No al carbone Alto Lazio

15 dicembre 2009

Solidarietà e critica

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Corridoio tirrenico - Dalla Provincia di Vt un NO unanime per preservare la Maremma

Perchè, invece, non viene resa sicura l'Aurelia dove si continua a morire?

Da Maremmaoggi.it

I consiglieri provinciali di Viterbo all'unanimità hanno deciso di dire "no" alla dannosa autostrada che devasterà la Maremma con danni, non solo alla salute, ma alle fonti di reddito di questi territori, alle numerose famiglie che vivono di agricoltura e turismo.

Il punto all'ordine del giorno del consiglio provinciale aperto sull'autostrada, è stato illustrato dal consigliere Fortuna:
"Prima di iniziare vorrei sapere se sono stati invitati gli assessori regionali, che più volte si sono dichiarati favorevoli. Francamente non sono d'accordo. Oggi sono qui i movimenti cittadini per presentare un'eleborazione. C'è abbastanza condivisione credo sul documento che i cittadini presenteranno. Però auspico che il documento, una volta letto e approfondito, possa essere condiviso da tutto il consiglio. Come sempre è accaduto quando si parla di salute e di tutela del territorio".

Ernesto Cesarini del comitato cittadini liberi di Tarquinia. "Inizio ringraziando il consigliere Fortuna per aver fatto propria questa voce. Noi a Tarquinia stiamo subendo da tempo una situazione che dire catastrofica è poco. L'autostrada è parte di questa catastrofe . Nel documento ci sono elementi concreti. Questa autostrada nella sua formulazione passerà dentro il centro abitato di tarquinia. E' un atto di barbarie. A Tarquinia è stata approvata una zona industriale. Su questa c'era un carbonile. Adesso è in itinere una via per aumentare il volume e la proprietà sta insistestendo per volerlo a cielo aperto. Oltre a questo sta arrivando un cementificio. L'autostrada si calerà in questo territorio, dove ci sarà un impianto per rifiuti non pericolosi che si andrà a sommare a tutto il resto. Noi vi diciamo che dovete votare no all'autostrada. Ma lo diciamo noi".

Luigi Ambrosini presidente del comitato amici della maremma. "La maremma tosco-laziale è un territorio di particolare pregio, c'è turismo a livello internazionale. E' quindi un territorio da salvaguardare. Solo nel tratto Capalbio-Tarquinia vengono sventrati 250 poderi. Solo a Capalbio vengono abbattuti 47 fabbricati rurali. L'intento è quello di far diventare l'Aurelia strada parca e di fare un'autostrada a 4 corsie. L'opera è stat aanche giudicata antiecomica, tanto è vero che nemmeno le banche sono completamente d'accordo perché non sono convinte della previsioen fatta. Qui si va a distruggere un territorio che effetti che incideranno nei secoli successivi. In questo modo tutto il territorio della provincia sarà messo in una riserva indiana. Rischiamo l'isolamento. Con questo tracciato non portiamo gente ma la allontaniamo".

Il consigliere Miccini. "Sembra ci sia un accanimento su quel territorio.E' singolare che andiamo a cercare mare e aria pulitica, quando un tempo ce l'avevamo a casa. La politica si deve fermare, ragionare sullo sviluppo".

Il consigliere Novelli. "Come amministratore avrei voluto preservare il territorio da ogni rischio. Poi ci siamo scontrati con altre situazioni, strutture, impianti. QUindi devo dire grazie a voi perché con questa mozione avete a cuore quello che ho anch'io per il mio territorio".

Il consigliere Santucci. "Diamo la nostra disponibilità a votare il documento presentato dai cittadini. Credo che le infrastrtture vadano fatte. Ma sono altrettanto convinto che vadano fatte nel rispetto del territorio. Che la fascia costiera del Lazio sia devastata è un fatto conclamato. Credo che vada fatto un ragionamento su questo. Sul cementificio dovremmo fare un discorso a parte perché quello sì che è veramente grave. Soprattutto le dimensioni".

Il consigliere Bigiotti. "Voterò il documento, ma alcuni chiarimenti occorre averli. Questo consgilio ha messo nell'ultimo bilancio fondi per la creazione di un rgistro tumori. Credo quindi sia bene metterli a frutti affinché questo registro diventi realtà. Bene ha fatto poi Fortuna ha stigmatizzare l'assenza dalla Regione, è grave anche l'assenza dei sindaci del comprensorio interessato".

Il consigliere Manglaviti. "Dobbiamo tenere presenti le richieste dei cittadini di quel comprensorio. Che chiedono attenzione e il diritto alla salute. Il documento proposto ci chiede di ribadire con forza il diritto 32 della costituzione. E di non stravolgere la loro zona. Il consiglio provinciale ha quindi il dovere di rispondere a questi cittadini".

Ernesto Cesarini. "Preciso che il tratto laziale è ancora in discussione. Per questo chiediamo a voi di dire no a un progetto che vuole un'autostrada in mezzo alle nostre case".

Il consigliere Equitani. "Questa provincia ha già data molto dal punto di vista ambientale, forse troppo. Pensare a un'ulteriore messa in crisi del sistema ambientale ci preoccupa. E questo problema riguarda tutti, i fumi non seguono i perimetri comunali. Dobbiamo essere pronti a fare una battaglia sul cementificio, perché non è più tollerabile. Invito il presidente del consiglio a farsi interprete per capire, magari convocando anche il sindaco di Tarquinia. Dobbiamo sostenere i comuni in questa vicenda. Simo vicini ai comitati perché siamo convinti ambientalisti".

Il consigliere Gemini. "Non trovo difficoltà a dichiarare che in questa sede ci siamo sempre schierati a favore della tutela del territorio. Tradiremo il nostro mandato se da politici non ci facessimo interpreti di queste esigenze. Per essere sinceri con i cittadini dovremmo fare qualcosa di più. Che questo consiglio si faccia carico di questo problema, mettendo insieme i soggetti coinvolti per fare qualcosa di operativo".

Il consigliere Fortuna. "E' un momento importante e mi rimpie di soddisfazione. Non è stata smentita una linea condivisa per tutta la consigliatura".

Si vota: il consiglio approva all'unanimità.

Il consiglio è sciolto.

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Torrevaldaliga Sud (Tirreno Power / Sorgenia) a carbone: rabbrividiamo?

Invece di smantellare le esistenti, portiamo altre e più nuove fabbriche di morte sul nostro territorio? Da TrcNews

"La temuta richiesta di autorizzazione da parte di Tirreno Power al Comune di dotarsi anch’essa di un gruppo a carbone appare sempre più plausibile. Lo scrive in una nota il consigliere comunale del Pd, Mauro Guerrini, facendo riferimento alle voci di allarme che si sono levate e che sono state seguite da silenzi che definisce inquietanti.

Secondo Guerrini ci troviamo di fronte ad una situazione analoga a quella che ha portato alla riconversione di Torre Valdaliga Nord e per questo il consiglio comunale deve esprimersi subito ed una volta per tutte con una mozione apposita contro l'incremento in città dell'utilizzo del carbone per la produzione di energia elettrica. Per Guerrini bisogna anche mettere in atto urgentemente un sistema di controllo serio ed efficace che possa monitorare istantaneamente la qualità delle emissioni, in modo da consentire alle istituzioni il blocco immediato della produzione qualora si riscontrassero anomalie di funzionamento."

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14 dicembre 2009

Niente violenza, niente dittature


Tirava una brutta aria.

Gianfranco Fini, nella famosa registrazione fuorionda della settimana scorsa, affermava che Berlusconi farebbe meglio a non scherzare col fuoco, poiché è facile, come monarca assoluto perdere la testa.

L'atmosfera già pesante s'era ancor più inasprita negli ultimi giorni, e certi proclami simil-dittatoriali del Premier hanno fatto rabbividire l'Italia.

Se è risaputo che le personalità eminenti evitano occasioni di contatto con la folla, e la storia è piena di casi di attentati e ferimenti in simili situazioni, a maggior ragione il Cavaliere, con la sua personalità e i suoi modi, dovrebbe praticare in modo sistematico questo tipo di attenzione.

In considerazione delle condizioni appena esposte: vi sembra che fosse questo il momento adatto per un bagno di folla di Berlusconi? Non è un caso che nei commenti dei media Statunitensi, ad esempio, sia stata bene evidenziata questa mancanza di cura per la sicurezza del Premier.

Il narcisismo e il culto di se stesso del signor B bastano a giustificare le condizioni in cui s'è verificato il suo ferimento? La realtà supera sempre la fantasia, ogni dubbio pare lecito. Stiamo a vedere cosa accadrà: nulla di buono, presumibilmente.
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Comunque la si voglia vedere, ci pare che la spiegazione di questo fatto di cronaca possa trovarsi meglio in un testo plurimillenario che nelle cronache del presente.

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13 dicembre 2009

Osservatorio ambientale: indagini della Procura e cancellazione all'orizzonte

La Procura indaga sui due milioni di euro spesi dal Comune in passato per le attività dell'Osservatorio (Quali? Si chiedono anche i cittadini), e sugli altri quattro che sarebbero da destinarsi alle medesime attività, provenienti da enel (parte dell'elemosina per la quale siamo stati venduti assieme alla nostra salute).
Si affaccia all'orizzonte la possibilità che l'organismo sia del tutto cancellato dalla prossima Finanziaria.
Vedi trcnews

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11 dicembre 2009

"Lettera aperta a Moscherini"

Comunicato del "Coordinamento dei Comitati contro il carbone", 08/12/2009

"Egregio signor Sindaco,

recentemente Lei ha affrontato sui Media lo spinoso problema dell’Osservatorio Ambientale.

Le esprimiamo le nostre perplessità riguardo alla pessima piega che sta prendendo la questione vitale delle croniche omissioni e delle elusioni alle prescrizioni previste dal Decreto Marzano (dicembre 2003)che obbliga la Regione Lazio ad Istituire un Osservatorio Ambientale per il controllo d’un maxipolo energetico definito “ a rischio “ da tutti gli esperti del settore energetico e sanitario (Rubbia compreso).



Da quando la politica energetica ha coinvolto il maxipolo Civitavecchia-Montalto (1999) abbiamo subìto le decisioni improvvide dei Sindaci Tidei, De Sio, Commissari di governo, Saladini :alcune miopi, altre ciniche, tutte poco sensibili al dissesto ambientale e sanitario. Noi del Coordinamento dei comitati contro il carbone ci rivolgemmo a Lei fin dal 2007 per stigmatizzare il caos e la mostruosità giuridico-tecnica dell’Osservatorio Ambientale civitavecchiese che dal 2004 ha ingurgitato sei milioni di Euro ,elargiti dall’Enel ,senza che si sia svolta alcuna attività di controllo e di prevenzione come previsto sia dall’Accordo Pincio –Enel sia dalla VIA inclusa nel decreto Marzano. Lei sembrò recepire le nostre istanze volte a revisionare l’organigramma troppo politicizzato e poco tecnico , con grave nocumento al diritto della cittadinanza ad essere protetta contro l’inquinamento ambientale e la patogenicità delle sostanze tossiche immesse in atmosfera e al suolo.

Ci fidammo di Lei che – invece – nel frattempo ,“flirtava “ con i Sindaci del Comprensorio ( un redivivo pentapartito ) e con la plenipotenziaria Enel in cambio di aiuti economici ( le orrende “ compensazioni “ ) e di una politica ambientalista soft e inconcludente a scapito del diritto ad una decorosa qualità di vita e alla salute psicofisica dei suoi amministrati….il tutto sotto la “copertura “ della Regione Lazio la quale istituiva il fantomatico e zoppicante “ Tavolo regionale dell’ambiente e della salute “ : Organismo che Lei ha recentemente definito “ il vero Osservatorio ambientale “! Ne deriva che il Consorzio comprensoriale penta -comunale per la gestione dell’Osservatorio Ambientale ( prima civitavecchiese , ora tarquiniese ) sia da considerare poco più che una finzione giuridico- amministrativa finalizzata a “premiare “ i cinque alter-ego dei sindaci del comprensorio con prebende d’oro( sfido , io , che il milione di euro non basta! ).

E ci chiediamo , preoccupati e sdegnati :

1°se l’O.A. comprensoriale deve soltanto affiancarsi all’ARPA ( già presente al Tavolo regionale ) per l’installazione e la diretta gestione di QUATTRO delle dodici centraline di rilevamento degli inquinanti perché non sopprimerlo e destinare il milione di euro annui dell’Enel al funzionamento di tutta la rete delle centraline ?

2°se nello Statuto dell’Osservatorio Ambientale non è previsto un Comitato dei Garanti chi “osserverà criticamente “ l’operato dei “ limitatissimi specialisti veri del settore “ assunti alla chetichella , senza una selezione congrua (…specialisti di cui nessuno conosce né i nomi né le referenze scientifiche ! )?

A riprova che questa metodologia “politichese “ di affrontare un problema squisitamente scientifico (ingegneristico-impiantistico e sanitario ) è errata alla radice sta il fatto che :

a)non esiste un registro pubblico e trasparente dei controlli in tempo reale dei livelli di impatto dei vari inquinanti (effluenti al camino e ricadenti al suolo );

b)non esiste un registro pubblico sull’andamento cronologico dell’incidenza delle malattie correlate all’inquinamento ( registro dei tumori e delle patologie cardiorespiratorie e professionali );

c) non esistono rilievi sulla compromissione qualitativa delle caratteristiche merceologiche dei prodotti agricoli DOC , ittici,animali che entrano nel nostro ciclo alimentare umano .

Continuiamo a vivere sotto una cappa di omertà tecnico-economico-politica che dissipa le già scarse risorse mentre il nostro territorio ( fino al giugno 2010 …così ha detto Lei ) rimarrà senza controlli e senza rispetto delle prescrizioni , in attesa che qualche politico illuminato o qualche Magistrato sensibile al dettato dell’articolo 32 della Costituzione si svegli dal sopore e inizi una stagione di moralizzazione della vita pubblica .

Restiamo in attesa d’una Sua risposta - scritta o mediatica - indirizzata a tutta la popolazione che Lei ha l’onore e l’onere di governare e di tutelare , essendo Lei la massima autorità governativa di garanzia dei propri amministrati ,soggetta anche ai dettami della legge.

Il Coordinamento dei Comitati contro il carbone.

Civitavecchia 8.12.2009

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10 dicembre 2009

l'Osservatorio ambientale è nato per restare paralizzato

La vecchia telenovela per dementi dell'Osservatorio ambientale, organismo-bufala per costituzione, continua attraverso le dichiarazioni del "prima-NO-poi-SI-al-carbone" Manrico Coleine

Potete leggere qui.

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8 dicembre 2009

TVN - enel, carbone: nuova indagine sulla movimentazione delle polveri.

"I Carabinieri sono di nuovo tornati nella centrale di Torre Valdaliga Nord, ma questa volta non nella zona di cantiere. Nei giorni scorsi, infatti, i militari dell'Arma hanno effettuato una serie di verifiche, sembra sulla movimentazione del materiale pulverulento. Non solo. Sulla questione sarebbero già state sentite alcune persone e sarebbe in fase di valutazione una serie di documenti. Dopo l'inchiesta della Procura sulla presunta discarica abusiva nell'ex area di cantiere, gestita dal comitato interimprese, adesso le indagini arrivano quindi direttamente all'interno dell'impianto."

Per leggere tutto l'articolo clicca qui

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GRAVISSIMO: polveri cancerogene dai nastri della centrale a carbone enel TVN.

No, non godiamo affatto nel dire "ve lo avevamo detto". Ma questa è oggi la realtà.

Da Civonline.it
Tvn. Un operaio intento a liberare il nastro trasportatore del carbone che si è inceppato. Pala alla mano, l’uomo, senza alcun tipo di protezione, scaraventa di sotto da 30 metri d’altezza quantità ingenti di materiale. Sono le immagini contenute in un cd che insieme ad una lettera è stato recapitato da un anonimo operaio di una ditta civitavecchiese nella cassetta della posta del ‘‘solito’’ Angelo Pierotti. Le riprese, effettuate probabilmente con un telefonino, mostrano chiaramente ciò che accade.

«Ho trovato la busta mercoledì 25 novembre – riferisce l’esponente dei Riformisti di sinistra – ma come espressamente richiesto dall’anonimo lavoratore che ha scritto la lettera, ho aspettato dieci giorni. Ora è necessario che la città venga informata di quello che sta realmente accadendo». Nella lettera che accompagna il video, il misterioso operaio chiede a Pierotti di portare il materiale direttamente in Procura, senza diffonderlo a mezzo stampa perché, testuali parole, «se venisse fuori questa cosa in centrale pulirebbero tutto e tutto finirebbe così». Poi l’operaio aggiunge ironicamente: «Spedire comunicazioni in questo modo va di moda». L’uomo spiega le motivazioni che lo hanno spinto ad effettuare le riprese oltre a fornire a Pierotti una dettagliata descrizione di ciò che accadrebbe nel cantiere e nell’impianto. «Quel signore che si vede è un collega della ditta Magaldi – prosegue – impegnato a spalare a mano il cenerino, ovvero il carbone bruciato che non dovrebbe in teoria (e come previsto dal progetto) mai vedere la luce del giorno ed essere respirato, perché è la sostanza più cancerogena di tutto il ciclo. Dovrebbe viaggiare sui nastri ed arrivare fino al molo, che però non è stato ancora completato». Un racconto inquietante fatto con dovizia di particolari, perché chi scrive è probabile che compia quotidianamente le operazioni accanto alle caldaie nei pressi della ciminiera. L’operaio racconta che il carbone combusto uscirebbe in maniera anomala e pericolosa dai nastri e dalle tramogge. «Se venisse fatto un controllo - si legge nella lettera – l’impianto verrebbe chiuso. Il cenerino dal cielo caldaia cade di sotto, sollevando un gran polverone. A terra c’è una ditta che con gli “aspirapolveri” cerca di raccogliere il materiale». Chi scrive la lettera ha fretta di porre fine alla grave situazione che si starebbe verificando a Tvn, e sembrerebbe molto attento anche ai recenti fatti di cronaca che hanno interessato l’impianto. «Le dico, signor Pierotti – dichiara l’operaio – che quella storia dell’immondizia di qualche giorno fa è vera. Nell’area dove sorgevano i vecchi serbatoi, sottoterra c’è una discarica. Sono i rifiuti seppelliti durante la costruzione del nuovo gruppo». Pierotti si pone degli interrogativi: «Chi avrebbe dovuto controllare, cosa ha fatto fino ad oggi?».
Per sapere se quanto scritto nella lettera corrisponde al vero occorreranno solo pochi giorni: pare infatti che i carabinieri abbiano già disposto ed effettuato i primi controlli, sui quali vige il massimo riserbo.

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Riprendiamoci il diritto alla salute. CODACONS: "avvisi di garanzia per inquinamento"

Riportiamo dal Blog di Beppe Grillo

Per l'inquinamento dell'aria, a Milano (e non solo) i cittadini muoiono di tumore ai polmoni, i bambini di leucemia infantile, i vecchi di complicazioni ai bronchi. A Milano (e non solo) centinaia di persone affollano i pronti soccorso per i danni causati dall'inquinamento. 73 persone al giorno vengono ricoverate in ospedale OGNI GIORNO a Milano per l'aria mefitica. L'inquinamento è la nuova peste e gli amministratori comunali, regionali, provinciali fino all'ultimo assessore per il traffico o per la salute sono responsabili.
Mortizia Moratti, sindaco di Milano per censo, e Formigoni, presidente della Regione Lombardia per Comunione e Liberazione, hanno ricevuto un avviso di garanzia per l'inquinamento a Milano. Basterebbero poche misure, come le targhe alterne, le piste ciclabili in tutta la città, i mezzi pubblici elettrici, il centro chiuso, per fare respirare Milano (ma non solo). Se saranno condannati quanti morti e malati avranno sulla coscienza? Nessuno. Mortizia sarà impegnata a comprare le nuove scarpe in via della Spiga. Formigoni a parlare di giustizia a orologeria. Qui di orologeria c'è solo la morte dei cittadini. Da Milano in tutta Italia: RIPRENDIAMOCI L'ARIA! Avanti con le cause. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Intervista a Marco Maria Donzelli, presidente del CODACONS.


"Sono un avvocato, mi chiamo Marco Maria Donzelli e sono presidente del Codacons. A seguito di due esposti, ma per la verità sono venti anni di denunce da parte del Codacons rivolte alla Procura della Repubblica di Milano, siamo arrivati a questa situazione, per cui ci sono degli avvisi di garanzia. In realtà il Pubblico Ministero che si era occupato della vicenda aveva chiesto l’archiviazione, come altre volte: in questo caso, come negli altri, abbiamo fatto opposizione all’archiviazione e un G.I.P. - il Pubblico Ministero si chiama Benedetti, invece il G.I.P., che ha vantato e deciso sull’opposizione e l’archiviazione, si chiama Zelante, ha deciso che obiettivamente gli elementi costitutivi della denuncia non potevano dare origine a un’archiviazione, in quanto vi è una violazione delle leggi, del DM 60/2002, ci sono degli studi gravissimi sull’impatto dell’inquinamento e, da ultimo, uno studio presentato dal Comune di Milano nel quale si riferisce che 73 persone al giorno, secondo i dati di cinque ospedali milanesi, vengono ricoverate per il problema dell’inquinamento atmosferico.
In questo caso abbiamo un procedimento penale, per cui abbiamo due avvisi di garanzia nei confronti di Moratti e di Formigoni, e del presidente della Provincia Podestà. Non sappiamo bene, in realtà, per quale motivo sia stato tirato in ballo, forse perché comunque è un riferimento normativo che riguarda anche le strade della Provincia, che dovrebbero essere interessate dal blocco nel caso di chiusura del traffico, ma in ogni caso sono due avvisi di garanzia che, nel territorio fiorentino, si sono invece tramutati in richieste di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex sindaco Dominici, il quale attualmente sta affrontando un processo per questo tipo di reato, che è un reato, ricordiamo, contravvenzionale, di scarsa entità, ma poco ci importa dell’aspetto penale. Quello che ci interessa è che venga sollevata la questione, vengano individuate le responsabilità degli amministratori che, nella fattispecie, sono riferite al superamento per oltre 35 volte del PM10. La legge, il Decreto Ministeriale 60/2002, che recepisce numerose direttive comunitarie, sancisce che, superato per 35 volte il livello uguale del PM10, il sindaco o il presidente della Regione devono intervenire per far cessare gli effetti di un inquinamento atmosferico così alto, così elevato.
Così non è, perché dopo i 35 giorni di superamento ce ne sono stati altri 60, negli anni scorsi stesso discorso e le misure antinquinamento non hanno assolutamente raddrizzato la questione. Inoltre, se la questione deve essere spostata in ambito politico, ricordiamo che il Codacons è un’associazione apolitica, che i procedimenti penali non sono di questo periodo, ma nel 2007, del 2009, fin dai tempi del sindaco Formentini, per cui stiamo parlando di 10/15 anni fa, che la vicenda che ci interessa riguarda un procedimento penale delle contestazioni del reato, in realtà, che si risolvono con una condanna all’acqua minerale. Ma quello che rileva è l’accertamento della responsabilità dei pubblici amministratori, che può dare seguito poi a delle azioni di risarcimento da parte di tutti i cittadini, che sono vittime dell’inquinamento atmosferico. Ricordiamoci che non possiamo andare ai funerali e domandarci: “poverino, gli è venuto il cancro, un tumore” e dire: “speriamo che non tocchi a me”, sono sempre di più le persone tra i 60, 70, 80 anni che muoiono di tumore e ci dobbiamo interrogare per quale motivo queste persone muoiono di tumore. Uno di questi motivi gli scienziati - l’Istituto dei Tumori di Milano - ritengono che possa essere l’inquinamento atmosferico.
Se non applichiamo il principio di precauzione, ovverosia che bisogna salvaguardare la salute delle persone e fare sì che gli inquinanti che assumiamo non superino un certo valore, perché non si sa in che modo influiranno sulla nostra salute, se non applichiamo il principio di precauzione ci ritroviamo a avere dei mali inspiegabili a una certa età, il proliferare di malattie, oppure più semplicemente vediamo i nostri bambini che per un mese non escono di casa perché hanno sempre la tosse e non riescono a guarire; oppure vediamo i cardiopatici e gli anziani che vengono ricoverati negli ospedali per un semplice raffreddore, perché poi dopo ci sono tutte delle concause gravi che determinano l’insorgenza di numerose patologie. La legge prevede che debbano cessare gli effetti dell’inquinamento e politiche di disinquinamento come quelle dell’Ecopass non rientrano nei criteri stabiliti dalla legge, perché l’Ecopass non è una misura di disinquinamento, antinquinamento, ma è una misura nella quale chi desidera usare la macchina e quindi vuole inquinare lo può fare, pagando un biglietto. Per cui non si può ritenere che questo sia il centro della politica antinquinamento, di cui spesso i politici parlano, su cui spesso i politici si accapigliano e su cui alcuni politici reclamano una certa immunità: l’immunità di disinquinamento e di ambiente salubre non può derivare da una misura risibile come l’Ecopass, che trasferisce l’inquinamento dalla zona centrale alle zone periferiche.
Per quanto riguarda il governatore della Regione Lombardia, si tratta di una reazione da politico e non da pubblico amministratore, conoscendo le iniziative del Codacons sa benissimo che non sono di natura politica: c’è una violazione di leggi sull’inquinamento conclamata.
Per quanto riguarda il sindaco Moratti, ci dice: “ma come, proprio io che dal primo giorno che sono venuta qui ho fatto di tutto per disinquinare e per combattere l’inquinamento?!”, a parole i politici dicono questo, nei fatti risulta che, da quando è subentrato il sindaco Moratti nella gestione del Comune milanese, l’inquinamento non è diminuito, conseguentemente le persone che si ammalano sono sempre le stesse, se non di più e i problemi di inquinamento sono evidenti a tutti coloro che transitano nella zona di Milano o risiedono in Regione Lombardia.
Per chi sente questo messaggio e vuole fare qualcosa riguardo il problema dell’inquinamento, può inviare ogni giorno una raccomandata, oppure una volta ogni tanto, oppure quando ne ha voglia, alla Procura della Repubblica dicendo: “sono inquinato, vivo a Milano, fate qualcosa!”, magari ricevendo una denuncia al giorno la Procura della Repubblica si sensibilizzerà al problema, perché chi dovrebbe essere sensibile a questo problema, cioè i politici, gli amministratori della città, purtroppo non fa niente e ai cittadini non rimane altro che rivolgersi all’autorità giudiziaria."
Marco Maria Donzelli, presidente Codacons

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2 dicembre 2009

TVN, discarica abusiva nel cantiere enel: confermato il sequestro da parte del Gip

Fonte: trcgiornale.it/news
Rifiuti a Tvn, il gip conferma il sequestro dell'area
L'area del cantiere della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord resta sotto sequestro. Il giudice per le indagini preliminari ha infatti confermato i sigilli posti dalla procura della Repubblica nella zona del cantiere dove un video aveva evidenziato la presenza di una vera e propria discarica al suo interno.


[...]
La magistratura inquirente ha quindi aperto un'indagine sulla vicenda, che ha portato come detto al sequestro, dopo una prima ricognizione aerea eseguita dai carabinieri con un elicottero. Nel frattempo sono scattati anche i controlli, effettuati dai carabinieri del Noe e dal personale dell'Arpa Lazio. E' stato controllato il terreno su cui presumibilmente sorgeva la discarica, per verificare la presenza o meno di rifiuti inquinanti o peggio ancora tossici. Adesso invece, a quanto pare i controlli sarebbero più concentrati sotto l'aspetto della documentazione relativa ai permessi sulla movimentazione dei rifiuti interna a quell'area.

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