CENTRALE A CARBONE DI TVN: IL COMITATO DEI CITTADINI LIBERI DENUNCIA L'ENEL
Nel mese di maggio si è svolta sull'Aurelia, nel comune di Tarquinia, la grande manifestazione contro il carbone, che ha visto la partecipazione di oltre 4000 persone e 250 trattori. Nei giorni precedenti, dopo che il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola ha dato la sua adesione alla manifestazione, l’Enel ha annunciato ufficialmente l’interruzione dei rapporti con il Comune etrusco. “L’Enel – riferiva la s.p.a. elettrica in un comunicato diffuso, – prende atto della decisione del sindaco di Tarquinia di partecipare alla manifestazione. Tale decisione è incompatibile con le modalità istituzionali di dialogo, pertanto, l’Enel interrompe il confronto con il Comune di Tarquinia, mentre prosegue il rapporto collaborativo con il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e gli altri comuni del territorio, con l’obiettivo di onorare gli impegni relativi ai “Tavoli della salute e dello sviluppo” stabiliti con il Governo e con la Regione”.
Come anche riportato a seguito dei Tavoli, su alcuni organi di informazione, per il Comune di Tarquinia si parlava di una compensazione di 15 milioni di euro. Appare chiaro che la concessione di una somma così ingente o di qualsiasi altra cifra è un tentativo di condizionare le scelte amministrative, ancora più evidente allorché l’esborso di denaro fosse subordinato alla mancata partecipazione del Sindaco di Tarquinia ad una manifestazione di liberi cittadini contrari alla conversione a carbone, e quindi tendente a far assumere al Sindaco di Tarquinia provvedimenti a favore dell’Enel s.p.a. in contrapposizione con i diritti primari dei cittadini, quali il rispetto della salute ed altro. Per questo il Comitato dei Cittadini Liberi si è rivolto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma chiedendo di verificare se nei fatti riportati ricorrano ipotesi di reato nei confronti del Presidente dell’Enel s.p.a. o di chiunque altro, anche in concorso, quali la corruzione e/o l'istigazione alla corruzione e/o violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale (art. 336 cod. pen.) considerato che oggetto giuridico tutelato è il buon funzionamento ed il prestigio della pubblica amministrazione in relazione alla libertà dei funzionari nel compimento degli atti del proprio ufficio.
Comitato dei Cittadini Liberi
3 luglio 2008
Nuova denuncia contro enel
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