No al carbone Alto Lazio

26 aprile 2010

La corsa dell'uomo-gambero

Intervento di Gabriele Pedrini – Segretario Federale Fiamma Tricolore. Fonte: Centumcellae.it

'A margine degli ultimi eventi che hanno interessato il locale complesso energetico dell’Enel, ed alla luce dell’ultima proposta, in merito alla possibilità di utilizzare del cdr (combustibile da rifiuto n.d.r.) per alimentare la centrale di Tvn, presentata dall’on. Prestigiacomo, ritengo quanto mai opportuno, se non addirittura necessario, fare un paio di riflessioni in merito al problema della riqualificazione energetica del polo Enel di Civitavecchia.
La prima riguarda la già tanto discussa, e da me non condivisa, riconversione a carbone della centrale, conversione che di fatto ha proiettato indietro di qualche decennio la locale tecnologia produttiva di energia elettrica in relazione ad un panorama in cui tutto il mondo industrializzato sembrava andare già oltre il nucleare attraverso lo studio e l’adozione di tecnologie rivolte alle fonti alternative.
La seconda riguarda l’attuale ritorno al nucleare, quale fonte di produzione di energia elettrica, tecnologia che nel resto del mondo industrializzato sembra già essere in fase di abbandono per il concreto orientamento dei governi circa il ricorso alle fonti di energia rinnovabile.
In questo contesto mi sembra difficile, oggi, accettare “sic et simpliciter” la proposta della Prestigiacomo che rappresenta in sé un ulteriore terribile “aborto” sulla strada della salvaguardia ambientale che dovrebbe essere il viatico di una politica seria, rivolta alla tutela del territorio e dei cittadini: nella sola area di Civitavecchia, si registrano il 30% in più di patologie cancerogene rispetto alla media regionale, con l’aggravante che le relative terapie devono essere effettuate presso nosocomi esterni al comprensorio.
D’altro canto, che le discariche fossero uno scempio ambientale ed economico per il Paese mi è sempre parso lapalissiano, ma nessun governo si è mai curato di studiare ed attuare un corretto ed efficace “ciclo di smaltimento dei rifiuti” che rendesse possibile l’eliminazione delle discariche….chissà perché!
Ora ci accingiamo ad entrare nel “ nucleare”, ovvero ci accingiamo ad adottare fonti energetiche già vecchie di circa 30 anni e, peraltro, in fase di abbandono nel resto del mondo.
Il ministro Prestigiacomo propone, in tale contesto, il ricorso al Cdr! Viene da ridere per non piangere: il Cdr richiede la realizzazione di impianti dedicati solo alla sua costosa produzione che presuppone, peraltro, l’esistenza di una idonea catena di assorbimento del prodotto, localmente non presente.
In tale ottica, non sembrerebbe più economico ed efficace rivolgere l’attenzione alla realizzazione di impianti che, partendo dal rifiuto tal quale, producessero energia elettrica a basso costo come avviene in Germania, dove noi abbiamo esportato “pagando” tonnellate su tonnellate di rifiuti solidi urbani perché le famigerate ed inquinanti “discariche” erano esaurite? Alla fin , sorge spontaneo e logico chiedersi: “cui prodest ?”, ovvero, a “chi ha giovato”, a “chi giova” ed a “chi gioverà” questa eterna, perversa corsa del gambero?"'

La nostra risposta è: sul breve termine a pochi speculatori, ma sul lungo termine, a nessuno. Ci stiamo solo facendo del male, non ce n'è uno che ci avrà guadagnato, neanche tra i padroni che tramano per imporre i loro velenosi interessi. Una Terra malata e una società decadente sono un problema che coinvolge tutti.

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