No al carbone Alto Lazio

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19 luglio 2011

Il boschetto a Torrevaldaliga si farà?

Sui media locali la notizia: secondo indiscrezioni, enel pare intenzionata a rispettare la prescrizione che impone la realizzazione di un bosco di 40 ettari a ridosso della centrale di Torrevaldaliga Nord, come previsto dal relativo decreto autorizzativo. Tale decisione -a lungo attesa dai cittadini e imposta dalla legge- si porrebbe in contrasto coi piani del sindaco Moscherini di trasformare quell'area in una gigantesca distesa di cemento e zone franche per i traffici mercantili, piano già conosciuto anche come "Terminal Cina" e attorno a cui si raccolgono gli appetiti di costruttori, speculatori e malaffare.

Vedi Civonline.it 

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4 luglio 2011

Intervallo nero. Immagini da Civitavecchia

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30 giugno 2011

Ancora immagini dall'estate 2011 a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA MARE 2011

Ecco il risultato dell'inquinamento su Civitavecchia come risultato dell'interazione tra le varie fonti di veleni. Foto diffusa in rete da liberi cittadini.

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17 giugno 2011

Estate 2011 a Civitavecchia, sponsorizza enel

Foto condvisa da liberi cittadini civitavecchiesi

Ricordiamo che il copioso "vapor acqueo", secondo enel, era causato dall'aria gelida del rigido gennaio? E poi di febbraio? E poi anche di marzo? E poi...Ops, siamo a giugno ma il "vapore" continua a incontrare aria gelida.

Ah, natura maligna che si dileggia nel mostrarci forme spaventevoli...

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8 giugno 2011

Ennesimo insulto alla popolazione: Moscherini designa un soldatino di enel a capo di "Civitavecchia infrastrutture".

Una mossa al limite dell'incredibile, ma perfettamente in linea con la politica vista dallo speculatore Gianni Moscherini, uno abituato a giocare d'azzardo con le vite della popolazione che amministra. Pubblichiamo comunicato di Simona Ricotti - Forum Ambientalista

Non intendo entrare nel merito della competenza delle scelte effettuate dal Sindaco Moscherini sulle nuove nomine relative alle partecipate comunali, anche perché difficilmente potrebbero essere peggiori ed avere effetti più gravi di quelli concretizzatisi con quelle del recente passato ( Romagnuolo docet).
Certo è, però, che la scelta di nominare l’ing Ennio Fano a responsabile di “Civitavecchia Infrastrutture” suona come uno schiaffo alla dignità di un’intera popolazione.

Ricordiamo solo che l’Ing. Fano ha ricoperto i ruoli, in successione, di Responsabile delle politiche ambientali e di Responsabile grandi progetti dell'Enel.

Proprio in tali vesti, oltre ad essere uno dei più grandi  sostenitori del progetto di riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord, si è reso protagonista di diverse affermazioni offensive non solo per la popolazione locale, ma anche per l’intelligenza umana.

Fu infatti l’ing. Fano che in diverse circostanze classificò come un “falso” i dati sui tumori del comprensorio sostenendo che questi, peraltro, sarebbero un fenomeno tipico delle città costiere (sic!).
E fu sempre l’Ing. Fano che in un’intervista, dissertando sulla vocazione turistica di Civitavecchia esclamò: “Ma quale turismo dal 1958 a Civitavecchia si parla solo di centrali, porto e sviluppo industriale. Una vocazione non si inventa dall’oggi al domani. E Civitavecchia – sentenziò l’ingegnere - la vocazione al turismo non ce l’ha”.

Un personaggio, quindi, che non conosce, né tantomeno ama, Civitavecchia e che ha mostrato più volte sprezzo per le legittime aspirazioni ad uno sviluppo altro del territorio e per le sofferenze dei suoi cittadini, le cui vite reali e materiali costituiscono la concretezza di quelle percentuali di mortalità e morbilità che con sfacciata impudenza ha definito “false”.
L’ing. Fano ha già dato il suo contributo negativo a Civitavecchia e, considerata la sua opinione sul turismo locale, ci auguravamo di non vederlo più in città, nemmeno per le vacanze estive.
Al contrario, grazie al Sindaco Moscherini, altra figura che certo non ha dato prova di grande stima per la città e per i cittadini, ce lo ritroveremo, nientemeno, alla guida di “Civitavecchia infrastrutture” ovvero la società che detiene e gestisce l’intero patrimonio comunale.

Una nomina che si inserisce a pieno titolo nel solco del rapporto morboso tra Comune ed Enel e che, a meno di un anno dalle elezioni, ci lascia presagire una campagna elettorale all’insegna del carbone e dei rifiuti da bruciare travestiti da eventi “incredibili” e populistici.

Civitavecchia, 7 giugno 2011

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22 maggio 2011

"Il parco dei serbatoi (TVN) va realizzato"

Da ViterboOggi, comunicato da cinque consiglieri del Pdl Tarquinia
"Il parco dei serbatoi deve essere realizzato.” Lo dicono cinque consiglieri di opposizione che hanno presentato un ordine del giorno che sarà esaminato nel prossimo consiglio comunale.

I consiglieri del popolo della libertà, Marco Fiaccadori, Marcello Maneschi, Cristiano Minniti e Silvano Olmi, e il rappresentate del partito socialista Marco Pacchelli, hanno sottoscritto un documento nel quale riassumono la storia di questo parco di quaranta ettari che doveva essere realizzato dietro la centrale a carbone di Civitavecchia, nell’area occupata dai vecchi serbatoi del combustibile.

Infatti, con il decreto del ministero delle attività produttive del 24 dicembre 2003, con il quale è stata autorizzata la riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord, è fatto obbligo a ENEL, quale opera compensativa, di provvedere alla realizzazione di un’area boscata dell’estensione di circa 40 ettari denominata "Parco dei Serbatoi".

Nel parere di valutazione di impatto ambientale 680/2003, costituente parte integrante del citato decreto autorizzativo, viene stabilito che le prescrizioni andavano ottemperate con "modalità atte ad anticipare almeno parte della loro realizzazione prima della chiusura del cantiere della centrale”;

Ad oggi, non risulta che si sia in alcun modo proceduto alla realizzazione di detto parco.
Eppure le aree a verde rappresentano, per ogni città e il per il territorio circostante, una necessità fisiologica per la rigenerazione dell'atmosfera e del terreno e un fattore di grande importanza per la vivibilità dell’ambiente urbano. Esse sono indispensabili fattori di equilibrio ecologico che svolgono diverse funzioni tra le quali la produzione di ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana; il contenimento dell’inquinamento atmosferico e il contenimento dell’inquinamento acustico.

La realizzazione del "Parco dei Serbatoi" nell’area retrostante la centrale di Civitavecchia trova la sua ragione, peraltro, proprio nella mitigazione dei gravi effetti ambientali della riconversione a carbone sul territorio.

“Non è più procrastinabile la realizzazione dell’area verde di quaranta ettari – scrivono i cinque consiglieri – che va realizzata nel più breve tempo possibile. Chiediamo – concludono – che copia della delibera di consiglio sia inviata a Enel Spa, al ministero dell’ambiente, al ministero dello sviluppo economico, alla regione lazio, alla provincia di Viterbo, alla provincia di Roma, al comune di Civitavecchia e alla procura della repubblica di Civitavecchia.”

I consiglieri comunali del popolo della libertà, Marco Fiaccadori, Marcello Maneschi, Cristiano Minniti e Silvano Olmi, e il rappresentate del partito socialista Marco Pacchelli.

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25 aprile 2011

Chiarezza sulle emissioni di TVN, iniziativa di Tarquinia Democratica

"La preoccupazione per l’inquinamento ambientale ed i conseguenti rischi per la salute pubblica sono temi che sempre e comunque interessano e coinvolgono i cittadini di Tarquinia: l’ennesima prova giunge dal successo dell’iniziativa popolare promossa e coordinata nelle ultime due settimane da Tarquinia Democratica, mirata a proporre al consiglio comunale della città una deliberazione che autorizzi e deleghi il sindaco Mauro Mazzola a presentare esposto alla Procura di Civitavecchia.

L’obiettivo? Ottenere informazioni sulle omissioni relative ai report annuali dei dati delle emissioni degli inquinanti allo stato di vapore della centrale termoelettrica a carbone Tvn di Civitavecchia (e del mercurio in particolare), così come obbligatoriamente imposto dalla Valutazione d’Impatto Ambientale, ed accertare eventuali responsabilità connesse a tali mancanze.

Dati che dovevano essere disponibili già da due anni, e dei quali nessuno ha sin qui avuto notizia, nemmeno lo stesso primo cittadino, che in una lettera precedente l’avvio della petizione, sollecitato da Tarquinia Democratica, aveva rivelato all’associazione stessa di non avere a disposizione alcun report.

A sostenere e sottoscrivere l’iniziativa di Tarquinia Democratica sono stati oltre 800 cittadini residenti a Tarquinia: giovedì scorso, 21 aprile, i referenti dell’associazione hanno provveduto a protocollare 83 fogli contenenti, ciascuno, dieci firme di tarquiniesi decisi ad ottenere la necessaria trasparenza e chiarezza per la salvaguardia e il rispetto delle norme riguardanti la tutela della pubblica salute.

Dal giorno del ricevimento della documentazione – sulla base di quanto stabilito dallo statuto comunale all’articolo 39, commi 6 e 7 – il consiglio comunale è tenuto, entro quarantacinque giorni di tempo, ad adottare deliberazione formale sulla proposta, e quindi i consiglieri saranno chiamati a votare per scegliere se allinearsi o meno alla volontà di difesa della salute cittadina sancita, con le firme, dai tarquiniesi.

Una volontà dimostratasi forte, su un tema sentitissimo: in breve, infatti, i responsabili di Tarquinia Democratica hanno trovato la collaborazione spontanea di altri cittadini, incaricatisi di portare avanti la sottoscrizione: il risultato è un numero di firme ben superiore alle 200 che erano necessarie, da statuto, per presentare la proposta di deliberazione.

L’associazione, anzi, si scusa con i cittadini non raggiunti dall’iniziativa, alcuni dei quali – venuti a conoscenza della vicenda dalla stampa o da altri firmatari – hanno contattato Tarquinia Democratica e, pur non potendo sottoscrivere il documento perché già consegnato al Comune di Tarquinia – hanno tenuto a manifestare il loro apprezzamento per l’attività a difesa della salute pubblica sin qui svolta.

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TVN, morte dell'operaio Capitani: 13 rinvii a giudizio

Da TrcGiornale.it "Si è conclusa con la richiesta di 13 rinvii a giudizio l'indagine preliminare per la morte di Sergio Capitani, l'operaio della ditta Guerrucci rimasto tragicamente ucciso il 3 aprile dello scorso anno nel cantiere per la riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord. Nella sua richiesta di rinvio a giudizio, il sostituto procuratore della Repubblica, Edmondo De Gregorio, titolare dell'indagine, evidenzia particolari negligenze nel mancato rispetto delle norme di sicurezza. Tra le persone rinviate a giudizio, dirigenti e personale della centrale e della ditta Guerrucci.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Civitavecchia sarà chiamato nei prossimi giorni a decidere in merito alle richieste di rinvio a giudizio avanzate dal sostituto procuratore della Repubblica, Edmondo De Gregorio, titolare dell'inchiesta sulla morte di Sergio Capitani, l'operaio della Ditta Guerrucci rimasto ucciso il 3 aprile dello scorso anno in seguito ad un tragico incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere della centrale di Torrevaldaliga Nord. A conclusione dell'indagine preliminare, il dottor De Gregorio ha chiesto di istruire il processo nei confronti di tredici persone. Per tutti, l'accusa è di omicidio colposo in concorso e di mancata osservanza della normativa sulla sicurezza del lavoro. In particolare, la Procura evidenzia la mancanza di dispositivi di protezione individuale in dotazione ai lavoratori, l'assenza di vie di fuga adeguate nel luogo dove è avvenuto l'incidente e la mancata manutenzione della tubazione dalla quale sono fuoriuscite l'acqua e l'ammoniaca che hanno investito Capitani facendogli sbattere la testa contro una trave di ferro. Come si ricorderà, l'incidente provocò anche il ferimento, fortunatamente non grave, di altri quattro lavoratori, colpiti dal getto di acqua e ammoniaca, che riportarono lesioni alle mucose e agli occhi. Tra i tredici indagati per i quali il dottor De Gregorio ha richiesto il rinvio a giudizio, figurano dirigenti della centrale termoelettrica e della Ditta Guerrucci, dipendenti della stessa azienda che ha appalti di manutenzione per conto dell'Enel e personale del colosso energetico appositamente addetto al controllo e alla predisposizione delle misure di sicurezza. Per tutti loro, come detto, oltre al mancato rispetto delle normative vigenti per quanto attiene la salvaguardia della salute dei lavoratori, il sostituto procuratore De Gregorio ipotizza anche il reato di omicidio colposo in concorso. Colpa e non dolo, quindi, come era stato invece chiesto dal legale della famiglia Capitani, il cugino della vittima, avvocato Davide Capitani, che nel corso di una conferenza stampa svoltasi il 25 gennaio scorso aveva parlato di responsabilità dolose. Adesso, dunque, la palla passa al Giudice per le Indagini Preliminari, che dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta della Procura. Nel frattempo, i legali dei tredici indagati avranno venti giorni di tempo per presentare memorie, depositare documenti relativi a loro autonome investigazioni ed eventualmente chiedere l'interrogatorio dei loro assistiti.

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19 aprile 2011

TVN: perdita di olio nel terreno, durava da almeno un mese. Indagata enel

Da BigNotizie.it
"La procura di Civitavecchia ha aperto un'indagine sulla perdita di olio combustibile da un serbatoio del parco oli di Torrenord. La magistratura inquirente ha iscritto sul registro degli indagati uno dei responsabili Enel, addetto al parco oli, per inquinamento ambientale e inosservanza delle normative sulla sicurezza sul lavoro. A scoprire la fuoriuscita sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe), nel corso di un sopralluogo presso lo stesso parco della centrale di Tvn.

In uno dei serbatoi è stato notato un evidente sversamento, con l'olio che finiva nella cassa di contenimento ma che, secondo i carabinieri, non era impermeabilizzata a regola d'arte. L'olio, oltre che altamente inquinante, è logicamente infiammabile, e quindi non poteva restare all'aperto per troppo tempo, perché sono facilmente immaginabili i rischi di un eventuale incendio. Lo sversamento, peraltro anche molto consistente, visto che i carabinieri, al momento del sopralluogo, avrebbero trovato nella cassa di contenimento circa quaranta centimetri di olio. La perdita inoltre, sempre stando al controllo effettuato dal Noe, durava da circa un mese. Solo dopo l'intervento della procura, a quanto pare l'Enel è intervenuta per risolvere il problema. Da qualche giorno infatti, sarebbero iniziati i lavori per la riparazione della perdita e la raccolta dell'olio uscito dal serbatoio.

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13 aprile 2011

Discarica abusiva TVN: il processo nel prossimo dicembre

Nel 2009 un anonimo denunciava come TVN fosse stata trasformata abusivamente in discarica di rifiuti pericolosi (vedi).

"Dieci persone dovranno comparire di fronte al giudice per rispondere dell'accusa di smaltimento illegale di rifiuti. Sono quelli che sono stati indagati dalla procura della Repubblica di Civitavecchia sul caso dei rifiuti che venivano scaricati all'interno dell'area della centrale di Torre Valdaliga Nord.

In realtà le persone indagate erano undici ma uno di loro ha già deciso di ammettere le proprie responsabilità ed ha pagato l'ammenda prevista per questo tipo di reato, uscendo di fatto dal procedimento. Processo che inizierà a dicembre. Il caso era nato da un video anonimo, consegnato al Forum Ambientalista, che a sua volta l'aveva consegnato alla magistratura locale che ha avviato l'indagine. Secondo l'accusa, i rifiuti dei lavori della conversione a carbone della centrale, venivano prelevati e poi scaricati presumibilmente nel terreno che doveva essere adibito alla realizzazione del bosco alle spalle della stesa centrale."

Fonte: BigNotizie

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6 aprile 2011

Tarquinia Democratica: continueremo a batterci

TarquiniaDemocratica replica ad ArpaLazio. Fonte

"È con una certa sorpresa che abbiamo appreso, leggendo la nota che sembrerebbe diffusa dall’Arpa Lazio su diverse testate on-line, la notizia per la quale l’osservatorio ambientale di Civitavecchia sta provvedendo alla pubblicazione di un report ambientale della centrale di Torre Valdaliga Nord relativo all’anno 2010.

Siamo grati ai responsabili dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio poiché questa notizia, per quanto non esaustiva rispetto alle precise domande da noi formulate in prima battuta al sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, e poi dallo stesso girate all’agenzia, è pur sempre una notizia di un qualche positivo interessamento.

Tuttavia, avendo noi già preso visione il 1° aprile, presso la segreteria del sindaco, di una nota simile a quella diffusa ieri, 4 aprile 2011, abbiamo potuto riscontrare che, della notizia annunciante l’elaborazione del report sopra indicato, nel documento Arpa del 14 marzo 2011, allegato a quello comunale datato 30 marzo 2011, non vi è traccia alcuna. Dovremmo perciò dedurre che la notizia della prossima pubblicazione del report è stata acquisita dall’Arpa solo successivamente e recentissimamente?

Ci è apparso abbastanza singolare il fatto per il quale la nota esplicativa, che l’Arpa aveva inviato in risposta alle richieste del sindaco via fax venti giorni or sono, sia stata aggiornata e resa pubblica solamente dopo l’avvio della raccolta delle firme per l’iniziativa di deliberazione popolare da noi promossa e finalizzata a delegare il primo cittadino tarquiniese a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, teso a chiarire le eventuali responsabilità sulle già dovute, e non ancora note, pubblicazioni dei report annuali sulle emissioni di inquinanti, tra i quali il mercurio, allo stato di vapore dalla centrale Tvn a carbone.

La nota dell’Arpa, pur sottolineando la continuità e la congruità dei controlli effettuati dagli enti preposti e rinviando la reperibilità di ulteriori informazioni all’Osservatorio ambientale di Civitavecchia, non specifica in nessun passaggio se questi siano o meno riferibili alle precise richieste che già formulammo al sindaco né una singola volta cita il nome dell’elemento mercurio o un dato che lo riguardi.

In entrambe le versioni della nota non è neanche citato il passaggio riportato, a pag. 33, nelle prescrizioni del decreto V.I.A. a proposito di misurazioni dei microinquinanti inorganici: “Particolare attenzione dovrà essere posta nella misurazione di quei composti che possono essere presenti sia in associazione al particolato che allo stato di vapore. Dovrà essere assicurata la diffusione dei dati alla popolazione tramite un report annuale da concordare con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e l’Arpa Lazio”.

Ricordiamo che la centrale Enel di Tvn venne inaugurata il 30 luglio 2008 e tra quattro mesi la centrale riconvertita a carbone compirà il terzo anno di attività. Ci chiediamo se è giusto e se sia normale che in questo breve lasso di tempo la popolazione, a cui dovevano essere obbligatoriamente divulgati e diffusi – non “da richiedere” - i report sulle emissioni, debba trasformarsi in un caparbio esercito di investigatori per ottenere ciò che gli è dovuto, come da prescrizioni, da quasi tre anni?

Per nulla rassicurati dalla diffusione dai dati sulla generica qualità dell’aria dalle centraline posizionate a terra, che possono monitorare complessivamente l’incidenza atmosferica di vari fattori inquinanti (emissioni industriali, traffico portuale e automobilistico) del comprensorio, ma non le specifiche emissioni di Tvn dei microinquinanti allo stato di vapore poiché, queste, possono essere misurate solo al camino della ciminiera della centrale in questione; ancor più preoccupati dal rimpallo delle competenze e dal fatto che nelle pieghe dell’elefantiaca burocrazia degli apparati si potrebbero celare lacune e omissioni; continuiamo, insieme alle centinaia di persone che hanno già sottoscritto e condiviso l’iniziativa popolare di deliberazione, a batterci per difendere la salute pubblica del nostro territorio

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2 aprile 2011

Cartoline notturne




Martedì 29 verso le 9,30 di sera su via Terme di Traiano, ho trovato le "cartoline notturne" della nostra città, il biglietto da visita che meglio ci rappresenta.
Mentre la popolazione dorme rassegnata, la notte i poteri forti ci rubano i sogni di una città migliore, in cambio di incubi reali.
Non siamo in Giappone a Fukushima, quì non ci sono stati incidenti, ma una precisa volontà di immettere nell'aria polveri sottili,
che nessun osservatorio fantasma conosce meglio dei nostri polmoni e dei nostri occhi.
Da noi nessun allarme, ma solo il comune destino di conoscere con nome e cognome le statistiche anomale con percentuali elevate di malati di malattie alle vie respiratorie e morti di tumore.
In tutto questo non c'è alcuna consolazione ma la certezza che il silenzio di occupa le istituzioni in questo momento è complice ed autore
delle nostre "cartoline" così invitanti ad avvelenare ulteriormente il nostro territorio, per speculare con nuove megadiscariche, inceneritori e centri chimici e cementificazioni della costa.
L'indignazione è solo il primo passo, un altra città è possibile se ogni cittadino si sveglierà da questo incubo ad occhi aperti, quando la rassegnazione cederà il passo alla volontà di cambiamento.

Marco Iacomelli

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29 marzo 2011

Benessere targato TVN


"Ieri notte (sabato scorso, Ndr) a Civitavecchia nubi artificiali hanno ricoperto la città... e ci dicono che le polveri fini vengono dal Sahara. Povera popolazione."

Coordinamento dei Medici per l'Ambiente

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Di Gennaro: l'apparato cardiocircolatorio minacciato dall'inquinamento di TVN

"L'inquinamento atmosferico da polveri fini fa male al cuore. Numerosi studi lo hanno dimostrato e molti se ne aggiungono di continuo a sostegno di questa negativa correlazione. Due recenti studi pubblicati su JACC ( Journal of American Cardiovascular Cardiology ) nel novembre 2010 e nel gennaio 2011 riportano preoccupanti dati a conferma del danno da polveri fini. In uno di questi viene, infatti, dimostrata una chiara associazione tra esposizione a lungo termine al PM 2.5 e rischio di aterosclerosi carotidea.

Nel secondo viene, invece, dimostrato come una breve esposizione di due ore ad una elevata concentrazione di polveri fini nell'aria respirata determina, in soggetti sani, un'alterazione delle proprietà elettriche del cuore che può predisporre alla comparsa di aritmie cardiache. Tanto più grave potrebbe essere questo effetto in pazienti affetti da altre patologie cardiache quali l'ischemia cardiaca, l'ipertensione etc.

Oggi anche i responsabili della gestione delle centrali termoelettriche sono a conoscenza dei questi dati. Non si potrà dire domani, di fronte a precise responsabilità nei confronti della salute dei cittadini, "io non sapevo " come già successo con il problema dell'amianto. Ma, prima ancora delle implicazioni di carattere penale, considerazioni di carattere etico e morale dovrebbero indurre i responsabili gestionali ad evitare quelle pestilenziali nuvolaglie che sempre più spesso deturpano il nostro cielo. Forse, però, è aspettarsi troppo da chi agisce sulla base di logiche di profitto e non del bene comune. Non è troppo, invece, pretendere che chi deve parlare a difesa della nostra salute, ovvero il nostro sindaco, condanni quelle " nuvolaglie " e pretenda che il carbone sia "pulito" sia di giorno che di notte, con il vento o senza vento, con le nuvole o senza le nuvole.

Dott. Marco Di Gennaro

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26 marzo 2011

Bosco TVN, esposto in Procura

Bosco TVN, Forum Ambientalista e Comitato naturalmente presentano un esposto in Procura. Da BigNotizie.it

"Adesso sarà anche la procura della Repubblica ad occuparsi della mancata realizzazione del bosco dietro la centrale di Tvn. Il Forum Ambientalista e il Comitato NaruralMente, ieri hanno infatti presentato un esposto presso il palazzo di giustizia di Civitavecchia. "Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell'Ambiente sono stati chiari - dice una nota congiunta delle due associazioni - alla richiesta dell'ENEL spa, su proposta del Comune di Civitavecchia, di individuare una soluzione alternativa al Parco Serbatoi, hanno contrapposto la necessità di ottemperare le prescrizioni Via e, quindi "di procedere senza indugi secondo il progetto a suo tempo approvato." (cit Nota MSE 0004890 del 07.03.2011 indirizzata a Vittorio Petrelli a firma Dr.sa Sara Romano).

Una presa di posizione netta, tesa a ristabilire il rispetto delle regole, o per meglio dirla nella fattispecie, delle prescrizioni, e che coincide con quanto richiesto con la petizione "Sì alla realizzazione del bosco di 40 ettari nelle aree attigue alla Centrale di Torrevaldaliga Nord" depositata presso gli stessi ministeri corredata da circa 3000 firme.

Ed è proprio sulla base di quanto contenuto nella citata nota MSE relativamente alla "presenza di un volume considerevole di materiale di dragaggio stimato in 327.000 metri cubi" nell'area destinata alla realizzazione del Parco serbatoi, considerando che i sedimenti dragati sono classificati come rifiuti a tutti gli effetti, come ben specificato da un'acclarata giurisprudenza, e non risultando sia stata rilasciata alcuna autorizzazione né allo scarico né allo stoccaggio temporaneo di rifiuti nell'area in questione, che il Forum Ambientalista e il comitato "NaturalMente" hanno chiesto alla Procura della Repubblica di intervenire, per quanto di propria competenza, sia al fine di far si che vengano rispettate le prescrizioni di legge e ne venga velocizzata l'ottemperanza sia al fine di verificare se possano sussistere eventuali ipotesi di reato circa quanto sta avvenendo nell'area destinata ad ospitare detto bosco.

Una mossa alla quale si è stati costretti - nella piena convinzione che il realizzando bosco di 40 ettari nell'area attigua alla centrale di TVN, sia un ben comune da tutelare non barattabile da alcuno - dal vuoto istituzionale lasciato dal Sindaco e dall'Amministrazione da lui guidata, che imbavagliata dalle compensazioni economiche e a tutti altri affari interessata, è risultata sorda alle richieste dei cittadini, muta davanti alla mancata ottemperanza delle prescrizioni e cieca davanti alle continue violazioni delle norme vigenti poste in essere dall'ente energetico.

Un triste "non vedo non sento non parlo" i cui nefandi effetti sono visibili nel degrado ambientale e sanitario in cui sta affogando la comunità cittadina e nella scarsa considerazione in cui la stessa è tenuta da quanti ne vorrebbero fare l'immondezzaio d'Italia.

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Resta in agguato l'ipotesi cdr a Torrevaldaliga Nord

Da TrcGiornale.it
"Il consiglio provinciale ha detto no alla mega discarica della Farnesiana, ma ha anche lasciato una porta aperta all'utilizzo di cdr alla centrale di Torre Nord". Lo sostiene la coordinatrice di Freedom, Fabiana Attig, che cita il testo della mozione approvata a Palazzo Valentini dove si parla di "totale ed assoluta contrarietà all'utilizzo del territorio di Allumiere per stoccare il CDR in attesa del relativo eventuale utilizzo nella centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord".

La Attig si chiede quindi cosa ci sia di nascosto nella vicenda e chiede chiarimenti al consigliere provinciale di SEL, Gino De Paolis, al sindaco Moscherini e alla stessa Enel. "E' ora - aggiunge - che questo muro di omertà, di furbizie, di raggiri nei confronti della gente, venga abbattuto e che chi ci governa dica chiaramente come stanno le cose e si assuma le responsabilità politiche".

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5 febbraio 2011

Civitavecchia, inquinamento da carbone: la disinformazione mirata di enel

"Non sappiamo se le inquietanti fumate che hanno oscurato i cieli di Civitavecchia negli ultimi tempi siano il frutto di un qualche malfunzionamento nel sistema di filtraggio dei fumi e/o dipendano da un qualche altro problema strutturale; sarà la Magistratura, che su tale fatti ha avviato un'inchiesta e che in questa sede vogliamo ringraziare per la solerzia, ad accertare la verità.

Ciò che invece è certa è la sistematica azione di disinformazione posta in essere dall'azienda elettrica ogni qualvolta si affronta un qualsivoglia aspetto del (mal)funzionamento della centrale o degli effetti della stessa sul territorio.

Affermare, infatti, che le fumate sono il semplice pennacchio termico delle percentuali di acqua presenti nelle emissioni è fornire una rappresentazione quanto mai parziale della realtà omettendo di dire che quei 6.300.000 mc di emissioni ogni ora (perché tante sono) che fuoriusciranno dalla ciminiera di Torrevaldaliga nord conterranno, oltre al vapore ed indipendentemente dalla loro visibilità, 3450 t/a di ossidi di azoto, 2.100 t/a di ossidi di zolfo, 260 t/a di polveri sottili (nelle quali non sono considerate le ben più pericolose polveri ultrasottili di cui non è stimabile la quantità), 24 t/a di metalli pesanti quali mercurio, vanadio, nichel, cadmio, cromo, ammoniaca, etc, 8.400 t/a di monossido di carbonio (in deroga alle norme vigenti) e ben 10.300.000 t/a di anidride carbonica.

Quali siano gli effetti di tali emissioni sulla salute della popolazione è cosa nota ed evidente ad ogni cittadino che sta verificando sulla propria pelle l'aggravarsi della già pesantissima percentuale di patologie tumorali, respiratorie e cardiocircolatorie in atto da circa un anno.

Ci eviti, quindi, l'ing. Molina quel buonismo mieloso con cui ci comunica la grande attenzione di ENEL per l'ambiente e la salute della popolazione tanto da aver predisposto una procedura interna per verificare eventuali sforamenti delle emissioni.

L'attenzione all'ambiente, alla salute ed alla sicurezza sul lavoro di ENEL hanno avuto già la loro controprova nelle svariate inchieste avviate dalla Procura e dalle perizie effettuate in vari procedimenti (valgano per tutti la perizia sulla morte di Capitani e quella disposta dal Tribunale Civile di Civitavecchia sulla nocività della centrale nell'ambito della causa n° 521/04 intentata dal Comune di Ladispoli e dalla Provincia di Roma.).

Abbia il coraggio l'ing Molina di affermare che i bilanci aziendali di ENEL sono la priorità dinanzi alla quale scompare ogni forma di tutela dell'ambiente e della salute della popolazione; ciò certo non gioverà alla nostra salute ma, se non altro, sarà meno offensivo per le nostre intelligenze.

Simona Ricotti
Responsabile locale Forum Ambientalista

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25 gennaio 2011

Morte dell'operaio Capitani: il legale accusa enel

Da BigNotizie.it
"Quella squadra è stata mandata a morire". Non ha usato mezzi termini l'avvocato Davide Capitani nel corso della conferenza stampa tenutasi stamattina presso la camera penale del tribunale di Civitavecchia, dopo l'incidente probatorio sulla morte di Sergio Capitani del 3 aprile dell'anno scorso presso la centrale di Torre Valdaliga Nord.

L'avvocato Capitani ha giustificato questa sua affermazione con il fatto che l'Enel era sicuramente conscia del rischio che correvano gli operai andando a svolgere quel tipo di lavoro, ovvero la disostruzione di un tubo. "Non lo dico io – ha aggiunto – ma è scritto nella relazione dei periti del gip, dove hanno evidenziato tutta una serie di inadempienze di cui l'Enel era perfettamente a conoscenza". Ha quindi aggiunto che chiederà alla magistratura inquirente di modificare il capo d'imputazione da omicidio colposo, in omicidio volontario per dolo eventuale. "Questo perché l'Enel – ha aggiunto il legale – ha detto alla ditta che doveva andare a compiere quel lavoro con urgenza, visto che era la vigilia di Pasqua, e dunque quella tubazione andava disostruita a qualunque costo, anche a rischio che qualcuno potesse lasciarci le penne". Infine Capitani ha fatto appello alla politica, ai sindacati, alla stessa magistratura, perché vengano eseguiti ulteriori controlli alla centrale di Torrenord, in modo che certe inadempienze siano totalmente eliminate e non si rischino nuovi incidenti mortali.

Nel pomeriggio, l'Enel ha diffuso una brevissima nota nella quale afferma di "non voler entrare nel merito delle vicende giudiziarie per rispetto della magistratura", e, su quanto detto dal legale precisa: "con tutto il rispetto per il dolore della famigliadella vittima si ritiene che le conclusioni a cui giunge prematuramente l'avvocato Davide Capitani sono completamente fuori luogo".

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22 gennaio 2011

Richiesto un presidio permanente dell'ArpaLazio a Civitavecchia

Da TrcGiornale.it
"Un raffinamento e una maggiore presenza di Arpa Lazio sul territorio di Civitavecchia per un monitoraggio più completo della situazione ambientale. I fumi usciti dalla centrale di Torre Valdaliga Nord, tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, a prescindere dai loro contenuti, pare che abbiano avuto come conseguenza un innalzamento dei livelli di guardia, di cui la richiesta del procuratore capo della Repubblica, dottor Gianfranco Amendola, avanzata ad Arpa Lazio per l'istituzione all'interno del sito produttivo di un presidio permanente dell'agenzia regionale, è solo l'ultima tappa.

Anche se nulla è trapelato da palazzo di giustizia, subito dopo il manifestarsi del fenomeno dei fumi, infatti, su mandato della Procura Arpa Lazio avrebbe acquisito tutti i dati relativi alle emissioni al camino della centrale di Torre Nord, relativamente a dicembre 2010 e gennaio 2011. Nessuna denuncia ne sarebbe conseguita, segno che i valori riscontrati sono risultati nella norma. Ma, come detto, la situazione relativa ai fumi di Tvn è stato l'inizio di una serie di azioni che porteranno a una intensificazione della presenza di Arpa sul territorio. Tra le misure che saranno adottate a breve, intanto, c'è l'installazione di telecamere, che terranno sotto controllo l'emissione di fumi non solo da parte di Torre Nord, ma anche di Torre Valdaliga Sud e del porto. Questo per consentire anche agli esperti di prendere visione delle emissioni che quotidianamente interessano la città e il territorio. Quanto al monitoraggio a terra, come più volte detto, resta ancora da definire la convenzione tra Comune e Arpa per la cessione all'agenzia regionale delle tre famose centraline che devono essere riposizionate ai sensi di legge e che sarebbero di vitale importanza per avere un quadro più completo della situazione.

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Incidente Capitani: morte dovuta anche a carenze progettuali della centrale enel

Da BigNotizie.it
"Si è svolto stamattina l'incidente probatorio relativo al caso della morte di Sergio Capitani, l'operaio della Guerrucci deceduto mentre stava lavorando alla centrale di Torre Valdaliga Nord. Il gip ha voluto ascoltare i periti che hanno redatto la perizia voluta da lui stesso, per chiarire la dinamica dell'incidente. I professori Pasquale Avino, Nicola Bonora, Giorgio Buonanno e Pietro Pandolfi, sono stati ancora più incisivi di quanto non lo erano già stati nella relazione.

In sostanza i consulenti hanno spiegato che la tragedia si sarebbe potuta senza dubbio evitare, non solo per tutto quanto avevano già scritto nella loro perizia, ma anche se ci fosse stata una linea parallela della tubazione che ha di fatto causato la morte di Capitani. Secondo i periti infatti, normalmente in impianti del genere esiste una tubazione parallela, perché nel caso la principale dovesse ostruirsi, come in effetti è avvenuto nel caso di specie, si dirotta il flusso sulla seconda, e quindi si attiva un sistema di riscaldamento che scioglie l'ammoniaca che si cristallizza e che crea una sorta di tappo. A quel punto si può lavorare per la sua disostruzione in tutta tranquillità, in quanto non ci sarebbe la pressione forte che poi è quella che di fatto ha ucciso l'operaio scaraventandolo addosso ad un palo dietro di lui. Ma i periti hanno sottolineato anche un'altra possibilità che non è stata invece presa in considerazione da chi di dovere. In pratica, anche senza la seconda linea, il lavoro poteva essere svolto lo stesso, ma bisognava attendere almeno 24 ore dopo l'interruzione del flusso, sempre per permettere che la tubazione fosse riscaldata a sufficienza per non correre alcun rischio. Invece il flusso è stato chiuso alle 18 del venerdì e già la mattina del giorno successivo la ditta stava già operando.

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