Da Repubblica.it intervista a sindaco di Allumiere A. Battilocchio
"Si sale tra boschi di carpini e castagni per arrivare ad Allumiere, mentre il panorama si allarga sulla vallata. Curve dopo curve lasciandosi alle spalle il mare di Civitavecchia, di Santa Severa e il borgo di Tolfa. Prima di entrare in paese, 522 metri di altitudine e poco più di 4.000 abitanti, un cartello dice "faggeta". La faggeta per Allumiere è come il Colosseo per Roma: il suo vanto, la sua carta d'identità, il suo biglietto di presentazione. Perché quei faggi, unico caso in Europa, crescono sottoquota, grazie ad un microclima particolare che aggira le regole della natura e stupisce i botanici, dal momento che i faggi si vedono solo in montagna, mai al di sotto dei mille metri. Per questo l'Unione Europea ha definito la zona un "sic", sito di interesse comunitario, mentre tutto il territorio è una "zps", zona a protezione speciale.
"Fare qua una discarica è contro natura", dice Franco Verbo, il pasticcere dello storico laboratorio che da 50 anni sforna le sue superbe "aragoste" con la crema. "Noi non siamo l'immondezzaio della capitale", scandisce con orgoglio.
Il servizio di Repubblica sul protocollo d'intesa fra La Russa e Alemanno per realizzare la cittadella dei rifiuti di Roma nell'area militare di Allumiere ha scatenato un putiferio nel silenzioso borgo medioevale. La notizia si è sparsa in un battibaleno e adesso sono tutti furiosi, dal sindaco al fruttivendolo. "Ora ci aspettiamo che Alemanno ci porti pure i nomadi, visto che Allumiere è diventata il ricettacolo di Roma - protesta Francesco Galimbene, che compra patate e cipolle dal furgoncino fermo in piazza - Tutto questo è inaccettabile. Non si può gestire da Roma la programmazione del nostro territorio".
Il primo cittadino Augusto Battilocchio, Pd, ha scritto la prima di una lunga serie di lettere alle 7 della mattina, chiedendo un incontro urgente al sindaco Alemanno e alla presidente della Regione Polverini, per ribadire la ferma opposizione di tutte le forze politiche e produttive alla discarica e al termovalorizzatore che il Campidoglio e l'Ama vogliono costruire nel comune di Allumiere.
"È da un anno che mandiamo lettere - racconta Battilocchio dalla sua scrivania - Dopo una lettera inviata a giugno siamo stati convocati dalla Polverini il 10 settembre. "Vi coinvolgeremo nella discussione del piano rifiuti", ci aveva assicurato all'epoca. Invece il piano è stato adottato e nessuno ci ha chiamato. Ma questo protocollo noi non lo faremo passare. Stiamo preparando per mercoledì 9 marzo, in occasione del consiglio regionale, una grande manifestazione davanti alla Pisana di 15 comuni di ogni appartenenza politica. Contiamo sull'appoggio del presidente della Provincia Nicola Zingaretti".
"Il peccato originale è la centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia", dice Umberto Di Pietrantonio, consigliere di minoranza, della lista civica "Allumiere nel cuore", anche lui convocato d'urgenza dal sindaco insieme all'assessore all'Ambiente Enrica Artebani e a quello alle Attività produttive Giuseppe Stefanini. "Quella maledetta centrale ha aperto la strada allo sfascio del territorio. Adesso lavora il carbone, ma è strutturata anche per bruciare il combustibile da rifiuti. Tutto torna".
Eccola lì la ciminiera della centrale a carbone. Dalla terrazza naturale che si apre sulla vallata si vedono a sinistra le torri di Civitavecchia, a destra quelle dell'altra centrale a carbone di Montalto Di Castro. "Nel nostro territorio c'è la concentrazione di produzione energetica più forte d'Europa - dice il sindaco - Allumiere ha patito, patisce e patirà".
Sulla questione della centrale di Torrevaldaliga Nord si sono rotte antiche alleanze in paese. Alcuni consiglieri sono usciti dalla maggioranza per confluire nella lista civica e in Sinistra ecologia e libertà. "A parole tutti i sindaci della zona erano contrari alla centrale, alla fine l'hanno accettata - racconta il consigliere Malrico Brogi, adesso tesserato Sel - Il rischio è che succeda la stessa cosa con la discarica". "È una coincidenza per lo meno singolare che subito dopo la disponibilità data dal comune di Allumiere a costruire un impianto per il compostaggio venga fuori anche la cittadella dei rifiuti da realizzare proprio lì accanto", dice Emiliano Stefanini.
Nella cornice bucolica del panorama campestre è difficile individuare l'area del poligono militare dove Alemanno vuole allestire la discarica e il gassificatore per Roma. E ancora più difficile è immaginarla questa cittadella dei rifiuti in mezzo alle pennellate gialle e verdi dei campi e al fogliame scuro dei boschi. L'occhio indugia più volentieri a scrutare l'orizzonte, con la cima del Monte Amiata innevata, l'isola del Giglio, Montecristo e l'Argentario. "A fine 2010 siamo partiti con la raccolta differenziata porta a porta, che sta dando ottimi risultati - dice ancora il sindaco Battilocchio - Stiamo facendo di tutto per costruire un comune ecologico e adesso dovremmo accettare i rifiuti di Roma?".
4 marzo 2011
Allumiere discarica di Roma, intervista al sindaco
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