No al carbone Alto Lazio

19 maggio 2007

Ci riprendiamo un pezzo di futuro

Diceva un saggio che una plateale menzogna, se ossessivamente ripetuta e adeguatamente propinata, può arrivare a confondersi con la verità.
Prova ne sia la patetica campagna pubblicitaria, assolutamente mendace ed autoreferenziale, con cui l'ENEL S.p.a. sta cercando di dare a bere alla gente la storiella del "carbone pulito".
L'azienda monopolista per la produzione e la distribuzione di energia elettrica, mediante un'altra comparsata mediatica, ha di nuovo tentato di gettare discredito sulle argomentazioni dei Comitati per il "NO AL CARBONE" manipolando in modo becero e strumentale l'informazione ed arrivando a sostenere che i movimenti ecologisti confonderebbero le polveri sottili con il CO2.
Simili bassezze hanno tuttavia una motivazione che non sarà condivisibile ma che è quantomeno comprensibile: il movimento "NO COKE" somiglia ad una scossa di terremoto, con epicentro a Tarquinia, che sta gradualmente spazzando via l'omertà e l'ignoranza della gente in materia di politica energetica.
Ignoranza ed omertà sono i pilastri su cui poggiano i poteri forti e le consorterie che da essi derivano.
Grazie alla rete, ora la gente ha modo di accedere all'informazione libera e di mettersi in contatto con chiunque voglia condividere delle battaglie combattute sulla base di principi e valori e a tutela dell'interesse collettivo: abbiamo quindi il partito della gente contro il partito degli interessi di lobby.
La cosa funziona e si sta allargando a macchia d'olio. I poteri forti cominciano a sentir vacillare la propria onnipotenza e la sicurezza dell'eterna impunità, quindi che fanno? Ricorrono ai colpi bassi.

Lo spot "Carbone Pulito", quindi, non è altro che un esercizio muscolare con cui l'ENEL S.p.a. cerca di impressionare la gente intervenuta in difesa della vita. E' l'elefante che cerca di spaventare il topo in quanto ne è a sua volta spaventato a morte.

Ma possiamo essere fiduciosi. Come Pinocchio da burattino è diventato un bambino, anche l'Italia da " espressione geografica" diventerà un paese. Il cambiamento arriverà dal basso: la rete è la nostra salvezza.

Scriveva Massimo Fini nel 1988: "Ci sono dei limiti oltre i quali anche l'arroganza, la prepotenza, la sopraffazione dei più forti nei confronti dei miti, dei deboli, degli eternamente sconfitti non può andare senza incendiare il «cane di paglia». E terribile, dice la Bibbia, è l'ira del mansueto
".
Riprendiamoci il nostro futuro.

2 commenti:

desmov ha detto...

Chiunque volesse partecipare allla raccolta di opere d'arte contro il carbone può farlo qui http://nocokefc.blogspot.com/seguendo le istruzioni e spedendo a: jackoilrain@gmail.com


grazie!

carlo nocoke

desmov ha detto...

http://nocokefc.blogspot.com/

chi volesse può partecipare spedendo i files al mio indirizzo mail,

grazie,

Carlo NoCoke