No al carbone Alto Lazio

1 giugno 2010

Carbone a Rossano: l'arroganza di enel

Da Sibarinet.it

“Non bastano le delibere degli enti locali interessati che dicono no alla riconversione della centrale Enel di Rossano, non basta il piano energetico regionale che non consente su tutto il territorio calabrese l’uso del carbone come combustibile per produrre energia.

L’ENEL, in maniera arrogante e prepotente, continua l’iter burocratico per la trasformazione della centrale rossanese, promettendo posti di lavoro che non ci sono, o benefici economici inesistenti. Così facendo però, l’azienda elettrica un risultato l’ha ottenuto: ha innescato una vera e propria guerra fra poveri col risultato di non parlare mai delle conseguenze nefaste di tale piano per il territorio e per i cittadini. All’ENEL chiediamo, una volte per tutte, di ritirare il progetto di riconversione a carbone della centrale rossanese e, da multinazionale dell’energia quale è, di discutere seriamente del sito di Rossano. I mezzi, le strutture e le tecnologie in possesso del colosso elettrico fanno si che le scelte possibili siano diverse. Bisogna però avere un po’ di rispetto per questa parte dell’Italia che ha già contribuito, anche in maniera pesante, alle problematiche energetiche dell’intero Paese”. Il carbone, come tutti i combustibili fossili, è altamente inquinante ed è pertanto fra i principali responsabili della continua crescita di CO2 nell’atmosfera, il gas responsabile dell’inasprimento dell’effetto serra e dei mutamenti climatici. Inoltre è venuto il momento di sfatare alcune grandi bugie, su cui si regge il grande inganno di questa politica di rilancio del carbone come combustibile pulito e dai bassi costi: • non è vero che l'utilizzo del carbone è un risparmio per le famiglie italiane; • non è vero che le centrali a carbone rispettano l’ambiente; • non è vero che nonostante il carbone l’Italia rispetterà il Protocollo di Kyoto; • non è vero che acquistare carbone aiuta i Paesi del sud del mondo. Legambiente nazionale su queste problematiche ha prodotto, a febbraio 2010, un dossier dal titolo inequivocabile, “carbone: vecchio, sporco e cattivo”, col quale, dati alla mano, si smentiscono le mirabilie raccontate dai produttori di energia elettrica e si analizzano dettagliatamente le conseguenze di tali infauste scelte. Il dossier è da tutti consultabile sul sito www.legambiente.eu. “Il carbone è una scelta del passato e riproporlo oggi è solo un gigantesco spreco di soldi e di opportunità. In Italia dobbiamo andare verso il futuro, bisogna sfruttare al meglio il sole, il vento e le biomasse a filiera corta. La Calabria, più delle altre regioni, ha bisogno di novità in campo energetico: si realizzi un piano che arriva produrre il 50% di energia con fonti rinnovabili, e si sviluppino correttamente i distretti eolici e solari. L’energia è vita per i cittadini, non può essere solo speculazione e guadagno”. LEGAMBIENTE Circolo di Rossano

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