No al carbone Alto Lazio

17 giugno 2008

"Le scelte energetiche per il futuro dell'Italia": il mondo scientifico italiano si mobilita.



Pubblichiamo integralmente il testo della lettera aperta, inviata al Governo dal comitato scientifico guidato dall'illustre prof. Balzani (Università degli Studi di Bologna), che raccoglie l'adesione di quasi 1400 esponenti del mondo scientifico italiano (clicca qui per il sito d'origine, clicca qui per scaricare il file in formato .pdf della lettera.)

"Uno dei problemi più delicati e più difficili che il nostro Paese ha oggi di fronte è
quello dell’energia; le decisioni che verranno prese a questo riguardo
condizioneranno non solo la nostra vita, ma ancor più quella dei nostri figli e dei
nostri nipoti. Per prendere decisioni sagge su un tema così complesso è necessaria
una forte collaborazione fra scienza e politica.
Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca e, in
virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione
della letteratura scientifica internazionale, abbiamo sentito il dovere di esprimere
la nostra opinione sul problema energetico con l’appello riportato sul sito:
www.energiaperilfuturo.it
L’appello, sottoscritto da più di milleduecento docenti e ricercatori, sottolinea
l’urgenza che nel Paese aumenti la consapevolezza riguardo la gravità della crisi
energetica e climatica, insiste sulla necessità del risparmio e di un uso più
efficiente dell’energia ed esorta il governo a sviluppare l’uso delle energie
rinnovabili ed in particolare dell’energia solare.
A nostro parere l’opzione nucleare non può essere considerata la soluzione del
problema energetico per molti motivi: necessità di enormi finanziamenti pubblici,
insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri
per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare,
possibile bersaglio per attacchi terroristici, aumento delle disuguaglianze tra paesi
tecnologicamente avanzati e paesi poveri, scarsità di combustibili nucleari.
La più grande risorsa energetica del nostro pianeta è il Sole, una fonte che durerà
per 4 miliardi di anni, una stazione di servizio sempre aperta che invia su tutti i
luoghi della Terra un’immensa quantità di energia, 10.000 volte quella che
l’umanità intera consuma. Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre
energie rinnovabili significa guardare lontano, che è la qualità distintiva dei veri
statisti. E’ un guardare lontano nel tempo, perché getta le basi per un positivo
sviluppo tecnologico, industriale ed occupazionale del nostro Paese, senza porre
pericolosi fardelli sulle spalle delle prossime generazioni. E’ un guardare lontano
nel mondo, perché, a differenza dei combustibili fossili e dell’uranio, l’energia
solare e le altre energie rinnovabili sono presenti in ogni luogo della Terra e,
quindi, il loro sviluppo contribuirà al superamento delle disuguaglianze e al
consolidamento della pace.
Saremo ben lieti di mettere a disposizione le nostre competenze per discutere il
problema energetico in modo approfondito nelle sedi opportune.
--
Il Comitato promotore
Vincenzo Balzani (Presidente), Università di Bologna
Vincenzo Aquilanti, Università di Perugia
Nicola Armaroli, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna
Ugo Bardi, Università di Firenze
Salvatore Califano, Università di Firenze
Sebastiano Campagna, Università di Messina
Luigi Fabbrizzi, Università di Pavia
Michele Floriano, Università di Palermo
Giovanni Giacometti, Università di Padova
Elio Giamello, Università di Torino
Giuseppe Grazzini, Università di Firenze
Francesco Lelj Garolla, Università della Basilicata
Luigi Mandolini, Università La Sapienza, Roma
Giovanni Natile, Università di Bari
Giorgio Nebbia, Università di Bari
Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca
Paolo Rognini, Università di Pisa
Renzo Rosei, Università di Trieste
Franco Scandola, Università di Ferrara
Rocco Ungaro, Università di Parma

Nessun commento: