No al carbone Alto Lazio

1 giugno 2010

Da Rossano parte una Campagna di boicottaggio contro enel

Da Sibarinet.it

Se ne fa portavoce il dirigente provinciale del Sindacato dei Lavoratori Pietro Altavilla

Rossano - "Siamo partiti in sordina dopo che da una telefonata ricevuta in piena notte del 26 aprile scorso, un funzionario di un Ministero a Roma ci avvisava sulle intenzioni di ENEL di carbonizzare la Piana di Sibari.

Abbiamo immediatamente e pubblicamente denunciato il tentativo di attentato che i vertici ENEL, con l’allora occulta complicità e garanzie di personaggi politici regionali e locali, aziende legate alla speculazione edilizia ed al movimento terra nonché gruppi di manovalanza propagandistica reclutati tra dipendenti della centrale e reali disoccupati o precari, stavano preordinando ai danni dell’economia della Sibaritide e della salute degli inconsapevoli cittadini. Con pochissime
forze, soprattutto giovanili, si è costituito il Comitato “NO CARBONE” e localizzato il “quartier generale” presso il centro turistico “IL SALICE” di Corigliano, mentre i Partiti ancora discutevano sulla bontà o meno del carbone. Discussione lunga, la loro, talmente lunga che solo ieri, dopo un mese di mobilitazione del Comitato, si è appresa la posizione, ora comoda ed opportunistica, della Federazione della Sinistra (Rifondazione e Comunisti Italiani) che si dicono, bontà loro, contrari al carbone, dopo che tutte le Istituzioni, i Sindaci, le associazioni, le categorie economiche e professionali, i medici, la cultura, l’opinione pubblica tutta si sono espressi con tempestività e decisione per il NO. Ora, comunque, siamo più ottimisti sulla vittoria contro il carbone, perché è il popolo che non lo vuole, altro che referendum. E su questa proposta vogliamo essere altrettanto chiari e netti: siamo contrari perché già le Assemblee elettive, alla unanimità, si sono espresse, e chi lo pone ora, oltre a non specificare se deve essere cittadino o territoriale, offre indubbiamente e forse inconsapevolmente, l’ultima sponda o possibilità alle mire neocolonialiste dell’ENEL. Ma noi vogliamo andare oltre la vittoria: l'ENEL voleva boicottare l'economia della Sibaritide e la salute dei suoi abitanti, ma noi ora boicottiamo l'ENEL. Impugnare il nostro diritto di scelta e cambiare operatore è un altro modo di ribellarsi a tutto questo. Forse il modo che fa più effetto contro chi produce energia inquinante in Italia e nucleare all’estero. Vogliamo lanciare, una grande campagna regionale di boicottaggio, assieme al Forum Ambientalista calabrese, per convincere le famiglie a cambiare gestore, e chi scrive lo ha già fatto, e a non investire in obbligazioni ENEL. E’ anche per questo che, come Comitato, andremo avanti nella raccolta delle firme, che sono già diverse migliaia e regolarmente certificate con documento d’identità di tutti, almeno fino alla grande manifestazione popolare del 12 giugno".

Pietro Altavilla, dirigente provinciale Sindacato dei Lavoratori COSENZA - Comitato “NO CARBONE ROSSANO”

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