No al carbone Alto Lazio

19 giugno 2008

Civitavecchia: a qualcuno conviene l'emergenza rifiuti

Da trcgiornale.it/news
Tra i tanti nodi irrisolti dalla giunta di centrodestra, riteniamo, in qualità di membri della Commissione Ambiente, quanto mai urgente rimarcare la questione dei rifiuti. Inizia così una nota stampa firmata da Alessandro Manuedda, Vittorio Petrelli e Roberto Bonomo.

“Dopo il dovuto intervento di proroga del conferimento in discarica, inteso come atto propedeutico all’approntamento di soluzioni definitive - scrivono i tre consiglieri comunali - il Sindaco si è impantanato sul caso “pirolisi” obbligando la città ad una pericolosa inerzia. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: differenziata inchiodata al 7%, progetto di raccolta porta a porta ad Aurelia definitivamente abortito, gestione fallimentare di Etruria Servizi, discarica comunale con prospettiva di vita di circa due anni. Tale immobilismo - continuano Manuedda, Petrelli e Bonomo - è per noi motivo di grande preoccupazione, laddove appare chiaro che la scelta di procrastinare l’adozione dei necessari provvedimenti in tema di rifiuti rischia di innestare l’ennesima e inevitabile “emergenza”, con la conseguente imposizione di opzioni miracolistiche, tanto remunerative per qualche affarista, quanto nocive per la salute e l’ambiente. Quali, ad esempio, la sventurata ipotesi di bruciare i rifiuti, e non solo i nostri, nella futura centrale a carbone. Al contrario - sottolineano i tre consiglieri comunali - senza dannose perdite di tempo serve perseguire con vigore i tre obiettivi fondamentali individuati già da anni dal Consiglio Comunale: sviluppo della raccolta differenziata, avvio del compostaggio e realizzazione di un impianto di selezione/trattamento dei rifiuti volto al recupero delle materie prime seconde. Nessuno spazio quindi per produzione di CDR, pirolisi o trattamento termico dei rifiuti, né in inceneritori dedicati e né tanto meno in centrali elettriche. In tale ottica - affermano Manuedda, Petrelli e Bonomo - accogliamo positivamente la recente richiesta di finanziamento inoltrata alla Provincia per un impianto di trattamento della frazione organica, finalizzato a produrre compost di qualità. Si tratta in pratica dell’unica idea sensata partorita in materia da questa giunta, peraltro coerente alla programmazione regionale, che è tuttora, però, solo sulla carta. Detto questo, appare tuttavia indispensabile avviare la costruzione del previsto impianto di selezione della frazione secca, finito nel dimenticatoio per la sciagurata vicenda project financing/Beg: un tipo di struttura quanto mai necessaria per recuperare plastica, vetro, carta e quant’altro, che se in passato restituiva comunque un 30% di residui da avviare a discarica, in alcune significative esperienze (prima fra tutte quella di Vedelago, sempre più al centro dell’attenzione nazionale e internazionale) consente oggi di riciclare anche quest’ultima porzione di rifiuti con produzione di composti plastici e di sabbie artificiali per l’edilizia. In sostanza - concludono i tre consiglieri comunali - una soluzione “recupero 100%” a cui guardare con grande attenzione, che permetterebbe non solo la creazione di decine di posti di lavoro e una piena valorizzazione economica del rifiuto (ambientalmente opposta a quella legata all’incenerimento) ma soprattutto di risolvere definitivamente il problema discarica. Una questione che ci sembra di non poco conto”.

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