Nuova presa di posizione di Filcem, Flaei e Uilcem, e questa è la logica di fondo: "se anche l'inquinamento genera affari, viva i padroni che ci danno l'elemosina e guai a chi li critica. La società civile si faccia gli affari propri che ai nostri ci pensiamo noi." Tutto fatto apposta per scatenare la solita guerra tra poveri.
Il quarto gruppo di TVS va dismesso, ma per Filcem, Flaei e Uilcem no: "ci servono posti di lavoro (sottinteso: da gestire por poter sopravvivere come sindacati, poi delle condizioni di lavoro non ci interessa)"
E perché non hanno il coraggio di chiedere la creazione di posti di lavoro che riguardino il settore dell'energia rinnovabile, unico futuro possibile? Non sarebbero ugualmente posti di lavoro? Certo, ma poi i padroni da servire restano contrariati, e certi sindacati già in crisi affonderebbero...
"E poi di ambiente, legalità e salute che m*nchia ce ne frega? Degli altri settori produttivi danneggiati dall'energia sporca: meno ancora! Siamo in epoca di berlusconismo di destra e di sinistra, per stare al passo coi tempi occorre pensare ai c*zzi propri."
Ma neanche quello sanno fare.
17 aprile 2010
Filcem, Flaei e Uilcem: "fateci spacciare posti di lavoro in pace"
Sindacati elettrici senza credibilità: storie di carbone e di scagnozzi del padrone
Una settimana fa (vedi) i sindacati Flaei Cisl, Filctem Cgil e Uilcem Uil si erano espressi in perfetto stile berlusconiano contro la magistratura che indagava sulle condizioni del cantiere di TVN.
Ieri a Torrevaldaliga nord i rappresentanti delle segreterie nazionali degli elettrici – Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem hanno visto andare quasi deserta l'assemblea per ridiscutere il contratto (fonte).
Sempre ieri il segretario di Flaei Cisl in Puglia Nicola Nibbio si scaglia contro i cartelloni di protesta "no al carbone" che i cittadini di Brindisi hanno esposto (fonte).
31 maggio 2010
Flaei CISL sempre schierata per gli interessi del padrone
Anche a Rovigo Flaei cisl (elettrici) scende in campo a sostenere la cause sporche di enel. Vedi qui (Rovigooggi.it)
10 aprile 2010
Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil contro la magistratura
I servi dei padroni non tardano a far sentire le loro voci.
E' trascorsa una settimana dalla morte dell'operaio Capitani, e Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil già parlano di accanimento nei confronti degli indagati a TVN, già tornano a sputare sui diritti dei lavoratori e su quelli della cittadinanza tutta, rinnovando il loro sostegno ai ricatti occupazionali: son preoccupati che le indagini possano costituire un pericolo per l'occupazione cittadina.
Non solo. ma contestano anche la decisione di dismettere il quarto gruppo di TVS e fermare un'ulteriore riconversione a carbone.
Che vergogna. Insabbiamo tutto, continuiamo a negare l'evidenza, per l'interesse di pochi. Caplestiamo la salute di tutti e a legge, per quale vero motivo?
Quello che ormai tutti gli italiani conoscono. Certi sindacati DEVIATI hanno bisogno di questo humus per sopravvivere, per contrattare e spartire col padrone. la loro è una lotta strumentale ai fini del mantenimento di una posizione, che NIENTE HA A CHE FARE COL DIRITTO DEI LAVORATORI. Per non parlare del grave danno di immagine che arrecano all'idea stessa di "sindacato".
Una sortita in stile impeccabilmente berlusconiano. Mille volte vergogna.
7 agosto 2010
Tragedia di Marcinelle: l'ipocrisia della commemorazione CISL
L'otto agosto di 54 anni fa 262 lavoratori perdono la vita in una miniera di carbone nei pressi di Charleroi, in Belgio. Per la maggior parte sono immigrati italiani.
Oggi la CISL commemora quelle vittime con un comunicato (leggi) che se messo in relazione con quella che è l'attuale azione politica del sindacato risulta pura ipocrisia. Infatti FLAEI/CISL (in buona compagnia di UILCEM e FILCTEM) non perde occasione per sostenere con una solerzia a dir poco sospetta, tutte le riconversioni a carbone o i progetti per nuovi impianti a carbone che vengono proposti in Italia.
Dallo stesso comunicato CISL: "...nella consapevolezza che questo dramma deve essere di monito per tutti, poiche' gli emigranti, come anche gli italiani all'estero, sono portatori di ricchezza, di valori culturali e di tradizioni. "
Chiediamo all'autore del comunicato: come mai dimentica le tante migliaia di lavoratori che muoiono ancora, ogni anno, nelle miniere di carbone, quello stesso che alimenta i "preziosi" impianti?
La risposta è tristemente scontata: sono vittime sacrificabili per il lucro dei potentati energetici; per le "morti bianche" nelle miniere di carbone attuali non c'è interesse o memoria, ricordarle striderebbe in modo evidente con l'azione del sindacato, piegato e asservito agli interessi dei padroni.