di leggere gli appunti sul taccuino. Forse da queste parti il pedinamento dei giornalisti è pratica diffusa come nella Germania di Honecker, o nella Spagna di Franco, ma sarebbe interessante conoscere un'opinione di merito, metodo e opportunità da Autorità di

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"Banca mondiale del Carbone"

Riportiamo da Il Manifesto.it:
"Altro che nuova paladina del clima. Altro che istituzione chiamata a gestire in maniera oculata i fondi internazionali per combattere i cambiamenti climatici. Mai come negli ultimi mesi la Banca mondiale ha sostenuto il settore estrattivo, stando ai dati di una storica organizzazione non governativa statunitense, il Bank Information Center, che si basa su informazioni rese note dagli stessi banchieri di Washington: i quali ci raccontano come alla metà del 2010, con prestiti per 4,7 miliardi di dollari, la Banca mondiale abbia già superato di un bel po' il precedente record fissato nel 2008 con 3,1 miliardi. A portare su la cifra sono soprattutto degli oltre tre miliardi garantiti alla mega centrale a carbone di Medupi, in Sud Africa, la quarta più grande al mondo, ma anche altre opere in fase di realizzazione in paesi «a medio reddito». D'altronde

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46 nuove morti nelle miniere di carbone cinesi

Riportiamo da Rainews24.it:

"Pechino, 21-06-2010

Quarantasei persone sono morte oggi per una esplosione in una miniera di carbone nel centro della Cina. Lo ha reso noto l'agenzia Nuova Cina, citando le autorita' locali. Lo scoppio, provocato da un deposito di esplosivo, e' avvenuto nella notte fra domenica e lunedi' in una miniera del distretto di Weidong, nella municipalita' di Pingdingshan, nella regione di Henan.

Secondo le autorita' della municipalita', citate dalla Nuova Cina, 72 minatori sono rimasti intrappolati dopo l'esplosione, ma 26 sono risaliti in superficie sani e salvi."

Coordinamento Nazionale dei comitati italiani contro il carbone e per le rinnovabili

A seguito dell'evento dello scorso sabato in Tarquinia, numerosi i media nazionali e locali che hanno ripreso la notizia. Riportiamo a titolo esemplificativo:

-comunicazione di servizio: ci scusiamo per i giorni di pausa, causati da problemi di ordine tecnico-

18 giugno 2010

Come si mandano avanti gli inceneritori

Comunicato Stampa Rete per la Tutela della Valle del Sacco

La Magistratura e i Carabinieri del NOE fanno il loro dovere, ma le lobby del ciclo dei rifiuti non demordono. Fuori l’incenerimento rifiuti dalla Valle del Sacco!

Le lobby del ciclo dei rifiuti legato all’incenerimento non cessano di violare le leggi, anche sapendo che i controlli sono dietro l’angolo, pur di realizzare enormi profitti. Questa la principale deduzione da quanto, in attesa del riscontro conclusivo dell’Arpa, sembra ormai innegabile: ancora una volta agli inceneritori di Colleferro è giunto cdr non conforme, in questo caso contenente car fluff (triturato delle parti non metalliche degli autoveicoli), in grado di elevare i comunque non salutiferi valori di emissione stabiliti dalla normativa e dunque di recare grave danno alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente. Doveroso il plauso alla Procura di Velletri, ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, la cui attenzione non si è abbassata. Ed era naturale, considerati i fatti che hanno portato al sequestro degli inceneritori nel marzo 2009. Di fronte a un

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