No al carbone Alto Lazio

17 gennaio 2008

Provincia di Vt -sfiducia a Bersani: comunicato nocoke civitavecchia


Riceviamo e pubblichiamo:

COMUNICATO

La mozione approvata dal consiglio provinciale di Viterbo è un ulteriore atto importante a dimostrazione che la lotta contro il carbone prosegue con determinazione, nonostante i tentativi dell’Enel di invischiare alcuni comuni nella trattativa per le compensazioni, ossia nell’indecente baratto della salute in cambio di soldi, al cosiddetto tavolo dello sviluppo, voluto dal ministro Bersani.
Il consiglio provinciale ribadisce ancora una volta la contrarietà alla conversione di Torrenord e condanna l’ostinato rifiuto del ministro Bersani a riaprire la conferenza di servizi, come gli hanno chiesto i Consigli comunali dell’Alto Lazio, le Province di Roma e Viterbo, la Regione e i Ministri della salute e dell’ambiente. Un atto che invece il ministro dovrebbe responsabilmente compiere poiché l’autorizzazione concessa per la riconversione si basa su una valutazione carente, lacunosa, mancante delle garanzie sufficienti di tutela della salute.
In questi giorni è intervenuta anche l’Arpa Lazio, organo preposto istituzionalmente al monitoraggio ambientale, con la richiesta di riesame del decreto di autorizzazione, che viola la normativa prevista dall’Autorizzazione integrata ambientale perché carente delle prescrizioni necessarie per i controlli sulle emissioni inquinanti e per le procedure di salvaguardia.
Il Coordinamento dei comitati NO al carbone ha denunciato pubblicamente l’irresponsabilità del sindaco Moscherini, destinatario della nota di Arpa Lazio, che non solo non ha preso nessuna iniziativa a sostegno della richiesta, ma ha lasciato volutamente cadere nel silenzio i pesanti rilievi mossi dell’ente di controllo ambientale.
Riguardo alla necessità di controlli sull’inquinamento delle centrali i nostri comitati rivendicano nei confronti del sindaco, quale primo garante della salute dei cittadini, il diritto della popolazione ad avere un monitoraggio efficiente e pubblico, gestito dall’Arpa, svincolato dai soldi e dal tutoraggio dell’Enel, che fornisca risultati affidabili e non manipolati sulle emissioni, la qualità dell’aria e dell’ambiente.
Siamo certi e lo vogliamo dimostrare con dati incontrovertibili che i nostri polmoni già ora sopportano livelli di inquinamento molto alti e che bruciare il carbone produrrebbe una situazione disastrosa.
Abbiamo più volte illustrato pubblicamente la proposta di un Organismo tecnico ambientale locale, previsto dalla legge e non per concessione del sindaco, che sostituisca quel carrozzone inutile e costoso che è stato l’Osservatorio ambientale.
Vogliamo perciò tranquillizzare quanti possano aver prestato incautamente ascolto alle chiacchiere strumentali delle comari dell’Enel: non stiamo conducendo una trattativa riservata col sindaco, ma rivendichiamo un diritto sacrosanto della collettività nei confronti dell’istituzione comunale. Diritto che peraltro rimane disatteso, perché al di là di generiche disponibilità verbali non c’è alcun atto concreto dell’amministrazione.
Lo scopo del nostro impegno e della nostra lotta in questi sette anni è stato e rimane uno solo: fermare il carbone, contrastare il tentativo di comperare il consenso su questo progetto devastante e di colonizzare il territorio con le compensazioni e lo scambio sulla nostra pelle.

Civitavecchia, 17 gennaio 2008

COORDINAMENTO DEI COMITATI NO AL CARBONE DI CIVITAVECCHIA

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