No al carbone Alto Lazio

8 settembre 2010

Raddoppio carbone a Vado Ligure: l'Ing. De Benedetti non risponde alle 10 domande, mentre la Chiesa si esprime in difesa dell'ambiente

Da Savonaeponente.it
di VALERIA ROSSI – La Chiesa prende posizione a favore delle energie rinnovabili. Sembrerebbe una notizia quasi banale, ma in realtà non è quasi mai capitato di leggere una posizione ufficiale della CEI su questo tema. Invece, il 1° settembre, in occasione della “5a giornata per la salvaguardia del creato”, si sono lette frasi come “l’incetta delle risorse naturali, che in molti casi si trovano proprio nei Paesi poveri, genera sfruttamento e frequenti conflitti tra le Nazioni e al loro interno“. E ancora: “costruire la pace nella giustizia significa orientarsi serenamente a stili di vita personali e comunitari più sobri, evitando i consumi superflui e privilegiando le energie rinnovabili“.
Una dichiarazione di intenti tutt’altro che da sottovalutare. Ma molto di più e molto meglio ha detto il Vescovo di Savona, Monsignor Lupi, che ha preso una posizione forte proprio nei confronti della Tirreno Power.
Citiamo testualmente dalla sua dichiarazione al “Letimbro“: La libreria Ubik ha raccolto numerose firme di personalità nazionali e del territorio in calce a una articolata lettera con dieci domande indirizzata all’ingegner De Benedetti (azionista della centrale). L’impatto mediatico è stato notevole: ripresa da molti quotidiani nazionali, la notizia ha suscitato enorme sensazione.
Le risposte non sono arrivate. La direzione della centrale è intervenuta dichiarando, ancora una volta, che pur con il potenziamento a carbone è in grado di ridurre le emissioni. Un’affermazione duramente contestata dagli oppositori, tra cui il referente scientifico dell’Ordine dei medici. Non pretendiamo, non avendo conoscenze mediche e tecniche specifiche, di dare giudizi inappellabili a riguardo neppure di entrare nel dettaglio delle argomentazioni. Tuttavia constatiamo che alle domande, pur con tono polemico, non è seguita alcuna spiegazione dettagliata, ma il solito refrain, che sa molto di slogan. Inoltre prendiamo atto che, a fronte di un progetto di ulteriore considerevole utilizzo del carbone, le amministrazioni locali, in primis molti Comuni del territorio e la Regione Liguria, si sono già fermamente pronunciati con delibere formali contro il potenziamento. Pare evidente che il parere delle amministrazioni locali in una società civile e democratica debba avere peso determinante. Vero che il Ministero dell’ambiente ha espresso un parere positivo, ma il ministero è a Roma mentre il problema è qui, sul nostro territorio. E proprio contro quella pronuncia ministeriale hanno prodotto formale ricorso la Regione Liguria, i Comuni di Vado e Quiliano, un’associazione di cittadini e, ad adiuvandum, il Comune di Savona.
Questa è la considerazione civile e sociale a cui, come anticipato, aggiungiamo anche quella più legata ai nostri valori introducendo il concetto di “prudenza”, necessaria davanti a una scelta così impattante su tanti cittadini e sul territorio. Nella dottrina cattolica la prudenza è la prima delle virtù cardinali e consiste, con l’aiuto dello Spirito Santo, nella capacità di discernere il giusto dall’ingiusto, il bene dal male.Un concetto cristiano che trova singolare riproposizione in chiave di ordinamento civile. Nella stessa Costituzione Europea c’è un preciso richiamo al “principio di precauzione: la politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela ed è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente”.

Neppure la Chiesa, dunque, a livello locale come a livello nazionale e internazionale, può restare ancora insensibile di fronte all’allarme che viene sollevato da tutta la comunità scientifica mondiale.
Eppure l’ingegner Gosio, intervistato stamattina da RAI 3, continua a non nominare minimamente la salute. Argomento scottante e quindi da evitare.
Dopo la riunione (segretissima! Forse vedremo un comunicato stampa, prima o poi…) tra vertici della TP e sindacati (non solo locali, ma anche nazionali), il direttore della TP dichiara senza mezzi termini che “o si amplia, o si chiude”.
Non serve commentare più di tanto: basta leggere la relazione di bilancio della Tirreno Power , pubbicato sul sito della stessa società, per rendersi conto del fatto che non si tratta proprio di un’azienda in crisi (anche perché, diciamolo, di solito le aziende in crisi non pensano di investire milioni di euro in progetto di ampliamento).
Il discorso economico/occupazionale, dunque, si riduce al consueto ricatto: “Volete meno inquinamento? Fateci ampliare”. Oppure (specie quando si parla coi sindacati e/o con i partiti): “Volete qualche posto di lavoro in più? Lasciateci ampliare”.
La dichiarazione di stamattina suona più allarmistica. Ovvero: “Non volete perdere i posti di lavoro che già avete a Vado? Lasciateci ampliare”.
Girala come vuoi, sempre di ricatto si tratta. Ricatto che cambia però forma e colore a seconda degli interlocutori e forse anche un po’ a seconda di come gira l’opinione pubblica.
La mancata risposta di De Benedetti alla lettera inviatagli dalla libreria Ubik di Savona, con firme di grande rilievo nazionale, ha suscitato sicuramente molto interesse anche nella popolazione più “assopita”, che adesso quelle risposte le vuole.
Ma siccome è impossibile che qualcuno le dia, quando si parla di salute (perché dovrebbero ammettere di danneggiarla gravemente), ecco che la conversazione si sposta sul tema del lavoro: insomma, “cambiamo discorso che passa la gente“.

Invece noi questo discorso vogliamo portarlo avanti: perché non può esserci lavoro, né guadagno, né null’altro senza la salute.
La salute deve essere un’assoluta PRIORITA’ e stamattina abbiamo avuto modo di spiegarlo anche ai microfoni di RAI3, rispondendo all’ ingegner Gosio pur senza averlo ancora sentito: non perché siamo preveggenti, ma perché intanto dice sempre le stesse cose.
Stasera, dunque, appuntamento su RAI3 (TG regionale) alle 19,30, dove verrà trasmessa un’interessante intervista al dottor Franceschi, con la partecipazione dei comitati cittadini, e dove verrà messa nuovamente in evidenza la priorità “salute” che si tende sempre e solo a dimenticare o a mettere in secondo piano.

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