No al carbone Alto Lazio

9 maggio 2011

RIconversione a carbone Porto Tolle: oggi udienza d’appello contro il decreto di VIA

"Martedì 10 maggio, presso il il Tribunale del Consiglio di Stato a Roma, si svolgerà l'udienza d’appello contro il decreto di VIA che ha autorizzato la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, la discussione è prevista per le ore 11,00 nell'aula della sezione VI (sesta), il tribunale si trova in p.zza Capo di Ferro n.13 - palazzo Spada

La vicenda della centrale di Porto Tolle ha recentemente conosciuto un passaggio fondamentale, quello della sentenza della Corte di Cassazione, la cui motivazione è stata depositata il 27 aprile scorso, con essa, si conclude la vicenda processuale dell'inquinamento della centrale Enel di Porto Tolle alimentata ad olio combustibile dal 1980 al 2006 (anno di dismissione coinciso con la condanna in primo grado per i danni causati alla popolazione e all’ambiente), ovviamente gli argomenti di rilevanza nazionale non mancano: proprio in merito alla recente sentenza, risulta importante il passaggio dedicato alla responsabilità degli ex amministratori delegati Tatò e Scaroni in ragione dell'anomalia della centrale stessa collocata nel cuore del Delta del Po, sito di rilevanza ambientale unica (ZPS tra i più importanti d'Europa), inoltre, l'indagine penale in corso sulla procedura di VIA positiva al carbone, con tanto di ispezione decisa dal Ministro Alfano negli uffici della Procura di Rovigo, su sollecitazione di Violante che sostiene l’esistenza di azioni di intimidazione dei magistrati rodigini alla commissione VIA per scongiurare l’approvazione definitiva del progetto, ancora, l'assurdità di fare una centrale a carbone anziché a gas davanti al più grande rigassificatore marino del mondo (capacità di fornitura alla rete nazionale di 8 miliardi di gas/anno ), dal 1997 la legge istitutiva del parco regionale all’art.30 impone che, in tutti i comuni del parco, la produzione di energia sia ottenuta con l’impiego di combustibili con minor o uguale impatto rispetto al gas-metano, norma affossata con un repentino inserimento dal famoso art.5 bis al d.lgs 5/2009, convertito in legge n.33/2009.

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