No al carbone Alto Lazio

26 maggio 2008

"Il carbone delle meraviglie", intervento del Dott. M. Di Gennaro (UDC)

Riportiamo un intervento del dott. Marco Di Gennaro (UDC) pubblicato quest'oggi da www.centumcellae.it

Il carbone non finisce mai di stupire, chiaramente in negativo. Un recente studio pubblicato nel settembre 2007 su Lancet, una delle più importanti riviste scientifiche del mondo, analizza gli effetti sulla salute derivanti dall’utilizzo di vari combustibili per la produzione di elettricità in Europa.
Si viene così a sapere che il carbone comincia a fare vittime prima ancora di essere usato; per ogni TWh prodotto ( Terawattora = 10 miliardi di Kw ) il carbone causa, infatti, per la sua estrazione 100 volte più morti rispetto al gas ( 0.10 contro 0.001).
Se si considera che TVN produrrà ogni anno circa 14 TWh si evince che ciò equivale a 2 morti per anno.
Ancora più drammatiche sono le cifre relative ai danni per la salute derivanti dall’inquinamento dell’aria causati dal carbone e che sono calcolate pari a:
morti/anno 325, malattie serie/anno (infarti, malattie respiratorie, ictus cerebrali, scompenso cardiaco etc.) 3150, malattie minori/anno (tosse, peggioramento dell’asma, della bronchite cronica etc.) 150.000.
La gravità di una tale prospettiva per la salute è ancora più evidente se confrontata con i dati relativi all’utilizzo del gas per la produzione di energia elettrica. Il gas determinerebbe, infatti, oltre ad un migliore rendimento energetico, una riduzione di circa 10 volte di tali numeri.
In altre parole, per provocare i danni derivanti da una centrale a carbone non sarebbero sufficienti neanche dieci centrali a gas della stessa potenza e poste tutte nello stesso sito.
Ancora migliore sarebbe la situazione con l’utilizzo delle energie rinnovabili.
Il messaggio derivante da questi dati è, secondo gli autori, chiarissimo non solo dal punto di vista della salute e dell’ambiente ma anche dal lato economico. I combustibili fossili vanno abbandonati a favore delle energie rinnovabili il cui aumentato utilizzo porterà ad un ulteriore potenziamento della efficienza tecnologica ed ad una riduzione dei costi migliorando ancora di più quella equazione costo / beneficio già oggi favorevole alle energie rinnovabili se si tengono nel debito conto, come la Comunità Europea richiede, i costi per riparare i danni alla salute ed all’ambiente causati dai combustibili fossili ed, in primis, dal carbone.
Dott. Marco Di Gennaro - Udc

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