Fonte: Alice Notizie
1 gennaio 2008
le miniere di carbone divorano altre 19 persone
Fonte: Alice Notizie
22 dicembre 2007
richiesta di risarcimento danni alle società responsabili di inquinamento ambientale
Riceviamo e pubblichiamo:
"Completa adesione dei Medici per l’Ambiente dell’Alto Lazio alla seguente interrogazione:
Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01105 Atto n. 3-01105
Pubblicato il 5 dicembre 2007
Seduta n. 261
ROSSI - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. - Premesso che:
la Commissione europea ha dedicato un apposito software EcoSenseLE (http://www.externe.info) per la quantificazione economica dei danni alle persone ed all’ambiente, per una qualunque fonte di emissione, attraverso l’indicazione di dati quali NOx (ossidi di azoto), SO2 (diossidi di zolfo), PM 10 (polveri), NMVOC (composti organici volatili non metanici, benzene, toluene, xylene, 1-3 butadiene), la CO2, il metano ed il protossido di azoto;
i dati sulle emissioni relativi alle fonti inquinanti non mobili possono essere ricavati consultando l’Inventario delle emissioni e delle loro sorgenti (APAT: INES – EPER, sul sito www.eper.sinanet.apat.it/site/it-IT/);
ad esempio, per un caso tipo, come quello della centrale a Carbone di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia, il costo annuale per la società è, in Italia, di circa 8.390.000 euro per la mortalità e di 4.180.000 euro per la morbilità; dopo 25 anni di attività il prezzo per la perdita di vite umane sarà stato di oltre 200 milioni di euro; a queste spese vanno poi aggiunte quelle per le emissioni annuali di oltre 10.730.000 di tonnellate di anidride carbonica che, nel 2001 e 2002, erano state invece rispettivamente di 5.621.111 e 7.338.833 (ENEL Dichiarazione ambientale anno 2002-2004). A fronte di una previsione di spesa sanitaria (2008) di oltre 100 miliardi di euro all’anno, va rilevato che, nonostante l'impiego del combustibile fossile porti ad una maggiore produzione di polveri e sostanze tossiche, si stia addirittura cercando di implementare l’utilizzo del carbone quale fonte di produzione di energia,
si chiede di sapere:
se il Governo non intenda avviare, per gli impianti autorizzati dopo il recepimento della direttiva europea 77/CE/2001, le opportune procedure di richiesta di risarcimento danni a carico delle società proprietarie e dei responsabili del rilascio delle autorizzazioni per la costruzione di centrali turbogas, a carbone, di termovalorizzatori e di tutte quelle strutture volte alla produzione di energia attraverso fonti che non siano integralmente rinnovabili (beneficiando all’uopo di consistenti contributi pubblici come stabilito nella citata direttiva europea);
se il Governo non ritenga opportuno sospendere l’iter per l’avviamento di centrali come quelle di Modugno (Bari), Napoli, Ferrara, Civitavecchia (Roma) o le autorizzazioni al potenziamento di numerosi inceneritori sul territorio nazionale, per compiere le opportune valutazioni, nel bilancio “costi/benefici”, circa la “convenienza” derivante dall’attivazione di tali strutture;
se il Governo non intenda valutare, per il futuro, con maggiore attenzione le possibili autorizzazioni e il rilascio di finanziamenti pubblici per impianti di produzione energetica non completamente imputabili a fonti rinnovabili, alla luce dei dati derivanti dalla spesa per la mortalità, per la morbilità e per i danni derivanti dall’inquinamento all’ambiente.
Senatore Fernando Rossi
20 dicembre 2007
Scientific American: carbone e radioattività
Coal Ash Is More Radioactive than Nuclear Waste
16 dicembre 2007
Conferenza sui cambiamenti climatici, Bali 2007: alcuni approfondimenti
Da "La festa è finita", articolo di B. Spinelli visibile su LaStampa.it (vedi qui):
- A Green view on Bali '07
- Avaaz.com - the world in action (fossil awards)
- United Nations Framework Convention on Climate Change
- Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)
- Climate Action Network
- Friends of the earth international
13 dicembre 2007
"Assenteismo civile", due esempi: i civitavecchiesi e Scaroni
Riportiamo la notizia, visibile su Civonline.it (vedi qui), per permettere al lettore di costruirsi un'idea organica di cosa sia Civitavecchia. Non è affatto un caso che proprio qui Enel riesca in tutte le sue porcate.
I veri complici sono i civitavecchiesi, al di là delle responsabilità politiche ben individuabili.
Scaroni , Amministratore Delegato Eni, ex AD Enel
Scaroni e Pierluigi Bersani "Mr. Asso di carboni".
Riportiamo "en passant" anche l'ultima sortita dell'AD Eni Scaroni (illustre pluricondannato, vedi qui l'articolo a firma M. travaglio "Il caso Paolo Scaroni Ovvero il manager all'italiana")
durante un comizio pro-carbone all'università Luiss di Roma si è così espresso:
"KYOTO è [...] 450 milioni di persone colte nel mondo che danno il buon esempio, ma non risolvono un accidente".
Da un punto di vista politico e educativo si tratta di un messaggio propriamente criminoso. Da parte dell'AD di un'azienda multinazionale miliardaria -l'Eni- che si permette anche il lusso di divulgare spot pubblicitari sul risparmio energetico per un pianeta migliore.
Che Scaroni soffra di sensi di inadeguatezza di fronte alla complessità della vita? Caro Scaroni, "un accidente" vale lei, le sue parole, il suo operato, rispetto ai valori civili, e a quanti s'impegnano nella prospettiva di rendere migliore questo mondo. Le più grandi testimonianze umane, i più grandi messaggi, provengono da quanti hanno dimostrato che anche con l'azione appassionata di pochi si può cambiare il mondo.
Quanto contenuto nel trattato di Kyoto, di per sé, non potrebbe mai risolvere i problemi del pianeta, eppure Kyoto è il simbolo di una svolta che si vuole negare.
L'esternazione di Scaroni, non merita affatto attenzione, né tempo: perchè si tratta -è evidente- dell'ennesimo tentativo di far breccia nell'opinione pubblica col banale ma sempre fascinoso principio del "mal comune mezzo gaudio", che tanto piace a chi vuol mantenere le mani libere per lucrare a scapito di interessi pubblici, nazionali e mondiali. Ma abbiamo già avuto modo di argomentare ampiamente su questo.
Semmai a inquietare dovrebbe essere il fatto che Scaroni si permetta di pronunciare quele parole innanzi a un pubblico -in teoria- colto e informato abbastanza da poter ridere della pochezza di certe affermazioni: quello di un'università (non una a caso: si tratta della Luiss...)
Scaroni: una testimonianza di inciviltà paradigmatica.
Uno sguardo al percorso
Ad ogni modo, negli ultimi due mesi le pagine viste sono state 3000, i visitatori 1840.
Grazie.
PS:
Rispondete al sondaggio sulla colonna destra!
12 dicembre 2007
L’Arpa Lazio chiede il riesame del decreto autorizzativo della riconversione della centrale di TVN...
"L’Arpa Lazio chiede il riesame del decreto autorizzativo della riconversione della centrale di TVN confermando quanto più volte evidenziato dal Movimento No Coke.
Lo scorso 13 novembre l’Arpa Lazio ha avanzato al Ministero dello Sviluppo Economico la richiesta di riesame del decreto autorizzativo della riconversione di TVN, ai sensi dell’art.9 comma 4 lettere a) e d) del D.Lgs. 59/05, evidenziando, fra l’altro, che “per le emissioni in atmosfera i valori di flusso di massa prescritti all’intera centrale per gli ossidi di azoto, gli ossidi di zolfo e le polveri non sono congruenti con quanto autorizzato per sezione e inoltre non sono stati stabiliti i valori limite per una serie di macro e micro inquinanti”.
Carenze e lacune già poste in evidenza dalla perizia disposta dal Tribunale e sulla base delle quali, già precedentemente, era stata avanzata richiesta di riapertura della Conferenza dei Servizi.
A breve il Ministero dovrà istruire il procedimento, richiesto peraltro anche dal Ministero dell’Ambiente, e a cui auspichiamo si aggiunga analoga richiesta della Provincia di Roma.
Ma ci preme sottolineare come le tante denunce effettuate dal Movimento, dai medici e da innumerevoli esperti, trovino in questa richiesta non solo una ulteriore conferma di merito, ma anche, e soprattutto, la riprova che le tante rassicurazioni fornite da Enel circa l’impegno ad abbattere del 30% il livello degli inquinanti che la centrale a carbone avrebbe emesso non possono essere credibili perché basate su una valutazione d'impatto ambientale inattendibile e lacunosa, fondata sulla menzogna del carbone pulito.
È ormai evidente che le autorizzazioni per la conversione a carbone di TVN sono state concesse sulla base di errori grossolani e colpevoli omissioni. È necessario fermare la costruzione di quell'insulto all'umanità e indagare sulle responsabilità di chi quelle autorizzazioni ha concesso.
La proposta di autoriduzione del 30% delle emissioni avanzata da Enel rappresenta una presa in giro ed un oltraggio per la popolazione dell'Alto Lazio e, allo stesso tempo, una riduzione allo status di colonia per le istituzioni che hanno ufficialmente richiesto la riapertura della Conferenza dei Servizi.
Per Bersani rappresenta, al contrario, la solenne e ormai superflua investitura a "Ministro dell'Enel".
Contatti:
Il bluff mediatico by enel
Il Comitato dei Movimenti NO COKE dell’Alto Lazio non può restare inerte di fronte al maxi-bluff mediatico posto in essere dalla plutocratica azienda ENEL, sotto gli occhi distratti delle Istituzioni di garanzia.
Andiamo per ordine.
- L’anno scorso l’Agenzia Italiana per l’Energia informò il mondo politico e imprenditoriale che la rete nazionale di produzione di energia elettrica, nel suo complesso, era (ed è) in grado non solo di soddisfare le esigenze interne (che sono di cinquantacinque mila Megawatt) ma di esportarne almeno diecimila all’anno! Quindi: la tanto decantata e urgente riconversione a carbone (pulito) NON è necessaria per i nostri fabbisogni energetici nazionali ma risponde soltanto agli smodati appetiti e profitti settoriali a tutto danno delle popolazioni inquinate dal surplus di CO2 (per rimanere nell’ambito della combustione del carbone)… surplus di emissioni che costringerà il Governo Italiano (non le aziende elettriche!) a pagare multe salate per il mancato rispetto del protocollo di Kyoto.
- Ora apprendiamo che le classifiche internazionali ci pongono agli ultimi posti per i progetti di ricerca e di attuazione di centrali energetiche da fonti rinnovabili. A nulla valgono le manovre diversive poste in essere dall’Ufficio stampa dell’ Enel che sbandiera la prossima installazione a Montalto di una centralina a pannelli fotovoltaici (cioè ad energia solare) che produrrà SEI - diconsi SEI ! - megawatt. Anche il più disinformato dei cittadini comprende che si tratterebbe di una goccia in un mare magnum e che siamo ridotti proprio male se le possibilità di sottrarci al ricatto delle forniture di gas e petrolio sono, di fatto, inesistenti!
- Il 13.11.2007 (con un ritardo di undici anni dalla direttiva europea 96\67\CE, di quattro anni dal Decreto Marzano, di due anni dal D.Legvo 51/ 2005) l’Arpa Lazio (nella figura del suo Direttore tecnico Dr.Gianfranco Bielli) ha protocollato un documento che ha per oggetto “la richiesta di RIESAME dell’autorizzazione alla riconversione a carbone di TVN.
Noi siamo, per natura e per forma mentis, garantisti; però non siamo nemmeno talmente obnubilati nel raziocinio, a causa degli inquinanti che da decenni aggrediscono i nostri cervelli, da non accorgerci dell’enorme bluff mediatico ordito dall’Enel ai danni di una collettività asservita e ormai demotivata. Ma Noi non desistiamo e segnaliamo queste manovre diversive e pseudoscientifiche da parte dei tecnici dell’Enel che trovano risonanza in alcune testate giornalistiche locali.
La nostra buona fede e il nostro garantismo non fanno velo al nostro intelletto perché - come dicevano i nostri padri antichi: “Amicus Plato sed magis amica VERITAS “ (Sono amico di Platone, ma lo sono ancor di più della verità).
Il coordinamento dei comitati locali contro il carbone
Civitavecchia 12.12.2007
10 dicembre 2007
Bersani, Enel, carbone: le vignette satiriche di Lorenzo Fortunati
9 dicembre 2007
Veltroni parla di rinnovabili...
"Veltroni: dobbiamo assumere la sfida delle rinnovabili"
Ce lo dica lei, Veltroni, qual'è la sua ricetta: un pannello solare sul tetto e centrali a carbone fuori casa?
7 dicembre 2007
altri 105 morti nelle miniere di carbone cinesi
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