"Sì a un controprogetto intelligente per l’energia elettrica (fonte: ticinolibero)
Molti cittadini vogliono abbandonare il carbone come fonte per la produzione di elettricità. Oggi l’Azienda elettrica ticinese conta di far capo a 900 GWh di energia elettrica proveniente dalla centrale a carbone di Lünen in Germania: non è poco su un totale di domanda annua di 3’000 GWh in Ticino. Lünen è una centrale voluta dal governo rosso-verde tedesco per far uscire la Germania dal nucleare, questione di grande attualità dopo l’incidente nucleare in Giappone. Si pensi che l’efficienza energetica a Lünen viene aumentata al 50% e questo è tanto a paragone del 35% delle vecchie centrali a carbone.
All’inizio di giugno il popolo ticinese dovrà votare sull’iniziativa dei Verdi, che vuole far uscire il Ticino dalla centrale di Lünen entro il 2015. Si tratta di un’esagerazione dannosa, perché ci farà perdere di colpo 900 GWh di produzione elettrica, senza dare il tempo al Cantone di trovare fonti energetiche rinnovabili o di far risparmi energetici equivalenti. Ricordo tra l’altro che il Ticino attende di assumere la proprietà dei grandi impianti idroelettrici di Maggia e Blenio, ciò che dovrebbe avvenire verso il 2035.
Per questo voterò NO all’iniziativa e SI al controprogetto. Il controprogetto promuove le energie rinnovabili grazie ad un fondo speciale e in questo modo nel prossimo decennio avremo posti di lavoro in un settore d’avanguardia e potremo disporre di maggiori energie rinnovabili in Ticino.
Invece se passa l’iniziativa dei Verdi avremo bollette elettriche più care e dovremo acquistare obbligatoriamente più energia nucleare per garantire l’energia di banda, perché saremo senza alternative energetiche nel breve termine, in quanto l’Azienda elettrica ticinese avrà dovuto svendere la sua partecipazione a Lünen subendo perdite milionarie.
4 maggio 2011
Canton Ticino, mobilitazione continua per alternative al carbone
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