No al carbone Alto Lazio

17 dicembre 2009

"Cosa accade nel cantiere di Torrevaldaliga Nord?" Lunedì 21/12 ore 17,30, AULA PUCCI


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enel clima killer. Il sito web

Un sito web tutto da vedere: http://www.greenpeace.it/enel/

Leggi anche qui: http://www.greenpeace.org/italy/news/enel-sito

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"NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE DA enel" (minuscole sempre d'obbligo)

Da Greenpeace.it, 9/12/2009
Roma, Italia — Confermiamo le notizie di stampa anticipate questa mattina dal Financial Times. Enel, il più grande emettitore di CO2 in Italia, alla vigilia del summit di Copenhagen, ci ha chiesto 1,6 milioni di euro per le azioni di protesta dei nostri attivisti presso le centrali a carbone.

Il carbone è la fonte energetica con le maggiori emissioni di CO2, sia in assoluto che in termini relativi, e i piani di Enel di espandere la produzione a carbone non faranno altro che accelerare i cambiamenti climatici.

Se Enel pensa di intimidirci o mettere pressione perché abbassiamo il tono della nostra campagna su quella che è la principale questione ambientale globale, i cambiamenti del clima, si sbaglia di grosso.

Invece di investire massicciamente in fonti rinnovabili, l'Enel è in Italia di gran lunga il primo produttore a carbone e solo il terzo nell'eolico (nel 2008, addirittura, si è classificato solo quinto).

Chiedere soldi a Greenpeace per aver protestato è come chiedere soldi al sindacato quando c'è uno sciopero. Abbiamo il diritto di protestare, a maggior ragione quando chiediamo misure per proteggere il pianeta, che è di tutti.
È il commento del nostro direttore esecutivo, Giuseppe Onufrio.

Gran parte della richiesta di risarcimento dell'Enel (80 per cento circa) è motivata da perdite di profitto dovute all'uso – al posto del carbone – di olio combustibile, che Enel sostiene di aver dovuto utilizzare durante le azioni condotte presso la centrale di Brindisi Cerano nel 2007 e nel 2009.

Pensiamo che se c'è qualcuno che deve pagare, in questa vicenda, è l'Enel, i cui piani di espansione del carbone ci porteranno ancora più vicini alla catastrofe climatica.

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16 dicembre 2009

"Moscherini ha omesso di porre in atto interventi amministrativi e tecnici di prevenzione e controllo dell’ambiente e della salute collettiva"

"Perché omette i controlli su salute e ambiente?" Comunicato del Movimento civico

"Il Sindaco esercita la funzione pubblica di “responsabile governativo della tutela sanitaria e ambientale” (binomio inscindibile) attuando iniziative concrete volte alla salvaguardia dei diritti esplicitati dall’art.32 della Costituzione.
Nell’esercizio di tale funzione primaria Egli recepisce il supporto di altre Istituzioni pubbliche e della “società civile” secondo il concetto basilare della sussidiarietà e si uniforma al Principio di precauzione che è eticamente cogente (Corte Costituzionale).
Ogni omissione nell’ottemperanza a tali principi va a ledere il dovere ineludibile di promozione di tutti i mezzi finalizzati alla migliore qualità di vita della collettività.
Ogni omissione, quindi, si connota come penalmente rilevante e tale dovrebbe essere considerata dall’Autorità giudiziaria (art.328 C.P.).

I fatti eclatanti comparsi in cronaca locale (depositi di materiale inquinante all’interno di Tvn; denuncia –anche se anonima - di esistenza di una discarica interrata abusiva; disseminazione di “cenerino” inquinante nel luogo di lavorazione del carbone; trasporto di rifiuti tossici fuori dal rispetto di ogni prescrizione legale; notizia – da Lei pronunciata - che fino al giugno 2010 il nostro comprensorio rimarrà senza controlli e senza rispetto delle prescrizioni; depotenziamento delle funzioni scientifiche dell’O.A. comprensoriale, ridotto a mera fotocopia dell’Arpa etc…) dimostrano che Lei ha reiteratamente omesso di porre in atto interventi amministrativi e tecnici di prevenzione e controllo dell’ambiente e della salute collettiva.



Infatti Lei:
1° non ha vigilato sull’opificio energetico di Tvn eludendo gli obblighi di controllo delle attività all’interno della centrale elettrica onde evitare che il materiale inquinante (polveri macroscopiche e microinquinanti correlati; metalli e metalloidi con potenzialità cancerogena) fosse trasportato e depositato in barba ad ogni norma di legge, cioè contro il Decreto Marzano e l’Accordo Pincio-Enel del 2003;

2° non ha posto in essere la doverosa richiesta di supporto tecnico da parte dell’Arpa Lazio: organo deputato al controlli delle emissioni al camino e alla valutazione delle ricadute al suolo con l’installazione di una rete di centraline funzionante in tempo reale;

3° non ha sensibilizzato - con atti amministrativi imperativi - l’intervento metodico delle Autorità sanitarie locali, provinciali e regionali onde monitorare l’incidenza percentuale delle patologie correlate all’inquinamento e istituire (finalmente!) i registri dei tumori, delle malattie cardiorespiratorie, delle malattie professionali, delle sindromi degenerative del sistema nervoso centrale e periferico;

4° ha concorso ad affossare la costituzione d’un Osservatorio ambientale a valenza scientifica: cioè un’istituzione squisitamente tecnica, affidata ad ingegneri-impiantisti e a medici-epidemiologi e clinici di chiara e specchiata capacità professionale…..sganciati dai partiti politici, arruffoni e inaffidabili!

5° ha pervicacemente voluto – in sintonia con l’ex Presidente Marrazzo – l’inconcludente e pletorico “Tavolo regionale dell’Ambiente e della Salute” (da Lei definito” il vero Osservatorio Ambientale”) che si sta dimostrando un nuovo porto delle nebbie dove le competenze e le responsabilità personali (secondo il vecchio metodo dello scaricabarile) sono già talmente incomprensibili e caotiche da creare il “nulla” operativo che permetterà ogni abuso “personalistico e lobbystico”;

6° non ha tenuto fede al Suo stesso programma elettorale che tuona: “Qualora si verifichino situazioni d’inquinamento lesivo della salute pubblica il Sindaco s’impegna ad ordinare la chiusura definitiva della centrale”.
Le chiediamo di convocare una pubblica assemblea o una conferenza –stampa ufficiale per spiegare alla cittadinanza le motivazione che l’hanno indotta ad affrontare il drammatico problema della tutela della salute e dell’ambiente con sussiego e scarsa sensibilità civica. La preghiamo di considerare questo nostro documento come una denuncia dello sconcerto che il Suo comportamento ha indotto in tutta la cittadinanza che noi ci pregiamo di rappresentare. Valga – questo documento – come formale diffida.

I referenti del Movimento civico a difesa dei diritti costituzionali violati a causa delle Sue omissioni

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MAXI BLITZ delle forze dell'ordine a Torrevaldaliga nord - enel

Da Maremmaoggi.it

Maxi blitz nel cantiere Enel di Civitavecchia dove si stanno ultimando i lavori della centrale a carbone di TVN. Almeno un centinaio dei carabinieri della locale caserma, agenti di Polizia, della Direzione investigativa antimafia della Guardia di Finanza e del Gico della stessa arma hanno passato al setaccio il cantiere controllando e identificando centinaia di operai . Bocche cucite da parte degli inquirenti che non confermano e non smentiscono il fermo di quattro persone. Secondo quanto si apprende il controllo interforze è stato disposto dalla Prefettura di Roma nell'ambito dei controlli, previsti per i cantieri che ricadono nelle Grandi Opere. Con le forze dell’ordine anche numerosi ispettori del lavoro.

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15 dicembre 2009

Solidarietà e critica

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Corridoio tirrenico - Dalla Provincia di Vt un NO unanime per preservare la Maremma

Perchè, invece, non viene resa sicura l'Aurelia dove si continua a morire?

Da Maremmaoggi.it

I consiglieri provinciali di Viterbo all'unanimità hanno deciso di dire "no" alla dannosa autostrada che devasterà la Maremma con danni, non solo alla salute, ma alle fonti di reddito di questi territori, alle numerose famiglie che vivono di agricoltura e turismo.

Il punto all'ordine del giorno del consiglio provinciale aperto sull'autostrada, è stato illustrato dal consigliere Fortuna:
"Prima di iniziare vorrei sapere se sono stati invitati gli assessori regionali, che più volte si sono dichiarati favorevoli. Francamente non sono d'accordo. Oggi sono qui i movimenti cittadini per presentare un'eleborazione. C'è abbastanza condivisione credo sul documento che i cittadini presenteranno. Però auspico che il documento, una volta letto e approfondito, possa essere condiviso da tutto il consiglio. Come sempre è accaduto quando si parla di salute e di tutela del territorio".

Ernesto Cesarini del comitato cittadini liberi di Tarquinia. "Inizio ringraziando il consigliere Fortuna per aver fatto propria questa voce. Noi a Tarquinia stiamo subendo da tempo una situazione che dire catastrofica è poco. L'autostrada è parte di questa catastrofe . Nel documento ci sono elementi concreti. Questa autostrada nella sua formulazione passerà dentro il centro abitato di tarquinia. E' un atto di barbarie. A Tarquinia è stata approvata una zona industriale. Su questa c'era un carbonile. Adesso è in itinere una via per aumentare il volume e la proprietà sta insistestendo per volerlo a cielo aperto. Oltre a questo sta arrivando un cementificio. L'autostrada si calerà in questo territorio, dove ci sarà un impianto per rifiuti non pericolosi che si andrà a sommare a tutto il resto. Noi vi diciamo che dovete votare no all'autostrada. Ma lo diciamo noi".

Luigi Ambrosini presidente del comitato amici della maremma. "La maremma tosco-laziale è un territorio di particolare pregio, c'è turismo a livello internazionale. E' quindi un territorio da salvaguardare. Solo nel tratto Capalbio-Tarquinia vengono sventrati 250 poderi. Solo a Capalbio vengono abbattuti 47 fabbricati rurali. L'intento è quello di far diventare l'Aurelia strada parca e di fare un'autostrada a 4 corsie. L'opera è stat aanche giudicata antiecomica, tanto è vero che nemmeno le banche sono completamente d'accordo perché non sono convinte della previsioen fatta. Qui si va a distruggere un territorio che effetti che incideranno nei secoli successivi. In questo modo tutto il territorio della provincia sarà messo in una riserva indiana. Rischiamo l'isolamento. Con questo tracciato non portiamo gente ma la allontaniamo".

Il consigliere Miccini. "Sembra ci sia un accanimento su quel territorio.E' singolare che andiamo a cercare mare e aria pulitica, quando un tempo ce l'avevamo a casa. La politica si deve fermare, ragionare sullo sviluppo".

Il consigliere Novelli. "Come amministratore avrei voluto preservare il territorio da ogni rischio. Poi ci siamo scontrati con altre situazioni, strutture, impianti. QUindi devo dire grazie a voi perché con questa mozione avete a cuore quello che ho anch'io per il mio territorio".

Il consigliere Santucci. "Diamo la nostra disponibilità a votare il documento presentato dai cittadini. Credo che le infrastrtture vadano fatte. Ma sono altrettanto convinto che vadano fatte nel rispetto del territorio. Che la fascia costiera del Lazio sia devastata è un fatto conclamato. Credo che vada fatto un ragionamento su questo. Sul cementificio dovremmo fare un discorso a parte perché quello sì che è veramente grave. Soprattutto le dimensioni".

Il consigliere Bigiotti. "Voterò il documento, ma alcuni chiarimenti occorre averli. Questo consgilio ha messo nell'ultimo bilancio fondi per la creazione di un rgistro tumori. Credo quindi sia bene metterli a frutti affinché questo registro diventi realtà. Bene ha fatto poi Fortuna ha stigmatizzare l'assenza dalla Regione, è grave anche l'assenza dei sindaci del comprensorio interessato".

Il consigliere Manglaviti. "Dobbiamo tenere presenti le richieste dei cittadini di quel comprensorio. Che chiedono attenzione e il diritto alla salute. Il documento proposto ci chiede di ribadire con forza il diritto 32 della costituzione. E di non stravolgere la loro zona. Il consiglio provinciale ha quindi il dovere di rispondere a questi cittadini".

Ernesto Cesarini. "Preciso che il tratto laziale è ancora in discussione. Per questo chiediamo a voi di dire no a un progetto che vuole un'autostrada in mezzo alle nostre case".

Il consigliere Equitani. "Questa provincia ha già data molto dal punto di vista ambientale, forse troppo. Pensare a un'ulteriore messa in crisi del sistema ambientale ci preoccupa. E questo problema riguarda tutti, i fumi non seguono i perimetri comunali. Dobbiamo essere pronti a fare una battaglia sul cementificio, perché non è più tollerabile. Invito il presidente del consiglio a farsi interprete per capire, magari convocando anche il sindaco di Tarquinia. Dobbiamo sostenere i comuni in questa vicenda. Simo vicini ai comitati perché siamo convinti ambientalisti".

Il consigliere Gemini. "Non trovo difficoltà a dichiarare che in questa sede ci siamo sempre schierati a favore della tutela del territorio. Tradiremo il nostro mandato se da politici non ci facessimo interpreti di queste esigenze. Per essere sinceri con i cittadini dovremmo fare qualcosa di più. Che questo consiglio si faccia carico di questo problema, mettendo insieme i soggetti coinvolti per fare qualcosa di operativo".

Il consigliere Fortuna. "E' un momento importante e mi rimpie di soddisfazione. Non è stata smentita una linea condivisa per tutta la consigliatura".

Si vota: il consiglio approva all'unanimità.

Il consiglio è sciolto.

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Torrevaldaliga Sud (Tirreno Power / Sorgenia) a carbone: rabbrividiamo?

Invece di smantellare le esistenti, portiamo altre e più nuove fabbriche di morte sul nostro territorio? Da TrcNews

"La temuta richiesta di autorizzazione da parte di Tirreno Power al Comune di dotarsi anch’essa di un gruppo a carbone appare sempre più plausibile. Lo scrive in una nota il consigliere comunale del Pd, Mauro Guerrini, facendo riferimento alle voci di allarme che si sono levate e che sono state seguite da silenzi che definisce inquietanti.

Secondo Guerrini ci troviamo di fronte ad una situazione analoga a quella che ha portato alla riconversione di Torre Valdaliga Nord e per questo il consiglio comunale deve esprimersi subito ed una volta per tutte con una mozione apposita contro l'incremento in città dell'utilizzo del carbone per la produzione di energia elettrica. Per Guerrini bisogna anche mettere in atto urgentemente un sistema di controllo serio ed efficace che possa monitorare istantaneamente la qualità delle emissioni, in modo da consentire alle istituzioni il blocco immediato della produzione qualora si riscontrassero anomalie di funzionamento."

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14 dicembre 2009

Niente violenza, niente dittature


Tirava una brutta aria.

Gianfranco Fini, nella famosa registrazione fuorionda della settimana scorsa, affermava che Berlusconi farebbe meglio a non scherzare col fuoco, poiché è facile, come monarca assoluto perdere la testa.

L'atmosfera già pesante s'era ancor più inasprita negli ultimi giorni, e certi proclami simil-dittatoriali del Premier hanno fatto rabbividire l'Italia.

Se è risaputo che le personalità eminenti evitano occasioni di contatto con la folla, e la storia è piena di casi di attentati e ferimenti in simili situazioni, a maggior ragione il Cavaliere, con la sua personalità e i suoi modi, dovrebbe praticare in modo sistematico questo tipo di attenzione.

In considerazione delle condizioni appena esposte: vi sembra che fosse questo il momento adatto per un bagno di folla di Berlusconi? Non è un caso che nei commenti dei media Statunitensi, ad esempio, sia stata bene evidenziata questa mancanza di cura per la sicurezza del Premier.

Il narcisismo e il culto di se stesso del signor B bastano a giustificare le condizioni in cui s'è verificato il suo ferimento? La realtà supera sempre la fantasia, ogni dubbio pare lecito. Stiamo a vedere cosa accadrà: nulla di buono, presumibilmente.
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Comunque la si voglia vedere, ci pare che la spiegazione di questo fatto di cronaca possa trovarsi meglio in un testo plurimillenario che nelle cronache del presente.

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13 dicembre 2009

Osservatorio ambientale: indagini della Procura e cancellazione all'orizzonte

La Procura indaga sui due milioni di euro spesi dal Comune in passato per le attività dell'Osservatorio (Quali? Si chiedono anche i cittadini), e sugli altri quattro che sarebbero da destinarsi alle medesime attività, provenienti da enel (parte dell'elemosina per la quale siamo stati venduti assieme alla nostra salute).
Si affaccia all'orizzonte la possibilità che l'organismo sia del tutto cancellato dalla prossima Finanziaria.
Vedi trcnews

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11 dicembre 2009

"Lettera aperta a Moscherini"

Comunicato del "Coordinamento dei Comitati contro il carbone", 08/12/2009

"Egregio signor Sindaco,

recentemente Lei ha affrontato sui Media lo spinoso problema dell’Osservatorio Ambientale.

Le esprimiamo le nostre perplessità riguardo alla pessima piega che sta prendendo la questione vitale delle croniche omissioni e delle elusioni alle prescrizioni previste dal Decreto Marzano (dicembre 2003)che obbliga la Regione Lazio ad Istituire un Osservatorio Ambientale per il controllo d’un maxipolo energetico definito “ a rischio “ da tutti gli esperti del settore energetico e sanitario (Rubbia compreso).



Da quando la politica energetica ha coinvolto il maxipolo Civitavecchia-Montalto (1999) abbiamo subìto le decisioni improvvide dei Sindaci Tidei, De Sio, Commissari di governo, Saladini :alcune miopi, altre ciniche, tutte poco sensibili al dissesto ambientale e sanitario. Noi del Coordinamento dei comitati contro il carbone ci rivolgemmo a Lei fin dal 2007 per stigmatizzare il caos e la mostruosità giuridico-tecnica dell’Osservatorio Ambientale civitavecchiese che dal 2004 ha ingurgitato sei milioni di Euro ,elargiti dall’Enel ,senza che si sia svolta alcuna attività di controllo e di prevenzione come previsto sia dall’Accordo Pincio –Enel sia dalla VIA inclusa nel decreto Marzano. Lei sembrò recepire le nostre istanze volte a revisionare l’organigramma troppo politicizzato e poco tecnico , con grave nocumento al diritto della cittadinanza ad essere protetta contro l’inquinamento ambientale e la patogenicità delle sostanze tossiche immesse in atmosfera e al suolo.

Ci fidammo di Lei che – invece – nel frattempo ,“flirtava “ con i Sindaci del Comprensorio ( un redivivo pentapartito ) e con la plenipotenziaria Enel in cambio di aiuti economici ( le orrende “ compensazioni “ ) e di una politica ambientalista soft e inconcludente a scapito del diritto ad una decorosa qualità di vita e alla salute psicofisica dei suoi amministrati….il tutto sotto la “copertura “ della Regione Lazio la quale istituiva il fantomatico e zoppicante “ Tavolo regionale dell’ambiente e della salute “ : Organismo che Lei ha recentemente definito “ il vero Osservatorio ambientale “! Ne deriva che il Consorzio comprensoriale penta -comunale per la gestione dell’Osservatorio Ambientale ( prima civitavecchiese , ora tarquiniese ) sia da considerare poco più che una finzione giuridico- amministrativa finalizzata a “premiare “ i cinque alter-ego dei sindaci del comprensorio con prebende d’oro( sfido , io , che il milione di euro non basta! ).

E ci chiediamo , preoccupati e sdegnati :

1°se l’O.A. comprensoriale deve soltanto affiancarsi all’ARPA ( già presente al Tavolo regionale ) per l’installazione e la diretta gestione di QUATTRO delle dodici centraline di rilevamento degli inquinanti perché non sopprimerlo e destinare il milione di euro annui dell’Enel al funzionamento di tutta la rete delle centraline ?

2°se nello Statuto dell’Osservatorio Ambientale non è previsto un Comitato dei Garanti chi “osserverà criticamente “ l’operato dei “ limitatissimi specialisti veri del settore “ assunti alla chetichella , senza una selezione congrua (…specialisti di cui nessuno conosce né i nomi né le referenze scientifiche ! )?

A riprova che questa metodologia “politichese “ di affrontare un problema squisitamente scientifico (ingegneristico-impiantistico e sanitario ) è errata alla radice sta il fatto che :

a)non esiste un registro pubblico e trasparente dei controlli in tempo reale dei livelli di impatto dei vari inquinanti (effluenti al camino e ricadenti al suolo );

b)non esiste un registro pubblico sull’andamento cronologico dell’incidenza delle malattie correlate all’inquinamento ( registro dei tumori e delle patologie cardiorespiratorie e professionali );

c) non esistono rilievi sulla compromissione qualitativa delle caratteristiche merceologiche dei prodotti agricoli DOC , ittici,animali che entrano nel nostro ciclo alimentare umano .

Continuiamo a vivere sotto una cappa di omertà tecnico-economico-politica che dissipa le già scarse risorse mentre il nostro territorio ( fino al giugno 2010 …così ha detto Lei ) rimarrà senza controlli e senza rispetto delle prescrizioni , in attesa che qualche politico illuminato o qualche Magistrato sensibile al dettato dell’articolo 32 della Costituzione si svegli dal sopore e inizi una stagione di moralizzazione della vita pubblica .

Restiamo in attesa d’una Sua risposta - scritta o mediatica - indirizzata a tutta la popolazione che Lei ha l’onore e l’onere di governare e di tutelare , essendo Lei la massima autorità governativa di garanzia dei propri amministrati ,soggetta anche ai dettami della legge.

Il Coordinamento dei Comitati contro il carbone.

Civitavecchia 8.12.2009

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