Forse le comparse erano e sono inconsapevoli dei danni presenti e futuri della nuova centrale. Forse la tutela del lavoro, per alcuni; la difesa di privilegi per altri giustifica ai loro occhi il misfatto. I protagonisti però lo conoscono, infatti goffamente portano giustificazioni non credibili.
Il primattore è stato il più astuto. Dopo aver occupato per una settimana la scena mediatica, ha saltato la prima evitando, da populista consumato, di mettere la faccia nel funerale del popolo.
Gli altri hanno figurato per lo più da accattoni. Qualche Sindaco convertito all’ultima ora si è prestato alla mostra indegna della fascia tricolore. Fra tutti spiccava il sindaco di Civitavecchia, cinico al punto da tentare di coinvolgere alla sua parte proprio i No-Coke che fuori, sotto il solleone, gridavano rabbia e dolore. Si è però ben guardato dal fare un solo nome di oppositori convertiti alla causa nel nome di un Osservatorio Ambientale inutile quanto ingannevole.
Fra i commedianti, ci duole dirlo, il Presidente Piero Marrazzo. Colui che in campagna elettorale aveva dialogato con il popolo elettore interpretandone l’anima, ieri era inconsapevole di dove il popolo fosse e millantava un ruolo di garante che nessuno più gli riconosce. Se la politica è mediazione, ciò non lo autorizza a considerare carta straccia il Programma. Egli aveva assunto l’impegno di fermare il mostro che ieri invece ha tenuto a battesimo; come lui, poco o nulla hanno fatto alcune forze politiche che giocavano pericolosamente sulla doppia sponda. Questo è ormai scritto nella storia.
Citazione a parte merita il gran ciambellano, ministro Scaiola. Personaggio noto alle cronache soprattutto per lo sprezzante necrologio su Marco Biagi assassinato dalle BR, ieri ha replicato arrivando a ringraziare i due morti sul lavoro per aver offerto la loro vita alla grande opera di modernizzazione del Paese. Il carbone: tanto può l’autoesaltazione!
La triste commedia ha comportato l’azione di molti altri interpreti. Politici, come l’evocato De Sio, colui che da Sindaco mostrò tentennamenti prima del determinante voltafaccia; o Storace, che vendette, dichiarandolo senza vergogna, la salute di una parte consistente della Regione a lui affidata.
Re della festa, ovviamente, Enel, che nella persona del boiardo di Stato Fulvio Conti, dichiarava la propria vittoria, fiero di un incarico ottimamente svolto, quello di realizzare i profitti dei Soci azionisti.
La centrale da lui decantata produrrà fumi e inquinamento ben superiori a quelli confessati: ma intanto ceneri tossiche già sono prodotte, le ceneri della democrazia.
I Verdi Civitavecchia
31 luglio 2008
30/07/2008, inaugurazione TVN: commento dei Verdi Civitavecchia.
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