No al carbone Alto Lazio

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19 ottobre 2010

22 ottobre “Ma il cielo è sempre più blu” convegno a Vado Ligure


Da Albenga Corsara
"L’ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power di Vado Ligure e Quiliano è al centro di un delicato confronto su scala provinciale che investe istituzioni, sindacati, partiti politici, associazioni, comitati, cittadini.

Per discuterne, per spiegare la propria posizione e avanzare delle proposte Rifondazione Comunista, insieme ai Giovani Comunisti e al ForumAmbientalista, ha organizzato per venerdì 22 ottobre una giornata dedicata al progetto di ampliamento. L’incontro che richiama nel titolo la nota canzone di Rino Gaetano “Ma il cielo è sempre più blu” vivrà di due eventi: al pomeriggio un convegno alla sera un concerto.

Dalle ore 15 presso la società Baia dei Pirati a Vado Ligure, infatti, si terrà l’incontro “Carbone, lavoro, salute. La questione Tirreno Power” che vedrà la partecipazione di: Federico Berruti (Sindaco di Savona), Attilio Caviglia (Sindaco di Vado Ligure), Alberto Ferrando (Sindaco di Quiliano), Simona Ricotti (Comitato No Coke di Civitavecchia), un rappresentante dell’Associazione Uniti per la Salute, Giorgio Bonorino (FIOM-CGIL), Maurizio Loschi (Segretario provinciale CUB), Federico Valerio (chimico, ricercatore), Alessandro Giannì (Direttore delle Campagne Greenpeace Italia), Marco Ravera Stefano Sarti (Presidente Legambiente Liguria), Ciro Pesacane (Presidente ForumAmbientalista), Franco Zunino (già Assessore all’Ambiente Regione Liguria) e Bruno Casati (già Assessore al Lavoro della Provincia di Milano).

Come si intuisce dal ricco elenco dei partecipanti, il convegno cercherà di affrontare tutti gli aspetti legati all’ampliamento (l’ambiente, la salute, l’occupazione), proverà a mettere in contatto realtà diverse, traccerà una strada alternativa.

Dalle ore 20, invece, presso l’Oratorio di San Lorenzo a Quiliano si svolgerà il concerto. Abbiamo lanciato un’idea che è stata raccolta: suonare per una giusta causa. All’iniziativa hanno aderito The Lonesome Pines, il Duo Pesenti, A Brigà e Claudio Bellato. Preciso che questi musicisti hanno accettato di suonare gratis e colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente.

Quindi quella di venerdì prossimo sarò una giornata da non perdere: parole e musica per dire no al progetto di ampliamento a carbone.

di Marco Ravera – Segretario provinciale Rifondazione Comunista"

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2 ottobre 2010

Undici indagati per la discarica abusiva nel cantiere di TVN

Da TrcGiornale
"La procura della Repubblica ha iscritto undici persone nel registro degli indagati sul caso dei rifiuti rinvenuti nell'area della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord. La magistratura inquirente ha chiuso l'inchiesta che era scaturita dopo che la stessa procura era venuta in possesso di un video, portato agli uffici di via Terme di Traiano dalla presidente del Forum Ambientalista Simona Ricotti, che se lo era trovato all'interno della cassetta della posta di casa sua.

In quel video le immagini mostravano un camion mentre caricava rifiuti di ogni genere per poi scaricarli all'interno dell'area del cantiere Enel. La zona, peraltro, sembra sia quella dove sarebbe prevista la nascita del bosco che fa parte della convenzione con il comune. Non si conoscono però i nomi delle undici persone indagate. A quanto pare, sei sarebbero dirigenti e personale della Spa, mentre gli altri cinque dovrebbero essere i titolari e personale delle due ditte incaricate del trasporto di quei rifiuti. Tra l'altro, a quanto pare una delle due ditte sarebbe la RD Trasporti, cioè la stessa coinvolta nel caso del palazzo di piazza XXIV maggio. I reati ipotizzati dalla magistratura inquirente sono quelli relativi alla inosservanza delle leggi sul corretto smaltimento dei rifiuti. Per questo tipo di reati la magistratura inquirente ha presentato richiesta di rinvio a giudizio per tutti e undici gli indagati al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Civitavecchia, che a questo punto dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta avanzata dal pubblico ministero."

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24 settembre 2010

Travaglio firma la petizione per il bosco di 40 a Tvn

Riportiamo da BiGnotizie.it

"E' stato Marco Travaglio il primo a firmare la petizione per il bosco a Tvn. Oggi pomeriggio, appena arrivato in Aula Pucci dove era stato invitato dall'associazione "Cecafumo" per il premio "Libera informazione", il giornalista ha inaugurato la petizione "Sì alla realizzazione del bosco di 40 ettari nelle aree attigue alla Centrale Torrevaldaliga Nord".

Il Forum ambientalista e il comitato NaturalMente, promotori dell'iniziativa popolare (che si può firmare direttamente dal sito http://www.firmiamo.it/boscocivitavecchia?zfs) e particolarmente soddisfatti per tale battesimo, hanno annunciato di aver già fissato un calendario (da domenica 26 settembre a sabato 30 ottobre) di punti raccolta firme disseminati per la città.

Salvo condizioni meteo particolarmente avverse si partirà domenica, a Largo Galli (davanti al bar Quaranta), dalle ore 17 alle 19,30. Ogni mercoledì mattina un banchetto sarà posizionato lungo viale Nenni, all'altezza del mercatino, dalle 10 alle 12,30, mentre ogni giovedì pomeriggio sarà, dalle ore 17 alle 19,30, contemporaneamente nell'area antistante "Conad Il Mare" a San Gordiano e davanti all'ingresso di "Conad Le Terme" in via Terme di Traiano. Di sabato sarà possibile firmare in piazza Regina Margherita (dalle ore 9 alle 12,30), nel pomeriggio dalle ore 17 alle 19,30 in viale Garibaldi (davanti alla Galleria Garibaldi) e a Largo Marco Galli e di sera, sempre a largo Galli, dalle ore 21 alle 23.

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16 settembre 2010

Sì al bosco di 40 ettari nell’area attigua alla centrale di Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia)


Nella giornata di ieri presso l’aula Calamatta del comune di Civitavecchia si è tenuta la conferenza stampa, indetta dal Forum Ambientalista e dal Comitato NaturalMente, per presentare la petizione popolare Sì alla realizzazione del bosco di 40 ettari nelle aree attigue alla Centrale di Torrevaldaliga Nord

Puoi stampare, firmare e far firmare il modulo, SCARICALO QUI
Contattaci QUI per far pervenire i moduli firmati ai promotori.

Esiste inoltre a questo indirizzo www.firmiamo.it/boscocivitavecchia una versione online della petizione, che tuttavia non ha valore legale ma simbolico.


Segue il testo della petizione:

PREMESSO

che nel decreto MAP n° 55/02/2003 del 24 dicembre 2003, con il quale è stata autorizzata la riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord, è fatto obbligo ad ENEL, quale opera compensativa, di provvedere alla realizzazione di un’area boscata dell’estensione di circa 40 h denominata “Parco dei Serbatoi”;

che nel parere di Valutazione di Impatto Ambientale 680/2003, costituente parte integrante del citato Decreto autorizzativo, viene stabilito che le prescrizioni andavano ottemperate con “modalità atte ad anticipare almeno parte della loro realizzazione prima della chiusura del cantiere della centrale “;

che ad oggi, nonostante si stia andando verso la chiusura del cantiere e la messa in esercizio a regime dell’intera centrale, non risulta che si sia in alcun modo proceduto alla realizzazione di detto parco;

che anzi l’area individuata per detta realizzazione risulta interessata da un inquietante accumulo di rifiuti sul quale la Procura della Repubblica ha avviato un inchiesta;

che nell’“Accordo disciplinante i reciproci rapporti tra l’Amministrazione Comunale di Civitavecchia ed ENEL produzione spa” stipulato in data 14 aprile 2008 all’art. VIII è riportato che “in adesione alla richiesta del Comune, Enel, previa autorizzazione delle competenti autorità, ivi inclusa quella del Ministero dell’Ambiente, si dichiara disponibile a realizzare l’area di verde pubblico, prevista originariamente in prossimità della Centrale, in altri siti indicati dal Comune …”;

che con nota 49383 del 21/09/09 Il Sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini, ha rinnovato la richiesta “di soprassedere alla realizzazione di quanto previsto dal progetto relativo alle opere compensative già approvato (il Parco dei Serbatoi nds), facendo presente la volontà dello scrivente Comune di farsi carico dell’individuazione di una soluzione alternativa, finanziabile con il contributo ENEL, da sottoporre a nuova approvazione delle amministrazione in indirizzo.”


CONSIDERATO

che le aree a verde rappresentano, per ogni città, una necessità fisiologica per la rigenerazione dell’atmosfera e del terreno ed un fattore di grande importanza per la vivibilità dell’ambiente urbano;

che a Civitavecchia la dotazione pro capite di verde urbano è ben al di sotto del valore guida di 8 m2/ab indicato dalla normativa vigente;

che le aree verdi sono indispensabili fattori di equilibrio ecologico poiché svolgono diverse funzioni tra le quali preme qui rilevare:
• la produzione di ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana;
• il contenimento dell’inquinamento atmosferico, in particolare quello dovuto al particolarato fine;
• il contenimento dell’inquinamento acustico (le barriere vegetali costituiscono un’efficace difesa contro il rumore provocato da varie fonti;

che la realizzazione del cosiddetto “Parco dei Serbatoi” trova la sua ragione, peraltro, proprio nella mitigazione dei gravi effetti ambientali della riconversione a carbone sul territorio, infatti, nel decreto di Valutazione di impatto Ambientale 680/2003 dopo aver chiarito che l’intervento prescritto consiste in “un’area a parco caratterizzata dalla presenza di ampie radure intervallate da fitti insiemi boschivi, caratteristici del paesaggio costiero circostante” viene specificato che la realizzazione del parco comporterà, relativamente alla componente ambientale suolo e sottosuolo, “un miglioramento in quanto l’area occupata dalla centrale diminuirà, a fronte dello smantellamento di gran parte del parco serbatoi, di circa 119.000 m2” e che, quindi, “può effettivamente contribuire a migliorare la percezione dell’impianto, rendendolo meno estraneo alla città”;

che, inoltre, un ettaro di bosco è in grado di neutralizzare, mediamente, almeno 6 tonnellate di CO2 (ovvero anidride carbonica, gas serra primo responsabile del riscaldamento globale) in un anno;

che 40 ettari di bosco comporteranno, quindi, la neutralizzazione di almeno 240 tonnellate annue di CO2, quota che, seppure minimale, comporta comunque un effetto di mitigazione alle oltre 10 milioni di tonnellate annue di anidride carbonica che la centrale di Torrevaldaliga Nord immetterà nella nostra aria;

che sono sempre più frequenti le proteste dei cittadini per il rumore sordo e continuo proveniente dalla Centrale di Torrevaldaliga Nord;

che gli alberi da alto fusto quali quelli previsti nel progetto presentato in ottemperanza alla citata prescrizione, avrebbero, come già sopra specificato, un sicuro effetto di contenimento dell’inquinamento acustico;

che anche il Ministero dell’Ambiente ha più volte sottolineato l'importanza di ottemperare alle prescrizioni previste negli atti autorizzativi con particolare riferimento proprio al “Parco Dei Serbatoi”;

che la stessa ENEL nei propri documenti, anche successivi alla firma dell’accordo con il Comune di Civitavecchia, al fine di evidenziare lo sforzo di rendere ” ambientalmente compatibile” la riconversione a carbone della Centrale di Torrevaldaliga Nord con il territorio circostante, afferma più volte che “L’area liberata dai serbatoi sarà bonificata e recuperata a verde.”;


I SOTTOSCRITTI CITTADINI


-ESPRIMONO

il più totale dissenso alla richiesta del Sindaco Moscherini di soprassedere dalla realizzazione di un area boscata in area limitrofa alla centrale di Torrevaldaliga Nord


-CHIEDONO

alle Autorità in indirizzo di

non “soprassedere” alla prescrizione in questione ed anzi di intervenire su ENEL Produzione S.p.a.

affinché si proceda, come previsto nel Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale e nel Decreto di autorizzazione all’esercizio della centrale di Torrevaldaliga Nord, ad ottemperare alle prescrizioni prima della chiusura del cantiere della centrale e, quindi, a realizzare in tempi brevi l’area boscata di circa 40 h nell’area adiacente alla centrale precedentemente occupata dai serbatoi.

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8 settembre 2010

Depositate le osservazioni No al carbone Alto Lazio / Forum Ambientalista su AIA Torrevaldaliga Sud

Per stamattina è prevista la terza riunione della Conferenza dei Servizi su Torrevaldaliga Sud, riportiamo le osservazioni che saranno depositate al Ministero:


Chiediamo all'Autorità Competente che nel procedimento in oggetto si tenga conto di quanto contenuto nelle presenti osservazioni e, in considerazione dell’urgenza delle problematiche evidenziate, auspichiamo che si proceda con una sollecita conclusione dello stesso.

Alla riunione sono stati invitati diversi Ministeri, come quello Economico e della Salute, il Comune di Civitavecchia, la Regione Lazio e la Provincia di Roma, oltre alla società Tirreno Power.

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19 agosto 2010

La Frasca: pericolo cemento per l’ultima costa fruibile di Civitavecchia

Da Civonline.it "Roberta Galletta e Simona Ricotti lanciano l'alarme: ''Sulla Frasca incombe il pericolo cementificazione"
L’area de “La Frasca”, che comprende il litorale situato a Nord di Civitavecchia, rappresenta un eccezionale concentrato di aree di pregio naturalistico, paesaggistico e archeologico e, per la sua estensione è stata inserita nel progetto Oloferne del WWF, che tra il 1995 ed 1996 ha censito i tratti di costa di sviluppo di almeno 3 km liberi da opere umane.
La pineta, ultimo vero polmone verde della città, attualmente di proprietà dell´Arsial, rappresenta, un´importante e documentata zona di rispetto di biodiversità, tanto da essere inserita, nel Piano Territoriale Paesistico (PTP), fra le aree boscate “Beni A5 – Boschi di tutela integrale” e sottoposta, relativamente all’entroterra e alla fascia costiera, a vincolo di inedificabilità ai sensi della L. 431/85; il tratto marino prospiciente alla Frasca è inserito, invece, nei Siti d’Interesse Comunitario (SIC IT6000005 - "Fondali tra Punta Sant'Agostino e Punta della Mattonaia). "Per questi ed altri mie motivi ci battiamo per la salvaguardia di questo polmone verde che tra l'altro dal punto di vista archeologico ha una notevolissima rilevanza, tanto che è qualificato nel PTP, come “zona archeologica a tutela orientata” e sulla quale la Sovrintendenza Archeologica all’Etruria Meridionale ha provveduto all’apposizione di ben due vincoli archeologici - sia per il settore a terra che per quello a mare - nel dicembre 2008 e nel aprile 2009 - spiegano in una nota Roberta Galletta (Presidente Italia Nostra Onlus Sezione Asfodelo Gruppo Civitavecchia) e Simona Ricotti (Responsabile Forum Ambientalista Civitavecchia) - la riqualificazione della Frasca, area da preservare “da interventi incoerenti con la valorizzazione delle risorse ambientali e la tutela dell’ecosistema” per la quale ”viene fatto obbligo, … di … opportuni interventi silvo colturali”, è opera prevista nelle prescrizioni dei decreti Via 6923/2002 e 2935/97 relativi al piano regolatore portuale. Soggetto competente alla presentazione, e successivamente all’attuazione, è l’Autorità Portuale che a tal fine ha presentato un progetto di reale riqualificazione ambientale teso, appunto, alla valorizzazione delle specie arboree ed arbustive e delle presenze archeologiche del sito e che ben risponde alle prescrizioni che stabiliscono che “dovrà essere evitata l’eccessiva infrastrutturazione“ anche “in riferimento alla localizzazione dei previsti interventi di supporto alla balneazione (aree di sosta, nuclei di servizio, piattaforme e pontili)” e che ben si coniuga con la richiesta di Istituzione del Monumento Naturale presentata dalle associazioni ambientaliste e sottoscritta da migliaia di civitavecchiesi".Galletta e Ricotti poi hanno anche spiegato che "La provincia di Roma nell’ambito dell’approvazione del Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) ha inserito la Frasca “nell’elenco delle aree protette“ in quanto “area, meritevole di tutela per la quale è in corso la procedura d’istituzione. La Frasca, che è stata votata dai civitavecchiesi quale “Luogo del cuore” nell’ambito della campagna del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), è un bene comune della collettività civitavecchiese che va difeso dalle mire di chi vorrebbe trasformarlo in "altra cosa" facendo pressione affinché si realizzi, in tempi brevi, un reale progetto di valorizzazione". Le due esponenti hanno poi lanciato l'allarme sul pericolo cementificazione: "Da circa un mese l’Amministrazione Comunale sta dando ampio risalto al progetto “Emergenza estiva Pineta la Frasca” affermando che questo “restyling” è finalizzato a riqualificare l’area ed a renderla maggiormente fruibile ai cittadini scrivono ancora la Galletta e la Ricotti - in realtà si ha la netta sensazione che il “restyling” nasconda come unico intento quello di allontanare i cittadini, che da anni volontariamente puliscono, tutelano e vivono la Frasca, con vincoli e divieti per far sì che al momento opportuno nessuno si opponga alle reali mire che incidono sull’area. In realtà per il Sindaco Moscherini riqualificare la Frasca significa cementificarla. Infatti il primo cittadino, ben supportato dall’Assessore al demanio Pierfederici e dalla sua maggioranza, persegue da anni lo sviluppo del Porto in direzione nord e vorrebbe realizzare nell’area della Frasca fior fiore di mega progetti quali il "Terminal Asia", una maxidiscoteca e un mega porticciolo, con annessi ampi spazi cantieristici, al servizio dell’ennesimo grande privato, opere che comporterebbero la pressoché totale e definitiva cancellazione dei fondali protetti dalla Comunità Europea e della pineta, tristemente sostituiti con banchine in mare e piazzali per deposito di container nell'entroterra. Una colata di cemento che seppellirà l’ultimo tratto di costa fruibile di Civitavecchia regalandola ai grandi privati togliendola ai civitavecchiesi senza peraltro dare risposta ai piccoli diportisti locali. Infatti nei porti turistici, come sancito dal D.P.R. del 2.12.97 n.509, non è consentito lo stazionamento in acqua di imbarcazioni di lunghezza fuori tutto inferiore a 6,0 m. Che queste siano le reali mire del Sindaco e dell’Amministrazione non solo è testimoniato da decine di articoli in cui tale intento è dichiarato, ma è reso evidente dalla posizione assunta da Moscherini in relazione all’istituzione del Monumento Naturale. Infatti con nota del 30 luglio 2008 a firma congiunta con il sindaco Mazzola, il Primo Cittadino si è schierato contro l’istituzione del monumento naturale affermando che: “Non si ravvede poi neanche la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento del vincolo di Monumento Naturale, …omissisis … su di un’area per di più fortemente degradata”, Come a dire che a fronte del degrado causato dalla centrale (sic!) non vale la pena tentare un opera di tutela e valorizzazione, quanto piuttosto stendere un “velo di cemento” sul tutto. Se veramente il Sindaco, l’Ass. Pierfederici e quanti altri, hanno a cuore la valorizzazione di tale porzione di territorio e la sua tenuta in condizioni dignitose, oltre ad intervenire con azioni di pulizia con costanza e metodicità, e non solo in concomitanza con le azioni di autorganizzazione dei cittadini, intervengano affinché l’ENEL adempia alla prescrizione che prevede lo spostamento dello scarico della pescicoltura, sostengano la proposta di istituzione del Monumento Naturale avanzata dalle nostre associazioni, unitamente al WWF, e supportata dalle firme di centinaia di cittadini/e e facciano pressione affinché la Regione approvi in tempi brevi il progetto di riqualificazione già presentato dall’Autorità Portuale ed attualmente in fase di valutazione negli uffici regionali. Ma soprattutto ritirino le proposte di cementificazione finora sostenute. Solo allora le dichiarazioni sulle volontà di riqualificare e rendere maggiormente fruibile la Frasca saranno credibili"

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22 luglio 2010

Commento alla seconda conferenza dei servizi TVS

Comunicato stampa No al carbone Alto Lazio

Artificiosa la ricostruzione fornita circa quanto accaduto nella seconda riunione della conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA alla centrale di Torre Valdaliga Sud.

Infatti detta riunione ha segnato un ulteriore passo avanti nella dismissione del IV gruppo acquisendo il parere supplettivo della commissione IPPC che, contrariamente al precedente, ne determina non solo la dismissione, ma tempi certi per la presentazione di un cronoprogramma per la definitiva demolizione.

Ed è proprio per contrastare tale atto che Tirreno Power ha presentato le proprie ulteriori osservazioni, supportate peraltro da parere legale, circa la formale non idoneità del diniego al funzionamento di TV4 espresso dall’Amministrazione Comunale di Civitavecchia nonché sulla non corrispondenza di tale diniego rispetto a quanto previsto nel Piano Energetico Regionale; concetto quest’ultimo non corrispondente a verità e, comunque, riferito ad un Piano non vigente in quanto non ancora approvato dal Consiglio Regionale.

Il rinvio a settembre per l’atto definitivo è stato accettato su richiesta del Sindaco Moscherini ( e non di Tirreno Power) solo al fine di consentire a quest’ultimo di perfezionare il parere espresso dal Consiglio Comunale rendendolo formalmente rispondente a quanto previsto dagli art.216 e 217 del Regio Decreto 27 Luglio 1934, n.1265 che sanciscono che” Quando ….fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica” il Sindaco possa prescrivere “le norme da applicare per prevenire o impedire il danno o il pericolo e si assicura della loro esecuzione ed efficienza”.

Né l’impegno a presentare entro due anni un’alternativa di progetto che possa garantire un ulteriore miglioramento delle prestazioni ambientali, esplicitato con la lettera presentata in extremis (ovvero la sera prima della conferenza) da Tirreno Power), peraltro non costituente novità alcuna rispetto a quanto già prescritto nel primo parere della Commissione IPPC che prevedeva appunto, nelle more di necessari e prescritti miglioramenti impiantistici, una deroga di due anni ai limiti emissivi vigenti, ha modificato nulla di quanto stabilito. Tant’è che il parere IPPC non è certo stato rinviato in commissione per ulteriori valutazioni.

In tale contesto è risultato incomprensibile, e deprecabile, l’atteggiamento del sindaco Moscherini che, nonostante esprimesse posizioni condivise dai rappresentanti del Forum Ambientalista, del Movimento NoCoke e dai consiglieri Manuedda e Petrelli presenti in audizione nella conferenza dei servizi, preso da un accesso di sindrome del Marchese del Grillo, e peraltro dimostrando ignoranza non solo nei modi ma anche della legislazione vigente in termini di partecipazione del pubblico ai procedimenti, ha fortemente contestato tale presenza, lasciando allibiti il Presidente della conferenza e gli altri convenuti.

Vogliamo augurarci che tale atteggiamento sia legato alla ormai nota insofferenza alle pratiche democratiche che contraddistinguono il purtroppo per noi Primo Cittadino di Civitavecchia e non, invece, come l’eccessivo allungamento dei tempi potrebbe far sospettare, al tentativo di usare il diniego del consiglio comunale come leva per alzare il prezzo nelle trattative di monetizzazione del danno che Tirreno Power si è dichiarata pronta ad affrontare, magari propinandoci l’utilizzo del carbone o del CdR (combustibile da rifiuti) quale miglioramento impiantistico.

Come diceva un noto politico “a pensar male si fa peccato, ma molte volte ci si azzecca!”

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6 luglio 2010

Pulizia della Frasca: successo

Comunicato del Comitato Piazza pulita
"La pulizia della Frasca promossa da Italia nostra e Forum ambientalista, è andata benissimo!
Sia per il gruppo numeroso di volontari che armati di guanti e sacchi hanno partecipato con entusiasmo ed impegno, sia perché abbiamo trovato il luogo più pulito rispetto agli anni passati.
I frequentatori hanno imparato a non sporcare e a lasciare pulito.

Ciò significa che si accresce col tempo fra i cittadini la coscienza e la sensibilità verso la tutela del patrimonio ambientale e scatta la molla ad agire in prima persona quando l’ente pubblico è assente, per salvaguardare ciò che mantiene l’ equilibrio ecologico e la specificità naturalistica del proprio territorio.
Un messaggio chiaro è stato mandato ad amministratori e politici: la Frasca va tutelata!

Certo i problemi non mancano a cominciare dallo stato di salute delle acque: sono balenabili? C’è ancora l’inquinamento dovuto agli scarichi dell’allevamento ittico della centrale?
Sentiamo ancora parlare di progetti con colate di cemento che farebbero sparire la Frasca.
Sul suo futuro vorremmo che l’amministrazione comunale si pronunciasse senza ambiguità.

Comunque oggi registriamo un primo risultato positivo che è opera dei cittadini ma è anche merito delle associazioni ambientaliste che promuovono da anni iniziative per la Frasca, a cui va il nostro ringraziamento insieme a quello dei civitavecchiesi.

Comitato Piazza pulita

(ma leggete anche questo, NdR: http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=28909)

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8 giugno 2010

Presentato “Civitavecchia da rinnovare”

Da Centumcellae.it
"E’ stato presentato questa mattina, presso la sede della Fondazione Cariciv, il libro realizzato dagli studenti del Centro Provinciale per la Formazione Professionale di Civitavecchia sull’emergenza ambientale globale e locale insieme all’Associazione “A Sud” e ai comitati No Coke; una iniziativa promossa dalla Provincia di Roma e finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Il nome “Civitavecchia da rinnovare” è stato dato al libro dagli stessi studenti del corso biennale per estetisti e acconciatori e del corso unico per elettricisti e meccanici che, oltre ad aver contribuito alla stesura, l’hanno personalizzato con vignette, disegni e riflessioni. 'Vorrei fare i miei complimenti ai ragazzi che hanno portato a termine questo progetto - ha esordito il Presidente della Fondazione Vincenzo Cacciaglia - noi e la Provincia stiamo lavorando insieme a più iniziative e non potevamo non occuparci del tema ambientale, data la sua importanza'.
Concetto ripreso dalla responsabile dell’area progetti dell’associazione “A sud”, che ha spiegato 'La nostra associazione ha sempre dato molta importanza ai temi ambientali, questo è un libro degli studenti e per gli studenti che ha lo scopo di informare'.
'Qualche giorno fa – ha commentato invece il direttore del CPFP di Civitavecchia - ho visto su un muro una scritta che recitava “il futuro non è più quello di una volta”; questa frase apparentemente priva di senso dovrebbe farci riflettere, i ragazzi non hanno aspettative nel domani e il tema ambientale ha un ruolo essenziale in questo contesto, i ragazzi però in questa occasione hanno dato un segnale positivo'.
Dai veri autori del libro, quindi dai ragazzi, sono giunte le parole più significative. 'Ringraziamo chi ci ha dato la possibilità di dare un segnale forte: quello di cercare di sensibilizzare chi è egoista e pensa ai soli interessi economici e chi crede che ci sia sempre qualcuno che un giorno risolverà tutto senza pensare che ognuno di noi dovrebbe fare la sua parte anche nei più piccoli gesti'.
Ai ringraziamenti di rito si è unito poi il consigliere provinciale di Sinistra ecologia e libertà,Gino De Paolis che ha chiarito alcune questioni connesse al tema ambientale. 'Sulla discarica ad Allumiere e sul sito di stoccaggio dei rifiuti abbiamo già presentato una mozione e la Provincia si è espressa contrariamente; per quanto riguarda il depuratore lo dico chiaro e tondo: si sono rubati i soldi e i risultati si vedono con il divieto di balneazione su tutta la costa. Oltre a tutto quello a cui è già sottoposta Civitavecchia potrebbe avere anche un inceneritore al campo chimico, mi auguro che le istituzioni locali facciano qualcosa per tutelare i cittadini'. A concludere la presentazione, tra gli applausi di tutti i presenti, sono state le parole di Simona Ricotti, portavoce del Forum Ambientalista: 'Abbiamo accolto l’iniziativa con grande piacere, perché dobbiamo informare i cittadini. Il nostro primo obiettivo deve essere sensibilizzare, far sapere che i lavoratori sono i primi a pagare, perché ci prendono per fame, ci offrono lavoro ma lo paghiamo caro. Nell’ultimo mese sono morte 15 persone tra i 40 e i 55 anni tutte con la stessa malattia e tutte per motivi di inquinamento. Forse nelle sedi decisionali si dovrebbe riflettere di più e se il futuro non c’è è anche colpa nostra'.

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7 giugno 2010

Rombo TVN: un esposto era stato già presentato ad Arpa-Lazio in febbraio

Riportiamo di seguito l'esposto inviato nel mese di Febbraio all'Arpa relativamente al rumore ordinario della centrale di TVN. Interpellata dopo circa un mese e mezzo, l'Arpa ha risposto che stavano facendo tutti gli accertamenti, che comunque ENEL aveva inviato ed iniziato a realizzare degli interventi di insonorizzazione e che comunque i risultati del tutto sarebbero stati inviati al Comune di Civitavecchia che li avrebbe diffusi alla popolazione. Da allora il nulla.

Staremo a vedere se l'episodio eclatante della scorsa notte sarà sufficiente a portare l'attenzione delle Autorità sul problema, o se resterà il loro silenzio a fare da sfondo al "rombo pulito" di enel.

(Leggi oltre o scarica il documento)

"AL Sindaco

All’Assessore all’Ambiente

Comune di Civitavecchia

All’ARPA LAZIO Sez. Prov. Di Roma, Unità Acustica, Via Boncompagni 101, 00187 ROMA


OGGETTO: segnalazione relativa a rumori ambientali molesti

Con la presente, la sottoscritta Simona Ricotti, a nome e per conto del Forum Ambientalista, associazione di tutela ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con sede a Roma, Via Sant’Ambrogio 4, ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge 349/86,

PREMESSO

che la scrivente Associazione ha tra i propri fini statutari la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, connesse anche con la tutela della salute dei cittadini;

SEGNALA

il rumore ambientale divenuto ormai persistente proveniente dalla Centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord, al punto da arrecare disturbo ad un numero crescente di persone, turbando nel contempo la normale quiete pubblica.

Tale rumore, che viene unanimemente descritto come sordo, profondo e vibrante, viene segnalato durante l’arco dell’intera giornata, con un acuirsi nelle ore notturne, in varie zone della città: da quelle in linea d’aria più vicine all’impianto di TVN (Cimitero Vecchio, in Via Aurelia Nord, Via Ambaradam) a quelle proprie del centro urbano (Piazza Saffi, Caserma Steigher, Viale G. Baccelli, via S. Fermina – via Buonarroti -Via Calisse, Via Matteotti, Via Benci e Gatti) a quelle più lontane (Campo dell’Oro e località Boccelle).

Nell’allegare alla presente alcune segnalazioni, tra le più significative, tratte dalla stampa locale, la sottoscritta

CHIEDE

che vengano eseguite le necessarie rilevazioni fonometriche nonché i dovuti accertamenti in merito ad eventuali violazioni ravvisabili nei fatti come sopra descritti.

Richiede altresì, ai sensi della normativa vigente sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale, di essere messa a conoscenza dei risultati di detti rilevamenti.

Nel rimanere a disposizione per ulteriori chiarimenti, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Civitavecchia, 03.02.2010



Per il Forum Ambientalista
La Responsabile locale
Simona Ricotti


Per eventuali comunicazioni,
Forum Ambientalista,
c/o Simona Ricotti,
Via Terme di Traiano 9/b,
simona.ricotti@libero.it

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1 giugno 2010

Da Rossano parte una Campagna di boicottaggio contro enel

Da Sibarinet.it

Se ne fa portavoce il dirigente provinciale del Sindacato dei Lavoratori Pietro Altavilla

Rossano - "Siamo partiti in sordina dopo che da una telefonata ricevuta in piena notte del 26 aprile scorso, un funzionario di un Ministero a Roma ci avvisava sulle intenzioni di ENEL di carbonizzare la Piana di Sibari.

Abbiamo immediatamente e pubblicamente denunciato il tentativo di attentato che i vertici ENEL, con l’allora occulta complicità e garanzie di personaggi politici regionali e locali, aziende legate alla speculazione edilizia ed al movimento terra nonché gruppi di manovalanza propagandistica reclutati tra dipendenti della centrale e reali disoccupati o precari, stavano preordinando ai danni dell’economia della Sibaritide e della salute degli inconsapevoli cittadini. Con pochissime
forze, soprattutto giovanili, si è costituito il Comitato “NO CARBONE” e localizzato il “quartier generale” presso il centro turistico “IL SALICE” di Corigliano, mentre i Partiti ancora discutevano sulla bontà o meno del carbone. Discussione lunga, la loro, talmente lunga che solo ieri, dopo un mese di mobilitazione del Comitato, si è appresa la posizione, ora comoda ed opportunistica, della Federazione della Sinistra (Rifondazione e Comunisti Italiani) che si dicono, bontà loro, contrari al carbone, dopo che tutte le Istituzioni, i Sindaci, le associazioni, le categorie economiche e professionali, i medici, la cultura, l’opinione pubblica tutta si sono espressi con tempestività e decisione per il NO. Ora, comunque, siamo più ottimisti sulla vittoria contro il carbone, perché è il popolo che non lo vuole, altro che referendum. E su questa proposta vogliamo essere altrettanto chiari e netti: siamo contrari perché già le Assemblee elettive, alla unanimità, si sono espresse, e chi lo pone ora, oltre a non specificare se deve essere cittadino o territoriale, offre indubbiamente e forse inconsapevolmente, l’ultima sponda o possibilità alle mire neocolonialiste dell’ENEL. Ma noi vogliamo andare oltre la vittoria: l'ENEL voleva boicottare l'economia della Sibaritide e la salute dei suoi abitanti, ma noi ora boicottiamo l'ENEL. Impugnare il nostro diritto di scelta e cambiare operatore è un altro modo di ribellarsi a tutto questo. Forse il modo che fa più effetto contro chi produce energia inquinante in Italia e nucleare all’estero. Vogliamo lanciare, una grande campagna regionale di boicottaggio, assieme al Forum Ambientalista calabrese, per convincere le famiglie a cambiare gestore, e chi scrive lo ha già fatto, e a non investire in obbligazioni ENEL. E’ anche per questo che, come Comitato, andremo avanti nella raccolta delle firme, che sono già diverse migliaia e regolarmente certificate con documento d’identità di tutti, almeno fino alla grande manifestazione popolare del 12 giugno".

Pietro Altavilla, dirigente provinciale Sindacato dei Lavoratori COSENZA - Comitato “NO CARBONE ROSSANO”

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9 aprile 2010

Niente carbone e dismissione per il quarto gruppo di TVS

Comunicato stampa

NEGATIVO ILPARERE ISTRUTTORIO AI FINI DEL RILASCIO DELL'AIA PER IL QUARTO GRUPPO DELLA CENTRALE ELETTRICA DI TVS E RICHIESTO UN PIANO DI DISMISSIONE

Giovedì 8 aprile presso il Ministero dell’Ambiente alle ore 15.00, si è svolta la Conferenza dei Servizi per la richiesta di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla società elettrica Tirreno Power, proprietaria della centrale di Tvs con 3 gruppi a gas ed un quarto gruppo policombustibile.
La conferenza si è conclusa con l'accoglimento delle osservazioni di Simona Ricotti del Forum Ambientalista, Alessandro Manuedda, consigliere comunale di Civitavecchia e Marzia Marzoli del Movimento Nocoke Alto Lazio ,nell'ambito dello spazio riservato alle audizioni preventive ai fini del parere istruttorio della commissione ippc per il rilascio del'AIA per TVS.
Sono state ribadite le posizione di sempre,ossia che il quarto gruppo di TVS era fuori legge e che non poteva ottenere l'AIA e che andava per questo dismesso. Torrevaldaliga sud di Tirreno

power era autorizzata per una potenza installata, totale dei soli tre gruppi a gas a ciclo combinato,mentre il quarto gruppo fuori dai limiti consentiti dalla legge in fatto di inquinanti,continuava l'esercizio nonostante la commissione VIA avesse a suo tempo espresso un parere sulla dismissione del quarto gruppo di TVS.
La sorpresa della conferenza dei servizi e' stata la presenza del sindaco di Civitavecchia e della delibera comunale della mattina stessa,che esprimeva il suo parere sfavorevole al rilascio dell'AIA del quarto gruppo e la sua completa dismissione.
Per la prima volta Moscherini si e' trovato sulla stessa linea dei comitati e associazioni ambientaliste,posizione apprezzata dalle associazioni e dai comitati a meno che,il no, sia un punto fermo e che la posizione sia mantenuta,anche qualora si dovesse costituire un tavolo per un'eventuale convenzione economica tra la società' elettrica e il comune di Civitavecchia.
Grande la soddisfazione dei movimenti che da anni si battono per il rispetto e la tutela del territorio, preoccupati per la possibile riconversione a carbone del quarto gruppo di Tvs,di cui si parlava in maniera esplicita anche dai consiglieri comunali di Civitavecchia, dopo la irresponsabile autorizzazione concessa alla vicina centrale Enel di Torrevaldaliga Nord,sarebbe stata una catastrofe.
Le rappresentanti del Forum Ambientalista e del Movimento Nocoke ed il consigliere Manuedda hanno inoltre denunciato ai tecnici del ministero che la presenza di serbatoi di olio combustibile e ammoniaca all’interno di TVn richiederebbe il ricorso alla direttiva Seveso che riguarda gli impianti ad alto rischio di incidenti rilevanti. Pur se la quantità contenuta in tali serbatoi non risulta tale da dover essere sottoposta a tale direttiva, la sua applicazione sarebbe
giustificata dalla presenza intorno all’impianto di altri serbatoi, della stessa tipologia, sottoposti a tali legge. Questo ne aumenterebbe la pericolosità. Sarebbe inoltre auspicabile adottare qualsiasi precauzione possa contribuire a prevenire incidenti come quello avvenuto il sabato di Pasqua presso il cantiere Enel.
I sindaci del comprensorio erano assenti alla conferenza dei servizi perché' non hanno chiesto di essere invitati,come può il sindaco di Tarquinia lamentarsi proprio di questo?
La legge non prevede la presenza alla conferenza dei servizi di altre istituzioni oltre al comune ospitante l'impianto in esame,poteva pero' partecipare come hanno fatto i cittadini (ma era questa l’intenzione?) che hanno chiesto,semplicemente, un audizione ai margini della conferenza.
Invece di ingannare i cittadini con scuse improponibili,se volesse il sindaco Mazzola protestare per non essere stato invitato,lo facesse ai suoi riferimenti partitici, proponendogli una legge sulla maggiore partecipazione alle conferenze dei servizi dei sindaci dei comuni limitrofi.
Il movimento no coke Alto Lazio si rende disponibile a tutti i sindaci del comprensorio che vorranno partecipare alla prossima conferenza dei servizi di TVN,per il rilascio dell’AIA.
Potrebbe essere l’occasione per ribadire il no al carbone e un’adeguamento ambientale piu severo,oppure le compensazioni economiche che stanno incassando da tre anni faranno desistere i sindaci alla partecipazione?.
Speriamo che ci contattino al piu presto,per credere ancora che sia interesse politico dei sindaci difendere la salute dei cittadini e del territorio.

Movimento Nocoke Alto Lazio

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7 aprile 2010

"Il Procuratore Amendola aveva già chiesto il sequestro di Tvn"

Da Centumcellae.it

"E proprio mentre il Sindaco Moscherini ordina per 15 giorni il fermo della centrale di Torre Valdaliga Nord emerge una notizia destinata sicuramente a far discutere, soprattutto all'indomani della tragica morte di Sergio Capitani. E' dello scorso 22 gennaio, infatti, secondo quanto trapelato, la richiesta preventiva avanzata dal Procuratore Gianfranco Amendola di sequestro della centrale di Tvn “per esercizio in assenza di autorizzazioni e per gravità della stessa per la sicurezza dei lavoratori e della salute pubblica”. Queste infatti le motivazioni di Amendola nella sua richiesta che tuttavia è stata rigettata poche settimane fa dal Giudice per le indagini preliminari, Dott. Giovanni Giorgianni. Decisione che ha indotto a quel il Procuratore a chiedere l'archiviazione del caso contro cui però si ufficialmente opposto il Forum Ambientalista, promotore in passato di numerose denunce su irregolarità all'interno del cantiere di Tvn. E la vicenda a questo punto rende inevitabile un inquietante interrogativo: se la richiesta di sequestro della centrale avanzata dal Dott. Amendola fosse stata accolta, Sergio Capitani oggi sarebbe ancora vivo?"

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4 febbraio 2010

"Rumore dalla centrale a carbone di TVN: richiesto l'intervento del Comune di Civitavecchia e di ARPA Lazio"

AL Sindaco
All’Assessore all’Ambiente
Comune di Civitavecchia

All’ARPA LAZIO
Sez. Prov. Di Roma
Unità Acustica
Via Boncompagni 101
00187 ROMA


OGGETTO: segnalazione relativa a rumori ambientali molesti

Con la presente, la sottoscritta Simona Ricotti, a nome e per conto del Forum Ambientalista, associazione di tutela ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con sede a Roma, Via Sant’Ambrogio 4, ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge 349/86,
PREMESSO
che la scrivente Associazione ha tra i propri fini statutari la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio, connesse anche con la tutela della salute dei cittadini;
SEGNALA
il rumore ambientale divenuto ormai persistente proveniente dalla Centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord, al punto da arrecare disturbo ad un numero crescente di persone, turbando nel contempo la normale quiete pubblica.

Tale rumore, che viene unanimemente descritto come sordo, profondo e vibrante, viene segnalato durante l’arco dell’intera giornata, con un acuirsi nelle ore notturne, in varie zone della città: da quelle in linea d’aria più vicine all’impianto di TVN (Cimitero Vecchio, in Via Aurelia Nord, Via Ambaradam) a quelle proprie del centro urbano (Piazza Saffi, Caserma Steigher, Viale G. Baccelli, via S. Fermina – via Buonarroti -Via Calisse, Via Matteotti, Via Benci e Gatti) a quelle più lontane (Campo dell’Oro e località Boccelle).
Nell’allegare alla presente alcune segnalazioni, tra le più significative, tratte dalla stampa locale, la sottoscritta
CHIEDE
che vengano eseguite le necessarie rilevazioni fonometriche nonché i dovuti accertamenti in merito ad eventuali violazioni ravvisabili nei fatti come sopra descritti.
Richiede altresì, ai sensi della normativa vigente sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale, di essere messa a conoscenza dei risultati di detti rilevamenti.
Nel rimanere a disposizione per ulteriori chiarimenti, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Civitavecchia, 03.02.2010

Per il Forum Ambientalista
La Responsabile locale
Simona Ricotti

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25 gennaio 2010

Niente speculazioni cementizie by Moscherini alla Frasca, ora area protetta.

Comunicato Forum ambientalista / Italia Nostra

"Apprendiamo con favore che nel Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) approvato nei giorni scorsi la Frasca viene inserita “nell’elenco delle aree protette“ in quanto “area, meritevole di tutela per la quale è in corso la procedura d’istituzione”.
Per dette aree il PTPG, nelle more dell’approvazione del relativo atto istitutivo, prevede si operi con le norme relative alle componenti ambientali del PTPG e della Rete Ecologica Provinciale (REP); nel caso della Frasca, lo strumento indicato dal PTPG è il PAR (Progetto Ambientale di Recupero) e, in particolare, l’intervento è inserito tra i “progetti ambientali di particolare valore strategico da avviare con priorità”.

Un atto importante, quindi, che costituisce un ulteriore passo verso la tutela di un’area di grande pregio naturalistico ed archeologico – ultimo vero polmone verde della città - e verso l’approvazione della nostra proposta di Monumento Naturale e che fa seguito all’apposizione dei vincoli archeologici da parte della Sovrintendenza Archeologica all’Etruria Meridionale del dicembre 2008 ed aprile 2009.
Una pietra tombale alle mire cementificatrici del Sindaco Moscherini che in quell’area aveva previsto un mega porticciolo al servizio dell’ennesimo grande privato, l’inutile quanto pericoloso Terminal Cina, e tutta una serie costruzioni per attività collaterali, ed una conferma di come determinati progetti trovino fondamento solo ed esclusivamente nella fertile mente del Sindaco piuttosto che nella concretezza degli atti di programmazione provinciali, regionali e finanche nazionali.
Auspichiamo, ora, che prima della fine della legislatura, peraltro ormai prossima, la Regione concluda l’iter di istituzione del Monumento naturale, approvando definitivamente quanto da essa stessa sponsorizzato e ratificato in sede di conferenza di coopianificazione del PTPG e velocizzi, nel contempo, l’attuazione del progetto di riqualificazione ambientale dell’area presentato dall’Autorità Portuale in ottemperanza alle prescrizioni del Piano Regolatore Portuale, affinché la Frasca venga finalmente resa adeguatamente fruibile e il patrimonio naturalistico e archeologico ivi presente opportunamente valorizzato.

Simona Ricotti - Responsabile Forum ambientalista
Roberta Galletta - Presidente Ass. Italia Nostra

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20 novembre 2009

Rifiuti e polveri movimentate all’aria aperta dentro Tvn e portate chissà dove. La Procura della Repubblica indaga

Dopo le foto il video. E le immagini che, dopo quelle della scorsa settimana, arrivano oggi dal cantiere di Torre Valdaliga Nord sono ancora più inquietanti. A diffonderle sono stati questo pomeriggio il Consigliere comunale Alessandro Manuedda e l’esponente del Forum Ambientalista Simona Ricotti, la cui denuncia è di quelle che fanno rabbrividire e che impongono, stavolta, una presa di posizione chiara e inappellabile da parte dell’Enel e del Comune; soprattutto nel momento in cui la Procura della Repubblica ha aperto una indagine sul video

in questione e su quanto da esso è possibile vedere: mucchi di rifiuti, di qualunque tipo, in un’area non precisata ma comunque interna al cantiere della centrale e movimentazione di merci, polveri e sostanze in gran quantità e in totale assenza di sicurezza ambientale. Il video non è databile, ma le semplici immagini bastano ad accertare una palese violazione di legge da parte dell’Enel: la movimentazione di rifiuti, polveri e sostanze in ambiente aperto all’interno del cantiere, quando sia la Valutazione di Impatto Ambientale che la conferenza dei servizi per l’aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale impongono espressamente all’azienda elettrica che ogni operazione di materiale avvenga in ambienti chiusi e senza alcuna dispersione atmosferica. A questo dato di fatto si affianca poi un interrogativo, allarmante e che necessita chiarimenti, laddove nelle immagini si vedono chiaramente dei camion raccogliere ingenti quantità di materiale e polveri e trasportale via dal cantiere.

"Dove sono state portate? – si chiede Alessandro Manuedda – Il loro smaltimento è avvenuto a norma di legge o è possibile ipotizzare sostanze e materiale sotterrato in qualche sito del territorio? E chi assicura che non ci sia stata infiltrazione di sostanze nei terreni in cui tutti questi rifiuti sono stati accumulati? Resta il fatto, comunque, che le modalità di movimentazione di rifiuti e polveri come quelle che si vedono nel video non sono assolutamente autorizzate né sono quelle le aree su cui tali operazioni possono avvenire. Le violazioni e le responsabilità dell’Enel sono dunque evidenti, così come è ormai chiaro che l’azienda elettrica pensa di poter fare quello che vuole in questa città".

"L’Enel continua a trattare questo territorio senza alcuna dignità – gli fa eco Simona Ricotti – pensando di poter operare impunemente senza alcun rispetto delle regole. Va detto che questo può avvenire anche e soprattutto perché tutte le istituzioni e gli enti competenti sono completamente silenziosi e assenti nei compiti di controllo che dovrebbero esercitare. L’apertura di una indagine da parte della Procura della Repubblica, infatti, è stata possibile soltanto grazie alla denuncia di qualcuno che ha voluto finalmente rompere un muro di omertà".

Il video infatti, come già le foto pubblicate dalla nostra Redazione, è giunto a Simona Ricotti in forma anonima per essere poi consegnato dalla stessa alla Procura.

"Ritengo che queste immagini, come le foto pubblicate da Centumcellae News, possano essere state realizzate soltanto da qualcuno che opera ed ha libero accesso dentro la centrale – ha proseguito la Ricotti - dunque da qualche lavoratore che comincia finalmente a preoccuparsi delle condizioni di sicurezza ambientale in cui è costretto ad operare, tanto da denunciare quello che avviene all’interno del cantiere di Tvn. Il fatto poi che lo faccia in forma anonima dimostra come in centrale regni un clima di intimidazione ormai inaccettabile. L’invito che facciamo a chi può avere altre notizie su questi gravissimi fatti, dunque, è quello di uscire allo scoperto e di collaborare alle indagini".
Chissà che nel frattempo anche Comune ed Enel si sveglino.

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14 luglio 2009

L'impianto di TVN riconvertito a carbone può funzionare entro i parametri di legge? La Procura verifica

Da TcrGiornale.it/news
Certificazioni Tvn, la Procura verifica. Diffida al Ministero

di Katia Trombetta
lunedì 13 luglio 2009 19:08

La Procura della Repubblica ha avviato una serie di verifiche in merito alle certificazioni ambientali della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord, con specifico riferimento alla certificazione ISO 14001, dopo che la certificazione Emas era già stata sospesa in via cautelativa lo scorso 12 giugno 2009 proprio da parte del Comitato per l'Ecolabel e per l'Ecoaudit (sezione Emas Italia). La Procura, quindi, starebbe verificando se l'impianto termoelettrico può esercitare le sue funzioni in presenza della sola certificazione ISO, in assenza dell'Emas, sospesa perché sostanzialmente riferita non all'impianto riconvertito a carbone.
Se l'ISO non fosse quindi sufficiente a garantire l'esercizio di Tvn si potrebbe addirittura procedere al blocco della produzione. Un aspetto che è stato affrontato anche dal Movimento no-coke Alto Lazio, Forum Ambientalista e dai consiglieri comunali di Civitavecchia e Tarquinia, rispettivamente Manuedda e Tosoni, i quali hanno indirizzato una diffida al Ministero dell'Ambiente, e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Nel testo si afferma che anche la certificazione ISO 14001 non era relativa all'impianto autorizzato nel 2003 nella sua configurazione a carbone, determinando quindi un tempo massimo per il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale di 5 anni. Secondo la diffida Enel non si sarebbe attenuta a questo dato normativo (decreto 59/2005). Si chiede quindi l'inibizione dell'esercizio - comprese le attività di collaudo - della centrale fino al rinnovo dell'AIA.

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21 maggio 2009

Successo per la IV Pulizia della Costa e della Pineta della Frasca

Comunicato Stampa

Civitavecchia 18 maggio 2009

Successo per la IV Pulizia della Costa e della Pineta della Frasca organizzata domenica scorsa dalla sezione locale di Italia Nostra “Asfodelo, Gruppo Civitavecchia” in collaborazione con il WWf-Litorale Nord Roma, con il Forum Ambientalista, con Etruria Servizi, con Seaport, con la IV Circoscrizione, con la Pro Loco di Civitavecchia, con la Ferramenta Fas. I volontari hanno anche potuto fare colazione grazie alle pasticcerie Bocchi e Chalet del Pincio che hanno sostenuto l’iniziativa


Oltre sessanta sacchi di immondizia sono stati raccolti dai 40 volontari che hanno lavorato per tutta la mattinata.
E’ stato inoltre possibile verificare come di anno in anno l’immondizia sia sensibilmente diminuita, risultato che fa ben sperare nel recupero e nella salvaguardia di questo straordinario angolo di paradiso ma soprattutto nell’educazione ambientale dei frequentatori della pineta.

La pulizia è infatti inserita nella campagna di sensibilizzazione su una delle zone verdi più belle del comprensorio e che rischia di andare perduta per sempre.
Italia Nostra è convinta che la fruibilità e la tutela della Pineta della Frasca sia il primo e fondamentale passo per salvare l’ultimo tratto di costa rimasto ai civitavecchiesi e per impedire lo scempio dell’unico polmone verde di Civitavecchia che deve diventare il tassello essenziale per alzare il livello del benessere e della qualità della vita dei cittadini

La spiaggia e la pineta della Frasca sono il luogo del cuore dei civitavecchiesi da tutelare e salvaguardare. Come si ricorderà la pineta conserva numerosi siti di interesse archeologico che grazie al lavoro di associazioni archeologiche e ambientaliste e di numerosi studiosi è oggi possibile conoscere meglio e che, se adeguatamente protetta e salvata, potrà rimanere intatta per le future generazioni.
Salviamo il salvabile, ora, adesso.

Info 347/2709089
Su Face book gruppo” Salviamo la costa e la pineta della Frasca a Civitavecchia”


Dott.ssa Roberta Galletta
Presidente Associazione Nazionale Italia Nostra
Sezione Asfodelo
Gruppo Civitavecchia

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14 maggio 2009

Pulizia della Frasca domenica 17 maggio 2009

"Domenica 17 maggio 2009 si torna a pulire la costa e la pineta della Frasca. Italia Nostra, WWF, Forum Ambientalista, in collaborazione con la IV Circosrizione, Etruria Servizi, Ferramenta Fas, Chalet del Pincio restituiranno alla popolazione questo bellissimo angolo di paradiso nuovamente pulito. Anche se da tre anni a questa parte, grazie all'impegno delle associazioni ambientaliste e soprattutto ai tanti volontari che periodicamente puliscono e controllano la Frasca, la situazione è decisamente migliorata, in barba a quanti vorrebbero cementificare la costa con la mega banchina del terminal Cina coperto dalla foglia di fico rappresentata da un altro mega porto turistico, ben diverso dall'approdo turistico tanto necessario alla popolzione dei diportisti locali. A partire dalle 9.00 al Buena Vista Social Bar, per tutta la mattinata saremo lì, con l'attrezzatutra e la colazione per tutti. Più saremo, meno si faticherà, più pulita e più bella sarà la nostra pineta."

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20 aprile 2009

Sull'Autorizzazione Integrata Ambientale - Centrale a carbone di Civitavecchia

ROMA, PER AIA CENTRALE A CARBONE CIVITAVECCHIA ASCOLTATI COMITATI E CONSIGLIERI COMUNALI CHE DIFFIDA AD ADEMPIERE AL MINISTERO DELL'AMBIENTE.I CITTADINI CHIEDONO DI NON LEGITTIMARE CON IL RIESAME UN'AUTORIZZAZIONE SCADUTA E DI PROMUOVERE IL PROCESSO SANZIONATORIO PER ESERCIZIO SENZA AIA.


Si è svolta a Roma la seconda seduta della Conferenza dei Servizi per il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale della centrale a carbone di Civitavecchia. A difendere il territorio c'erano il Movimento No Coke Alto Lazio, il Forum Ambientalista, il Comitato dei Cittadini Liberi ed alcuni consiglieri comunali che hanno presentato formale diffida ad adempiere al Ministero dell'Ambiente. Assenti i sindaci dei comuni inquinati.

La diffida è stata consegnata personalmente a ciascun membro della Conferenza durante l'audizione chiesta e ottenuta dai rappresentanti delle popolazioni inquinate, per denunciare che la centrale di Torre Valdaliga Nord sta funzionando fuori legge, perché priva di Autorizzazione Integrata Ambientale dal 24 dicembre. I cittadini hanno puntualmente dimostrato come la normativa di riferimento non consenta la proroga di validità dell'autorizzazione da 5 a 8 anni, perché il nuovo impianto a carbone era privo di registrazione EMAS all'atto del rilascio dell'autorizzazione. Alla Conferenza è stato intimato di non legittimare con il riesame un'autorizzazione scaduta e di farsi promotore del processo sanzionatorio per esercizio senza AIA.

Nell'audizione ottenuta dai cittadini è stato sottolineato come i contenuti della diffida mettano a fuoco le responsabilità a carico del Direttore Generale per la Salvaguardia Ambientale, Ing. Bruno Agricola, che nella procedura di riesame ha reiterato verso la centrale a carbone un comportamento benevolo quanto meno sconveniente, considerando il suo passato in Enel. Fu lui che della centrale a carbone sottoscrisse nel 2003 quella Valutazione d'Impatto Ambientale piena delle "lacune, omissioni e carenze" accertate dai periti del Tribunale di Civitavecchia e fu sempre lui, prendendo atto delle critiche dei periti, ad ammettere nel 2007 che non avrebbe rifirmato quel documento. Errare è umano, perseverare è diabolico.

E' stato rilevato poi che nonostante le norme vigenti prescrivano la necessità di una corretta e puntuale descrizione del sito di ubicazione dell'impianto per un'adeguata valutazione e gestione ambientale, le Dichiarazioni Ambientali presentate da Enel ai fini dell'ottenimento della registrazione EMAS, omettano di descrivere la compresenza "canna a canna" della centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Sud, di fatto alterando la realtà dei luoghi ove la centrale si trova ad operare.

Nell'ambito della conferenza dei servizi è stata giudicata particolarmente grave l'assenza del Sindaco di Civitavecchia che non solo non ha sentito l'obbligo di rappresentare quanto votato all'unanimità dal consiglio comunale circa l'ufficializzazione dell'impegno alla riduzione del 30% delle emissioni, ma che nella sua qualità di Primo responsabile della salute dei cittadini, non ha sentito nemmeno la necessità di fare presente gli ormai acclarati, quanto tragici, eccessi di tumori, di malattie respiratorie ed altre patologie correlate all'inquinamento, sanciti da numerosi studi epidemiologici.

La procedura attivata per il riesame dell'AIA costituisce per i membri della Conferenza, e per le Istituzioni che essi rappresentano, l'irripetibile opportunità di colmare le tante "lacune, omissioni e carenze" che hanno contraddistinto l'iter autorizzativo della centrale di TVN e che sono la palese dimostrazione di come, fino ad oggi, non vi sia stato alcun atto concreto disposto nell'esclusivo interesse della popolazione dell'Alto Lazio. I cittadini sono pieni di rabbia e dolore per le devastanti conseguenti subite a causa dell'inquinamento, e per l'acquisita consapevolezza che gli istituti di difesa delle popolazioni, della salute e dell'ambiente, previsti dalla legislazione vigente nazionale ed europea, sono stati piegati sistematicamente alla volontà del gestore.

I comitati continueranno la loro battaglia continuando a denunciare qualunque illegalità utilizzando anche lo strumento della Corte di Giustizia Europea.

Movimento No Coke Alto Lazio

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