Seguono alcune dichiarazioni di adesione alla manifestazione
Il Comune di Tarquinia
– afferma l’amministrazione comunale - ha il dovere e la volontà di tutelare la nostra salute e il nostro ambiente. Per farlo, però, ha la necessità di seguire la via istituzionale che consenta alla città, per la prima volta, di esprimere la propria volontà sulle decisioni energetiche che coinvolgono il nostro territorio”.
“Da decenni, infatti - continua -, subiamo passivamente senza avere la possibilità di scegliere. Per tale motivo dobbiamo sedere con gli stessi diritti di Civitavecchia e Montalto di Castro al Tavolo della Salute e al Tavolo dell’Ambiente.
In questo modo potremo auto-determinarci e far rispettare i nostri diritti, cioè svolgere un monitoraggio costante e rigoroso. Inoltre, il Comune di Tarquinia non può essere oggetto di strumentalizzazioni e l’unica strada che può percorrere per avere voce, ribadisco, è quella della via istituzionale, ottenendo gli strumenti legislativi indispensabili per bloccare ogni tipo d’impianto che produca emissioni inquinanti”.
“Solamente così – conclude - avremo la possibilità di non fare sconti e di mantenere una posizione di assoluta intransigenza che salvaguardi la salute della popolazione e l’intergità del territorio.
Sabato 24 maggio saremo in piazza tra i cittadini che parteciperanno alla manifestazione, per esprimere il nostro dissenso a una scelta che il Comune di Tarquinia ha sempre definito sbagliata”.
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Forza Italia
I Consiglieri Comunali di Forza Italia di Montalto di Castro, Consolata Piras e Marco La Monica parteciperanno sabato 24 maggio 2008 alla Manifestazione contro la riconversione a carbone della Centrale di Torvaldaliga Nord che si terrà a Tarquinia a partire dalle ore 9,00.
Aderiremo come gruppo politico, ma soprattutto in qualità di semplici cittadini e vorremmo farlo coinvolgendo tutte le persone che hanno a cuore la difesa della salute pubblica e la salvaguardia dell'ambiente e del nostro territorio.
Un invito a partecipare vorremmo rivolgerlo in modo particolare al Sindaco di Montalto di Castro, Carai, ed all'Amministrazione Comunale tutta, in modo tale da dissipare tutti i dubbi a riguardo la posizione poco chiara che hanno sempre assunto in merito a questo delicato argomento.
Vorremmo altresì che lo facessero anche per smentire le voci che insistentemente da un po' di tempo circolano nel nostro territorio riguardo ad una possibile intesa tra Comune di Montalto ed Enel per una futura riconversione a carbone della centrale che ospitiamo. Rabbrividiamo solo all'idea! Così, onde evitare equivoci e dubbi imbarazzanti saremmo ben felici della loro presenza alla Manifestazione di Tarquinia.
Ringraziamo sin d'ora tutti gli organizzatori di questo evento che tanto si sono prodigati in questi anni, in modo assolutamente pacifico, per divulgare e contrastare i pericoli e le sottili insidie che il "carbone pulito" comporta.
Forti e certi della massiccia partecipazione di sabato, confidiamo in una soluzione più vantaggiosa e più salutare rispetto a quella preoccupante che si sta prospettando a breve.
I Consiglieri Comunali
Consolata Piras
Marco La Monica
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Confederazione COBAS
La Confederazione Cobas di Civitavecchia fa appello alle lavoratrici, ai lavoratori, al popolo inquinato di Civitavecchia, Tarquinia e gli altri comuni del comprensorio dei paesi dell'Alto Lazio, di lottare con ogni mezzo per impedire lo scempio dell'entrata in funzione della centrale a carbone di TVN.
Sabato 24 maggio ore 9 a Tarquinia (piazza Matteotti)
MANIFESTAZIONE CONTRO IL CARBONE
IL DANNO CHE VERRA':
DANNO PER L'ECONOMIA Se consideriamo i costi sociali della centrale a carbone, sono enormemente superiori ai profitti che andranno all'ENEL. I costi per la sanità dovuti all'aumento dei tumori e di patologie dell'apparato respiratorio, i costi dovuti ad un aumento esponenziale del traffico su gomma , i costi derivanti dai danni all'agricoltura, al turismo, al porto, all'industria di trasformazione, lo spopolamento della città, chi li pagherà?
DANNO PER L'OCCUPAZIONE I lavori di costruzione della centrale di Torre Valdaliga Nord hanno portato un'occupazione solo temporanea, subappaltata a piccole imprese che sfruttano il lavoro precario, facendo vittime tra i lavoratori per il mancato rispetto delle condizioni minime di sicurezza. A regime la centrale occuperà poche centinaia di lavoratori, ma quanti posti di lavoro andranno persi a Civitavecchia per il danno causato ad altri settori dell'economia locale (turismo, trasporti, agricoltura)? Grazie all'ENEL, che oggi crede di prenderci in giro con le sue menzogne sull'occupazione, Civitavecchia ha già patito la dismissione della Direzione Medio Tirreno, della Zona Distribuzione e il ridimensionamento del personale tecnico di TVS, TVN e Montalto.
DANNO PER LA POPOLAZIONE che risulterà ulteriormente danneggiata da carichi supplementari di nocività e inquinamento. Le patologie polmonari e tumorali aumenteranno a dismisura – e già oggi hanno una incidenza maggiore della media nazionale grazie all'inquinamento regalatoci dall'ENEL negli anni passati. I cittadini di Brindisi, dove è stata costruita una centrale analoga ci avvertono dei pericoli che si corrono… stiamoli a sentire!
DANNO PER L'AMBIENTE Mentre il mondo intero si affanna nella ricerca di nuovi modi di produrre energia da fonti rinnovabili, che non producano scorie ineliminabili, rischi per le popolazioni circostanti, e soprattutto non aggravino ulteriormente il problema del riscaldamento globale, in Italia si torna al Carbone – e alcuni cominciano addirittura a pensare al nucleare, immemori di Chernobyl. Il New York Times dedica un articolo a Civitavecchia proprio per denunciare questa strategia miope e suicida, che mette a rischio la sopravvivenza della stessa specie umana su questa terra nei prossimi decenni.
Siamo ancora in tempo per salvaguardare la nostra salute e quella delle future generazioni, e per impedire i danni provocati dalla centrale a carbone. La popolazione di Civitavecchia si è gia espressa in passato contro il carbone, ora è il momento ridimostrare all'ENEL che non può passare sopra la volontà dei cittadini!
CONFEDERAZIONE COBAS CIVITAVECCHIA
via Buonarroti, 188 Civitavecchia – tel. 076635935 – mail: cobas-civitavecchia@tiscali.it
sede nazionale: via Manzoni, 55 - Roma – tel. 0677591926 – 0670452452 – fax 0677206060 – mail: cobas@cobas.it
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CIA - Confederazione Italiana Agricoltori
La Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Viterbo e la CIA di Tarquinia aderiscono alla manifestazione indetta per sabato 24 maggio contro la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia.
L'obbiettivo della nostra partecipazione alla manifestazione è la tutela della salute dei cittadini e la difesa degli interessi delle imprese agricole del territorio.
La CIA vuole difendere gli interessi della comunità e dei cittadini della maremma laziale; un territorio già impegnato con alte concentrazioni di servitù energetiche che rischia un'ulteriore pesante penalizzazione.
E' importante, in un momento così difficile per la comunità di Tarquinia, mantenere l'unità delle forze sociali economiche ed istituzionali. La CIA è impegnata con convinzione a perseguire tale obiettivo e lancia un appello a tutti per realizzare una convinta e forte unità.
Invitiamo tutti gli agricoltori e i cittadini e a partecipare numerosi e compatti sabato 24 maggio alle ore 9,00 in piazza Matteotti antistante il Comune.
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Confesercenti della Provincia di Viterbo
"Non è possibile pensare al carbone in un territorio agricolo che fa dell'ambiente e della cultura il suo modello di sviluppo turistico".- fa sapere il Presidente della Confesercenti di Viterbo Vincenzo Peparello. Trasformare a carbone il più grande polo energetico d'Europa iniziando da Civitavecchia e pensando anche a Montalto di Castro, significa annullare irreversibilmente il processo di sviluppo del territorio della Tuscia viterbese, romana e della Maremma laziale. Modello di sviluppo che punta decisamente al grande patrimonio ambientale, agricolo, turistico e storico. "Senza dimenticare che le produzioni agroalimentari di qualità – riprende Peparello - sarebbero annientate (non solo commercialmente) dal carbone". Il tutto procurerebbe non solo un grave danno al settore della produzione agricola, ma anche al commercio. "Altro che carbone pulito come qualcuno vuole far credere. Basta vedere quello che accade in Italia, dove sono in funzione centrali a carbone, o all'estero, come in Germania, dove sul sito ufficiale dei locali comitati i cittadini, gli agricoltori, ed i commercianti maledicono il carbone per i gravissimi danni all'economia ed alla salute (www.bi-bigben.de). Per quanto riguarda la Tuscia "figuriamoci l'effetto negativo – sottolinea Peparello – sui riflessi specifici del turismo balneare e ambientale: chi verrebbe a fare il bagno sotto i fumi del carbone sporco?". "Come ne uscirebbe l'immagine del turismo culturale e archeologico di un'area UNESCO, patrimonio dell'Umanità ? In che modo potremo convincere quel 50% di turisti del mondo che mettono, nella scelta delle destinazioni, al primo posto la qualità della vita?. La Confesercenti della Provincia di Viterbo ha sempre espresso contrarietà alla riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia, abbiamo scritto anche al precedente Ministro, Bersani, senza purtroppo ricevere risposta, ed ora scriveremo al nuovo.
Per questo territorio, i suoi abitanti e la sua economia agricola e turistica sarebbe giusta e doverosa la progressiva uscita dal termoelettrico, per iniziare un periodo di generale disintossicazione. Qui, invece, arriva il carbone!| Per questo invitiamo tutti, e non solo i commercianti, a partecipare in massa alla manifestazione che si terrà sabato prossimo, 24 maggio, con inizio alle ore 9, in Piazza Matteotti a Tarquinia, di fronte al Palazzo Comunale. Tutti insieme per dire No al carbone.
23 maggio 2008
Dichiarazioni di adesione alla manifestazione di sabato 24/05/2008
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